Idea per il futuro: è fattibile secondo voi?

Generale 04-02-14 21.09
Ciao a tutti del forum!
Ultimamente penso di aver trovato un obbiettivo da raggiungere (in campo lavorativo) dopo gli studi e le prime esperienze lavorative.
Mi è venuta l'illuminazione tornando da una gita in montagna con il CAI; ho sempre desiderato fare un lavoro a misura d'uomo nel quale vendere prodotti fatti a mano con cura e attenzione per dare al prodotto stesso un valore aggiuntivo però volevo anche legare questa mia necessità alla mia passione per la musica e per l'elettronica (che, fra l'altro, è il mio percorso di studi) percui ho pensato: al diavolo quello che dicono (crisi, politica pessima, ecc.) potrei aprire un piccolo laboratorio dove costruire strumenti (sintetizzatori,amplificatori,ecc.) fatti a mano e progettati da me.
Ora però l'entusiasmo ha lasciato posto al ragionamento razionale: un impresa del genere può avere un futuro nel mondo degli strumenti musicali che abbiamo oggi? Riuscirei a vendere sintetizzatori analogici fatti a mano con le limitazioni funzionali che derivano dal fatto che la mia esperienza in questo settore è poca quando la fuori ci sono fior fior di case produttrici (Moog,Korg,ecc.) che fanno questo lavoro da decenni e sono enormemente avanti tecnologicamente?
Voi che ne pensate, ci sarebbe una possibilità?
gabrieleagosta 04-02-14 23.32
Impossibile darti una risposta, ci sono talmente tante variabili da considerare...

- è uno strumento assolutamente straordinario?
- c'è chi fa di meglio?
- il mercato recepisce o è sotto l'assedio della crisi?
- a quanto lo vendi, e quanto ci vuoi guadagnare?
- ecc ecc....

Di certo se hai la passione nessuno ti vieta di intraprendere questa strada, magari all'inizio per gioco e senza tante aspettative, ma non sono rari i casi in cui un'intuizione nata per scherzo porti ad un prodotto eccellente e richiesto dal mercato.
Quindi, sta a te. Se pensi che la tua idea (qualunque essa sia) è valida, portala avanti, combatti per essa. Se per primo non ci credi tu, non ci crederà mai nessuno...


Buona fortuna emo
anonimo 05-02-14 00.12
Generale ha scritto:
Riuscirei a vendere sintetizzatori analogici fatti a mano con le limitazioni funzionali che derivano dal fatto che la mia esperienza in questo settore è poca quando la fuori ci sono fior fior di case produttrici (Moog,Korg,ecc.) che fanno questo lavoro da decenni e sono enormemente avanti tecnologicamente?

Voi che ne pensate, ci sarebbe una possibilità?



Oggi partire a fare le cose "artigianalmente" dal garage stile S.Jobs e' quasi impossibile, perche' per entrare sul mercato e' necessario conseguire costosissime certificazioni (CE, ISO, brevetti che siano efficaci ecc) e servono capitali grandi solo per far fronte al lato burocratico della cosa.
Se poi ci aggiungi l'elevato carico fiscale ecc, la cosa diventa complicata.. (ma non impossibile), e si ripercuoterebbe in modo pesante sul costo del prodotto finale.

Prezzi elevati dalle trafile descritte, non verrebbero compresi dai consumatori i quali vedendo un prodotto artigianale direbbero immancabilmente "quello industriale costa molto meno".

Questo a livello teorico, poi in pratica magari possono esistere scappatoie, anche se non me ne vengono in mente.

Tutte queste complicanze burocratiche, che ufficialmente vengono vendute come tutela del prodotto e del consumatore, di fatto tutelano i grandi produttori, e fanno da sbarramento alla genialita' artigianale.

Poi (come sempre) spero di sbagliarmi : lo spero vivamente.

