Crumar Seven

  • lucabbrasi
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12-03-18 19.56

@ ziokiller
Tornando sul discorso del pianoforte... Francamente non capisco perché il suono di pianoforte acustico sia sempre al centro dell'attenzione di ogni parallelepipedo che sia dotato di tasti bianchi e neri, quando poi qualunque rimpiazzo digitale di un piano acustico verrà sempre e comunque fortemente criticato.

Il Seven, come già detto, nasce intorno al concetto del piano elettrico. L'idea iniziale era quella di metterci solo il suono di Rhodes, ma poi effettivamente era troppo poco, allora l'abbiamo allargata a tutti i suoni di piani elettrici già in nostro possesso, che sono: Rhodes, Wurlitzer, CP80, Clavinet, DX7, MKS-20. Solo con questi sei suoni si può suonare tutta la musica rock, pop e parzialmente jazz dal 1967 fino a stasera ore 19:44. Ma poi abbiamo pensato che un piano acustico in uno strumento con dei tasti pesati ci doveva essere per forza, non volevamo rischiare di fare come fece Korg con la Wavestation... uno strumento innovativo (per l'epoca) che aveva tanti suoni tranne quello del piano, ma la gente voleva il piano, così uscì la Wavestation EX che aveva anche il piano, ovviamente brutto.

Quindi, visti i risultati prematuri degli avanzamenti sulle ricerche della simulazione del pianoforte con i modelli fisici, abbiamo deciso di metterci sia il motore a modelli fisici che un piano campionato (che è lo stesso di Gemini e Mojo61), ma fra gli 8 motori di sintesi in real-time quello del piano è l'ultimo.

Per la cronaca, quando si accende il Seven parte sempre con un suono di Rhodes completamente DRY, senza nessun effetto. Come se fosse un Rhodes vero. Questo dovrebbe dirla lunga sull'intento di questo strumento. emo
in pratica quello che sostenevo io qualche pagina fa. Chi compra Seven vuole PRINCIPALMENTE riprendersi un quasi Rhodes originale con 40 kg di meno. stop.
  • anonimo

12-03-18 20.04

ok allora è uno strumento di nicchia, ora è tutto chiaro
  • paolo_b3
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12-03-18 20.12

@ anonimo
paolo_b3 ha scritto:
Ho detto anch'io che da una demo non si capisce molto, magari il suono non va affatto male. Se poi metti in conto "de gustibus"...


non ci sono più le mezze stagioni...
emo

emo
  • lucabbrasi
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12-03-18 20.13

@ anonimo
ok allora è uno strumento di nicchia, ora è tutto chiaro
mah, mica tanto...io penso che a) il Rhodes non muore mai. Viene attualmente utilizzato in tantissime produzioni musicali (funk revival, lounge, chill out etc) b) secondo me, tutti quelli (fortunati) che hanno approcciato Nord lo hanno fatto in primis per le splendide emulazioni di elettromeccanici: Rhodes e Hammond.

poi, che sia di nicchia per il form factor lo posso anche concedere, ma il suono...il suono no, è stato e sarà sempre mainstream, IMHO
  • anonimo

12-03-18 20.20

mi stai dicendo che è uno strumento di massa con la stessa fascia di mercato di un nord electro?

parlo dello strumento nel suo complesso
  • ziokiller
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12-03-18 20.24

@ lucabbrasi
mah, mica tanto...io penso che a) il Rhodes non muore mai. Viene attualmente utilizzato in tantissime produzioni musicali (funk revival, lounge, chill out etc) b) secondo me, tutti quelli (fortunati) che hanno approcciato Nord lo hanno fatto in primis per le splendide emulazioni di elettromeccanici: Rhodes e Hammond.

poi, che sia di nicchia per il form factor lo posso anche concedere, ma il suono...il suono no, è stato e sarà sempre mainstream, IMHO
Infatti, se la vogliamo vedere così, allora stiamo parlando di una nicchia abbastanza larga, una nicchia fatta da migliaia di tastieristi che usano suoni di piano acustico e piano elettrico. Certo, se ti aspettavi di trovarci anche i fiati, gli strings, le batterie o addirittura il violino, lo shamizen, il koto, o la balalaika, questo non è proprio lo strumento adatto... E' un piano col quale ci fai il piano, tutti i suoni di piano. Tanto quanto un clone Hammond è uno strumento di nicchia, l'abbiamo sempre detto, ma poi vai a vedere quanto s'è affollata 'sta nicchia... emo
  • ziokiller
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12-03-18 20.29

lucabbrasi ha scritto:
Chi compra Seven vuole PRINCIPALMENTE riprendersi un quasi Rhodes originale con 40 kg di meno. stop.


