L'arrangiatore

  • orange1978
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27-01-19 21.27

fortunatamente infatti non cé solo la musica dei truzzi e la trap....peró sicuramente oggi cé meno lavoro rispetto un tempo per un arrangiatore "tradizionale", un tempo l'arrangiatore serviva anche per la pubblicitá dei perugia biscolussi o i biscotti talmone o per la sigla del cartone animato, oggi invece ad esempio i trailers piuttosto che i cartoni animati per bimbi o per ragazzi (non parliamo di cenerentola reloaded della walt disney) sono realizzate al sequencer usando vst e suoni campionati, e magari qualche basso e chitarra veri.

anche io sono per incoraggiare questa professione e chi ama farla, pero sarei un bugiardo rispondessi alla domanda dicendo che oggi fare la professione di arrangiatore tradizionale sia una carriera che offra molte possibilitá e sbocchi, almeno in italia.
  • fighterrx

27-01-19 22.20

markelly2 ha scritto:
Per fortuna non esiste solo la brutta musica per i molti truzzi, ma anche la bella Arte Musicale per i pochi ma buoni.


Io alla "Corazzata POTIOMKIN" in lingua originale russa, con sottotitoli in cecoslovacco, preferisco mille volte il Bosio Maria. Che parla la mia lingua nativa (che era quella dei miei nonni), mi fa vedere il trattore Fiat Agri nella campagna lombarda nelle assolate giornate estive, il Duomo che è lì da 1000 anni, il baretto con i pensionati che leggono "La Provincia", bevono il vino rosso e giocano a briscola con le carte bastoni/coppe/spade/ori.
  • anonimo
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27-01-19 22.25

@ markelly2
Per fortuna non esiste solo la brutta musica per i molti truzzi, ma anche la bella Arte Musicale per i pochi ma buoni.
Forse bisognerebbe incoraggiare chi ha inclinazioni positive verso il mestiere della musica. Non arriverà a fatturare come una multinazionale, e nemmeno come un cantantucolo da talent show, ma forse può ambire a campare dignitosamente, sapendo di fare buone cose, culturalmente utili e valide, e per questo camminerà a testa alta.
Viva la Musica e chi si batte per essa.
emo
È esattamente ciò che ho espresso in termini metaforici nel mio post precedente.
Io chiederei piuttosto all'autore del topic a quale/i genere/i è interessato. Oltre a otiime doti compositive, un buon produttore artistico deve sapere come "suonano" gli strumenti oggetto dei suoi arrangiamenti, quali timbriche, trucchi, variazioni, cadenze, etc a seconda del contesto e del risultato che si vuole ottenere. È un discorso lungo e complesso che sicuramente persone più preparate di me su questo forum sapranno spiegarti meglio.
  • synthpanze
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27-01-19 22.28

@ fighterrx
markelly2 ha scritto:
Per fortuna non esiste solo la brutta musica per i molti truzzi, ma anche la bella Arte Musicale per i pochi ma buoni.


Io alla "Corazzata POTIOMKIN" in lingua originale russa, con sottotitoli in cecoslovacco, preferisco mille volte il Bosio Maria. Che parla la mia lingua nativa (che era quella dei miei nonni), mi fa vedere il trattore Fiat Agri nella campagna lombarda nelle assolate giornate estive, il Duomo che è lì da 1000 anni, il baretto con i pensionati che leggono "La Provincia", bevono il vino rosso e giocano a briscola con le carte bastoni/coppe/spade/ori.
...baccagliare con la mondina, i cinepanettoni, votare Salvini...

Potëmkin, vedere un film culturale del genere ti accresce e non te lo scordi. Il video da te postato è roba frivola, per carità ci vuole anche quella, ma è roba usa e getta come l'originale da cui è tratta
  • vin_roma
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27-01-19 22.34

@ fighterrx
Mi permetto anche di aggiungere questo arrangiamento in bergamasco doc: semplicemente geniale!!

https://youtu.be/krNQWha_WIw

Mi spiace per chi non capisce il testo, ma è proprio un'opera d'arte. La ciliegina sulla torta è il cugino bergamasco di Ballotelli.