Edited 4 Feb. 2014 23:12
zavaton 05-02-14 01.21
robykaiman ha scritto:
perche' per entrare sul mercato e' necessario conseguire costosissime certificazioni (CE, ISO, brevetti che siano efficaci ecc)

Dipende, riguardo alle ISO-9000 ne so qualcosa, ho a che fare spesso nella mia azienda con queste minchiate visto che mi occupo proprio del settore qualità, non sono altro che un invenzione di qualche genio che ha capito come creare un modo per far soldi. Vengono spacciate come simbolo della qualità ma sotto sotto è tutto fumo e niente arrosto, un ammasso di carta e basta.
La qualità è ben altro che pacchi di scartoffie e procedure.
Comunque queste famose ISO sono più che altro richieste dalle aziende che acquistano e vendono ad altre aziende, nel caso invece di un azienda magari artigianale che poi vende il proprio prodotto direttamente al consumatore se ne può tranquillamente fottersene di queste norme, anche perchè il consumatore guarda la vera qualità del prodotto che è tutt'altra cosa che un bollino del cazzo con su scritto "Azienda certificata ISO9001".
efis007 05-02-14 01.23
Lascia perdere Generale, è più la spesa dell'impresa.
orange1978 05-02-14 03.55
Generale ha scritto:
al diavolo quello che dicono (crisi, politica pessima, ecc.) potrei aprire un piccolo laboratorio dove costruire strumenti (sintetizzatori,amplificatori,ecc.) fatti a mano e progettati da me.


mi sembra un ottima idea.....ovviamente al momento che ti metti "sul mercato" dovrai dare un motivo alle persone per comprare i tuoi prodotti anzichè quelli di altri brand.

ossia, cosa offriresti tu che gli altri non offrono?

per esempio:

-behringer ha sempre offerto prodotti qualitativamente non al top....però con un rapporto qualità prezzo fino a pochi anni fa impareggiabile....come dire "i miei prodotti non saranno ai livelli di mackie, soundcraft, dbx etc.....ma sono onesti e li pagate anche un quarto.....", e infatti è stata vincente come scelta.

-studio electronics, sono due fratelli americani....ladri....vendono sintetizzatori polifonici rack che arrivano a costare 8000 euro con 8 voci di polifonia! però sono assemblati a mano, testati a mano, il suono è spaventoso meglio di moog e oberheim, sono un eccellenza! loro hanno fatto il ragionamento opposto....ossia "non badiamo a spese, componenti migliori, progettazione sublime.....ma anche il prezzo sarà importante, chi ci sceglie però ci sceglie perchè vuole il meglio del meglio", e infatti è dai primi anni 80 che vanno avanti (anche se il mercato americano ha ben altri budget, negli 80 prendevano tr808 e le midizzavano, prendevano un minimoog model d, lo mettevano in un rack con midi etc....e costava il doppio ma in usa ci sono studi che spendevano anche 10 mila dollari per un monofonico, qui da noi sarebbero cifre impossibili.

detto questo, cerca di capire in cosa tu potresti inserirti, ossia che motivo daresti a un cliente per scegliere il tuo prodotto rispetto a un altro?

e una volta capito cosa vuoi e cosa PUOI fare (perchè per fare l'eccellenza bisogna anche esserne in grado) puoi partire.

puoi iniziare magari con circuiti semplici, nel mercato degli stomp per chitarra che è molto ricercato, quello dei pedalini "boutique", ad esempio la TECH 21 di New York che produce il Sansamp, lui ha iniziato andando nei negozi proponendogli la sua tecnologia "sansamp" di emulazione tramite circuiti analogici, e li regalava!

ne dava in prova al negoziante per farsi pubblicità, e gli diceva "tienili e vendili, cosi mi faccio conoscere", rimettendoci propri soldi all'inizio....poi tutti li volevano ed è nata la tech 21!

