vin_roma ha scritto:
In parole povere:
Un tasto con buona meccanica richiede lo stesso sforzo, sia che lo suoni all'inizio, sia che lo suoni in fondo.
Le meccaniche Casio economiche se le premi ad inizio tasto hanno un peso, in fondo ne hanno uno maggiore e se ci si ritrova a dover suonare un arpeggio o passaggi veloci a mano aperta, in fondo, tra tasti neri e bianchi... non ti vengono tutte le note uguali e per ovviare spingi e blocchi tutto il braccio
Assolutamente confermo.
Ho un CDP 230 a casa ad uso muletto, e si comporta esattamente come dici. La pressione necessaria sui tasti neri dipende eccessivamente da dove la si applica.
Quando invece mi e' capitato di mettere le mani su qualche Kawai o Yamaha coda o mezzacoda, addirittura una volta uno Steinway B211 nuovo di zecca (il piu' leggero e fluido in assoluto mai provato), sembravo Peterson... Scherzo, sempre un pessimo pianista restavo, ma qualunque cosa diveniva
molto piu' facile, e rendeva meglio.