Tastiere di oggi nei live

  • giulio12
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15-02-24 15.48

@ Teo777
Io non sono mai stato un grande smanettone e programmatore di suoni... mi sono spesso accontentato di suonare alcuni preset e solo ultimamente ho creato performance con l'S90 yamaha e ora performace discretamente complesse con la ModX8 che ha sostituito l'S90.
In passato ho suonato anche il P250.
In LIVE con P250 e S90 anche utilizzando preset non ho MAI avuto problemi a farmi sentire nel MIX mentre con la MODX ho talvolta problemi con i pianoforti acustici e ho dovuto smanettare un po' con l'EQ e ad altre cose per trovare suoni che bucassero il mix. Talvolta suono il P125 yamaha in live e lì è ancora peggio.
Ma certo che i suoni di una volta erano già pronti per i live. Erano semplici e compressi, con meno dettagli. Oggi abbiamo suoni pronti per la registrazione, belli e dettagliati, basta modificarli un po' all'occorrenza e superano quelli di un tempo. Ad esempio Il piano Kurzweil di qualche anno fa usciva benissimo su un impianto ma era molto peggio del piano del modx8 se registrato od ascoltato in cuffia. Per fare uscire sull'impianto il piano Yamaha, qualche ritocco di cutoff ed eq ed il gioco è fatto con risultati migliori. Il piano Kurzweil era appuntito sulle medie, senza tanti armonici ed informazioni nel suono. Con qualsiasi workstation di oggi, puoi farti un suono di quel tipo o che funzioni nella stessa maniera. Oggigiorno, se vai solo di preset , sfrutti le tastiere al 40%: un vero peccato. Se fossimo tutti un po' più nerd , cambieremmo meno tastiere e sfrutteremmo meglio quello che abbiamo.
  • amahori
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15-02-24 17.30

La Roland FA è poco sviluppata nelle patch: una marea di suoni simili , nei lead sempre con un delay fastidioso, ma toni ottimi, i supernatural, e anche alcuni pcm old style. Grazie a dritte scovate nel forum Roland sono riuscito in 10 minuti a fare un Mellotron decente, un Hammond passabile e modificare alcuni lead per eseguire Tom Sayer e Lucky man.Sempre tra le letture post acquisto , chi lo ha collegato a un Leslie è rimasto stupito dalla qualità del campione di organo, tanto da consigliare un Ventilator all'uscita sub.
La Motif ha avuto un aftermarket notevolissimo e di alto livello, i suoni acquistabili erano molto belli. Nella FA no, forse non è la tastiera adatta per certi suoni oppure....fanno tutti rap e disco!
Avessi la comprensione piena della costruzione di una patc, ci provo, leggo il manuale ma sono gnucco, ci si potrebbe veramente divertire e ...cambiare meno tastiere!
  • giulio12
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15-02-24 17.42

@ amahori
La Roland FA è poco sviluppata nelle patch: una marea di suoni simili , nei lead sempre con un delay fastidioso, ma toni ottimi, i supernatural, e anche alcuni pcm old style. Grazie a dritte scovate nel forum Roland sono riuscito in 10 minuti a fare un Mellotron decente, un Hammond passabile e modificare alcuni lead per eseguire Tom Sayer e Lucky man.Sempre tra le letture post acquisto , chi lo ha collegato a un Leslie è rimasto stupito dalla qualità del campione di organo, tanto da consigliare un Ventilator all'uscita sub.
La Motif ha avuto un aftermarket notevolissimo e di alto livello, i suoni acquistabili erano molto belli. Nella FA no, forse non è la tastiera adatta per certi suoni oppure....fanno tutti rap e disco!
Avessi la comprensione piena della costruzione di una patc, ci provo, leggo il manuale ma sono gnucco, ci si potrebbe veramente divertire e ...cambiare meno tastiere!
È pur vero che si parte da un suono campionato e quello si va a modificare. Se i timbri non ti piacciono forse potresti provare un'altra marca con una pasta sonora di partenza più vicina al tuo repertorio. Io con modx trovo velocemente un preset che assomiglia al suono di cui ho bisogno e ci metto poco a programmarlo per raggiungere un risultato buono. Chiaramente i suoni di partenza hanno già una pasta che mi piace. Però mi pare strano che con tutti i suoni a bordo di Roland, non riesci a trovarne uno da cui partire. emo
Aggiungo che non ho mai comprato suoni già fatti. Impara a programmare la tastiera. Comincia a studiare la sintesi sottrattiva se non la conosci già. In rete ci sono molte dispense in merito. Nel manuale di solito non spiegano la sintesi ma solo quali parametri puoi cambiare in quale schermata del tuo sinth, ma se non sai cos'è un inviluppo oppure il cutoff o la frequenza di risonanza di un filtro....
  • zerinovic
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15-02-24 17.59

