Nuovo Expander Dexibell Vivo SX7

17-01-18 16.34

clouseau57 ha scritto:
A me piace , andrebbe provato da vicino , chissa' cosa costa...emo


1190 Euro. Trai i commenti al video c'è un tizio che chiede il prezzo e risponde la Dexibell.
Poi a quale prezzo si assesterà nei negozi è un altro paio di maniche, ma almeno all'uscita e poco dopo non mi aspetterei grosse variazioni al ribasso.
  • michelet
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17-01-18 16.36

@ cd1958
E comunque la priorità deve essere quella del piacerti lo strumento. Qui si entra nel campo del gusto personale. Se non piace, se non convince il tuo orecchio, se non "asseconda" il tuo feeling, non c'è storia, recensione, feedback che tenga.
Vero, però anche l'occhio vuole la sua parte... suonare deve rappresentare una sinestesia: gratificare soprattutto l'udito ma anche la vista.
Non so infatti se sarebbe più destabilizzante suonare uno Steinway che ha un timbro eccezionale ma il mobile e la tastiera semidistrutti oppure sempre lo stesso strumento esteticamente perfetto ma che suona peggio di un honky-tonky da saloon.
  • kurz4ever
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17-01-18 16.43

@ benjomy
IO lo trovo caro... a1400 trovo integra che però ha il mondo dentro... a meno che con questo ecpander abbiano implementato e di molto i suoni io credo che lo street price non debba superare i 900 euro
Boh, sono due mondi diversi. Questo nasce come un gran suono di piani ed ep.
Integra di ha piani di qualità inferiore ma ti copre su tutti i fronti. Per chi ha già una ws tipicamente i limiti sono i suoni di piano e/o di hammond, e per gemini e questo rack c'è spazio... paradossalmente più che per integra che se uno ha già una ws è già coperto.
Diciamo che vedo integra più un all-in-one o un compagno di un nord o di un generico stage piano e Gemini o SX7 più come complemento ad una ws.
  • benjomy
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17-01-18 16.55

@ kurz4ever
Boh, sono due mondi diversi. Questo nasce come un gran suono di piani ed ep.
Integra di ha piani di qualità inferiore ma ti copre su tutti i fronti. Per chi ha già una ws tipicamente i limiti sono i suoni di piano e/o di hammond, e per gemini e questo rack c'è spazio... paradossalmente più che per integra che se uno ha già una ws è già coperto.
Diciamo che vedo integra più un all-in-one o un compagno di un nord o di un generico stage piano e Gemini o SX7 più come complemento ad una ws.
a me non pare che siano due mondi diversi....
dexibell sta puntando anche sul poter caricare suoni e non mi stupirei se a breve uscisse anche una libreria...
se questo come dici tu dovesse essere un expander dedicato ai suoni di piano allora 1200 sono veramente un sproposito.... e il confronto con integra, che ha piani cmq non male, risulterebbe ancora più sfavorevole...hai presente cosa c'è in integra??
  • anonimo

17-01-18 17.06

@ benjomy
a me non pare che siano due mondi diversi....
dexibell sta puntando anche sul poter caricare suoni e non mi stupirei se a breve uscisse anche una libreria...
se questo come dici tu dovesse essere un expander dedicato ai suoni di piano allora 1200 sono veramente un sproposito.... e il confronto con integra, che ha piani cmq non male, risulterebbe ancora più sfavorevole...hai presente cosa c'è in integra??
6000 suoni, uno più bello dell ‘altro
  • kurz4ever
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17-01-18 17.11

@ benjomy
a me non pare che siano due mondi diversi....
dexibell sta puntando anche sul poter caricare suoni e non mi stupirei se a breve uscisse anche una libreria...
se questo come dici tu dovesse essere un expander dedicato ai suoni di piano allora 1200 sono veramente un sproposito.... e il confronto con integra, che ha piani cmq non male, risulterebbe ancora più sfavorevole...hai presente cosa c'è in integra??
...abbastanza visto che l'ho avuto per un annetto...comunque aspetto di vedere il prezzo vero e di sentirlo questo SX7, poi deciderò, non è detto che non abbia anche buoni suoni di contorno e magari riesco a caricarci campioni user (cosa che integra non fa)... vedremo. Per me diventa interessante se costa meno di un PC con scheda audio, rav e plugsound pro
  • Arci66
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17-01-18 18.08

