L'arrangiatore

  • elkikko
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27-01-19 02.59

Ciao a tutti. Volevo sapere della figura dell'arrangiatore.
Se uno volesse farlo come mestiere come funziona? Lavora a casa da solo o esiste qualcos'altro?
Scusate la mia piena ignoranza.
Avendo finito pianoforte al conservatorio e sapendo usare i mezzi informatici, la figura dell'arrangiatore non mi dispiacerebbe, ma devo capirne di più.
Tutte le informazioni a riguardo sono bene accette!
  • orange1978
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27-01-19 03.43

@ elkikko
Ciao a tutti. Volevo sapere della figura dell'arrangiatore.
Se uno volesse farlo come mestiere come funziona? Lavora a casa da solo o esiste qualcos'altro?
Scusate la mia piena ignoranza.
Avendo finito pianoforte al conservatorio e sapendo usare i mezzi informatici, la figura dell'arrangiatore non mi dispiacerebbe, ma devo capirne di più.
Tutte le informazioni a riguardo sono bene accette!
oggi la parola arrangiatore significa tutto e nulla.

un tempo c era una netta distinzione tra le professioni, ossia in studio c era il produttore discografico che non capiva un cazzo di musica ma aveva fiuto e talento (e i soldi da investire sull artista), i tecnici del suono che microfonavano l'orchestra in camice bianco, il tape operator che aveva il compito di far si che il registratore a nastro fosse calibrato e funzionante....c era l'autore della musica, il paroliere....poi c era l'arrangiatore a cui veniva data la melodia e gli accordi al pianoforte e che scriveva le parti che andavano poi agli orchestrali....che leggevano lo spartito ed eseguivano quello che era scritto, stop....poi c era anchr il direttore d orchestra che dirigeva la sessione.

oggi la musica é cambiata, molto cambiata....i dischi spesso si fanno direttamente o quasi al computer assemblando loops e campioni,scrivendo le note midi agli instruments, a vlte si usano anche strumenti veri ma raramente oggi se non per certi generi come big band o altro, cé un arrangiatore che scrive su spartito le parti e le da ai musicisti.

la figura dell arrangiatore moderno oramai coincide piu con un music producer, una figura che magari non sa scrivere una nota su spartito ma sa usare logic, cubase...e ha gusto e idee nell assemblare suoni ed effetti, quindi l'arrangiatore deve essere un po musicista un po compositore un po tecnico del suono....

poi ci sono ancora figure come Anne Dudley che arrangiano gli archi e i fiati per artisti importanti magari scrivendo ancora su carta, ma oggi una ipotetica cantautrice che avesse bisogno di qualcuno per realizzare le sue canzoni, non cercherebbe uno che le scriva gli spartiti come un tempo che poi eseguirebbero i musicisti ma bensi una figura che produca la sua musica registrandole le voci, programmando le ritmiche di batteria con il sequencer, magari che le suoni le parti di basso e chitarra, che crei insomma un "sound", un prodotto se non finito comunque molto avanti che poi magari al 60/70 per cento venga riutilizzato nella produzione finale.

insomma oggi per lavorare come arrangiatori nel campo pop ma anche jingle e colonne sonore di medio basso livello, non basta conoscere la musica o l'armonia ma bisogna saper fare un po tutto.

esistono poi appunto le specializzazioni sopratutto all estero in usa ossia l'arrangiatore solo per big band o archi, o addirittura l'arrangiatore per le chitarre, ma sono figure molto piu rare alle quali non si arriva facilmente.

se invece ci si occupa di comporre musica classica o diciamo "colta" li é diverso e si lavora ancora spesso su carta come un tempo ma é un campo diverso, difficilmente a differenza di un tempo un maestro di musica del conservstorio oggi finisce a fare pop o dance, o trap...un tempo invece nel pop arrivavano arrangiatori che avevano studi classici molto seri come reverberi (anche xke la musica era diversa....e richiedeva quelle competenze, oggi é piu a suo agio un dj considerando la strada che il pop sta prendendo, purtroppo.)
  • orange1978
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27-01-19 03.59

La differenza é che un tempo un gino paoli per dire, si affidava a un maestro come reverberi che partendo da quattro accordi al piano e a una melodia, la vestiva scrivendone le parti, migliorando l'armonia, e anche curando l'esecuzione e dirigendo i musicisti in studio (a volte suonava pure lui il pianoforte per risparmiare), tutto cio che erano gli aspetti tecnici non competevano all arrangiatore.