sicuramente anche se sembra banale come nei video del "creativo si coglione no", è vero cmq che per fare certe cose all'inizio ci sarà bisogno di qualche sacrificio.
Generale 05-02-14 10.09
sicuramente ci vorranno dei sacrifici per arrivare alla meta, ma è mia intenzione arrivarci (a meno che non sia impossibile per vari motivi quali,ad esempio, l'assenza di mercato).
Per quello scrivo qui, perchè io non passeggio molto nel mercato della musica moderno, non so cosa vogliono i musicisti (probabilmente perchè non suono per lavoro e, quindi, non ho necessità di migliorare il mio setup).
Poi mi chiedevo (guardando ieri un video sul sub 37 della Moog) perchè qualcuno dovrebbe comprare gli strumenti di un'impresa che deve ancora farsi un bagaglio di esperienza in questo mondo, quando può avere tanto da aziende più blasonate?
nicolo 05-02-14 11.27
Io invece sto nel mezzo.
Ti dico come la penso, per quello che può valere.
Proverei, a patto che l'investimento non sia eccessivo.
In termini economici in primis.
E in termini di tempo poi.

Nel senso, quanto ti costa in soldini iniziare a provare di costruire qualcosa e poi provare a vendere?
E a quali altre occasioni lavorative stai rinunciando per fare questa cosa?

Perché se comunque non hai prospettive concrete in atto, e l'investimento economico da rischiare non è eccessivo,
Non vedo perchè non farlo.
gesucca 05-02-14 12.15
Mi piange il cuore, ma ti sconsiglio assolutamente di fare qualcosa del genere.

Sono finiti i tempi di mettersi in proprio e farsi la ditta nel garage, e forse in un posto come questo non torneranno mai.

Se veramente vuoi mettere in pratica la tua idea perché ci credi, allora l'unica soluzione è emigrare. A meno che tu non possa permetterti il lusso di buttare il 67% del tuo capitale iniziale in burocrazia, capitale di cui non rientrerai MAI, dato che tutti i tuoi guadagni saranno tassati al 50% MINIMO.

EDIT: Ho dato per scontato che tu voglia costituire una società per iniziare la tua attività, in caso di impresa individuale credo i costi siano leggermente minori, a fronte di un rischio incredibilmente maggiore.
Edited 5 Feb. 2014 11:17
efis007 05-02-14 15.45
Generale, realizzare un sintetizzatore non è come realizzare un flycase.
Servono una caterba di componenti sia elettrici sia meccanici (chassis, keyboard, etc) che vanno acquistati e/o prodotti da aziende esterne.
Una cosa è farsi in proprio 1 sintetizzatore, un'altra è fare tanti sintetizzatori.
Nel primo caso puoi tentare di fare tutto da solo....così... per tua passione personale.
Nel secondo caso vanno coinvolte aziende esterne che ti producono lo chassis già pronto e serigrafato, ti vendono uno stok di meccaniche (es la Fatar), e chi più ne ha più ne metta.
Posso anche capire che magari puoi tentare di assemblare tutto da solo, saldare tu da solo componente per componente, etc etc, ma di questo passo avresti una produzione limitatissima che grava anche sul costo del prodotto finale.
A tutte questo bisogna aggiungere il "cuore" del discorso, che è quello di progettarti da solo l'intera circuiteria del sintetizzatore analogico.
Sei in grado di farlo?
Hai sufficienti conoscenze elettroniche che ti permettono di progettarti l'intero circuito?
Hai la garanzia che detto circuito abbia un suono straordinario in grado di soppiantare dei synth come i Moog, i Clavia, i Prophet, etc?
Queste sono le domandi che devi porti.
Prima di fare un passo del genere bisogna avere delle garanzie.
Il mio consiglio pertanto è questo: comincia a fabbricarti UN sintetizzatore, per conto tuo, in casa.
Dopodichè lo testi, lo suoni, lo dai dai provare a qualcuno,.... e aspetti!
Aspetti il resoconto, aspetti che ti dicano se piace o no, cosa o non cosa va migliorato, se è affidabile, e via discorrendo.
Qualora ci siano assensi dappertutto (ossia il tuo synth piace a tutti, ma piace sul serio) allora puoi pensare di farne una produzione di massa e di trasformare la tua passione in una attività seria (e costosa).
Ma dopo.
Non adesso.
Dopo.
Prima è assolutamente necessario che ti progetti un prototipo e la fai testare a dismisura da più gente possibile.
Se tutti riportano che è una gran figata, che l'estetica è accattivante, che il suono è favoloso, che il prezzo è concorrenziale, etc etc, allora c'è la possibilità che la tua impresa possa funzionare e fare frutti.
In caso contrario (se le critiche bocciano il tuo prototipo) lascia perdere, di corsa anche, e dedicati a fare qualcosa magari di più semplice che possa avere più possibilità di successo (chessò... flycase o cavalletti per tastiere).