cambiare meno tastiere![\quote]

esattoemo
  • 1paolo
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16-02-24 08.37

Esattamente; qualche hanno fa ho visto i New Trolls in live; le tastiere del povero De scalzi erano uno stage piano e un clone Hammond mentre Di Palo aveva un Korg X5…
  • amahori
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16-02-24 08.44

@ giulio12
È pur vero che si parte da un suono campionato e quello si va a modificare. Se i timbri non ti piacciono forse potresti provare un'altra marca con una pasta sonora di partenza più vicina al tuo repertorio. Io con modx trovo velocemente un preset che assomiglia al suono di cui ho bisogno e ci metto poco a programmarlo per raggiungere un risultato buono. Chiaramente i suoni di partenza hanno già una pasta che mi piace. Però mi pare strano che con tutti i suoni a bordo di Roland, non riesci a trovarne uno da cui partire. emo
Aggiungo che non ho mai comprato suoni già fatti. Impara a programmare la tastiera. Comincia a studiare la sintesi sottrattiva se non la conosci già. In rete ci sono molte dispense in merito. Nel manuale di solito non spiegano la sintesi ma solo quali parametri puoi cambiare in quale schermata del tuo sinth, ma se non sai cos'è un inviluppo oppure il cutoff o la frequenza di risonanza di un filtro....
La pasta sonora della Roland è valida, la ES7 , appena presa, aveva ottimi suoni standard ma era carente nei suoni più specifici, lead in testa. Poi ho acquistato ( a forfet ) una mega collezione da un tizio, e ci ho trovato patch molto interessanti e fatte bene. Nella Roland , nella exp 02, ci sono campioni di Tron fatti bene ma le patch poi sviluppate non rispecchiano la qualità del campione.
Ho letto alcune cose sulla costruzione di un suono, ma non è facile. Ora guarderò sulla rete se trovo qualche video che spiega e mostra le differenze nel modificare un parametro specifico. Certo che le case non usano sistemi identici e la costruzione può differenziare , almeno nelle sigle e nella numerazione del parametro, da una all'altra. Se avete un tutorial fatto bene, italiano e di Roland sarebbe il massimo, da girare lo apprezzerei molto. Grazie
  • maxpiano69
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16-02-24 09.44

@ amahori
La pasta sonora della Roland è valida, la ES7 , appena presa, aveva ottimi suoni standard ma era carente nei suoni più specifici, lead in testa. Poi ho acquistato ( a forfet ) una mega collezione da un tizio, e ci ho trovato patch molto interessanti e fatte bene. Nella Roland , nella exp 02, ci sono campioni di Tron fatti bene ma le patch poi sviluppate non rispecchiano la qualità del campione.
Ho letto alcune cose sulla costruzione di un suono, ma non è facile. Ora guarderò sulla rete se trovo qualche video che spiega e mostra le differenze nel modificare un parametro specifico. Certo che le case non usano sistemi identici e la costruzione può differenziare , almeno nelle sigle e nella numerazione del parametro, da una all'altra. Se avete un tutorial fatto bene, italiano e di Roland sarebbe il massimo, da girare lo apprezzerei molto. Grazie
Esiste un Editor/Librarian per la serie Roland FA QUI (video e link nei commenti) che potrebbe aiutarti nella programmazione, molto più comodo farla da PC che dai menu della tastiera. E' un donation-ware quindi puoi provarlo senza impegno.
  • amahori
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16-02-24 10.19