oggi un giovane cantautore invece piu che a un maestro cosi diplomato in composizione ed esperto wdi orchestrazione si affiderebbe appunto a un musicista esperto di informatica, loops, synth, produzione, effetti....perche lo scopo non é piu ottenere uno spartito con le parti da eseguire ma una demo o addirittura un prodotto finito, e se servono strumenti veri spesso si fa cosi:
"sarebbe bello mettere un sax qui! perfetto...chiamamiamo il sassofonista!
ciao senti, vorremmo mettere una parte di sax, il pezzo é questo....dai improvvisa qualcosa stile...stile wayne shorter....senti qui...ecco tipo cosi!"

un tempo invece al sassofonista gli sarebbe stata data la parte da eseguire, con le note esatte da suonare.

oggi fare l'arrangiatore é un po fare il regista, ma anche il cameraman, anche lo scenografo....anche il sarto!

quindi se vuoi lavorare come arrangiatore devi produrre musica, abituarti a fare quello, a pensare a un sound e a come costruirlo, armonia contrappunto fuga orchestrazione sono parole che non vogliono piu dire nulla, o meglio si ma in certi contesti, nel pop, hip hop, trap, reggaeton, edm, dance etc....non servono piu a un cazzo, se si sanno male non fa pero contano altre cose....se si lavora per michael bublé ovviamente é diverso ma la maggior parte degli artisti pop si sta orientando verso quel tipo di direzione, dove si deve ragionare in maniera diversa, pensando forse piu al suono che alle note....all effettino del cazzo piu che al movimento delle parti del quale a nessuno interessa piu un cazzo.
  • vin_roma
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27-01-19 05.34

@ elkikko
Ciao a tutti. Volevo sapere della figura dell'arrangiatore.
Se uno volesse farlo come mestiere come funziona? Lavora a casa da solo o esiste qualcos'altro?
Scusate la mia piena ignoranza.
Avendo finito pianoforte al conservatorio e sapendo usare i mezzi informatici, la figura dell'arrangiatore non mi dispiacerebbe, ma devo capirne di più.
Tutte le informazioni a riguardo sono bene accette!
emo
Che nesso c'è tra l'aver finito il conservatorio e fare l'arrangiatore?
Comunque non è una cosa che la si decide a tavolino o tanto per riempire un buco, è qualcosa che si sa a priori, è innata e cammina di pari passo all'essere compositore.
  • cd1958
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27-01-19 08.29

@ orange1978
La differenza é che un tempo un gino paoli per dire, si affidava a un maestro come reverberi che partendo da quattro accordi al piano e a una melodia, la vestiva scrivendone le parti, migliorando l'armonia, e anche curando l'esecuzione e dirigendo i musicisti in studio (a volte suonava pure lui il pianoforte per risparmiare), tutto cio che erano gli aspetti tecnici non competevano all arrangiatore.

oggi un giovane cantautore invece piu che a un maestro cosi diplomato in composizione ed esperto wdi orchestrazione si affiderebbe appunto a un musicista esperto di informatica, loops, synth, produzione, effetti....perche lo scopo non é piu ottenere uno spartito con le parti da eseguire ma una demo o addirittura un prodotto finito, e se servono strumenti veri spesso si fa cosi:
"sarebbe bello mettere un sax qui! perfetto...chiamamiamo il sassofonista!
ciao senti, vorremmo mettere una parte di sax, il pezzo é questo....dai improvvisa qualcosa stile...stile wayne shorter....senti qui...ecco tipo cosi!"

un tempo invece al sassofonista gli sarebbe stata data la parte da eseguire, con le note esatte da suonare.

oggi fare l'arrangiatore é un po fare il regista, ma anche il cameraman, anche lo scenografo....anche il sarto!

quindi se vuoi lavorare come arrangiatore devi produrre musica, abituarti a fare quello, a pensare a un sound e a come costruirlo, armonia contrappunto fuga orchestrazione sono parole che non vogliono piu dire nulla, o meglio si ma in certi contesti, nel pop, hip hop, trap, reggaeton, edm, dance etc....non servono piu a un cazzo, se si sanno male non fa pero contano altre cose....se si lavora per michael bublé ovviamente é diverso ma la maggior parte degli artisti pop si sta orientando verso quel tipo di direzione, dove si deve ragionare in maniera diversa, pensando forse piu al suono che alle note....all effettino del cazzo piu che al movimento delle parti del quale a nessuno interessa piu un cazzo.
Premesso che non c'entro con questa conversazione, desideravo farti pervenire un personale ringraziamento, orange1978. Sei talvolta un po' "ruvido" ma rispondi con competenza e senza girarci attorno ai quesiti posti nel forum. Nella mia grande ignoranza tecnica/tecnologica/musicale (autodidatta, faccio piano bar con chitarra, piano, arranger, non uso basi, molto intrigato dalla tecnologia. La musica non è il mio lavoro ma grande passione) leggo con interesse i tuoi consigli. Le "storie" (virgolettato assolutamente d'obbligo!) che racconti, sempre interessanti. Come questi tuoi ultimi due post. Molti nel forum sono esperti, disponibili. Spesso ho avuto qui risposte immediate e chiarificatrici che, per arrivarci da solo, avrei dovuto molto scavare. Questo post su arrangiatore mi ha particolarmente interessato. Mi faceva piacere farti pervenire il mio apprezzamento. Buona musica.
  • losfogos
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27-01-19 09.23