Beh, dopo lo stop c'è il Wurlitzer, il CP, il Clavinet, il Piano acustico e qualche altra cosa.

Ah... dimenticavo il vibrafono... nessuno gliene frega una mazza del vibrafono, eh? emo
  • maxpiano69
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12-03-18 20.44

A me sembra tutto abbastanza chiaro (e coerente direi) emo
  • SimonKeyb
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12-03-18 20.58

ziokiller ha scritto:
Tanto quanto un clone Hammond è uno strumento di nicchia, l'abbiamo sempre detto, ma poi vai a vedere quanto s'è affollata 'sta nicchia...

capisci però che i cloni hammond hanno una qualità del suono nettamente migliore di quello che puoi trovare su qualunque WS generalista, per non parlare dei controlli dedicati... Per il rhodes è da anni che lo standard generale si è alzato parecchio.
  • zaphod
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12-03-18 21.20

ziokiller ha scritto:
abbiamo deciso di metterci sia il motore a modelli fisici che un piano campionato (che è lo stesso di Gemini e Mojo61)

Ah questa è una cosa che non era stata detta, o forse era sfuggita a me, avevo capito ci fosse dentro solo un modeled piano.
La mia domanda era mirata a sapere perché si era scelto un piano generato realtime piuttosto che a campioni, ma indirettamente mi hai risposto.
Non volevo sottolineare la necessità di un suono di piano acustico, necessità invero soggettiva. Per me imprescindibile e primaria, per altri magari non così importante.
ziokiller ha scritto:
stiamo parlando di una nicchia abbastanza larga, una nicchia fatta da migliaia di tastieristi che usano suoni di piano acustico e piano elettrico. Certo, se ti aspettavi di trovarci anche i fiati, gli strings, le batterie o addirittura il violino, lo shamizen, il koto, o la balalaika, questo non è proprio lo strumento adatto... E' un piano col quale ci fai il piano,

Come il CP1. Praticamente il Seven e il CP1 sono gli unici strumenti (correggetemi se sbaglio) che hanno solo suoni di piano. Una nicchia poco affollata, magari mettiamoci pure il Nord Piano (che ha la parte sample dalla versione 3).
  • ziokiller
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12-03-18 21.20

@ SimonKeyb
ziokiller ha scritto:
Tanto quanto un clone Hammond è uno strumento di nicchia, l'abbiamo sempre detto, ma poi vai a vedere quanto s'è affollata 'sta nicchia...

capisci però che i cloni hammond hanno una qualità del suono nettamente migliore di quello che puoi trovare su qualunque WS generalista, per non parlare dei controlli dedicati... Per il rhodes è da anni che lo standard generale si è alzato parecchio.
Io non so se ho ancora diritto di parola, dal momento che sono ufficialmente un produttore di strumenti, quindi qualunque parere io possa esprimere su strumenti fatti da altri produttori potrebbe essere malinterpretato dalle solite persone con la puzza sotto al naso... Comunque, io prima di produrli gli strumenti li ho sempre comprati e suonati, e amati, e questo forum ancora una volta m'è testimone, visto che sono iscritto da oltre 15 anni.

Premesso ciò, volevo dire che se da un lato è vero che ci sono tanti strumenti, fra workstation e performance keyboards, che hanno buoni suoni di Rhodes, di Wurlitzer e compagni vari, la mia sensazione è più o meno stata sempre questa: all'inizio l'entusiasmo è a mille, poi più li suoni e più noti qualcosa che non va, qualcosa di meccanico, di artificiale, di ripetitivo, senti che lo strumento non risponde, non ti dà quello che cerchi.

Anni fai comprai quella famosa tastiera rossa (oramai venduta), è stata sicuramente una delle mie tastiere preferite con degli ottimi campioni, ma sempre di campioni si trattava, quando suonavo da solo era sempre più statica, e quando suonavo in gruppo praticamente di quei 5 o 6 livelli di dinamica ne usavo solo uno. Poi anni dopo ho commprato quella famosa workstation con quell'enorme touch screen al centro, ce l'ho ancora e mi piace ancora tantissimo, e secondo me è l'unica workstation attualmente ancora in commercio con i migliori suoni di Rhodes e Wurlitzer, e anche buoni campioni di piano acustico, ma pecca parecchio sul Clavinet, pecca a bestia sul CP80, e resta il fatto che più la suoni e più ti annoia.

Il mio obiettivo è quello di avere uno strumento che ti dà emozioni tanto quanto te le dà lo strumento vero. I campioni annoiano, puoi avere pure mille miliardi di terabyte di campioni, ma sempre camponi restano. La sintesi invece interagisce e ti può sorprendere, forse il realismo timbrico non è proprio il 100%, ma è comunque sopra il 95%, sta di fatto che la sensazione quando suoni è diversa... Uno strumento non deve solo suonare bene o funzionare bene, deve anche essere d'ispirazione.

