Per chi non riesce a vivere con la musica

  • anonimo

28-12-18 00.13

@ vin_roma
Il fatto è che con lele49 mi ci son visto al ristorante qualche giorno fa e ...l'ho accoppato cun una "cacio e pepe" un po' robusta... emo
Ma perché non suoni più?
  • lele49
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28-12-18 00.51

CoccigeSupremo ha scritto:
a)Fenomeni mal disposti ad insegnare anche dove si è sotto contratto e si dovrebbe (e non voglio far nomi, pur alludendo chiaramente ai conservatori).

io mi fermerei su questo punto importante.
Ma non solo nei conservatori,ma anche in grandi scuole private,dove si pagano alte cifre,e ci si illude la gente,e l'Italia ne è piena.
Sarebbe giusto dire a chi non ha le doti musicali,lascia perdere e smetti di spendere soldi inutilmente,ma naturalmente questo è a discapito dell'insegnante(se così vogliamo chiamarlo),quindi come la mettiamo?
Avere a disposizione cento trascrizioni originali di Bill Evans,ed impararle a memoria,a che c...o serve,se non hai capito ed analizzato a fondo la partitura,dopo poco tempo dimentichi tutto.
Quello che voglio dire è che la musica è fatta di ascolto,analisi del brano,studio della forma,e per far questo non ditemi che serve un maestro???? ma grande sacrificio,purtroppo.
Quando tu,dall'analisi hai capito lo stile,puoi iniziare a fare qualcosa di tuo,e questa è la musica che nasce dal tuo istinto,anche semplice ma originale ed inimitabile,unica.
Ma forse è meglio pagare e comprare un prodotto confezionato da altri,e cercare di gustarlo,illudendosi di diventare musicisti...poveri noiiiii
Orecchioooo orecchio,tirate giùi pezzi,analizzate,questa è l'unica vera scuola.e lasciate perdere i tutorial sul tubo(e s'intende parlo solo dal punto di vista musicale).
Tu pianista,se lo sei me lo devi dimostrare,sapendo improvvisare su di un semplice tema,ed anche se non sei un velocipede,suonando con sensibilità e cuore,fai un grande dono alla musica e a chi ti ascolta.
Ma se questo non avviene,lascia perdere e suona per te stesso.
Scusate lo sfogo pazzesco,che sicuramente attirerà gli insulti di qualcuno.
Certo che questo vale solo per un solista,non sicuramente in un esecuzione orchestrale,dove ci si deve attenere alla partitura originale.
  • paolo_b3
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28-12-18 09.13

RIprendendo la mia provocazione, che Vin non ha raccolto, il punto a cui volevo arrivare è che la "scuola" o se preferite "i maestri" devono formare l'allievo, mentre i tutorial di oggi (o i seminari di 10 - 20 anni fa) sono mera informazione, ti danno poco, soprattutto se non hai "terreno fertile".
Mentre ad esempio per cambiare la pila della memoria residente del mio vecchio Korg I3 ho utilizzato un tutorial su YT e sono andato benissimo.
  • anonimo

28-12-18 10.00

@ paolo_b3
RIprendendo la mia provocazione, che Vin non ha raccolto, il punto a cui volevo arrivare è che la "scuola" o se preferite "i maestri" devono formare l'allievo, mentre i tutorial di oggi (o i seminari di 10 - 20 anni fa) sono mera informazione, ti danno poco, soprattutto se non hai "terreno fertile".
Mentre ad esempio per cambiare la pila della memoria residente del mio vecchio Korg I3 ho utilizzato un tutorial su YT e sono andato benissimo.
la differenza sostanziale tra il tutorial e il maestro è che col secondo, dato che hai il fiato sul collo ti muovi (ti impegni) per ottenere risultati, col tutorial invece, fai tutto in rilassatezza e i tempi si dilatano.
  • mike71
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28-12-18 10.12