Grande Bergamo!!!!!!!!!!
Beh, è smpatica la cosa, autoironica, leggera e fatta con gusto e capacità. emo
  • vin_roma
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27-01-19 22.48

@ fighterrx
elkikko ha scritto:
Tutte le informazioni a riguardo sono bene accette!


https://youtu.be/vIsYZyLVyaI

Questo è quello che spopola oggi. Testo, musica, video, fi...ga, piscina, .... tutto autoprodotto. Se sei bergamasco inoltre non avrai problemi a capire ed apprezzare il testo, anche senza sottotitoli. Ti consiglio inoltre di ascoltare anche gli altri pezzi dell'Alessandro Bosio Maria. Tutti orecchiabili, travolgenti e godibili.

Notevoli anche i bicipiti.

Ora rifletti un attimo. La bella è giovane compagnia che si vede nei video (che rappresenta il 90% dei consumatori di musica) , preferisce seguire il Bosio Alessandro Maria od un noiosissimo arrangiamento da diplomato al conservatorio in pianoforte?
Qui, nonostante il presupposto goliardico, non sono molto d'accordo con la tua analisi.

Già definire "noiosissimo" un supposto arrangiamento da diplomato...
in primis dice che non arrivi tu a comprenderne l'eventuale bellezza di qualcosa di superiore.
in secundis, con questo ragionamento vuoi appiattire tutto il mondo alla "levatura" di un bergamasco doc? emo

Forse sei tu il primo che non ha compreso la simpatica ironia di questi lavori e comunque la musica accompagna le vicissitudini umane, da sempre, e Bergamo è una ristretta realtà. Menomale che esiste l'Africa, l'America, la cultura andina, quella napoletana, spagnola... il blues, lo swing, l'elettronica, il rinascimentale, il gregoriano che ci regalano orizzonti diversi e motivi di crescita... ovviamente per chi sa comprenderli.
  • fighterrx

28-01-19 19.35

vin_roma ha scritto:
Forse sei tu il primo che non ha compreso la simpatica ironia di questi lavori e comunque la musica accompagna le vicissitudini umane, da sempre, e Bergamo è una ristretta realtà. Menomale che esiste l'Africa, l'America, la cultura andina, quella napoletana, spagnola... il blues, lo swing, l'elettronica, il rinascimentale, il gregoriano che ci regalano orizzonti diversi e motivi di crescita... ovviamente per chi sa comprenderli.


Mi sa che tu non hai compreso (dipende anche dal background culturale di ognuno, spesso tramandato di generazione in generazione) che il poster originale stava valutando l'ipotesi di un lavoro VERO che produce reddito che ti permette di vivere. Forse dalle tue parti questo è un concetto strano, ma i bergamaschi sono gente laboriosa che producono un reddito procapite tra i piú alti al mondo, e conseguentemente tasse per lo stato, grazie al quale questo stato colabrodo non è ancora definitivamente finito in Africa.

Alcuni puntano all'assistenzialismo, altri si rimboccano le maniche e lavorano. Anche per un fatto di dignità. Del singolo, e collettivamente di una intera comunità che tramanda da secoli ai propri figli il valore del lavoro.

Sono sicuro che le fantastiche opportunità di guadagno offerte dalla musica andina, rinascimentale e gregoriana non passeranno inosservate. Grazie per avercelo ricordato e spianato così un radioso futuro al nostro aspirante arrangiatore.

Come nota a margine inoltre ti faccio notare che al mondo esistono tante culture diverse e vari gradi di civilizzazione delle popolazioni che esprimono queste culture. E tra civilizzazione e livello culturale esiste una forte correlazione. Ci sono alcuni segnali elementari, universalmente validi in tutto il mondo, che permettono di valutare il livello di civiltà. Tra questi possiamo annoverare la quantità di buche, immondizia e topi che ci sono per strada.
Essendo una realtà ristretta non avrai avuto modo di visitare Bergamo (e dintorni padani), però ti posso assicurare che qui di rifiuti e topi per strada (nonché cinghiali ed avifauna varia) in città non ce ne sono, e le buche sono a livello fisiologico.