E' un'ora che smanetto sul web e ancora nessun video su programmazione su tastiera hardware: ce ne sono su software ma è più complesso e sopratutto non mi interessa anche se i concetti sono gli stessi. L'editor non lo vorrei usare, devo leggere manuali e tradurre in pratica cosa succede se alzo Attack o Sustain ( in realtà qualcosa lo so ma mi mancano parti e sopratutto le combinazioni tra le parti come Filtro e Amp con gli Osc ) . Ho informazioni frammentarie che non mi permettono di partire veramente da zero con l'idea precisa ma solo di modificare a tentativi ...non basta. Comunque grazie
  • wildcat80
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16-02-24 10.33

Cercati qualcosa che ti dia delle dritte sulla sintesi sottrattiva, mi pare che ti manchino proprio le basi.
Qualcosa di generico per capire come funziona un sintetizzatore, dopodiché i concetti li potrai traslare su FA facendo riferimento alla manualistica.
Il problema mi pare di capire che non sia tanto FA quanto avere le idee chiare sul percorso del suono attraverso la catena di sintesi.
  • Deckard
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16-02-24 10.59

Tipo da qui
  • cecchino
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16-02-24 11.27

@ Deckard
Tipo da qui
Il grande Cosimi… quella è la base, poi c’è sempre il tomo “da 80 giorni” emo emo
  • 1paolo
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16-02-24 11.37

@ cecchino
Il grande Cosimi… quella è la base, poi c’è sempre il tomo “da 80 giorni” emo emo
Cosimi e’ il numero uno fin dai tempi in cui scriveva su Fare Musica!
  • maxpiano69
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16-02-24 12.49

@ cecchino
Il grande Cosimi… quella è la base, poi c’è sempre il tomo “da 80 giorni” emo emo
Ovvero questa serie di video Il giro del sintetizzatore in ottanta giorni - Enrico Cosimi, in effetti @amahori se ti mancano del tutto le basi della sintesi devi prima di tutto "fartele", poi applicarle ad un synth piuttosto che ad un altro diventa un dettaglio.
  • cecchino
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16-02-24 13.01

@ maxpiano69
Ovvero questa serie di video Il giro del sintetizzatore in ottanta giorni - Enrico Cosimi, in effetti @amahori se ti mancano del tutto le basi della sintesi devi prima di tutto "fartele", poi applicarle ad un synth piuttosto che ad un altro diventa un dettaglio.
Hai ragione Max, gli 80 giorni andrebbero riferiti a quella serie di video, invece io per “tomo” mi riferivo a questo.
  • amahori
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17-02-24 10.26

Grazie. Il libro preferisco di no: la lettura dei manuali , i forum vari e i tutorial mi fanno trascurare Rapporto al Greco di N. Kazantzakis, libro che ho trovato meraviglioso già dopo il prologo . I video di Cosimi invece mi aiuteranno in generale, ma io sono su una Roland.
Elencherò le mie incomprensioni e dubbi in rapporto alla Roland FA, che poi è il mio interesse più prossimo. Ovviamente potete non leggermi…
Pagina di Edit Tone semplificata:
-Mono/Poly suono in mono o polifonico….ok
-Portamento switch off, a zero, con on si può regolare il ritardo del portamento …ok
-Unison on/off 2-4-6-8- ovvero? Più note contemporaneamente? Non capisco su che path può servire , avete esempi?
-Oscillatori 1-2-3 con a-b-c- su alcune opzioni: sono i generatori di suono, sono sovrapponibili. Hanno diverse onde da scegliere …ok
- Regolazioni di pitch e detune..ok Ha attack e decay, quindi A il tempo di raggiungimento valore, D il tempo inizia la discesa…ok Env Depth non so in che cosa influisce. Esempi di Pitch con Attack ritardato?
-Filter con Cutoff, apertura filtro, Resonance filtr…ok Key Follow ( cosa serve? ), ADSR…ok ,e sempre Env Depth mistero. Posso scegliere Il tipo di filtro ( LPF1 ecc ci devo studiare sopra le differenze) e lo Slope -12 o -24. Lo slope dove si sente?
-Amp: Pan, ok,Level, ok Velo Sens cosa serve? poi ADSR ok
-LFO l’ho capito poco nonostante abbia letto già in merito E’ un filtro che agisce a frequenze non udibili ma cosa fa realmente ? Rate, Slope, Tempo sync swich, Fade time, Pitch d., Filter d.Amp, d., Pan d. parametri che non capisco.
-Modulation LFO penso sia la modulazione del filtro LFO, stessi parametri di prima, con le profondità, anche qui devo capire il funzionamento.
-Aftertouch sulla Roland FA lascio perdere, non mi interessa ora.
-Misc Time interval Sens con Attack time, Release time , Portamento time. Non l'ho proprio capito, cambio i parametri ma sembra non cambiare nulla, forse su alcune combinazioni è inutile.
Questa è la pagina semplificata di Tone Edit, poi ci sarebbe quella Pro Edit , e poi quella sui pcm che è diversa ma penso che i concetti siano gli stessi, poi il libretto dei parametri l’ho scaricato e ci posso arrivare.
  • Deckard
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17-02-24 13.19

