Sintesi analogica

elkikko 20-02-11 02.46
Sarò poco originale nel forum; possiedo M3 ma mi piacerebbe capirne un po' di più dei synth analogici, mi affascina soprattutto la sintesi analogica (così penso che si chiami) per generare il suono.

Ho visto qualche video e letto qualche guida, ma non ho ben capito come funzioni l'oscillatore.
La parte più interessante che mi piacerebbe sapere è la modulation dell'oscillatore e le combinazioni di curve, cioè far cambiare frequenze all'oscillatore per generare nuovi timbri.

Prima di tutto mi interessava sapere se c'era qualche guida gratuita che mi consigliate per sapere questo argomento, (meglio video esplicativi che fanno vedere curve e sentire il risultato).
Altra cosa mi servirebbe un synth virtuale da provare a pc con un buon editing di curve (?modulation pitch?), magari che generi anche un andamento della curva su un grafico (forse chiedo troppo).


Più che altro mi serviva capire bene cosa sia veramente ciò che viene fuori dall'oscillatore e la stretta leganza alle varie differenze di frequenza (se cambio frequenza cambio il timbro) e di armoniche.

Forse ho fatto molta confusione, sapete aiutarmi per capire questo interessante argomento?
Grazie, spero in numerose risposte! =)
JPJ 20-02-11 02.52
Numerose???

Se ricominciamo altro che numerose... emo

Io non comincio però.... è troppo grande l'argomento per quest'ora tarda... e poi ci sono forumers che hanno linguaggio tecnico e conoscenze perfette per risponderti... e se sparo qualche cazzata poi mi sfanculeggiano con garbo... emo

Dai un'occhiata qui, che magari un'ideina te la fai....
mima85 20-02-11 14.44
Innanzitutto è doveroso iniziare con una precisazione: non esiste la "sintesi analogica". Analogico o digitale è il tipo di elaborazione e di segnale con cui un dato tipo di sintesi viene fatto. La sintesi a cui ti riferisci è detta "sintesi sottrattiva". Per esempio, strumenti come il Roland Jupiter 8 ed il suo nipote JP-8000 sono entrambi synth che lavorano in sottrattiva, ma il primo è analogico ed interviene direttamente sulla forma d'onda (cioé la variazione ciclica della tensione) del segnale, mentre il secondo è digitale, emula tramite software ed algoritmi matematici il comportamento del primo, e la forma d'onda è rappresentata da una lunghissima serie di numeri, dove ogni numero rappresenta il livello di tensione del segnale ad un dato istante. Spetta poi ai convertitori D/A trasformare questa serie di numeri nelle variazioni di tensione che rappresentano, e generare quindi il suono che ti ritrovi sulle uscite audio dello strumento.

Passiamo alla tua domanda sugli oscillatori. I synth in sottrattiva hanno bisogno di una sorgente audio ricca di armoniche, in modo che tramite i filtri possano variare lo spettro armonico del suono, rimuovendo alcune armoniche ed enfatizzandone altre. Normalmente gli oscillatori emettono questi 3 tipi di forma d'onda fondamentali:

1) Dente di sega (sawtooth). Ha un suono che può essere assimilato a quello di una tromba.

2) Quadra (square). Ha un suono che può essere assimilato a quello di un clarinetto. La forma può essere modulata variando il rapporto tra la parte superiore e la parte inferiore dell'onda. In questo caso si parla di modulazione della larghezza d'impulso, o PWM (Pulse Width Modulation)

3) Triangolare (triangle). Ha un suono che può essere assimilato a quello di un flauto

Questi 3 segnali possono essere quindi combinati e modulati (o presi singolarmente) per ottenere la sorgente sonora da mandare poi a filtri, variatori d'ampiezza, ecc... I quali possono essere a loro volta modulati dai generatori di inviluppo oppure da un altro tipo di oscillatori, detti LFO (Low Frequency Oscillator, oscillatori a bassa frequenza), che emettono i medesimi tipi di segnali (più alcuni altri), ma appunto a frequenze molto inferiori, adatte alle modulazioni. Anche gli oscillatori stessi possono essere modulati tramite questi elementi.

Per esempio, applicando un LFO triangolare direttamente all'oscillatore avremo un effetto di vibrato, mentre al filtro avremo un effetto tipo wah wah ciclico ed al variatore d'ampiezza avremo un tremolo.

Ci sarebbero tante altre cose da dire ma lo spazio qui è ridotto, ti consiglio, oltre al sito suggerito da JPJ, di fare un po' di ricerche supplementari su Internet (Wikipedia è un buon inizio) ed eventualmente di leggere qualche libro. Sul forum ho visto che si parla bene del libro "Analog e virtual analog" di Enrico Cosimi.
Edited 20 Feb. 2011 13:45
JM 21-02-11 09.43
elkikko ha scritto:
Prima di tutto mi interessava sapere se c'era qualche guida gratuita che mi consigliate per sapere questo argomento, (meglio video esplicativi che fanno vedere curve e sentire il risultato).


Posso consigliarti questo:

Elementi di sintesi sottrattiva e per modulazioni, a cura di Enrico Cosimi.