@ kurz4ever
...abbastanza visto che l'ho avuto per un annetto...comunque aspetto di vedere il prezzo vero e di sentirlo questo SX7, poi deciderò, non è detto che non abbia anche buoni suoni di contorno e magari riesco a caricarci campioni user (cosa che integra non fa)... vedremo. Per me diventa interessante se costa meno di un PC con scheda audio, rav e plugsound pro
Dal video dichiarano spazio per 1.5 gb di campioni aggiuntivi, la base sono 80 suoni tra i quali la metà saranno AP EP, immagino.
Alla cassa faranno 1.100€ , sti piani dovranno essere meravigliosi, altrimenti sara duro venderne molte.emo
  • giannirsc
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17-01-18 18.24

A parte l'importante funzione di poter caricare e quindi tenere sempre aggiornato il prodotto, c è da capire come si possono gestire questi suoni..a quante parti è multitimbrico ad esempio?
  • benjomy
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17-01-18 19.13

@ kurz4ever
...abbastanza visto che l'ho avuto per un annetto...comunque aspetto di vedere il prezzo vero e di sentirlo questo SX7, poi deciderò, non è detto che non abbia anche buoni suoni di contorno e magari riesco a caricarci campioni user (cosa che integra non fa)... vedremo. Per me diventa interessante se costa meno di un PC con scheda audio, rav e plugsound pro
i suoni di contorno, almeno sino ad ora, presenti sui Vivo non è che si siano distinti per particolare bellezza....integra ha milel pad, mille lead, strings, brass, batteria, suoni etncici.. e chi ne ha più ne metta....con 1100 lo trovi usato...e un expander non è nemmeno soggetto a particolare usura...
  • anonimo

17-01-18 19.21

un expander di piano può costare al max 500/600€ poi va fuori mercato causa vst, ipad ecc.
  • anonimo

17-01-18 19.27

oppure 1000€ ma mi fai un expander di piano da paura, in pratica definitivo.
  • anonimo
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17-01-18 20.02

Nasce soprattutto per il mercato mondiale, ed il fatto che in Italia 1000 euro ci sembrino tanti e' un fatto relativo : dexibell (come gli altri costruttori) deve vendere su scala mondiale, non deve favorire i paesi in eterna crisi (spiace dirlo ma e' cosi').

E' l'unico expander di piano esistente sul mercato : chi vuole solo pianoforti, in un hardware semplice non si va ad impegolare con moduli dai mille menu' e sottomenu', e sotto questo punto di vista ricopre una nicchia senza concorrenti.

1000 euro in molti paesi sono 1/4 di stipendio (come dire 300 euro italiani), e nei paesi dove l'economia gira la gente li spende senza farsi troppe domande (come avveniva da noi negli anni 90).

Inoltre l'architettura aperta che gli consente di poter aggiornare i suoni interni, lo rende anche meno soggetto ad invecchiamento precoce : meglio spendere qualcosa in piu', che resti durevole che cambiare expander ogni anno (come spesso si fa qui) perche' quello buono costa tanto, pero' dopo un'anno non ci soddisfa piu'.

Non dimentichiamoci del fatto che gli expander di piano fanno grossa concorrenza ai pianoforti digitali completi, e che molti costruttori hanno smesso perfino di fare gli expander dei synth (il montage ha un expander? il kronos?)...

Quindi il discorso di mercato e' chiaro : io costruttore lo metto sul mercato per chi trova conveniente questa soluzione, mentre per gli altri ci sono sempre le versioni a tastiera.
  • Arci66
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17-01-18 20.22

valenciano ha scritto:
Quindi il discorso di mercato e' chiaro : io costruttore lo metto sul mercato per chi trova conveniente questa soluzione, mentre per gli altri ci sono sempre le versioni a tastiera.