@ anonimo
la differenza sostanziale tra il tutorial e il maestro è che col secondo, dato che hai il fiato sul collo ti muovi (ti impegni) per ottenere risultati, col tutorial invece, fai tutto in rilassatezza e i tempi si dilatano.
Secondo me è anche che con un maestro, almeno un maestro decente, hai qualcuno che ti aiuta a scoprire i tuoi errori ed ad adottare una strategia per correggerli. La stessa cosa vale per un corso di lingue su cd ed andare a scuola di lingue. Non è solo il fatto che se non fai i compiti a casa il professore ti cazzia, è il fatto che se tu sei principiante di certi errori non te ne accorgi. Poi è vero che piuttosto che niente è meglio piuttosto e che quindi uno si può comprare un videocorso.
  • anonimo

28-12-18 13.11

oggi avete a disposizione ....... detto come se fosse una benedizione. Io sono convinto che chi è già formato non necessita di internet ma per i nuovi, questo è il nuovo strumento.
Ricordo un mio prof che diceva: ma secondo voi gli smartphone per chi sono stati pensati?
Ovviamente per chi ha le mani piccole.
Provate a comporre un messaggio alla velocità con la quale la fa un bambino, non ci riuscite.
Ecco, e nuove tecnologie sono pensate per loro.

  • anonimo
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28-12-18 13.45

LukeBB ha scritto:
Di personaggi di questo tipo ne è pieno il web. Tutti hanno i segreti migliori per fare tutto, ma poi loro stessi non combinano niente.

Diffido sempre delle scorciatoie, dei metodi facili e immediati. Se vuoi ottenere un risultato concreto e duraturo, in qualsiasi ambito, non c’è altro modo che mettersi a testa bassa con impegno e umiltà, e lavorare duro costantemente.


Adesso scriverò una cosa impopolare.
Ma internet, a che c***o serve? Non bastavano i libri, il duro lavoro e (nel caso della didattica musicale) un buon insegnante?
Da quando esiste il web, ho arricchito le mie conoscenze culturali, ma ho quasi smesso di suonare e comporre. Non trovo più persone che amano la musica, che sappiano sognare o esprimere le proprie idee per mezzo di essa, vedo solo folle di "progettisti" per coverband e unplugged.
Inoltre, il ferrovecchio hardware pesava sì, ma lo portavi ovunque lo stesso. Ricordo di aver posseduto una pedaliera per chitarra Art che pesava quanto due tegole, eppure non mi interessava, eravamo spinti dal desiderio di comunicare stati d'animo, messaggi devozionali attraverso le note, il resto era secondario. Oggi tutorial, youtube, software, hardware centellinato per una singola funzione, tutti alla ricerca del setup perfetto... e poi? Il nulla. Chi continua a produrre buona musica vedo che attacca una chitarra all'ampli valvolare e suona, senza seghe mentali, internet e influencer di mezzo.
  • mima85
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28-12-18 14.25

@ anonimo
LukeBB ha scritto:
Di personaggi di questo tipo ne è pieno il web. Tutti hanno i segreti migliori per fare tutto, ma poi loro stessi non combinano niente.

Diffido sempre delle scorciatoie, dei metodi facili e immediati. Se vuoi ottenere un risultato concreto e duraturo, in qualsiasi ambito, non c’è altro modo che mettersi a testa bassa con impegno e umiltà, e lavorare duro costantemente.


