Modo più semplice per suonare gli accordi

andrew1 27-06-16 01.34
Premetto che sono alle prime armi.

Parlando con una persona che ha suonato per decenni in complessi folk, quando mi vede suonare dice che "faccio gli accordi in maniera troppo complessa".

Io ho imparato gli accordi nello stato fondamentale, ma li suono anche in primo o secondo rivolto, lui ho notato che li suona praticamente sempre in primo rivolto, perchè dice che in quel modo per passare da un accordo ad un altro basta cambiare solo una nota, fermo restando le altre 2.
Dice che il suo maestro (ormai 40 anni fa) gli ha dato delle fotocopie sulle quali lui ha studiato, e con quelle ha suonato tutta una vita.

Forse questo però vale per la musica che suona lui, in cui le sequenze di accordi sono più o meno sempre quelle?

Più in generale, sul Piston ho in effetti letto che gli accordi in primo rivolto sono quelli che "suonano meglio", ma c'è una qualche regola per passare facilmente da un accordo ad un altro oppure ogni brano è a se, e lo si deve studiare volta per volta?
vin_roma 27-06-16 05.08
emoemoemo

Si suona quello che serve per rendere migliore l' impatto all' ascolto.

Suonare sempre in primo rivolto è aberrante! Che vuol dire? Se servisse a legare meglio i suoni mi spieghi come fai da un Do mg ad un Fa mg mantenendo il primo rivolto?
E poi, prima di tutto, i rivolti sono un' altra cosa e li decidono i bassi... se a sinistra tieni un Do basso, a destra puoi rivoltare quanto vuoi ma sempre Do mg in fondamentale sarà.

Forse volevi parlare del legame armonico, quella pratica che permette di cambiare accordo tenendo ferme, quando ci sono, le note in comune suonando le altre nelle posizioni più vicine, questo serve per dare movimenti più armoniosi.

Comunque non esiste una regola se non quella del buon gusto e se un brano ha bisogno di salti per fare un effetto con gli accordi sempre in fondamentale ...nessuno ti denuncerà mai! emo
Edited 27 Giu. 2016 11:43
Raptus 27-06-16 12.22
Anche a me il mio insegnante ha sempre criticato più di tutto il modo con cui mi "inventavo" di fare gli accordi, non tanto per gli accordi di per se ma per i passaggi, in alcune parti veramente facevo di quelle cose assurde, a pensarci ora.
Il discorso è che quando li impari, di solito da autodidatta, lo fai seguendo quelli "standard", quindi primo rivolto e fondamentale. Intanto fai così... poi... poi ti dimentichi a volte che vanno in realtà fatti a seconda di quello che stai suonando, quindi il genere (ho un amico che facendo rock anni 50 fa solo quel giro e non li sa fare in altri modi) e per quello che devi suonare, se devi fare passaggi veloci ad esempio.
anonimo 27-06-16 12.53
Il Maestro Vincenzo ha come sempre ragione

Nel mio piccolo aggiungerei alcuni dettagli

1) il cardine é lo studio dell'armonia (e di armonia ce n'é una sola, non esistono l'armonia classica, quella jazz e quella pop...) ovvero lo studio delle relazioni tra le regioni tonali ed i movimenti armonici (intratonali o modulanti)...qui si studiano le sostituzioni, le estensioni e le alterazioni degli accordi

2) da questo approccio deriva lo studio della condotta delle parti, ovvero come collegare in maniera efficace e bella ogni voce dell'accordo (ed é qui che si studiano i rivolti, che non sono messi lì "a muzzo", ma in funzione del moto delle parti)

3) eventualmente si possono studiare i voicings come strutture predefinite di arrangiamento delle voci dell'accordo...sistema utile ma che non può prescindere dai primi due

emo
Edited 27 Giu. 2016 10:55
anonimo 27-06-16 12.54
Esempio: Lugano addio

Accordi base in C:

C - G - Ami - E7
F - G7 - C - (G7)

C - G - Ami - E7
F - G - C - C

F - G7 - C - C
F - G7 - Ami -Ami
F - G7 - C - Ami
D7 - D7 - G7 - G7

Studiando il moto delle parti e inserendo sostituzioni e accordi alterati/estesi

C - G/B - Ami - E/G#
F - F/G - C - (F/G)

