Goldberg variations on Synths

PandaR1 19-09-18 22.44
Bello... goldberg variations on two synths
goldberg
igiardinidimarzo 20-09-18 11.42
@ PandaR1
Bello... goldberg variations on two synths
goldberg
suggestivo, anche se un po' 'lento' nell'andamento.
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michelet 20-09-18 21.54
Da Walter/Wendy Carlos con Switched on Bach, tutto quanto è venuto poi sa di minestra riscaldata e pure sciapa. Tra l'altro il tizio suona solo l'Aria, splendido pezzo, in realtà interpretato un po' troppo lentamente.
PandaR1 20-09-18 23.48
@ michelet
Da Walter/Wendy Carlos con Switched on Bach, tutto quanto è venuto poi sa di minestra riscaldata e pure sciapa. Tra l'altro il tizio suona solo l'Aria, splendido pezzo, in realtà interpretato un po' troppo lentamente.
Beh non è che dopo walter carlos sia diventato reato fare classica con un synth (cosa che a me piace tantissimo ascoltare). Altrimenti se bastasse un precursore e si chiude bottega il blues dovevano buttarlo al secchio 100 anni fa.
michelet 21-09-18 07.34
@ PandaR1
Beh non è che dopo walter carlos sia diventato reato fare classica con un synth (cosa che a me piace tantissimo ascoltare). Altrimenti se bastasse un precursore e si chiude bottega il blues dovevano buttarlo al secchio 100 anni fa.
Non hai capito cosa volessi dire.
Un conto è analizzare la partitura di J.S.Bach, suddividere le voci, programmare le diverse patch su un Moog monofonico, registrare tutto su nastro analogico multitraccia senza ausilii di sync, sequencer ecc. e poi effettuare il mixdown per ottenere il prodotto finito.
Un altro è avvalersi di due sintetizzatori polifonici che rendono il lavoro molto più facile.
Per assurdo, trentacinque anni fa muovevo i miei primi passi con un Poly61 e, pur non conoscendo ancora Walter/Wendy Carlos, Isao Tomita e altri, mi divertivo ad eseguire brani facili di Bach al sintetizzatore.