Spero per loro che non siano stati troppo ottimisti nel business plan, perché è un prodotto di nicchia e se non decolla altro che soggetto ad invecchiamento: non sviluppano più upgrade e ti rimane a memoria come tanti expander che lista la storia.
E poi questi aggiornamenti sarebbero come? Gratuiti o a mezzo di lauto pagamento? L’offerta sul futuro dell’expander non la hanno ancora spiegata, hanno solo dichiarato 1.5gb per caricare campioni non ben specificati nel formato e ne nelfatto che siano proprietari o meno. Io penso che con l’integra li a poca distanza di prezzo.....i supernatural di piani sono già da buttare.
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17-01-18 21.30

@ anonimo
Nasce soprattutto per il mercato mondiale, ed il fatto che in Italia 1000 euro ci sembrino tanti e' un fatto relativo : dexibell (come gli altri costruttori) deve vendere su scala mondiale, non deve favorire i paesi in eterna crisi (spiace dirlo ma e' cosi').

E' l'unico expander di piano esistente sul mercato : chi vuole solo pianoforti, in un hardware semplice non si va ad impegolare con moduli dai mille menu' e sottomenu', e sotto questo punto di vista ricopre una nicchia senza concorrenti.

1000 euro in molti paesi sono 1/4 di stipendio (come dire 300 euro italiani), e nei paesi dove l'economia gira la gente li spende senza farsi troppe domande (come avveniva da noi negli anni 90).

Inoltre l'architettura aperta che gli consente di poter aggiornare i suoni interni, lo rende anche meno soggetto ad invecchiamento precoce : meglio spendere qualcosa in piu', che resti durevole che cambiare expander ogni anno (come spesso si fa qui) perche' quello buono costa tanto, pero' dopo un'anno non ci soddisfa piu'.

Non dimentichiamoci del fatto che gli expander di piano fanno grossa concorrenza ai pianoforti digitali completi, e che molti costruttori hanno smesso perfino di fare gli expander dei synth (il montage ha un expander? il kronos?)...

Quindi il discorso di mercato e' chiaro : io costruttore lo metto sul mercato per chi trova conveniente questa soluzione, mentre per gli altri ci sono sempre le versioni a tastiera.
Concordo. Di dexibell, possedendolo, mi è piaciuto che le loro macchine sono aperte, aggiornabili GRATUITAMENTE (basta registrarsi sul loro sito), puoi caricare sounfont (ne trovi moltissimi, da quelli ignobili a quelli professionali, sia gratuiti che a pagamento, sf che tu stesso puoi crearti con sw free partendo da campioni). Sul loro sito trovi già quasi quaranta suona appositamente creati da dexibell. E che a breve, aumenteranno di numero. Poi: quanti sono i suoni che effettivamente utilizza chi dispone di un "parco buoi" di 6/7/8000 o più suoni? Sono tutti eccellenti? Sui vari synth/arranger/ecc (alcuni con 2000 sound, altri con 1000 etc) che ho avuto ed ho, se utilizzo 50 suoni è molto. Poi mi piace programmarmi i sound, ne ho modificati migliaia. Ma questa è un'altra storia.
  • anonimo
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17-01-18 21.41

@ Arci66
valenciano ha scritto:
Quindi il discorso di mercato e' chiaro : io costruttore lo metto sul mercato per chi trova conveniente questa soluzione, mentre per gli altri ci sono sempre le versioni a tastiera.

Spero per loro che non siano stati troppo ottimisti nel business plan, perché è un prodotto di nicchia e se non decolla altro che soggetto ad invecchiamento: non sviluppano più upgrade e ti rimane a memoria come tanti expander che lista la storia.
E poi questi aggiornamenti sarebbero come? Gratuiti o a mezzo di lauto pagamento? L’offerta sul futuro dell’expander non la hanno ancora spiegata, hanno solo dichiarato 1.5gb per caricare campioni non ben specificati nel formato e ne nelfatto che siano proprietari o meno. Io penso che con l’integra li a poca distanza di prezzo.....i supernatural di piani sono già da buttare.
Poco piu' di due anni fa Dexibell stava per entrare sul mercato, e mentre all'estero si preparavano ad accogliere la novita', qui in Italia si sprecavano dubbi dietro dubbi. Qualcuno disse addirittura che sarebbe stato un effetto "Stonex" (la linea di smartphones mai decollata in Italia).

Da allora in soli due anni e' uscita un'intera gamma di pianoforti digitali, che all'estero sembrano aver preso decisamente bene (nelle dovute proporzioni rispetto alle dimensioni attuali del costruttore).

Nel frattempo stanno per essere presentati un combo (J7) ed un expander di piano (gia' annunciato in alcuni Store USA e GB).