Poi oh, questo è solo il mio personalissimo parere... ma è la spinta che avevo dentro e che mi ha portato a voler fare questo lavoro. Se mi fossi accontentato degli strumenti degli altri oggi forse starei facendo altro.
  • lucabbrasi
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12-03-18 21.41

@ ziokiller
lucabbrasi ha scritto:
Chi compra Seven vuole PRINCIPALMENTE riprendersi un quasi Rhodes originale con 40 kg di meno. stop.


Beh, dopo lo stop c'è il Wurlitzer, il CP, il Clavinet, il Piano acustico e qualche altra cosa.

Ah... dimenticavo il vibrafono... nessuno gliene frega una mazza del vibrafono, eh? emo
Guido, ho capito, ma se lo hai "rifatto" in quel modo...via, su, è un clone Rhodes, c'è poco da fa...hai voluto aggiungere delle peanuts, dove peraltro ti stanno attaccando bonariamente un pò tutti...(che poi son peanuts che fanno comodo, ma fossi in stato in te...solo Rhodes, al limite limite un Clavinet come "cugino" di fascia temporale)
  • lucabbrasi
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12-03-18 21.44

@ ziokiller
Infatti, se la vogliamo vedere così, allora stiamo parlando di una nicchia abbastanza larga, una nicchia fatta da migliaia di tastieristi che usano suoni di piano acustico e piano elettrico. Certo, se ti aspettavi di trovarci anche i fiati, gli strings, le batterie o addirittura il violino, lo shamizen, il koto, o la balalaika, questo non è proprio lo strumento adatto... E' un piano col quale ci fai il piano, tutti i suoni di piano. Tanto quanto un clone Hammond è uno strumento di nicchia, l'abbiamo sempre detto, ma poi vai a vedere quanto s'è affollata 'sta nicchia... emo
preciso: nicchia per il form factor. Non è proprio un fringuello leggerissimo, come aspetto...la forma conta, purtroppo, e non vorrei che facesse la fine del Korg SV1, che secondo me suonava bene ma aveva quelle forma a melanzana intransportabile, no ci si metteva niente sopra...insomma, faceva cagare. Poi sai...le vie del gusto sono infinite, a me le Nord, come estetica, fanno "onco", ma de gustibus...
  • ziokiller
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12-03-18 21.45

@ lucabbrasi
Guido, ho capito, ma se lo hai "rifatto" in quel modo...via, su, è un clone Rhodes, c'è poco da fa...hai voluto aggiungere delle peanuts, dove peraltro ti stanno attaccando bonariamente un pò tutti...(che poi son peanuts che fanno comodo, ma fossi in stato in te...solo Rhodes, al limite limite un Clavinet come "cugino" di fascia temporale)
Non penso che qualcuno mi stia "attaccando"... stiamo solo discutendo, il che in questo momento mi fa piacere perché sto ricevendo parecchi input in questi giorni. Non sai cosa significa dover lavorare per tanti mesi ad un progetto senza poterne parlare con nessuno! emo

Se l'avessimo fatto con la forma del Wurlitzer ma con lo stesso identico pannello e gli stessi suoni, sarebbe ancora stato un "clone" del Rhodes? Ti ricordo che il Vintage Vibe ha il look di un Wurlitzer ma dentro è un Rhodes... Anche quell'altro digitalone crucco (con dentro un mio programma di 13 anni fa) ha la forma del Wurly ma come primo suono ha il Rhodes. A me e al mio socio la forma del Wurlitzer non piace, ma ci piace tanto quella del Rhodes (s'era capito, no?) emo
  • ziokiller
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12-03-18 21.50

Vi lascio con un nuovo videolino appena pubblicato...
  • lucabbrasi
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12-03-18 21.50

@ ziokiller
Non penso che qualcuno mi stia "attaccando"... stiamo solo discutendo, il che in questo momento mi fa piacere perché sto ricevendo parecchi input in questi giorni. Non sai cosa significa dover lavorare per tanti mesi ad un progetto senza poterne parlare con nessuno! emo

Se l'avessimo fatto con la forma del Wurlitzer ma con lo stesso identico pannello e gli stessi suoni, sarebbe ancora stato un "clone" del Rhodes? Ti ricordo che il Vintage Vibe ha il look di un Wurlitzer ma dentro è un Rhodes... Anche quell'altro digitalone crucco (con dentro un mio programma di 13 anni fa) ha la forma del Wurly ma come primo suono ha il Rhodes. A me e al mio socio la forma del Wurlitzer non piace, ma ci piace tanto quella del Rhodes (s'era capito, no?) emo
ma infatti, va benissimo...dico solo che potrebbe rappresentare un rischio. Pensa che per me in fondo l'estetica "tale e quale" l'originale conta fino a un certo punto...l'importante è il suono e l'interazione suono-tastiera-manisopra che lo strumento riesce a dare. A proposito (e lo dico con fiorentina provocazione...), sai dirmi che fine fece il Rhodes Mark 7??? io lo vidi sotto le mani di Matt Johson (Jamiroquai) solo il tempo di 2 showcases, poi...boh. Mi sembrava un progetto in linea col tuo, se non sbaglio, anche se aveva le tines..
  • anonimo