Da tenere presenti anche i video "Il giro del sintetizzatore in ottanta giorni", ancora a cura di Cosimi, pubblicati da Accordo.

elkikko ha scritto:
Forse ho fatto molta confusione, sapete aiutarmi per capire questo interessante argomento?


Un po' di confusione è fisiologica emo Studia, e in caso di dubbi... siamo qui.

Ciao!
Jacopo
carmol 21-02-11 13.24
elkikko ha scritto:
Ho visto qualche video e letto qualche guida, ma non ho ben capito come funzioni l'oscillatore.
La parte più interessante che mi piacerebbe sapere è la modulation dell'oscillatore e le combinazioni di curve, cioè far cambiare frequenze all'oscillatore per generare nuovi timbri.

Veramente questa frase mi induce più a supporre che fossi interessato
alla sintesi FM (cioè frequency modulation)...
O forse no, mi sembra che tu sia alle prime armi e la sintesi
FM non è proprio il punto ideale da cui iniziare...
Penso che dovresti prima capire a quale tipo di sintesi
sei interessato... non rispondere TUTTE per carità, già capirne bene
una, per uno che inizia, non è cosa da poco.

Di solito, come ti è stato già detto, solitamente il punto
di inizio è la sintesi sottrattiva; in tale sintesi però
a modificare il contenuto armonico contribuisce principalmente la modulazione
di un filtro a valle dell'oscillatore, non la modulazione dell'oscillatore
stesso.
elkikko 21-02-11 19.47
vi ringrazio moltissimo! Appena ho tempo di dedicarmi a questo (e meno per la scuola) seguirò i vostri consigli!
qui c'è un video che ho sbirciato su you tube, verso la fine fa vedere proprio l'andamento dell'onda generata dal synth! Che bello xD

Oltre alle guide che mi avete consigliato (e i video che mi guarderò volentieri) conoscete un software per l'apprendimento (o per avere un semplice supporto sperimentale) dell'andamento delle curve uscite dall'oscillatore?
am0 21-02-11 21.38
Premetto che non voglio assolutamente scoraggiarti, anzi!! ma il "visualizzare" una forma d'onda non ti aiuta certo nella definizione di un suono.

Cioè, riuscire a sapere come suona una forma d'onda vista all'oscilloscopio, ha dell'impossibile anche per gente molto preparata.
Anche solo miscelando un paio di vco con le classiche forme "primarie", ciò che vedrai sarà assolutamente incomprensibile a causa dei battimenti.
Affascinante forse, ma non ne ricaverai alcuna informazione ai fini pratici.

E' più utile iniziare con qualsiasi sintetizzatore o vst, impostando saw, poi square, poi tri e "sentire" come suonanoemo
mima85 21-02-11 22.04
am0 ha scritto:
Premetto che non voglio assolutamente scoraggiarti, anzi!! ma il "visualizzare" una forma d'onda non ti aiuta certo nella definizione di un suono


Permettimi di dissentire emo

Secondo me invece aiuta tanto, perché avere un riscontro visivo di ciò che senti ti fa rendere conto di cosa succede veramente al segnale. E, con la necessaria dedizione, ti porta eccome ad intuire il suono di una forma d'onda vista all'oscilloscopio. Ovviamente non di qualsiasi segnale, ma di una buona parte di quelli che servono quando si lavora con la sintesi sottrattiva, anche se combinati/filtrati/modulati, ecc... Talvolta (almeno, io ci riesco) perfino di quelli originati dalla sintesi FM.

Io stesso ho imparato tantissimo usando un programma di analisi e visualizzazione segnale, che mi sono sviluppato personalmente (prima di usare il mio ne usavo altri). Sono arrivato al punto di non solo intuire il suono di una forma d'onda vista all'oscilloscopio, ma anche l'inverso, di certi suoni riesco ad intuirne la forma d'onda solo ascoltandoli. Per poi rendermi conto, verificando all'oscilloscopio, che ci ho azzeccato emo. Naturalmente non capita sempre e mi succede più che altro con suoni di origine elettronica (anche perché sono quelli su cui mi sono esercitato di più), ma diverse volte la becco, o comunque ci arrivo vicino.

Ovviamente questo dopo aver passato ore, ore ed ore a guardare segnali mentre ascolto musica, mentre sperimento con i synth ecc... Diciamo che per arrivare a questo bisogna essere un tantinello da manicomio (e io lo sono emo), tant'è vero che nel mio studio c'è un PC dedicato esclusivamente alla visualizzazione di tutto ciò che passa nel mixer.

Naturalmente il vedere i segnali all'oscilloscopio e nell'analizzatore di spettro non sostituisce un orecchio allenato ed una buona dose di esercitazioni e sperimentazioni con i propri strumenti, ma è un valido complemento ed aiuta ulteriormente a sviluppare le proprie capacità di ascolto e di "ingegneria" (e talvolta "retro-ingegneria") del suono.

