Estensione del copyright da 50 a 95 anni

  • renatus
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11-03-09 14.28

Da La Stampa dell'11 marzo 2008:

"Il 23 marzo il Parlamento UE voterà una direttiva per portare il diritto d'autore sulle registrazioni musicali da 50 a 95 anni. Un invito alla pirateria digitale?

Un gruppo di accademici europei ha pubblicato oggi un comunicato di protesta contro la direttiva che prevede l'estensione del copyright da 50 a 95 anni (ma forse un compromesso sarà 70) per le registrazioni musicali, perchè "danneggerebbe la cultura e l'economia dell'Europa" e finirebbe per spingere gli utenti/consumatori di musica a scegliere la pirateria.

Il 23 marzo il Parlamento europeo voterà la direttiva, proposta e spinta avanti frettolosamente dal commissario per il mercato interno Charlie McCreevy, nonostante la contrarietà di tutti gli studi indipendenti sulla materia."

Sono tutti impazziti?!?
emo
  • mattfigs
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11-03-09 14.34

Tra 50 anni secondo me tutto il mondo saprà suonare e allora ognuno si farà i dischi da solo senza acquistare quelli degli altri.
  • giorgio_music
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13-03-09 11.32

mattfigs ha scritto:
Tra 50 anni secondo me tutto il mondo saprà suonare ......


Si, saprà suonare,.....certo schiacciando PLAY. emo

Qui si trasforma il pubblico dominio (di tutti) in rendita di posizione ( di pochi). emo


  • anonimo

07-05-09 18.34

a questo punto mettiamo i diritti d'autore sulla Bibbia, e sugli scrittori greci : ma chi puo' avere la faccia cosi' tosta di impadronirsi della storia e della cultura per sempre?.

Perche' Pirandello deve continuare ad essere proprieta' privata? : allora non lo si citi neppure piu' sui libri di scuola, perche' la cultura non puo' essere privatizzata in eterno.

Forse la musica contemporanea ci sembrera' di scarso valore, ma tra 50 anni i Beatles (che peraltro non mi sono mai piaciuti) saranno sui libri di storia : non si puo' far studiare la storia pagando i diritti d'autore.

A questo punto voglio essere proprietario dei diritti su Napoleone, sul Risorgimento, sulle frasi di Mazzini e di Garibaldi ecc...

Cambiare le leggi per fare profitto su cose che dovevano diventare di dominio pubblico e' un reato ancora piu' grave della pirateria.

  • greg
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06-07-09 09.45

@ anonimo
a questo punto mettiamo i diritti d'autore sulla Bibbia, e sugli scrittori greci : ma chi puo' avere la faccia cosi' tosta di impadronirsi della storia e della cultura per sempre?.

Perche' Pirandello deve continuare ad essere proprieta' privata? : allora non lo si citi neppure piu' sui libri di scuola, perche' la cultura non puo' essere privatizzata in eterno.

Forse la musica contemporanea ci sembrera' di scarso valore, ma tra 50 anni i Beatles (che peraltro non mi sono mai piaciuti) saranno sui libri di storia : non si puo' far studiare la storia pagando i diritti d'autore.

A questo punto voglio essere proprietario dei diritti su Napoleone, sul Risorgimento, sulle frasi di Mazzini e di Garibaldi ecc...

Cambiare le leggi per fare profitto su cose che dovevano diventare di dominio pubblico e' un reato ancora piu' grave della pirateria.

Eh, e voi credete che se "la merda acquisterà valore, non verranno a togliercela ogni mattina con le loro mani?" scusate il paragone, ho parafrasato un vecchio film delle borgate romane che erano costituite da baracche..........
Lasciando perdere il film; ma chi di voi pensa che realmente il liberismo e il consumismo facciano parte della possibilità di progredire per tutti? E' totalmente falso, non si tratta di dare la possibilità di crescere economicamente a tutti,il contrario, si crea sì, l'illusione (vedi l'America edonista postreganiana, con Bush che ci tirò dentro la prima guerra del golfo e il figlio nella seconda, da cui ancora non siamo venuti fuori). Riguardo l'arte, ma quando mai è stata gratuita!? anzi. Pensate ad una partita di calcio, in Italia si pagano le tasse per vedere qualsiasi partita, dal mondiale alla terza categoria (esiste ancora?emo). Ora, riguardo all'editoria, il magna-magna, dacchè abbiamo un presidente del consiglio editore,è cresciuto in esponenzialità della misura come parlare della velocità di uno shuttle paragonata a quella delle navi spaziali di Startrek. Negli anni di profonda crisi delle reti Mediaset (ah, non lo sapevate?) che avevano un buco di 1400 miliardi delle vecchie lire, il grande amico di sempre, Craxi, gli permise di non pagare diritti SIAE a nessuno, e quel buco, stranamente si rilevò identico al buco della sede della Banca Nazionale del Lavoro di Atlanta negli Stati Uniti.........eccetera eccetera............meglio che la finisco qui.......sui grandi misteriitaliani che poi conoscono tutti, ma devono rimanere misteri, sennò che Italia è? Purtroppo i conflitti d'interessi mai risolti vanno a quel servizio a chi "deve"sempre immolarsi; in questo caso si immola la cultura, tanto ormai siamo tanti e il loro business è cresciuto in cifre da capogiro.............