L'arrangiatore può lavorare a casa o insieme ai musicisti, magari, e rispondo ad una domanda in questo caso, ma fare l'arrangiatore è un'arte, e appunto, e' essere anche compositori. Mi stupisce questo post, in effetti non si diventa così arrangiatori, è una vera e propria vocazione quella. Non conoscendo il forumer che ha formulato queste domande posso solo "fantasticare" due ipotesi:

Abbiamo con noi un nuovo Quincy Jones
Abbiamo con noi un ennesimo aspirante Arrangiatore-in-jazz-da-conservatorio...in-jazz
  • losfogos
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27-01-19 09.30

orange1978 ha scritto:
oggi fare l'arrangiatore é un po fare il regista, ma anche il cameraman, anche lo scenografo....anche il sarto!


Prendendo anche spunto da ciò che ha detto Vincenzo, l'arrangiatore-compositore nella musica ricorda il Cineasta nel cinema, colui che dirige il film in qualità di regista, ma mette le mani anche nella sceneggiatura, oltre a scrivere il film stesso. Altrimenti sarebbe "solo"un direttore d'orchestra
  • fighterrx

27-01-19 09.53

elkikko ha scritto:
Avendo finito pianoforte al conservatorio e sapendo usare i mezzi informatici, la figura dell'arrangiatore non mi dispiacerebbe, ma devo capirne di più.


Sei sulla strada della disoccupazione, eventualmente puoi avere i titoli per la mancetta assistenzialistica di cittadinanza dei 5s (fino alle prossime elezioni).

Se invece avevi un diploma in meccatronica, laurea in ingegneria meccanica, oppure sapevi programmare i PLC, avresti dovuto respingere le offerte di lavoro.

Come ti hanno già spiegato, oggigiorno la musica si fa direttamente al computer assemblando riff orecchiabili e strimpellando accordi con progressioni semplici e lineari. Gli spartiti da eseguire non esistono piú. Il bedroom producer che ha una idea accattivante si siede in prima persona al PC e produce il pezzo direttamente.

E poi carica il pezzo su YouTube. I dischi (CD) e case discografiche sono roba preistorica. I giovani la musica la sentono con lo smartphone collegandosi a YouTube e similari.

La tua è una causa persa in partenza. Dura lex, sed lex.
  • losfogos
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27-01-19 10.18

Giusto per capire come siamo messi, giorni fa un mio giovane amico (duo di musica elettronica) insieme al suo socio sono venuti nel mio home-studio per scattarsi delle foto. Mi hanno detto che oggi qualsiasi soggetto pseudo-dj non conoscitore della musica può mandare un motivo fischiettato a siti tipo olandesi o polacchi che con 2/300 euro ti rimandano indietro il pezzo tamarrissimo bunz bunz. Ho ascoltato qualche file, sono forme d'onda nere rettangolari sparate sullo 0 senza respiro.
Arrangiatori
  • giannirsc
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27-01-19 10.33

Di ai tuoi amici che io glielo faccio per 80 euro 😁
  • vin_roma
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27-01-19 11.26

Poi si può arrangiare così: e te metti a piagne...

Se è questo che intendi come "arrangiatore", io sono uno degli ultimi rimasti e qualcosa te la posso dire.
  • collarog
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27-01-19 11.48