Tutto ciò rigorosamente IMHO. Perlomeno, con me è stato così.
Edited 21 Feb. 2011 21:10
visitors 21-02-11 22.40
concordo con mima85. perché mai uno dovrebbe mettersi a creare suoni con un sintetizzatore, se non per raggiungere un certo suono che non trova altrove? E quel suono, come fa a sapere "com'è fatto", se non sa un minimo di acustica? Se voglio tentare la sfida impossibile di tentare di imitare un fagotto - e com'è noto, "synthesizers will probably never be able to emulate the bassoon", nelle immortali parole di S.Patel - dpvrò pur sapere che assomiglia di fondo a una qaudra, e come viene modificata da un filtro, eccetera. Senno' da che parte comincio a programmare?

Cioè: penso un suono --> lo trasformo in concetti --> metto le mani su una macchina fatta di moduli che riproducono quei concetti. Sennò, vabbe'... mi riduco a "spippolare". cioè mi attacco al pot del filtro e a quello della risonanza, metto su una sequenza e faccio gnau gnau. emo

Bibliografia: S. Patel e il fagotto

elkikko 22-02-11 21.46
ringrazio molto tutti i vostri commenti ma soprattuttto il vostro interesse!!

Non sapete allora dirmi qualche nome di virtual synth!?
am0 22-02-11 22.13
mima85 ha scritto:
Permettimi di dissentire............. emo

Ma per carità, ci mancherebbeemo
son messo male anch'io che ho avuto per anni l'oscillo collegato di fisso all'out del mixeremo
da ricoveroemo

e solo perchè non potevo permettermi un analizzatore di spettro, se no avrei collegato anche quelloemo
mima85 22-02-11 22.15
Se vuoi il mio programmino è a disposizione emo
C'è già JM che lo usa ed a quanto pare gli piace emo
mima85 22-02-11 22.21
Potresti iniziare con un VST che si chiama TAL UNO 60. Emula un Roland Juno 60 (di conseguenza anche un Juno 6 ed al 95% un 106). È un sintetizzatore molto semplice (lo era anche l'originale), pochi controlli ma ci tiri fuori comunque dei bei suoni. Secondo me è l'ideale se vuoi iniziare ad addentrarti nel mondo dei synth in sottrattiva. E poi... è freeware emo
Edited 22 Feb. 2011 21:22
am0 22-02-11 23.08
@ mima85
Se vuoi il mio programmino è a disposizione emo
C'è già JM che lo usa ed a quanto pare gli piace emo
Ma perchè no?emo

io però non ho la scheda audio, cioè ho solo quella integrata, va bene lo stesso?

am0 [chioccia] libero.it

grazieemo
Edited 22 Feb. 2011 22:09
mima85 23-02-11 00.53
am0 ha scritto:
io però non ho la scheda audio, cioè ho solo quella integrata, va bene lo stesso


Certo dalle impostazioni del programma puoi scegliere tu da quale scheda acquisire il segnale ed a che frequenza.

Nei prossimi giorni ti arriva emo
elkikko 23-02-11 23.28
come si chiama il programmino che usi??



(ps--> il link del Roland Software è corretto, ma lo zip che scarico non è un programma ma contiene solo un file dll!)
mima85 23-02-11 23.34
Dici l'oscilloscopio/analizzatore di spettro? Wave Show. È un programma che ho fatto io, l'ho iniziato nel 2002 e piano piano negli anni l'ho evoluto. Nulla di professionale comunque emo

Se mi lasci un recapito E-Mail te lo mando anche a te.

Per quanto riguarda il VST devi copiare la DLL nella directory in cui il programma che usi per fare musica (Cubase, Pro Tools, o quel che è) tiene i VST. Di solito la vedi nelle impostazioni. Basta che copi il file e poi lo lanci dall'interno del tuo software musicale.
Edited 23 Feb. 2011 22:51
JM 24-02-11 10.26
mima85 ha scritto:
Dici l'oscilloscopio/analizzatore di spettro? Wave Show. È un programma che ho fatto io, l'ho iniziato nel 2002 e piano piano negli anni l'ho evoluto. Nulla di professionale comunque emo


Io suggerirei di non fossilizzarsi sugli aggettivi. Professionale o non professionale... WaveShow funziona! E peraltro è gratuito, il che significa che adottare un approccio visivo alla programmazione (e in generale all'analisi del segnale) al momento risulta a costo 0.

Questo è un primo esempio di applicazione pratica di WaveShow. Ne seguiranno altri, non fosse altro per il gusto di vedere, oltre che di sentire, un real analog andare in overdrive, un operatore modularne un altro, ecc. ecc.

Ciao!
Jacopo
elkikko 25-02-11 23.19
riuscireste a dirmi il software che usa Enrico Cosimi come synth? è in qyesto video verso metà
video

grazie =)
mima85 26-02-11 12.46
È il Clavia Nord Modular G2.

Il tipo di sintesi di cui si parla nel video mi pare proprio sia la sintesi a distorsione di fase (Phase Distortion) utilizzata sulle macchine della serie CZ della Casio. È comunque un tipo di sintesi che avviene nel dominio del digitale.
Edited 26 Feb. 2011 11:46