Insonorizzare con i mattoni... pareri...

  • clouseau57
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09-06-11 01.22

JPJ ha scritto:
DIci il piombo per fermare i bassi?

Straquoto , niente di meglio anche sotto il pavimento ! e' un portento !
emo
  • JPJ
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09-06-11 01.57

Altro piccolo quesito che mi viene in mente: e se ogni singolo strumento (a parte roba tipo flauti o triangoli emo), fosse posizionato sopra una pedana flottante fonoassorbente si eviterebbe di dover costruire il pavimento speciale, sbaglio? Inoltre dovrebbe aiutare anche a ridurre i bassi di un pochino, poi magari davanti ad un ampli si piazza una barriera acustica semovente e dovrebbe essere più semplice ed economico abbattere le frequenze basse, no?
  • JPJ
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09-06-11 02.01

Comunque mi sono messo a fare dei calcoli con la formula TL=14.5 logM+ 23 ,dove TL è l'abbattimento in db (Transmission Lost)e M è la densità del materiale usato.
Sapete a quanto arriva il cemento spesso 30 cm? Arriva ad abbattere quasi 90 db!

.... E sti cazzi!
  • clouseau57
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09-06-11 02.15

Mica devi abbattere il pavimento , fai un sovrapavimento , lastre di piombo e parquet !
Poi magari ti ri serve il locale che fai , butti giu' tutto daccapo ?...emo
Sii pratico !
emo
  • vin_roma
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09-06-11 02.42

JPJ ha scritto:
e se ogni singolo strumento (a parte roba tipo flauti o triangoli emo), fosse posizionato sopra una pedana flottante fonoassorbente si eviterebbe di dover costruire il pavimento speciale, sbaglio?


e no che non sbagli.

Non è il massimo per l' abbattimento però una soluzione del genere l' avevo usata per la batteria nella sala hobby quando vivevo con i miei. era una pedana in due pezzi di 1x2 mt. (come cassettoni rivoltati) fatta di truciolato abbastanza spesso e alta una trentina di centimetri e poggiava a terra con un riempimento tipo "materasso" chiuso con la moquette.

Ricordo che suonando la batteria la cassa non si sentisse più del resto dei vari pezzi. Altra cosa fu quando requisii metà ambiente e feci "sul serio" con saletta dedicata alla batteria ma che toccava a terra!
Onestamente del rumore non importava tanto a nessuno ma con questa soluzione la cassa faceva tremare le pentole in cucina al piano di sopra!
  • giosanta
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09-06-11 02.48

L'abbattimento della pressione acustica è un percorso complesso perché legato a svariati parametri.
In prima è principale istanza l'assorbimento, e la contemporanea trasformazione in calore, perché fisicamente questo avviene, è dovuto alla massa specifica del materiale che fa da schermo, da cui l'uso del piombo per la sua elevata massa specifica (peso) che ne rende conveniente l'utilizzo perché funziona già con spessori molto limitati, ma non è tutto qui. Il piombo ha struttura amorfa (ovvero non cristallina), a differenza, ad esempio, del laterizio che, dopo la cottura, diventa molto rigido (al contrario del materiale di base, l'argilla che, viceversa, allo stato naturale ha comportamento viscoso e sarebbe perciò molto adatta allo scopo, salvo doverla però confinare, il che rende l'ipotesi del tutto teorica). Il calcestruzzo armato funziona con spessori elevati quindi con scarsa efficienza e pesi abnormi per la sua tendenza a poter essere assimilato ad un monolite. Un buon materiale è il vetro perché ha struttura amorfa e massa elevata, ma il costo, in una configurazione efficace (doppio vetro di spessori adeguati per non farlo vibrare, vista la sua rigidezza, su superfici grandi) ne rende poco conveniente l'utilizzo, salvo quando sia prioritaria la trasparenza.
Ma il vero problema è il pavimento, intrinsecamente rigido, riflettente (perché piano) ed accoppiato meccanicamente (ed inevitabilmente) alla fonte sonora. Occorre quindi utilizzare piattaforme quanto più disaccoppiate al solaio di calpestio.
L'unico modo per ottenere seriamente i risultati voluti sono proprio quindi i pannelli compositi di piombo (compositi perché il piombo va confinato, pena beccarsi un avvelenamento detto saturnismo).
Se una soluzione di questo tipo ha costi fuori budget meglio, secondo me, lasciar perdere, onde evitare di buttare soldi inutilmente, sia direttamente, per la scarsa efficacia del risultato, sia per i danni inflitti alla struttura originaria.
E' l'amara quanto inevitabile conclusione cui sono giunte tutte le analoghe discussioni.
  • JPJ
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09-06-11 03.15

giosanta ha scritto:
Un buon materiale è il vetro perché ha struttura amorfa e massa elevata, ma il costo, in una configurazione efficace (doppio vetro di spessori adeguati per non farlo vibrare, vista la sua rigidezza, su superfici grandi) ne rende poco conveniente l'utilizzo