Il materiale didattico che ti è stato suggerito torna buono per praticamente tutti i sintetizzatori a sintesi sottrattiva, io ho il libro e per me è una specie di “manuale di riferimento”, naturalmente ho visto anche il video (ed altri dello stesso Cosimi)…Cosimi è un divulgatore veramente serio e preparato che va “sfruttato” a dovere, fosse stato inglese o statunitense avrebbe ben più visibilità e notorietà
  • wildcat80
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17-02-24 13.56

@ amahori
Grazie. Il libro preferisco di no: la lettura dei manuali , i forum vari e i tutorial mi fanno trascurare Rapporto al Greco di N. Kazantzakis, libro che ho trovato meraviglioso già dopo il prologo . I video di Cosimi invece mi aiuteranno in generale, ma io sono su una Roland.
Elencherò le mie incomprensioni e dubbi in rapporto alla Roland FA, che poi è il mio interesse più prossimo. Ovviamente potete non leggermi…
Pagina di Edit Tone semplificata:
-Mono/Poly suono in mono o polifonico….ok
-Portamento switch off, a zero, con on si può regolare il ritardo del portamento …ok
-Unison on/off 2-4-6-8- ovvero? Più note contemporaneamente? Non capisco su che path può servire , avete esempi?
-Oscillatori 1-2-3 con a-b-c- su alcune opzioni: sono i generatori di suono, sono sovrapponibili. Hanno diverse onde da scegliere …ok
- Regolazioni di pitch e detune..ok Ha attack e decay, quindi A il tempo di raggiungimento valore, D il tempo inizia la discesa…ok Env Depth non so in che cosa influisce. Esempi di Pitch con Attack ritardato?
-Filter con Cutoff, apertura filtro, Resonance filtr…ok Key Follow ( cosa serve? ), ADSR…ok ,e sempre Env Depth mistero. Posso scegliere Il tipo di filtro ( LPF1 ecc ci devo studiare sopra le differenze) e lo Slope -12 o -24. Lo slope dove si sente?
-Amp: Pan, ok,Level, ok Velo Sens cosa serve? poi ADSR ok
-LFO l’ho capito poco nonostante abbia letto già in merito E’ un filtro che agisce a frequenze non udibili ma cosa fa realmente ? Rate, Slope, Tempo sync swich, Fade time, Pitch d., Filter d.Amp, d., Pan d. parametri che non capisco.
-Modulation LFO penso sia la modulazione del filtro LFO, stessi parametri di prima, con le profondità, anche qui devo capire il funzionamento.
-Aftertouch sulla Roland FA lascio perdere, non mi interessa ora.
-Misc Time interval Sens con Attack time, Release time , Portamento time. Non l'ho proprio capito, cambio i parametri ma sembra non cambiare nulla, forse su alcune combinazioni è inutile.
Questa è la pagina semplificata di Tone Edit, poi ci sarebbe quella Pro Edit , e poi quella sui pcm che è diversa ma penso che i concetti siano gli stessi, poi il libretto dei parametri l’ho scaricato e ci posso arrivare.
Se non hai ben chiaro in testa come funziona un synth in sottrattiva in generale, programmare la FA ti sembrerà impossibile.
I fondamenti sono semplici e universali, quel che cambia è la loro implementazione nei vari strumenti.