Vorrei poter dire altrettanto di altre realtà meno ristrette, forse a te più prossime e familiari. Vorrei, ma avendole visitate, ahimé non posso.
  • markelly2
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28-01-19 20.45

@ vin_roma
Beh, è smpatica la cosa, autoironica, leggera e fatta con gusto e capacità. emo
A me le parodie musicali (o artistiche in genere) han sempre dato una tristezza.
A partire dall'americano Al Yankovic, fino ai nostrani Gem Boy, o al mio compaesano Cinelli, gente capace che rispetto, ma che a mio avviso dovrebbero incanalare la loro creatività verso qualcosa di proprio e originale, pur restando in ambito comico/demenziale.
Ascoltandoli nei brani da loro parodiati, ho sempre la sensazione di dover sorridere (perché a ridere non ce la faccio) per non farli vergognare proprio del tutto. emo
  • andrew1
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28-01-19 22.30

Esempio: CLIKKA
  • vin_roma
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28-01-19 23.23

@ fighterrx
vin_roma ha scritto:
Forse sei tu il primo che non ha compreso la simpatica ironia di questi lavori e comunque la musica accompagna le vicissitudini umane, da sempre, e Bergamo è una ristretta realtà. Menomale che esiste l'Africa, l'America, la cultura andina, quella napoletana, spagnola... il blues, lo swing, l'elettronica, il rinascimentale, il gregoriano che ci regalano orizzonti diversi e motivi di crescita... ovviamente per chi sa comprenderli.


Mi sa che tu non hai compreso (dipende anche dal background culturale di ognuno, spesso tramandato di generazione in generazione) che il poster originale stava valutando l'ipotesi di un lavoro VERO che produce reddito che ti permette di vivere. Forse dalle tue parti questo è un concetto strano, ma i bergamaschi sono gente laboriosa che producono un reddito procapite tra i piú alti al mondo, e conseguentemente tasse per lo stato, grazie al quale questo stato colabrodo non è ancora definitivamente finito in Africa.

Alcuni puntano all'assistenzialismo, altri si rimboccano le maniche e lavorano. Anche per un fatto di dignità. Del singolo, e collettivamente di una intera comunità che tramanda da secoli ai propri figli il valore del lavoro.

Sono sicuro che le fantastiche opportunità di guadagno offerte dalla musica andina, rinascimentale e gregoriana non passeranno inosservate. Grazie per avercelo ricordato e spianato così un radioso futuro al nostro aspirante arrangiatore.

Come nota a margine inoltre ti faccio notare che al mondo esistono tante culture diverse e vari gradi di civilizzazione delle popolazioni che esprimono queste culture. E tra civilizzazione e livello culturale esiste una forte correlazione. Ci sono alcuni segnali elementari, universalmente validi in tutto il mondo, che permettono di valutare il livello di civiltà. Tra questi possiamo annoverare la quantità di buche, immondizia e topi che ci sono per strada.
Essendo una realtà ristretta non avrai avuto modo di visitare Bergamo (e dintorni padani), però ti posso assicurare che qui di rifiuti e topi per strada (nonché cinghiali ed avifauna varia) in città non ce ne sono, e le buche sono a livello fisiologico.

Vorrei poter dire altrettanto di altre realtà meno ristrette, forse a te più prossime e familiari. Vorrei, ma avendole visitate, ahimé non posso.
Beh, se tutto è riconducibile al guadagno...
Devo dire che con la mentalità che proponi come modello "vincente" hai espresso al meglio lo stereotipo del classico provincialismo.
Secondo il tuo modello personaggi come Sebin, anziché perdere tempo a "sollazzarsi" col microscopio, con le vacche poteva mettersi a fare un lavoro vero, di quelli che sudi, tirando su una bella fattoria e farci tanti soldi?
Williams poteva evitare di scrivere quella noiosissima colonna sonora per "Schindler List" e metterci al suo posto una bella Mazurka, così, per sdrammatizzare, che è più bello vedere gente allegra che si diverte?

Cavolo, ma davvero pensi così? Oggi?
A Bergamo e dintorni c'ho suonato diverse volte e so che dicendo 'ste cose certamente non stai facendo un favore ai bergamaschi.
  • vin_roma
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28-01-19 23.38

Comunque, rileggendo, capisco che non hai compreso la mia ironia.

fighterrx ha scritto:
Ci sono alcuni segnali elementari, universalmente validi in tutto il mondo, che permettono di valutare il livello di civiltà. Tra questi possiamo annoverare la quantità di buche, immondizia e topi che ci sono per strada.

esempio stupido e miope, pieno di rancore.
Ci sono "civiltà" che non hanno buche o topi ma in compenso hanno pensato, in nome della loro di "civiltà", di eliminare milioni di persone, quindi che parametro è quello delle buche e dei topi per determinare chi è nel giusto? Poi Londra è la città patria dei topi, non Roma.
Ma non mi piace, stiamo cadendo nel campanilismo da due soldi.
La mia era solo una reazione all'eccessiva valorizzazione di un modello che hai voluto mostrare come vincente tipo "perché a Bergamo abbiaimo capito e facciamo le cose giuste..."
Se tutta la musica e i suoi principi fossero quelli da te esposti... staremmo proprio nei guai.
  • vin_roma
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29-01-19 00.58

@ fighterrx
markelly2 ha scritto:
Per fortuna non esiste solo la brutta musica per i molti truzzi, ma anche la bella Arte Musicale per i pochi ma buoni.