Ci avevo pensato al vetro. Un mio cliente ha una vetreria e potrei chiedergli un preventivo per 4 pareti di vetro doppio fonoassorbente! emo Parlo di un vetraio al top, la sua azienda è quella che ha costruito la piramide del Louvre... quindi immaginatevi un po'....

Sogni a parte...

Il pavimento quindi o si fa completamente flottante, o si fanno delle pedane (con piombo sotto), per poi smorzare i medi e gli alti con un sistema classico di cartongesso e lana di roccia.
Ovviamente le sole pedane non bastano per smorzare i bassi che si propagano, quindi si potrebbe usare dei pannelli per ampli e batteria, parlo di quelli trasparenti che a volte si vedono anche sui palchi.

Potrebbe essere una buona soluzione per avere un abbattimento decente?

Considerare che il tutto, la stanza cioè, sarebbe dentro un fondo chiuso da muri e da una vetrina a base di legno e poi tutto vetro, che potrei "foderare" con la gomma acustica classica.. anche per non vedere all'interno.
Edited 9 Giu. 2011 1:16
  • anonimo

09-06-11 11.47

Ogni superfice rigida a contatto funziona da ponte acustico. Dove il suono (le vibrazioni) corre eflice, come se fosse in una autostrada. E' importantissimo chele superfici a contatto siano rivestiti con gomma isolante, per smorzarne le vibrazioni. Questo conta tantissimo, in modo inimmaginabile.

Anche nelle intercapedini il concetto è lo stesso, dovresti "spezzare" sempre il percorso delle onde, con delle strutture irregolari messe al suo interno.

DISACCOPPIAMENTO. Il disaccoppiamento è fondamentale.

Altro fattore importantissimo è L'ALTERNANZA DI DIFFERENTI DENSITA' di materiali. Alterna la lana di roccia con almeno 2 intensità, diverse tra di loro, sempre per il solito discorso del concetto di ponte acustico.

E tira fuori soldi. Tanti soldi.
Ma tanti.
  • ruggero
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09-06-11 12.01

che figata sta discussione!

giosanta ti meriti un thanks!
Edited 9 Giu. 2011 10:01
  • anonimo

09-06-11 12.07

@ giosanta
L'abbattimento della pressione acustica è un percorso complesso perché legato a svariati parametri.
In prima è principale istanza l'assorbimento, e la contemporanea trasformazione in calore, perché fisicamente questo avviene, è dovuto alla massa specifica del materiale che fa da schermo, da cui l'uso del piombo per la sua elevata massa specifica (peso) che ne rende conveniente l'utilizzo perché funziona già con spessori molto limitati, ma non è tutto qui. Il piombo ha struttura amorfa (ovvero non cristallina), a differenza, ad esempio, del laterizio che, dopo la cottura, diventa molto rigido (al contrario del materiale di base, l'argilla che, viceversa, allo stato naturale ha comportamento viscoso e sarebbe perciò molto adatta allo scopo, salvo doverla però confinare, il che rende l'ipotesi del tutto teorica). Il calcestruzzo armato funziona con spessori elevati quindi con scarsa efficienza e pesi abnormi per la sua tendenza a poter essere assimilato ad un monolite. Un buon materiale è il vetro perché ha struttura amorfa e massa elevata, ma il costo, in una configurazione efficace (doppio vetro di spessori adeguati per non farlo vibrare, vista la sua rigidezza, su superfici grandi) ne rende poco conveniente l'utilizzo, salvo quando sia prioritaria la trasparenza.
Ma il vero problema è il pavimento, intrinsecamente rigido, riflettente (perché piano) ed accoppiato meccanicamente (ed inevitabilmente) alla fonte sonora. Occorre quindi utilizzare piattaforme quanto più disaccoppiate al solaio di calpestio.
L'unico modo per ottenere seriamente i risultati voluti sono proprio quindi i pannelli compositi di piombo (compositi perché il piombo va confinato, pena beccarsi un avvelenamento detto saturnismo).
Se una soluzione di questo tipo ha costi fuori budget meglio, secondo me, lasciar perdere, onde evitare di buttare soldi inutilmente, sia direttamente, per la scarsa efficacia del risultato, sia per i danni inflitti alla struttura originaria.
E' l'amara quanto inevitabile conclusione cui sono giunte tutte le analoghe discussioni.
Quoto! Il pavimento è fondamentale, così come il conto corrente.
  • giosanta
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09-06-11 13.22