A titolo personale ti dico che ho un amico che progetta amplificatori e pedalini per chitarra, il quale insieme ad un altro amico hanno messo in piedi una azienda.
Premetto che sono due brillanti progettisti elettronici, è gente con le palle, e hanno realizzato cose toste, mica fuffa.
Ma dopo anni di attività (mai in positivo, sempre in perdita e/o alla pari) hanno dovuto desistere, schiacciati dal potere di aziende come Marshall, Fender, etc, che sono risultate (ai clienti) preferenziali rispetto ai prodotti fatti da loro.
Ci hanno provato in tutti i modi, ma non c'è stato verso: i clienti andavano sui marchi "storici", e guardavano di cattivo occhio i marchi nuovi.

E così sarebbe con un synth.
Clavia, Moog, Prophet, Acces, Blofeld, etc, sono marchi solidi che hanno già realizzato e pubblicato synth tosti.
E in quanto tali il tuo synth DEVE riuscire a batterli se vuoi garantirti un minimo di vendita.
In caso contrario fallisci e la tua impresa è destinata a chiudere ancor prima di iniziare.
ruggero 05-02-14 15.52
io ti dico di provarci! Anche a me piacerebbe fare un lavoro e vendere le cose che faccio io artigianalmente, fossero delle zappe o dei pedali per chitarra. Una cosa che ti posso dire è questa: nella musica attualmente tutto è già stato inventato quindi perché le persone comprino le tue creazioni tu devi fare delle cose migliori di quelle che ci sono in giro. Lo vedo con il mio liutaio e poi mi chiedo chi le compri: attualmente costruisce dei cabinet da usare con le testate per chitarra che costano 800 euro... e poi guardi su ebay e le trovi a 200. Certo le sue sono super professional progettate al millesimo con il miglior legno possibile, incastri a coda di rondine, lamiere tagliate al laser...

In tema di tastiere guarda il nostro Elvio e il KeyBduo. E' iniziato dal nulla, con un clone ricavato da un programma su linux. Ma sai che il progetto per ristampare in plastica le manopole colorate dei drawbar è costato migliaia di euro?
Per finire, devi avere le idee giuste ma sicuramente conta di tirare fuori fior di quattrini all'inizio, e ti sembrerà di buttarli nel water. Inizia magari con l'attività di riparazione. Fatti una clientela e poi magari osa proponendo le tue creazioni.
Edited 5 Feb. 2014 14:59
Generale 05-02-14 15.58
beh comunque non si parla di fare questa cosa nell'immediato, prima devo finire gli studi (quest'anno finirò appena la quinta superiore poi mi aspettano 5 anni in università per diventare ingeniere).
Per quanto riguarda le conoscenze di elettronica adeguate ci sto appunto lavorando ma già adesso potrei progettare alcune parti di un sintetizzatore per conto mio.
Difatti per la tesina avevo in mente di portare proprio un sintetizzatore che sto progettando (anche se probabilmente non riuscirò a costruirlo in tempo vista l'enormità di tempo che richiede una progettazione che tenga conto di tutti i vari fattori).
Un semimodulare portatile (molto più modulare che semi però) con un sync che in realtà non è quello classico (e non ha lo stesso effetto sul suono) che però devo ancora testare.
La mia idea era di cominciare la progettazione già mentre studio (così anche la costruzione dei primi prototipi) così da capire se la cosa è fattibile prima di dover cercare lavoro.
mima85 05-02-14 16.20
Generale, non ho competenze di mercato per dirti se la cosa sia fattibile o no (ma anch'io la vedo irta di tanti ostacoli di questi tempi), però non posso esimermi dal farti i complimenti sia per la tua iniziativa, sia per il motivo per cui stai intraprendendo il percorso di studi in ingegneria elettronica emo