Io alla "Corazzata POTIOMKIN" in lingua originale russa, con sottotitoli in cecoslovacco, preferisco mille volte il Bosio Maria. Che parla la mia lingua nativa (che era quella dei miei nonni), mi fa vedere il trattore Fiat Agri nella campagna lombarda nelle assolate giornate estive, il Duomo che è lì da 1000 anni, il baretto con i pensionati che leggono "La Provincia", bevono il vino rosso e giocano a briscola con le carte bastoni/coppe/spade/ori.
E' onorevole che ognuno ami le proprie radici, i trattori, la briscola... ma non tutti nascono a Bergamo, altri hanno orizzonti diversi, altre praterie, altri mari... ogni realtà incide nell'anima di chi vi nasce e in questo nessuna terra è superiore ad un'altra.

Possibile che ancora si ragioni così?
  • orange1978
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29-01-19 01.32

io piu che altro non capisco che cazzo c'entrino le buche e i topi, con l'arte dell arrangiamento, e come si possa proporre una simile cagata come quella vista in quel video come esempio.

poi se vogliamo andare a parlare puramente di guadagni non mi pare che a bergamo siano usciti cosi tanti progetti musicali, ma dove?

a brescia c'erano realtá come la time records e la media records che é vero, hanno fatto la storia della house/techno/dance italiana, ma semplicemente perche i fondatori erano di li...a Napoli sicuro sono messi peggio come problemi che a brescia e le ragioni sono tante sicuro al nord ci sono molti piu soldi, per tutto...pero i massive attack hanno inciso e duettato con gli Almamegretta non con "i girasoli", i planet funk che sono napoletani é una band internazionale pur essendo italiana, pino daniele suonava con musicisti di tutto il mondo (anche se a me fa cagare, bisogna ammetterlo....), a Roma registravano gli archi per i colossal di Hollywood....

....che cazzo c entrano con gli arrangiamenti Bergamo, Lodi, Brescia, e la pianura padana? la musica puo partire da ovunque, chiaro che se vivevi a Londra nel 1981 e facevi musica post punk forse eri piu avvantaggiato che essere a Trapani (ma anche a Milano), peró non esageriamo su....
  • markelly2
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29-01-19 05.15

@ vin_roma
E' onorevole che ognuno ami le proprie radici, i trattori, la briscola... ma non tutti nascono a Bergamo, altri hanno orizzonti diversi, altre praterie, altri mari... ogni realtà incide nell'anima di chi vi nasce e in questo nessuna terra è superiore ad un'altra.

Possibile che ancora si ragioni così?
Londra? New York?

Ragazzi, non abbiamo capito niente!
Il futuro è a Bergamo!
  • Bob_Braces
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29-01-19 17.43

@ markelly2
Londra? New York?

Ragazzi, non abbiamo capito niente!
Il futuro è a Bergamo!
Solo per sdrammatizzare e perché li conosco bene, "I Girasoli" citati da Orange negli anni buoni hanno fatto tourné sia a Londra che a New York :-)
C'è tutto un insospettabile (se non si frequentano certi giri...) pubblico di italiani e relative famiglie emigrati all'estero nel dopoguerra, che hanno fatto fortuna e hanno una certa nostalgia del folk/liscio di casa

Bob
  • Raptus
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29-01-19 18.12

@ orange1978
cé anche da dire che oggi la maggior parte dei "giovani" che vogliono fare musica, parlo non di band ma di artisti solisti, cantautori etc....sono oramai abituati ad arrangiarsi i loro pezzi, a usare le loop stations, i programmi come garage band, o addirittura ableton live o logic, un tempo esistevano cantanti come marcella bella per dire o iva zanicchi che spesso nemmeno scrivevano loro la musica e il testo, oppure scrivevano melodia e testo con quattro accordi di chitarra come roberto vecchioni, ma che da soli per ovvi motivi tecnici non avrebbero mai potuto realizzare un prodotto finito commerciale.