@ losfogos
Giusto per capire come siamo messi, giorni fa un mio giovane amico (duo di musica elettronica) insieme al suo socio sono venuti nel mio home-studio per scattarsi delle foto. Mi hanno detto che oggi qualsiasi soggetto pseudo-dj non conoscitore della musica può mandare un motivo fischiettato a siti tipo olandesi o polacchi che con 2/300 euro ti rimandano indietro il pezzo tamarrissimo bunz bunz. Ho ascoltato qualche file, sono forme d'onda nere rettangolari sparate sullo 0 senza respiro.
Arrangiatori
Quindi non c'e' nessuna differenza tra stuccatore e arrangiatore?
emo
  • orange1978
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27-01-19 12.37

cé anche da dire che oggi la maggior parte dei "giovani" che vogliono fare musica, parlo non di band ma di artisti solisti, cantautori etc....sono oramai abituati ad arrangiarsi i loro pezzi, a usare le loop stations, i programmi come garage band, o addirittura ableton live o logic, un tempo esistevano cantanti come marcella bella per dire o iva zanicchi che spesso nemmeno scrivevano loro la musica e il testo, oppure scrivevano melodia e testo con quattro accordi di chitarra come roberto vecchioni, ma che da soli per ovvi motivi tecnici non avrebbero mai potuto realizzare un prodotto finito commerciale.

oggi essendo lo stile della musica cambiato parecchio e molto infarcito di elettronica e loops, non é assolutamente raro vedere artisti che si arrangiano le proprie canzoni magari al 50%, poi ricorrono a un producer piu esperto per migliorarlo.

ecco che questo aspetto rende la figura dell'arrangiatore come lo si intendeva negli anni 50/60/70 molto meno indispensabile, poi non é vero che tutto oggi é solo computerizzato, esistono ancora dischi realizzati con strumenti veri, con archi e fiati veri, peró mentre negli anni 70 qualsiasi produzione aveva bisogno di almeno di un quartetto di archi in studio, persino la dance era piena di archi veri e fiati, oggi non é piu cosi....quindi cé sempre meno lavoro per una figura tradizionale ossia un maestro che ha studiato orchestrazione e contrappunto piuttosto che un arrangiatore per big band.

un tempo poi c erano (e ci sono ancora) molte piu bande forse, per esempio arrangiare per banda era molto piu richiesto, ogni paese aveva la sua banda e molti ragazzi che volevano suonare uno strumento magari iniziavano andando in banda che era gratis e ti davano anche lo strumento e gli spartiti.

oggi il sogno dei ragazzini non é suonare nella banda, ma imparare la chitarra acustica e diventare delle pop star, come adele o kate perry.

in america invece per esempio le bande da college o da parata suonano molto di piu anche nelle universitá, nelle parate sportive...cé sicuro piu lavoro per un arrangiatore tradizionale, senza contare l'arrangiamento per coro, i cori universitari dei college...

ma guarda in un intervista gianpiero reverberi disse alla domanda "cosa consiglieresti a un ragazzo di fare per arrivare dove sei tu", che francamente a parte impegnarsi e studiare veramente la musica leggendosi le partiture di beethoven o mozart, non saprebbe dirlo perche nemmeno lui se fosse partito oggi e non negli anni 60, crede che sarebbe arrivato dove é arrivato...sono cambiate troppe cose sia a livello tecnico che di marketing, e questa intervista risale a tipo quindici anni fa! figuriamoci....
  • anonimo
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27-01-19 14.49

E allora a che serve imparare a cucinare... Tanto oggi iGGiòvani fanno colazione da Starbucks e pranzano al McDonald's.. La sera un apericena a base di Noodles e via.. Luoghi comuni un tanto al chilo eh..
  • orange1978
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27-01-19 15.10

@ anonimo
E allora a che serve imparare a cucinare... Tanto oggi iGGiòvani fanno colazione da Starbucks e pranzano al McDonald's.. La sera un apericena a base di Noodles e via.. Luoghi comuni un tanto al chilo eh..
azz dici....il suonare non ha nulla a che fare con essere arrangiatori e con il discorso che si faceva.

oggi spesso gli arrangiatori suonano appunto proprio perche piu che essere compositori che lavorano a tavolino su carta, oggi magari sono bassisti, chitarristi e suonano anche un po la tastiera, e allora inziano programmando la ritmica con loops e batteria elettronica, poi ci.registrano la parte di basso, poi ci mettono un po di chitarre, sempre assistiti dal computer, ma le suonano non dico di no, entrando magari nella scheda audio con basso e chitarra direttamemte....poi in seguito magari chiamano un altro chitarrista a suona altre parti di chitarra da aggiungere, poi magari in un pezzo chiamano un organista a fare una parte do hammond e cosi via...

un tempo invece l'arrangiatore si metteva al piano, armonizzava il brano che spesso consisteva nella melodia e degli accordi, lo migliorava spesso creando passaggi armonici, un ritardo, magari una modulazione a un tono sopra....e completandolo magari con un intro strumentale e un ponte...gli dava insomma una struttura solida.
poi scriveva le parti che andavano ai musicisti, che venivano in studio e suonavano quello che l'arrangiatore aveva scritto su carta, che spesso non era nemmeno presente in studio oppure c'era e dirigeva l'orchestra....