Tra l'altro, come va il Matador? emo
efis007 05-02-14 18.03
Generale ha scritto:
beh comunque non si parla di fare questa cosa nell'immediato, prima devo finire gli studi (quest'anno finirò appena la quinta superiore poi mi aspettano 5 anni in università per diventare ingeniere).
Per quanto riguarda le conoscenze di elettronica adeguate ci sto appunto lavorando ma già adesso potrei progettare alcune parti di un sintetizzatore per conto mio.
Difatti per la tesina avevo in mente di portare proprio un sintetizzatore che sto progettando (anche se probabilmente non riuscirò a costruirlo in tempo vista l'enormità di tempo che richiede una progettazione che tenga conto di tutti i vari fattori).
Un semimodulare portatile (molto più modulare che semi però) con un sync che in realtà non è quello classico (e non ha lo stesso effetto sul suono) che però devo ancora testare.
La mia idea era di cominciare la progettazione già mentre studio (così anche la costruzione dei primi prototipi) così da capire se la cosa è fattibile prima di dover cercare lavoro.

E' la cosa giusta.
Prima devi realizzare un prototipo, con calma, dopodichè devi sottoporlo al test dei musicisti, possibilmente di musicisti che possiedono già dei synth analogici e quindi possono essere particolarmente "critici" nel definire se il tuo synth è un signor synth oppure no.
E' importante questa cosa.
Se il tuo synth lo testano musicisti abituati a roba digitale (o addirittura gente che non ha mai preso in mano un synth) il giudizio potrebbe essere falsato dalla loro inesperienza su questa tipologia di strumenti, quindi potrebbero dirti "bello, a me piace", ma poi di fatto non è vero che è bello e/o che ha un gran suono.
Diverso invece se lo testa qualcuno che ha in casa degli analogici tipo Oberheim, Prophet, Moog, quindi conosce bene la "pasta sonora" di un synth analogico e ne sa capire le reali espressioni sonore.
Se loro dicono che il tuo synth è tosto, allora è quasi certo che il tuo synth è tosto sul serio, e come tale potrebbe interessare molteplici appassionati di analog sound.
Visto il tuo entusiasmo (onorevole per altro) la tua parola d'ordine deve essere "mai accontentarsi".
Deve sempre cercare qualcosa di più, qualcosa che metta il tuo synth al di sopra (anche di poco) rispetto ai synth concorrenti.
Devi essere implacabile, devi ricercare la perfezione, sia sonora, sia estetica (un bel synth non deve solo essere bello nel suono, ma bello anche all'occhio, deve rapire lo sguardo, farsi desiderare).
Se riesci a mettere insieme queste cose potrai "forse" avere successo.
Ho messo "forse" di proposito perchè, purtroppo, oggi giorno il mercato dei synth è duro, e anche se hai in mano un bel analogico non è detto che la clientela lo accolga favorevolmente come si merita.
Vuoi perchè i synth analogici interessano a pochi rispetto al passato.
Vuoi perchè i synth digitali offrono un suono comunque piacevole e pratico.
Vuoi per vizio, ossia i clienti di analog synth prediligono i marchi famosi, piuttosto che i marchi "sconosciuti".