Adesso scriverò una cosa impopolare.
Ma internet, a che c***o serve? Non bastavano i libri, il duro lavoro e (nel caso della didattica musicale) un buon insegnante?
Da quando esiste il web, ho arricchito le mie conoscenze culturali, ma ho quasi smesso di suonare e comporre. Non trovo più persone che amano la musica, che sappiano sognare o esprimere le proprie idee per mezzo di essa, vedo solo folle di "progettisti" per coverband e unplugged.
Inoltre, il ferrovecchio hardware pesava sì, ma lo portavi ovunque lo stesso. Ricordo di aver posseduto una pedaliera per chitarra Art che pesava quanto due tegole, eppure non mi interessava, eravamo spinti dal desiderio di comunicare stati d'animo, messaggi devozionali attraverso le note, il resto era secondario. Oggi tutorial, youtube, software, hardware centellinato per una singola funzione, tutti alla ricerca del setup perfetto... e poi? Il nulla. Chi continua a produrre buona musica vedo che attacca una chitarra all'ampli valvolare e suona, senza seghe mentali, internet e influencer di mezzo.
Direi che il problema più che Internet e la tecnologia in generale è di cultura, di mentalità. Di fatto oggi, con tutte le comodità che abbiamo, la maggior parte della gente non ha più nulla da dire. Per costoro, perlomeno nel nostro mondo occidentale, non c'è più nulla da conquistare, non c'è più un ideale da difendere, non ci sono più cose nuove da conoscere ed imparare, non c'è più nemmeno da combattere per sopravvivere (che, per carità, quest'ultima non è che sia una cosa negativa eh).

Sono tutti presi tra smartphone e social network, basta guardarsi attorno quando si va in giro: la gran parte delle persone cammina con la testa china su uno schermino, a scorrere con il pollice le bacheche di questo e quel social network, a districarsi tra post, messaggi e notifiche, la stragrande maggioranza riguardante pettegolezzi e fuffa varia. Non guardano più nemmeno dove mettono i piedi, tutto dev'essere di facile fruizione e comprensione e la testa va usata il meno possibile. Perfino lo scrivere correttamente nella propria lingua sta diventando un optional, a leggere come scrivono sempre più persone c'è da spaventarsi. Cosa possiamo aspettarci da delle menti così obnubilate da tutta questa virtualità e facilità d'uso, che hanno perso il piacere di imparare cose nuove, di usare un po' la fantasia, che non si impegnano nemmeno per scrivere con un minimo di decenza nella propria lingua?

E musica, TV ed intrattenimento in generale rispecchiano sempre più questa tendenza. Per carità qualcuno che ha ancora qualcosa da dire c'è, solo che bisogna andare a cercarlo, e per questo Internet, Youtube e via dicendo sono dei mezzi molto utili, posto che li si sappia usare bene. Tanto per fare un esempio, io Cory Henry l'ho conosciuto grazie ad un video su Youtube ed al fatto che su questo forum se n'è parlato. Non fosse stato per il tubo e questo forum (per Internet quindi), Cory Henry manco saprei chi sia.

In conclusione, direi che il problema non sono i mezzi (Internet e la tecnologia), ma come vengono usati. E sono d'accordo anch'io che per imparare uno strumento musicale ci vogliano la guida ed il sostegno di un maestro in carne ed ossa. I tutorial possono essere utili per una prima infarinatura, per avere un'idea generica di cosa va fatto, alcuni sono anche divertenti e piacevoli da guardare (vedi quelli del grande Tino Carugati). Ma per mettere in pratica quello che dicono ci vuole un maestro, e dev'essere comunque lui la principale fonte d'apprendimento, non il video didattico sul tubo.
  • vin_roma
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28-12-18 14.43

Siete folli... emo

Il pianoforte e tutto il suo mondo per suonarlo è nato e cresciuto in un solo modo. Con internet imparatevi a suonare il Launchpad, ma gli strumenti imparateli come si deve fare.

Non vi rendete proprio conto di cosa parlate, di come tutti i tutorial del mondo non vi faranno mai capire cosa è una caduta conposta di peso sul tasto, per dire, proprio su questo ho visto un tutorial di Christiano ...da come la mostra non l'ha capita neanche lui ...e la vuole insegnare!

Non illudetevi e non perdete tempo.
  • anonimo

28-12-18 14.52

@ vin_roma
Siete folli... emo

Il pianoforte e tutto il suo mondo per suonarlo è nato e cresciuto in un solo modo. Con internet imparatevi a suonare il Launchpad, ma gli strumenti imparateli come si deve fare.