Se non è un condominio, cosa c'è al piano di sotto?
  • JPJ
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09-06-11 16.16

Al piano di sotto ci sono i morti, cioè le fondamenta del palazzo. Sopra solo uffici.

Comunque oggi ho sentito il mio amico ingegnere che mi ha dato Man forte nella realizzazione di questo progetto, ma mi ha detto che tanto cosa ci devo mettere e come fare per insonorizzare lo posso capire solo dopo aver avuto il via dal comune per il progetto autorizzato della costruzione della stanza, nonché dopo dei precisi rilevamenti acustici, sia di isolamento sonoro verso l'esterno che di assorbimento e riverberi interni.

Insomma... il progetto è serio, ergo va fatto a norma di legge.
  • giosanta
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09-06-11 17.09

JPJ ha scritto:
..Al piano di sotto ci sono i morti, cioè le fondamenta del palazzo...

Allora l'80% dei problemi è risolto.
  • JPJ
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09-06-11 18.20

DIci che non avendo niente sotto non importa nemmeno un pavimento speciale?
Bastano le pedane fonoassorbenti?
  • giosanta
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09-06-11 21.33

L'importante è che queste pedane poggino in modo quanto più "puntiforme" è possibile sul pavimento.
Non so cosa adoperi ma il problema si pone essenzialmente per la batteria, sotto gli ampli bastano delle semplici basi poggianti su un sistema cono - piastrina, tipo hi fi; ha questo punto hai un efficace disaccoppiamento meccanico.
Per l'insonorizzazione vera e propria i soliti pannelli compositi di piombo.
Da quanto mi dici devi porre particolare cura al soffitto.
  • JPJ
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09-06-11 21.42

Sì, infatti penso che andrà costruito anche un soffitto per la stanza.

Comunque a questo punto aspetto di farci un sopralluogo con il mio amico ingegnere, che si occupa proprio di certificati di agibilità acustica e affini....
  • giosanta
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10-06-11 00.00

Pensavo, ma è solo una speculazione senza verifica sperimentale, che potresti provare (ripeto: provare) anche ad utilizzare i rotoli di guaina bituminosa rivestita che si adoperano per impermealizzare i tetti.
Sono di materiale amorfo, sordo, pesante, con superficie esterna rugosa e, essendo in rotoli, possono essere stesi senza soluzione di continuità tra pavimento e pareti, ovviamente rivestiti, almeno nella parte che ricopre il pavimento, inoltre costano relativamente poco e formano una superficie continua visto che si sovrappongono per saldatura tramite fiamma.
Per la parte che riguarda il pavimento potresti sovrapporci un tavolato a strati incrociati, per ripartire i carichi, di economiche tavole da ponteggio.
Il soffitto invece necessita, per la configurazione del tuo locale, di un trattamento piu adeguato.
  • anonimo

10-06-11 00.04

Leggi il manuale di acustica di Everest.
  • JPJ
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10-06-11 00.24

Manuale di acustica di Everest?
Grazie del consiglio! emo

Fra tutti quelli che ho questo mi manca... emo
  • vin_roma
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10-06-11 04.17

giosanta ha scritto:
Pensavo, ma è solo una speculazione senza verifica sperimentale, che potresti provare (ripeto: provare) anche ad utilizzare i rotoli di guaina bituminosa rivestita che si adoperano per impermealizzare i tetti.


L' ho usata nel mio ultimo piccolo studietto.

A dire il vero non mi interessava molto l' uscita di suono perché è solo midi e l' ho ricavato da un ampio garage e sopra abito io.
La guaina è pesante ma poi non così tanto, qualcosa fa ma forse sarebbe meglio metterne due strati per arrivare a 7/8 mm. e l' installazione è facile, basta una sparachiodi a U, ma ne servono parecchi.