Per cui ricordati quelle parole: mai accontentarsi.
Cerca sempre di essere una spanna sopra gli altri.
Impegnati affichè il tuo strumento lo sia, mettici il tempo che serve, ma fai in modo che il tuo synth sia a prova di "analog critica".
Dopodichè deciderai il da farsi. emo
mima85 05-02-14 18.15
efis007 ha scritto:
Vuoi perchè i synth analogici interessano a pochi rispetto al passato.


Ecco, invece qui forse si sta registrando un'inversione di tendenza. Noto che in generale sempre più gente è interessata all'analogico, ed in effetti se guardiamo l'attuale offerta di strumenti è evidente che questo mercato sta risorgendo. Se addirittura una multinazionale come Korg s'è scomodata a rifare niente meno che l'MS-20 vuol dire che le cose stanno cambiando in meglio per il mercato dei synth analogici.
Generale 05-02-14 18.54
Per mima:
Grazie per i complimenti emo
Per quanto riguarda il Matador è sempre lì, lo uso poco perchè ha il livello di uscita troppo basso e fare un pre che amplifichi così tanto e con poco rumore non è facile, in più ultimamente mi sono più dedicato alla DX7 che agl'altri strumenti.

Per efis:
sono d'accordo con te.
Il progetto che sto portando avanti sarà sempre aperto fino a che non otterrò una macchina che soddisfa i più esigenti.
Quella che sto facendo adesso è solo una prima versione prototipo che poi sottoporrò al giudizio di esperti (magari anche con una demo nel lab).
In ogni caso sono ancora lontano dalla meta, in queste settimane sto mettendo a punto il VCO e di sei blocchi funzionali previsti al suo interno ne ho finito solo uno mentre il secondo è ancora da finire (con questo progetto mi sono reso conto che la progettazione seria e pensata porta via un sacco di tempo).
Nel frattempo ho già pensato a un circuito di massima per il VCF e per il circuito della tastiera.

Sperodi tirar fuori qualcosa di buono.emo

PS: dimenticavo, un thank a tutti emo (ah no aspetta, non si può emo emo )
Edited 5 Feb. 2014 17:56
mima85 05-02-14 20.34
Grande Generale emo

Vorrei ricordarti che sul forum c'è l'utente Thermidor che la mattina mangia pane e matematica, filtri ed oscillatori, penso che ti aiuterà volentieri se avrai bisogno emo
Generale 05-02-14 21.14
Mi ha già aiutato molto grazie al suo blog dove molte volte ho trovato risposta ai miei dubbi.
E' un po' che non lo vedo da queste parti (vabbè che neanche io sono stato molto presente ultimamente)
Markelly 05-02-14 22.23
Io ho già l'idea per il testimonial: la Mazzoni!!! emo

Di sicuro almeno Orange te lo compra subito!!! emo
am0 05-02-14 23.38
Innanzi tutto complimenti, chi ha "voglia di fare" ha sempre la mia stima, a prescindere dai risultati.

Detto ciò non penso che tu ce la possa fare a mettere in piedi un'aziendina che produca strumenti elettronici, a meno di non avere una grossa, e dico grossaemo disponibilità finanziaria.
Ma c'è una via che semplifica non poco le cose.

A te piace il progetto e l'elettronica. Benissimo, allora tu ti occupi di ideare, progettare, testare e realizzare i prototipi, e questo, con un minimo di struttura ce la puoi fare benissimo. Quando hai in mano un prodotto che ritieni sia a posto, lo prendi sottobraccio e vai a bussare alle porte di chi pensi possa essere interessato a produrre e distribuire l'oggetto.
In pratica vendi il progetto finito e funzionante (aspetto fondamentale) e ti sgravi della struttura, e di tutti i problemi, produttivi e commerciali che, per un tecnico, rappresentano solo noie.

Magari dico una stupidaggine, ma se proponi alla Crumar un sintetizzatore che suona bene, costa il giusto e magari è anche... bello, perchè non dovrebbero prenderlo in considerazione?emo