Non vi rendete proprio conto di cosa parlate, di come tutti i tutorial del mondo non vi faranno mai capire cosa è una caduta conposta di peso sul tasto, per dire, proprio su questo ho visto un tutorial di Christiano ...da come la mostra non l'ha capita neanche lui ...e la vuole insegnare!

Non illudetevi e non perdete tempo.
devono lavorare anche gli informatici emo
  • lele49
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28-12-18 15.03

@ anonimo
LukeBB ha scritto:
Di personaggi di questo tipo ne è pieno il web. Tutti hanno i segreti migliori per fare tutto, ma poi loro stessi non combinano niente.

Diffido sempre delle scorciatoie, dei metodi facili e immediati. Se vuoi ottenere un risultato concreto e duraturo, in qualsiasi ambito, non c’è altro modo che mettersi a testa bassa con impegno e umiltà, e lavorare duro costantemente.


Adesso scriverò una cosa impopolare.
Ma internet, a che c***o serve? Non bastavano i libri, il duro lavoro e (nel caso della didattica musicale) un buon insegnante?
Da quando esiste il web, ho arricchito le mie conoscenze culturali, ma ho quasi smesso di suonare e comporre. Non trovo più persone che amano la musica, che sappiano sognare o esprimere le proprie idee per mezzo di essa, vedo solo folle di "progettisti" per coverband e unplugged.
Inoltre, il ferrovecchio hardware pesava sì, ma lo portavi ovunque lo stesso. Ricordo di aver posseduto una pedaliera per chitarra Art che pesava quanto due tegole, eppure non mi interessava, eravamo spinti dal desiderio di comunicare stati d'animo, messaggi devozionali attraverso le note, il resto era secondario. Oggi tutorial, youtube, software, hardware centellinato per una singola funzione, tutti alla ricerca del setup perfetto... e poi? Il nulla. Chi continua a produrre buona musica vedo che attacca una chitarra all'ampli valvolare e suona, senza seghe mentali, internet e influencer di mezzo.
emoemoemo
  • ahivela
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28-12-18 15.26

Spectrum ha scritto:
Chi continua a produrre buona musica vedo che attacca una chitarra all'ampli valvolare e suona


Eccone un fulgido, straordinario, esempio:

tedeschi truck

  • markelly2
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28-12-18 15.46

mima85 ha scritto:
non c'è più nemmeno da combattere per sopravvivere

Hai scritto la frase più vera di tutte: senza sofferenza l'arte non ha ragione di esistere.
Oggi i ragazzi hanno tutto, pretendono tutto, non leggono, non studiano, non si informano, vogliono tutto e subito.
Quand'anche ci fosse il talento, che arte buona può scaturirne?
  • mike71
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28-12-18 15.51

vin_roma ha scritto:
Non vi rendete proprio conto di cosa parlate, di come tutti i tutorial del mondo non vi faranno mai capire cosa è una caduta conposta di peso sul tasto, per dire, proprio su questo ho visto un tutorial di Christiano ...da come la mostra non l'ha capita neanche lui ...e la vuole insegnare!

Ma a questo punto però una lezione frontale vecchio stile fatta da un insegnante che non ha capito la materia sarebbe la stessa cosa, o no?
Voglio dire io troppi anni fa ho seguito delle lezioni al Politecnico i cui corsi erano anche in versione teledidattica, l'insegnante era lo stesso e gli argomenti dei corsi erano sostanzialmente gli stessi. In aula, ovviamente se non capisci qualcosa alzi la mano e chiedi, se uno guarda una registrazione non può farlo.
Ma se uno non può seguire, sempre meglio una videolezione.

Io seguo il canale di Dario Bressanini, che racconta di cose interessanti sulla prparazione dei cibi ed altre cose ma lui insegna chimica all'università. Riesce ad essere bravo a fare un discorso di tipo divulgativo, ma dietro ha comunque una certa conoscenza della materia.

Purtroppo su Youtube ci sono video fatti da altre persone che non hanno i titoli e diventa difficile riuscire a capire se quello che spiegano è corretto.
D'altro canto solo il terzo maestro che ho avuto mi ha fatto notare che tendo a fare collassare medio ed anulare della mano sinistra e questo non va per nulla bene...