Oscillatore: emette la forma d'onda, che su FA può essere un'emulazione analogica o un campione PCM
Filtro: modifica la forma d'onda sottraendo armoniche (può essere passa basso, passa alto, passa banda, oppure notch che crea un buco attorno alla frequenza di taglio)
Cutoff frequency: è la frequenza di taglio del filtro
Resonance: è l'enfasi attorno alla frequenza di taglio del filtro
AMP: amplificatore. Regola il volume.
ADSR/Envelope generator: è un elemento che apporta variazioni nel tempo a un dato parametro. Più comunente assegnato ad amplificatore, filtro e intonazione dell'oscillatore.
LFO: oscillatore a bassa frequenza, campo del non udibile, serve per applicare modulazioni cicliche. Tipicamente a pitch (vibrato), AMP (tremolo), filtro (risulta un effetto tipo wha).
Questo è l'essenza dell'essenziale.
Il resto pensi che tu sia in grado, con gli elementi forniti, di impararlo in autonomia.
  • WhiteMoon
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17-02-24 17.06

amahori ha scritto:
LFO l’ho capito poco nonostante abbia letto già in merito E’ un filtro che agisce a frequenze non udibili ma cosa fa realmente ?


Guarda questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=jsjc46Yi5Ac
  • amahori
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18-02-24 07.51

@ wildcat80
Se non hai ben chiaro in testa come funziona un synth in sottrattiva in generale, programmare la FA ti sembrerà impossibile.
I fondamenti sono semplici e universali, quel che cambia è la loro implementazione nei vari strumenti.

Oscillatore: emette la forma d'onda, che su FA può essere un'emulazione analogica o un campione PCM
Filtro: modifica la forma d'onda sottraendo armoniche (può essere passa basso, passa alto, passa banda, oppure notch che crea un buco attorno alla frequenza di taglio)
Cutoff frequency: è la frequenza di taglio del filtro
Resonance: è l'enfasi attorno alla frequenza di taglio del filtro
AMP: amplificatore. Regola il volume.
ADSR/Envelope generator: è un elemento che apporta variazioni nel tempo a un dato parametro. Più comunente assegnato ad amplificatore, filtro e intonazione dell'oscillatore.
LFO: oscillatore a bassa frequenza, campo del non udibile, serve per applicare modulazioni cicliche. Tipicamente a pitch (vibrato), AMP (tremolo), filtro (risulta un effetto tipo wha).
Questo è l'essenza dell'essenziale.
Il resto pensi che tu sia in grado, con gli elementi forniti, di impararlo in autonomia.
Ringrazio per il tempo dedicatomi...ma i parametri fondamentali li ho compresi., come ho scritto. Il mio elenco parlava di altri parametri.Io non ho il Moog Model D, ho una Fa che usa termini abbreviati differenti. I manuali purtroppo non sono completi: ho scoperto via forum un modo per modificare un effetto IFX, nascosto da una combinazione di tasti. Nel manuale NON c'è scritto!
  • maxpiano69
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18-02-24 08.41

@ amahori
Ringrazio per il tempo dedicatomi...ma i parametri fondamentali li ho compresi., come ho scritto. Il mio elenco parlava di altri parametri.Io non ho il Moog Model D, ho una Fa che usa termini abbreviati differenti. I manuali purtroppo non sono completi: ho scoperto via forum un modo per modificare un effetto IFX, nascosto da una combinazione di tasti. Nel manuale NON c'è scritto!
A me sembra che nel Reference Manual LINK ci sia tutto, anche il capitolo su come modificare gli effetti e parla sia di MFX che IFX.
Solo per sicurezza: stai leggendo anche questo manuale o magari solo il Quick Start (che ovviamente, per definizione, non é completo)?

Sul fatto che tu abbia compreso i parametri fondamentali, perdona ma non ne sono convinto, almeno non del tutto, ad esempio se leggo la tua definizione di LFO (non proprio corretta, non é un "filtro") e quella di wildcat80 (corretta). I nomi dei parametri vengono dopo, prima bisogna conoscere la sintesi sottrattiva ed anche se non hai un Moog, quello é l'esempio piú semplice e didattico da cui partire. Trovare i parametri equivalenti o ulteriori nel singolo synth é un passo successivo e sia per la fase didattica generale che quella specifica ci va il suo tempo (anche per costruirsi un'esperienza dopo aver acquisito le basi, il che vuol dire provando, sbagliando, riprovando; non bisogna aspettarsi che venga tutto subito).