Noi continuiamo a farci domande perche' siamo in un mercato contratto (paese con stipendi bassi e fisco alto), ma all'estero no : in era di consumismo si compra e basta.

Siccome i costruttori producono per vendere, non stanno certo ad ascoltare tutte le mille domande che di facciamo qui (lecite o no che siano) : dove c'e' una nicchia di mercato da riempire, si buttano e lo fanno analizzando a priori cosa chiede il mercato.

Che poi in Italia abbiamo esigenze tutte nostre (lecite per carita' e non lo metto in dubbio) e' un discorso tutto nostro, e nessun produttore si mette a fabbricare prodotti differenziati a seconda dei mercati.

Tra musicisti, studi di registrazione, strimpellatori e quant'altro, nel globo c'e' sicuramente qualche centinaio di migliaia di persone (magari anche qualche milioncino) che sta aspettando un expander che faccia principalmente il piano con buoni suoni e pochi fronzoli (menu' e complicazione), e che non ha comprato l'Integra (che io ho ed apprezzo) perche' non gli serve avere mille bottoni e mille suoni.

In termini di mercato funziona cosi', poi guardando solo nel nostro recinto, le cose sono diverse (e comprendo le obiezioni), ma in tempi di globalizzazione non si guarda alle piccole frazioni, bensi' in ottica mondiale.

Finora la continua crescita del marchio e del suo catalogo sta dando ragione alla loro pianificazione, al di la di come abbia risposto il solo mercato italiano.

Piacciano o no (qui in Italia) il prezzo, il prodotto, il colore e quant'altro, alla fine contano i numeri totali..



  • anonimo
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17-01-18 21.51

cd1958 ha scritto:
Poi: quanti sono i suoni che effettivamente utilizza chi dispone di un "parco buoi" di 6/7/8000 o più suoni?


Ho integra7 perche' mi serviva un archivio ampio, ma in tre anni che lo posseggo non sono riuscito a scorrere tutti i suoni interni.
Certo : quando mi serviva il Dulcimer piu' realistico per Suspiria, Integra7 non me lo ha fatto mancare (ed e' il migliore tra tutti gli strumenti hardware provati). Stessa cosa per alcune timbriche specifiche per colonne sonore, pero' nella quotidianita' alla fine uso sempre piu' o meno gli stessi suoni che non sono piu' di una trentina.

Suonando prevalentemente pianoforte, do priorita' alla qualita' timbrica di questo strumento e se ne esce uno che fa il pianoforte del Santo Biondo Iddio, sono anche disposto a pagarlo di piu' pur di averlo nella rosa dei miei strumenti per tanto tempo.

Integra per ora mi sta piu' che bene, ma come dicevo nel precedente post, a livello globale non esistono expander dedicati al pianoforte, e questo e' gia' un buon motivo per colmare una nicchia vuota e senza concorrenti.



  • anonimo

17-01-18 21.53

valenciano ha scritto:
Nasce soprattutto per il mercato mondiale, ed il fatto che in Italia 1000 euro ci sembrino tanti e' un fatto relativo

Synthogy aveva presentato un modulo con dentro Ivory il prezzo 1500$ era senza senso, alla fine si sono accorti che non lo comprava nessuno ed è sparito, quindi il prezzo conta anche fuori dai nostri confini
  • Arci66
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17-01-18 22.38

@ anonimo
Poco piu' di due anni fa Dexibell stava per entrare sul mercato, e mentre all'estero si preparavano ad accogliere la novita', qui in Italia si sprecavano dubbi dietro dubbi. Qualcuno disse addirittura che sarebbe stato un effetto "Stonex" (la linea di smartphones mai decollata in Italia).

Da allora in soli due anni e' uscita un'intera gamma di pianoforti digitali, che all'estero sembrano aver preso decisamente bene (nelle dovute proporzioni rispetto alle dimensioni attuali del costruttore).

Nel frattempo stanno per essere presentati un combo (J7) ed un expander di piano (gia' annunciato in alcuni Store USA e GB).

Noi continuiamo a farci domande perche' siamo in un mercato contratto (paese con stipendi bassi e fisco alto), ma all'estero no : in era di consumismo si compra e basta.