  • anonimo
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28-12-18 16.19

@ ahivela
Spectrum ha scritto:
Chi continua a produrre buona musica vedo che attacca una chitarra all'ampli valvolare e suona


Eccone un fulgido, straordinario, esempio:

tedeschi truck

Capito? Altro che ableton pianoteq e pausini.
  • anonimo

28-12-18 16.21

@ ahivela
Spectrum ha scritto:
Chi continua a produrre buona musica vedo che attacca una chitarra all'ampli valvolare e suona


Eccone un fulgido, straordinario, esempio:

tedeschi truck

ma ne conosco tanti bravi e che studiano da matti

28-12-18 16.37

vin_roma ha scritto:
O forse è che tu non hai colto la globalità della mia frase?

Non l'avevo colta. emo

vin_roma ha scritto:
Butta tutto, non è questa la strada della crescita o, perlomeno, è poco più che un passatempo per hobbysti.


Sono d'accordo a metà.
Se suoni da 40 anni con grandi musicisti e ne hai 10 di conservatorio classico alle spalle il discorso cambia.

Ma se sei come me, uno che ha "iniziato" qualche anno fa a suonare il pianoforte,e si iscrive al conservatorio pieno di speranze, capirai che ogni consiglio con una logica mi ha sempre portato migliorie e scoperte.
Non mi riferisco ovviamente a Cristian, ma tra una masterclass di Barry Harris e l'ascolto di altri personaggi grossi che cercano davvero di insegnarti qualcosa (che sia un voicing per determinati accordi, un tipo di comping adatto a determinate velocità, qualche dritta sul come concepire gli assoli) riesco comunque a tirarci fuori migliorie o concezioni che mi aiutano nel suonare.

vin_roma ha scritto:
La musica nasce e fiorisce da un rapporto intimo con lo strumento e le sue possibilità

Verissimo, ma distinguiamo ovviamente il discorso di approssimazione e stupidità.
Se un tizio vuole la scorciatoia per diventare pianista rifacendosi al seguire i tasti illuminati di synthesia o del Casio, non è un tizio "ingannato", ma è un tizio stupido. Perchè oggi internet non ti porta a Cristian o al tutorial coi tastini illuminati. Ti porta sempre al "per imparare il piano ti serve un maestro".
Se non si coglie ciò, si è stupidi, o si fa finta di non capire. E allora questi si fottessero, e spendessero 300 euro per seguire Christian.
Se ho bisogno di capire come funzionano le cadute, sarei un imbecille a fidarmi del primo che passa sulla rete, poichè domande = 0, risposte =0 sicurezza =0. Se ti fermi a Cristian non sei solo pigro, ma sei stupido.

vin_roma ha scritto:
Non conosco il tuo livello ma per il lato tecnico è imprescindibile un insegnante, per il lato musicale serve capacità innata e passione sviluppata nel proprio intimo, non davanti un monitor

Tra conservatorio e ricerche personali, non posso far altro che darti ragione. Ma il monitor oggi ripeto, non è solo Cristian. Con un po di ricerche si scoprono canali youtube che ti spingono in direzioni davvero valide (perlomeno ti parlo di ambito "jazz"), e permettono di sviluppare rapporti nuovi con il pianoforte e le sue note.

In sintesi, credo che internet sia nato per dare spunti, non lezioni. Poi l'eccezione c'è, perchè un famoso canale americano, spiega tanto e bene. e c'è anche l'altra eccezione: un canale spiega male e ottiene seguito.
Tutto sta nel non concepire "quella" come unica fonte di verità.