C - G/B - Ami - E/G#
F - F/G - C - E(b5 b6)/Gb

F - G/F - C Abmi7 - Gmi7 E(b5 b6)/Gb
F - G/F - Ami - Bb/C C7 (b9 13)

F - G/F - C - Ami
D7 - D7 - F/G - F/G

NB: il basso é scritto, la destra suonerà in maniera da minimizzare il movimento

ovvero abbiamo deciso di rendere "fluido" il moto del basso che scenderà per gradi invece di saltare qua e la...abbiamo anche "semplificato" la scrittura di alcuni accordi, tipo G7(sus11 13) che scriviamo F/G oppure Gb7 (b5 9) che scriviamo E(b5 b6)/Gb, più facili da ricordare ed eseguire (l'accordo tra parentesi significa che abbiamo la scelta o di continuare l'accordo precedente, o di suonare quello tra parentesi)

Abbiamo inserito alla misura 8 un Gb7 alterato, che altro non é che una sostituzione al tritono di C7, e questo per ottenere un movimento discendente di semitono del basso (da Gb a F) che é più interessante e fluido del movimento cadenzante di quinta (che riserviamo alla cadenza principale)

Nel ritornello il G7 lo facciamo con la settima al basso (G/F) per creare un momento di "pedale" sul F e creiamo movimenti di basso discendenti per semitoni basati su un basso che allinea cadenze tritonizzate concatenate (sarebbe D che va a G che va a C che fa a F, che diventa Ab che va a G che va a Gb che va a F, il tutto realizzato con accordi differenti per specie e voicing)

etcetera

PS ho scritto di corsa, scusate errori ed imprecisioni
Edited 27 Giu. 2016 11:16
anonimo 27-06-16 13.26
Entra poi in gioco l'aspetto stilistico: triade semplici con il basso che, muovendosi per gradi, realizza accordi non in posizione fondamentale darà uno stile gospel/pop evoluto, l'uso di estensioni, alterazioni e sostituzioni darà uno stile jazzato o fusion, certi specifici clichés individeranno stilemi ben precisi (ad esempio l'uso del tritono con la b5 in voicings stretto/cluster tipico delle armonie del primo Pino Daniele)

Il segreto è: studiare l'armonia, la condotta delle parti ed il voicing, e contemporaneamente trascrivere i brani dove sentiamo soluzioni armoniche intriganti
vin_roma 27-06-16 13.41
A Cyra', "...aggiungo solo qualche dettaglio..."

Hai scritto un trattato!!! emo
anonimo 27-06-16 14.09
@ vin_roma
A Cyra', "...aggiungo solo qualche dettaglio..."

Hai scritto un trattato!!! emo
emo

Mo si tu si Mozart io songhe Salieriemo
anonimo 27-06-16 14.52
andrew1 ha scritto:
lui ho notato che li suona praticamente sempre in primo rivolto, perchè dice che in quel modo per passare da un accordo ad un altro basta cambiare solo una nota, fermo restando le altre 2.


per passare da un accordo ad un'altro basta cambiare una nota? oibò da un DO ad un LA basta cambiare una nota? in che temperamento? emo
anonimo 27-06-16 14.58
@ anonimo
andrew1 ha scritto:
lui ho notato che li suona praticamente sempre in primo rivolto, perchè dice che in quel modo per passare da un accordo ad un altro basta cambiare solo una nota, fermo restando le altre 2.


per passare da un accordo ad un'altro basta cambiare una nota? oibò da un DO ad un LA basta cambiare una nota? in che temperamento? emo
dai baffo, é semplice!

da C E G ad A E triplo bemolle G triplo bemolle!

E studiala questa enarmonia!

emo
Edited 27 Giu. 2016 12:59
Markelly 27-06-16 15.11
Dai ragazzi, non avete capito: non intendeva che suona in rivolto, ma che suona rivoltante, cioè 'na schifiezza propio!

emo
emoemoemo
anonimo 27-06-16 15.36
Comunque non irridiamo il Metodo Van de Sfroos, che tieni due note fisse per tutto il repertorio e ti limiti a cambiarne unaemo
andrew1 28-06-16 00.25
Innanzitutto grazie per le risposte, anche se chi prende ingiro potrebbe astenersi, visto che anche lui certamente non è nato imparato.