Siccome i costruttori producono per vendere, non stanno certo ad ascoltare tutte le mille domande che di facciamo qui (lecite o no che siano) : dove c'e' una nicchia di mercato da riempire, si buttano e lo fanno analizzando a priori cosa chiede il mercato.

Che poi in Italia abbiamo esigenze tutte nostre (lecite per carita' e non lo metto in dubbio) e' un discorso tutto nostro, e nessun produttore si mette a fabbricare prodotti differenziati a seconda dei mercati.

Tra musicisti, studi di registrazione, strimpellatori e quant'altro, nel globo c'e' sicuramente qualche centinaio di migliaia di persone (magari anche qualche milioncino) che sta aspettando un expander che faccia principalmente il piano con buoni suoni e pochi fronzoli (menu' e complicazione), e che non ha comprato l'Integra (che io ho ed apprezzo) perche' non gli serve avere mille bottoni e mille suoni.

In termini di mercato funziona cosi', poi guardando solo nel nostro recinto, le cose sono diverse (e comprendo le obiezioni), ma in tempi di globalizzazione non si guarda alle piccole frazioni, bensi' in ottica mondiale.

Finora la continua crescita del marchio e del suo catalogo sta dando ragione alla loro pianificazione, al di la di come abbia risposto il solo mercato italiano.

Piacciano o no (qui in Italia) il prezzo, il prodotto, il colore e quant'altro, alla fine contano i numeri totali..



Io non ne facevo una questione di recinto e di portafogli italiani. Io vedo quello che offre la concorrenza a livello mondiale globale e comparo i prezzi. Molto semplice ma mi pongo la domanda riescono a piazzare un Milione di pezzi?
Io ne sarei felice da Italianista che sono, figuriamoci, anche orgoglioso. Il problema è che sono dubbioso su questa strategia commerciale, e principalmente su la poca aggressività dei prezzi. Se vuoi fare male a chi oramai ha consolidato il proprio mercato, arrivando nel mezzo del film, per farti notare devi offrire rapporti qualità prezzo “impressive”emo
  • anonimo
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17-01-18 23.03

Arci66 ha scritto:
Io non ne facevo una questione di recinto e di portafogli italiani. Io vedo quello che offre la concorrenza a livello mondiale globale e comparo i prezzi. Molto semplice ma mi pongo la domanda riescono a piazzare un Milione di pezzi?


Perdonami (sicuramente mi sono spiegato male io), ma la nostra tende ad essere una visione legata alla situazione economica del paese.
Negli anni 80-90 in era di forte consumismo, (in prodotti di largo consumo) non si stavano a fare i paragoni tra un oggetto e l'altro rispetto al costo, ma si tendeva ad acquistare cio' che piaceva e rispondeva meglio alle proprie esigenze, sapendo che se si volevano estendere queste ultime, si faceva presto un'altro acquisto.

Nei paesi dove i consumi tirano, il modo di pensare e' ancora quello : mi serve un pianoforte, mi piace il blu del pannello, il suono e non so cosa? : chi se ne frega se Integra costa 200 euro in piu' ed ha piu' suoni che magari non uso..

Il ragionamento voleva essere piu' o meno quello...

Arci66 ha scritto:
Molto semplice ma mi pongo la domanda riescono a piazzare un Milione di pezzi?


Io ho parlato di qualche centinaia di migliaia di utenti (o forse qualche milione su sette miliardi di abitanti) che vorrebbero un expander di piano. Non e' detto che lo comprerebbero.. : metti che il bacino potenziale sia di diecimila utenti?. Questo bacino tra quanti concorrenti viene diviso?... : nessuno perche' nessun'altro fa expander di piano.
Il senso (al di la dei numeri) era questo.




  • kurz4ever
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17-01-18 23.54

@ anonimo
valenciano ha scritto:
Nasce soprattutto per il mercato mondiale, ed il fatto che in Italia 1000 euro ci sembrino tanti e' un fatto relativo

Synthogy aveva presentato un modulo con dentro Ivory il prezzo 1500$ era senza senso, alla fine si sono accorti che non lo comprava nessuno ed è sparito, quindi il prezzo conta anche fuori dai nostri confini
Ma ci avranno ben pensato... Dopotutto io mi sono sempre domandato perché i costruttori non facciano ogni volta la versione rack delle tastiere che escono sul mercato... Stavolta che qualcuno lo fa auguriamoci tutto il bene possibile, no?