Ripeto però: chi tratta Cristian come unica fonte di sapere non va salvato, perchè è lo stesso che poi di fronte ad un maestro vero che ti impone un regime giusto, molla...
Non ci perdiamo nulla, ne noi che studiamo, ne il mondo, che perde ulteriori strimpellatori che si chiudono ad un convegno per 300 euro non rompendo le balle a nessuno. emo
  • andrew1
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28-12-18 17.01

Però i 300€ non riguardano l'imparare a suonare, ma come può, ogni musicista (non lui) farsi un parco clienti.

Per quanto riguarda YT, nei vostri discorsi vi siete dimenticati di una cosa basilare: l'OBIETTIVO!

Tutti gli interventi sono volti al fatto che quello del discente sia quello di diventare un pianista professionista.
Secondo me, invece, chi lo vuole diventare davvero, sà BENISSIMO cosa deve fare e dove deve andare a studiare, e YT o le lezioni via Skype o simili non le considera nemmeno.
Ma nemmeno i maestri privati: queste persone intraprendono un corso di studi presso gli istituti.

Poi c'è tutta una immensa platea, che vuole suonare perchè gli è capitata la scimmia del momento, oppure come hobby, o per qualsiasi altro motivo.
A questi non credo interessi il tocco, la caduta, il virtuosismo ... interessa suonare magari il brano del momeno, magari con l'arranger o sopra un midi o mp3, anche perchè la platea degli uditori non è certo costituita da maestri.
Spesso costoro non hanno nemmeno molto tempo libero ne per suonare, ne per spostarsi a casa dei vari maestri, ed altrettanto spesso non possono garantire costanza.

Per costoro, secondo me, YT può essere un ottimo "maestro", e magari il bravo maestro (quello vero) non è nemmeno efficace, proprio perchè magari parte da "troppo indietro".

Evidenzio, anche, che di maestri incapaci non è piena solo la Rete, ma anche le varie scuole di musica, magari pure costose.

E quoto pure questo:
Piccola parentesi: Chi potrebbe insegnare tanto, chi ha tantissima esperienza, chi ha talento (e parlo qui in Italia) non si mette praticamente mai a disposizione della "persona comune".
  • tsuki
  • Membro: Expert
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05-02-19 13.46

Un piccolo aneddoto...Io ho un amico un po' anzianotto e valente batterista,con grande esperienza live e di studio,attualmente sta' suonando con un gruppo di appassionati di Swing,quasi tutti diplomati al conservatorio...Quando me ne ha parlato gli ho detto "bhè,insomma,tutta gente che musicalmente sa il fatto suo..." Lui mi ha guardato un po' stralunato,e poi ha mormorato " eh gia'....peccato che non vadano a tempo..." emo
  • Antony
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06-02-19 09.49

Tino Carugati è simpaticissimo ed estremamente efficace per quello che riguarda la finalità dei suoi tutorials.
Il M.tro Salerno si pone con un atteggiamento maldestro e se la tira all'inverosimile.
Tutto fumo e niente arrosto. Arrogante e pretestuoso come chi crede di essere "qualcuno".
Ma del resto...i polli abbondano e rimango sempre del parere che la musica non è per tutti.
Sono diplomato in X° anno ( Ottobre 1991), vecchio ordinamento, quando all'Ottavo anno si portavano tutti i preludi e le fughe di Bach.
Ma non ho alcun problema a definirmi "modesto", non me la sono mai tirata e non ho il metodo de "il successo del pianista" o il metodo per "raddoppiare il numero degli allievi" o cazzate immonde di questo tipo che fa capire chiaramente dove si vuole andare a parare.

Non ha il metodo rivoluzionario per farvi guadagnare una barca di soldi, non ha la spocchia di un pianista mediocre che si crede chissà chi.
Ma ha talento e per me suona mostruosamente bene.

Ve lo presento: si chiama Marco Colagiacomo....pardon: M.tro Marco Colagiacomo in arte "Jack Cannon".
Probabilmente vale 100 Christian Salerno messi insieme.....forse di più.

Vorrei essere un indigente ma saper suonare come lui.....

The Oscar Peterson Style
Autumn Leaves by Oscar Peterson
Love Is Here to Stay
I cover the Waterfront by Art Tatum