Esatto, ti sei perso qualcosa e forse più di qualcosa.
Dagli anni ottanta ad oggi sono passati 30 anni circa e sembra anche da questa cosa che contano sempre più i soldi.
Pertanto ti ripeto che per essere iscritto come autore di testi e compositore musicale, come lo sono io, basta che sganci, paghi, senza necessità di fare nessun esame.
Io non lo avrei comunque fatto perché sono diplomato al conservatorio in pianoforte e mi sembra che prima ci fosse questa legge, boh.
Una volta iscritto puoi depositare infinite opere senza cacciare un euro, ma sempre con spartito e modulo da compilare.
Il servizio online di cui si vantano alla siae, sgranando gli occhi e assumendo un tono profondo e pavoneggiante è semplicemente scarso, in confronto ai servizi statunitensi, giapponesi e altri che sono online.
Comunque meglio di niente.
Scarso perché, ad esempio, c'è il comodissimo servizio di invio telematico delle opere da depositare che....è finto!
Esatto.
E' un gioco o poco più, dato che, uno passa ore ad inviare tutto ma...poi , comunque è necessario inviare, o via posta o fisicamente, le opere.
Vi rendete conto?
Un po come la registrazione dei domini .it, che richiede documenti, fax, attese, costi altissimi.
Mentre in USA, ad esempio, occorrono pochi secondi e tutto online.
Forse, a dire il vero, il termine "scarso" da me usato, in riferimento al servizio online di siae.it, è eccessivo. Qualche utilità può averla per controllare il proprio catalogo (mai aggiornato) o per vedere quanto uno ha incassato di royalties (dopo parecchi mesi e l'arrivo a casa dei report o dei soldi in banca).
Comunque il servizio è giovane e sicuramente crescerà.
Edited 8 Gen. 2009 12:29