oggi essendo lo stile della musica cambiato parecchio e molto infarcito di elettronica e loops, non é assolutamente raro vedere artisti che si arrangiano le proprie canzoni magari al 50%, poi ricorrono a un producer piu esperto per migliorarlo.

ecco che questo aspetto rende la figura dell'arrangiatore come lo si intendeva negli anni 50/60/70 molto meno indispensabile, poi non é vero che tutto oggi é solo computerizzato, esistono ancora dischi realizzati con strumenti veri, con archi e fiati veri, peró mentre negli anni 70 qualsiasi produzione aveva bisogno di almeno di un quartetto di archi in studio, persino la dance era piena di archi veri e fiati, oggi non é piu cosi....quindi cé sempre meno lavoro per una figura tradizionale ossia un maestro che ha studiato orchestrazione e contrappunto piuttosto che un arrangiatore per big band.

un tempo poi c erano (e ci sono ancora) molte piu bande forse, per esempio arrangiare per banda era molto piu richiesto, ogni paese aveva la sua banda e molti ragazzi che volevano suonare uno strumento magari iniziavano andando in banda che era gratis e ti davano anche lo strumento e gli spartiti.

oggi il sogno dei ragazzini non é suonare nella banda, ma imparare la chitarra acustica e diventare delle pop star, come adele o kate perry.

in america invece per esempio le bande da college o da parata suonano molto di piu anche nelle universitá, nelle parate sportive...cé sicuro piu lavoro per un arrangiatore tradizionale, senza contare l'arrangiamento per coro, i cori universitari dei college...

ma guarda in un intervista gianpiero reverberi disse alla domanda "cosa consiglieresti a un ragazzo di fare per arrivare dove sei tu", che francamente a parte impegnarsi e studiare veramente la musica leggendosi le partiture di beethoven o mozart, non saprebbe dirlo perche nemmeno lui se fosse partito oggi e non negli anni 60, crede che sarebbe arrivato dove é arrivato...sono cambiate troppe cose sia a livello tecnico che di marketing, e questa intervista risale a tipo quindici anni fa! figuriamoci....
Al giorno d'oggi è più importante valorizzare il rendering della musica rispetto al vero valore qualitativo della stessa.
Mi chiedo fino a dove si spingerà tutto questo, nell'amatorialità è più importante essere un bravo ingegnere del suono rispetto all'essere un bravo artista? Probabilmente sì.
Ne è un esempio lampante la trap, dove tutti concordiamo che a livello di basi siamo a livelli medio-alti.
Imparare la chitarra acustica e fare Adele non è certo un brutto sogno... rispetto a quello che c'è in giro!
Detto questo tornando in topic, credo che la figura dell'arrangiatore sia per certi livelli, senza dubbio professionali, del mondo della musica... entrando "nel giro"... sinceramente nel mondo della musica indipendente e "amatoriale" non ne ho mai visti come specifica figura.
  • andrew1
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29-01-19 19.21

@ markelly2
Londra? New York?

Ragazzi, non abbiamo capito niente!
Il futuro è a Bergamo!
Ma Berghem de sura o Berghem de sota?
  • paolo_b3
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29-01-19 22.34

@ andrew1
Ma Berghem de sura o Berghem de sota?
Io mi prenoto la parrucchiera di Bergamo! emo
  • orange1978
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30-01-19 02.38

@ Bob_Braces
Solo per sdrammatizzare e perché li conosco bene, "I Girasoli" citati da Orange negli anni buoni hanno fatto tourné sia a Londra che a New York :-)
C'è tutto un insospettabile (se non si frequentano certi giri...) pubblico di italiani e relative famiglie emigrati all'estero nel dopoguerra, che hanno fatto fortuna e hanno una certa nostalgia del folk/liscio di casa

Bob
azz i girasoli, ma scherziamo....io li adoro! sono i Take That del liscio! la loro interpretazione di quel mazzolin di fiori é da grammy awards.

....ma un bel featuring con la Musiani?


PS hanno fatto le tourne nel mondo x gli immigrati, non mi pare che i Girasoli siano mai stati in classifica a New York o Nashville nella country billboard, e dai su....con tutto rispetto x loro che sono dieci volte meglio di sferaebbasta o young signorini.
  • vin_roma
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30-01-19 12.40

Però vorrei far notare come il thread sia diventato un salottino di divagazioni.

Elkikko non è mai intervenuto.