11-11-18 19.56
@ vin_roma
Lele, sai, ho avuto la fortuna/sfortuna di vivere in un'epoca di mezzo, tra la fine di un vecchio modo di fare e il nuovo.
Io sono nato all'ombra di molti di questi (ingrandisci se puoi)
.
Ho ricevuto i loro insegnamenti, ho ascoltato le loro storie. Ho passato anni con Pregadio, Munari... e con loro ho imparato e fatto la musica come si faceva una volta.
Qui
sono quello con la barba, sotto Corrado, dietro Ferrelli, uno dei fondatori dell'Unione Musicisti Roma, l'orchestra che eseguì tra le migliori colonne sonore mondiali dagli anni '50 in poi. Dopo Pierino Munari, il batterista scugnizzo che imparò dagli americani a Napoli nel dopoguerra (cercalo su Wikipedia), poi Pregadio, alle spalle Baldo Maestri, colui che portò il sax in Italia, dietro Corvasce, il chitarrista turnista della RCA che suonò quasi tutti i successi degli anni '60 (Morandi, Pavone...). Con loro era tutto un altro modo di fare. Si registrava sui nastri, niente editing, solo consapevolezza e capacità.
Dagli anni '90 in poi, con le cooperative appaltatrici, la corsa al ribasso, la crisi e la digitalizzazione ...è cambiato tutto.
Azz Vin,mi commuovi,e ti invidio,in senso buono per aver avuto quel passato musicale ricco di emozioni,fantastico, e non tutti lo possono capire.
Anche solo parlare con quella gente di musica,che emozione(che purtroppo non ho provato).
Ed ora ci attacchiamo per un roland rd 2000(in senso buono),la vita è proprio cambiata.
Sono aumentate le risorse,ma i contenuti lasciano a desiderare,non abbiamo ancora capito la musica del 1950--60,e già corriamo dietro ai diskjokey.ed ai sintetizzatori.
Ma gia Bruno Martino,usava il sinth nei suoi standard jazz,e pochi lo sanno.
Come vorrei che molti leggessero queste righe,e capiscano che sei un grande....
Per natale,vengo tre giorni a Roma con mia moglie da parenti,e la cosa che desidero,sarebbe,abbracciare un amico come te.