oggi invece non si lavora quasi piu cosi, l'arrangiatore chiama un turnista per quel particolare colore che puo dare al brano, magari gli da anche delle note guida o delle parti obbligate ma il piu delle volte si affida all estro improvvisativo del session man.

poi non é tutto bianco o nero, ovviamente....ma solitamente funziona piu o meno cosi.

poi cé chi arrangia gli archi per gigi d'alessio o per il disco di mina...li ovviamente si lavora piu alla vecchia maniera, ma appunto per una parte del disco, anche in quel caso il piu delle volte il prodotto viene piu arrangiato dai session men sotto la guida di un producer piu che da un maestro che scrive in partitura.
  • vin_roma
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27-01-19 16.27

A me capita molto spesso di arrangiare in toto la musica per orchestre, big band, bande a cui scrivere tutto, dall'A alla Z.
L'unica libertà che lascio è nella ritmica che comunque deve seguire le indicazioni o le parti obbligate.
Poi a volte metto solo gli archi o i colori orchestrali su basi già realizzate, altre volte faccio tutto io ...dipende.

Ma saremo rimasti in cinque in Italia a fare questo emo e i soldi latitano sempre di più.
  • Asterix
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27-01-19 16.43

@ vin_roma
A me capita molto spesso di arrangiare in toto la musica per orchestre, big band, bande a cui scrivere tutto, dall'A alla Z.
L'unica libertà che lascio è nella ritmica che comunque deve seguire le indicazioni o le parti obbligate.
Poi a volte metto solo gli archi o i colori orchestrali su basi già realizzate, altre volte faccio tutto io ...dipende.

Ma saremo rimasti in cinque in Italia a fare questo emo e i soldi latitano sempre di più.
É il lavoro che avrei sempre voluto fare...emoemoemo
  • fighterrx

27-01-19 17.51

elkikko ha scritto:
Tutte le informazioni a riguardo sono bene accette!


https://youtu.be/vIsYZyLVyaI

Questo è quello che spopola oggi. Testo, musica, video, fi...ga, piscina, .... tutto autoprodotto. Se sei bergamasco inoltre non avrai problemi a capire ed apprezzare il testo, anche senza sottotitoli. Ti consiglio inoltre di ascoltare anche gli altri pezzi dell'Alessandro Bosio Maria. Tutti orecchiabili, travolgenti e godibili.

Notevoli anche i bicipiti.

Ora rifletti un attimo. La bella è giovane compagnia che si vede nei video (che rappresenta il 90% dei consumatori di musica) , preferisce seguire il Bosio Alessandro Maria od un noiosissimo arrangiamento da diplomato al conservatorio in pianoforte?
  • fighterrx

27-01-19 19.57

Mi permetto anche di aggiungere questo arrangiamento in bergamasco doc: semplicemente geniale!!

https://youtu.be/krNQWha_WIw

Mi spiace per chi non capisce il testo, ma è proprio un'opera d'arte. La ciliegina sulla torta è il cugino bergamasco di Ballotelli.

Grande Bergamo!!!!!!!!!!
  • markelly2
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27-01-19 20.26

@ fighterrx
elkikko ha scritto:
Tutte le informazioni a riguardo sono bene accette!


https://youtu.be/vIsYZyLVyaI

Questo è quello che spopola oggi. Testo, musica, video, fi...ga, piscina, .... tutto autoprodotto. Se sei bergamasco inoltre non avrai problemi a capire ed apprezzare il testo, anche senza sottotitoli. Ti consiglio inoltre di ascoltare anche gli altri pezzi dell'Alessandro Bosio Maria. Tutti orecchiabili, travolgenti e godibili.

Notevoli anche i bicipiti.

Ora rifletti un attimo. La bella è giovane compagnia che si vede nei video (che rappresenta il 90% dei consumatori di musica) , preferisce seguire il Bosio Alessandro Maria od un noiosissimo arrangiamento da diplomato al conservatorio in pianoforte?
Per fortuna non esiste solo la brutta musica per i molti truzzi, ma anche la bella Arte Musicale per i pochi ma buoni.
Forse bisognerebbe incoraggiare chi ha inclinazioni positive verso il mestiere della musica. Non arriverà a fatturare come una multinazionale, e nemmeno come un cantantucolo da talent show, ma forse può ambire a campare dignitosamente, sapendo di fare buone cose, culturalmente utili e valide, e per questo camminerà a testa alta.
Viva la Musica e chi si batte per essa.
emo