Il segreto è: studiare l'armonia, la condotta delle parti ed il voicing, e contemporaneamente trascrivere i brani dove sentiamo soluzioni armoniche intriganti

Oltre al Piston, a riguardo dell'armonia c'è qualche altra "bibbia"?
anonimo 28-06-16 00.43
@ andrew1
Innanzitutto grazie per le risposte, anche se chi prende ingiro potrebbe astenersi, visto che anche lui certamente non è nato imparato.

Il segreto è: studiare l'armonia, la condotta delle parti ed il voicing, e contemporaneamente trascrivere i brani dove sentiamo soluzioni armoniche intriganti

Oltre al Piston, a riguardo dell'armonia c'è qualche altra "bibbia"?
Carissimo amico, se ti sei sentito offeso per le facezie, chiedo scusa...non era mia intenzione offenderti ma fare un po' di spiritoemo

Per l'armonia un bel libro é anche il manuale di armonia di Schoenberg...poi una bella raccolta di bassi numerati svolti (con google ne trovi parecchie)

Poi per affrontare il tema dal lato "leggero", the jazz theory book di mark levine

emo
anonimo 28-06-16 01.07
@ andrew1
Innanzitutto grazie per le risposte, anche se chi prende ingiro potrebbe astenersi, visto che anche lui certamente non è nato imparato.

Il segreto è: studiare l'armonia, la condotta delle parti ed il voicing, e contemporaneamente trascrivere i brani dove sentiamo soluzioni armoniche intriganti

Oltre al Piston, a riguardo dell'armonia c'è qualche altra "bibbia"?
si scherza, potresti però chiarire quel punto perchè così non va bene.
anonimo 28-06-16 01.09
@ anonimo
si scherza, potresti però chiarire quel punto perchè così non va bene.
Baffo, dici a me?emo

Lo sai che a me piace scherzareemo
Edited 27 Giu. 2016 23:10
anonimo 28-06-16 14.05
@ anonimo
Baffo, dici a me?emo

Lo sai che a me piace scherzareemo
Edited 27 Giu. 2016 23:10
no non a te, intendevo dire che sarebbe interessante sapere come metteva giù gli accordi quella persona perchè nella spiegazione data da andrew1 c'è qualcosa che non va.
andrew1 28-06-16 23.32
No no non mi riferivo a voi, che siete stati chiari e gentilissimi, mi riferivo a questo:

Dai ragazzi, non avete capito: non intendeva che suona in rivolto, ma che suona rivoltante, cioè 'na schifiezza propio!


ma forse ho frainteso anche perchè in effetti non suono molto bene essendo alle prime armi emo

intendevo dire che sarebbe interessante sapere come metteva giù gli accordi quella persona perchè nella spiegazione data da andrew1 c'è qualcosa che non va.

La prox settimana rivedo il tipo, e vedo di fare le fotocopie e poi ve le linko.
Comunque mi faceva vedere, mentre suonava dei brani tipo Piemontesina e cose del genere, che se suonava i pochi accordi (lui ne suonava 3 o 4) in primo rivolto per passare da uno all'altro bastava cambiare solo un dito per volta (con la sinistra, suonava con l'arranger)
Edited 28 Giu. 2016 21:32
andrew1 24-08-16 22.16
Finalmente ho trovato il tempo per andare a reperire il libro.

Ecco la pagina riassuntiva: CLIKKA

Che ne pensate?

Ho provato a fare il giro di DO, e non è che si guadagni poi molto ...
Però il tipo che me lo ha segnalato, ha suonato per 40 anni (e continua ancora a suonare) conoscendo SOLO gli accordi fatti così, non conosce nemmeno i rivolti.
Quando mi ha visto fare l'accordo di DO in forma normale (nel libro invece viene messo in primo rivolto), non sapeva che accorod fosse.
beat88 25-08-16 13.14
Ho fatto fatica a capire cosa volesse dire il libro, ma poi ho capito che intendeva che alcuni accordi andrebbero sempre presi in fondamentale altri sempre in primo e altri sempre in secondo per minimizzare gli spostamenti. A mio avviso è un concetto molto sbagliato e che puo essere insegnato a chi si approccia allo strumento per far comprendere il movimento armonico degli accordi ma si basa solamente sulle triadi, come entra in gioco settime ecc perde di validità. Secondo me fa più confusione che altro