12-03-18 21.51

ziokiller ha scritto:
Non penso che qualcuno mi stia "attaccando"... stiamo solo discutendo


esatto sono solo impressioni personali che magari possono essere utili
  • lucabbrasi
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12-03-18 21.52

@ anonimo
ziokiller ha scritto:
Non penso che qualcuno mi stia "attaccando"... stiamo solo discutendo


esatto sono solo impressioni personali che magari possono essere utili
ho scritto accanto "bonariamente"...cristo d'un Dio, ma manco leggete? e comunque...qualcuno prima definiva il piano "vetroso", qualcun'altro suggeriva di attaccarci un Mac o un Ipad per ovviare a questo suono...mah, tu chiamale se vuoi impressioni..
  • DarioMoog
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12-03-18 22.15

@ ziokiller
DarioMoog ha scritto:
perchè c'è solo il MIDI Out?


Considerata la natura dello strumento, non ha molto bisogno di collegargli qualcosa al MIDI IN se non un sequencer, che oggigiorno è un software. Quante volte hai sentito il bisogno di pilotare un piano digitale da un'altra tastiera? Immagino mai, quindi difficilmente ci sarà il bisogno di pilotare il Seven da un'altra tastiera, viceversa, il Seven potrebbe tornare utile per pilotare moduli esterni, quindi ha il MIDI OUT.

Per collegare il Seven ad un computer, in caso si voglia registrare tracce e riprodurre tracce MIDI in un sequencer tipo Cubase, ProTools, e simili, basta usare un normale cavo USB come quelli per la stampante.

TUTTAVIA In realtà il MIDI IN c'è, perché la porta USB tipo A (quella normalmente usata per la chiavetta USB per fare gli aggiornamenti) accetta anche interfacce USB-MIDI come quelle che si usano per i computer, e in giro si trovano interfacce da 5 euro che funzionano tranquillamente. ERGO Al Seven si può collegare una vetusta tastiera con uscite MIDI su connettore DIN a 5 poli usando un'interfaccia MIDI-USB, oppure anche una moderna tastiera con uscita MIDI-USB integrata. ESEMPIO: prendi una qualsiasi masterina cinese di quelle che hanno solo l'uscita USB ma non hanno l'uscita MIDI, collegala al Seven e il gioco è fatto.

La stessa cosa vale per MOJO 61 e per GEMINI.

Conosco solo un'altra tastiera presente in commercio in grado di accettare tastiere USB-MIDI CLASS COMPILANT, che è la Korg Kronos. Ma a quanto pare sono funzioni che molti ignorano totalmente, sebbene sia sempre scritto tutto nei manuali.

EDIT: In realtà anche il vecchio Mojo accetta interfacce MIDI-USB, ma non supporta l'hot-swap, cioè l'interfaccia dev'essere già collegata quando parte lo strumento. Mentre con Seven, Mojo61 e Gemini è possibile collegare le interfacce anche a caldo. Addiruttura supportano gli HUB USB e si possono collegare fino a 4 device MIDI diversi, anche se questa cosa non è ufficialmente riportata nei manuali perché non tutti gli HUB sono uguali.
Grazie per la risposta.
Chiedevo pensando a una situazione in cui sopra ci metti una workstation da 61 tasti e mandi i program change con il classico cavo midi din a 5 poli.

A proposito, non che sia una caratteristica che mi interessi parecchio perché ne ho sempre fatto a meno, ha una sorta di "seamless transition"?
  • giosanta
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12-03-18 22.31

Io, molto più prosaicamente, penso semplicemente che questo bellissimo strumento, visto il costo, visto che ha comunque una tastiera pesata ed in ogni caso funziona grazie ad un cuore digitale, debba comunque consentire al musicista "Rhodes oriented" (viceversa non si capirebbe quest'ultimo perché mai dovrebbe comprarlo), di potere eseguire qualche brano, magari non proprio Chopin, utilizzando ANCHE il suono del pianoforte senza che sia necessario portarsi dietro un altro strumento da cui peraltro, a latere la mia peregrina considerazione per una versione 88 tasti, che si è capito lascia il tempo che trova, ma è aspetto del tutto marginale.
Visto che comunque questo suono c'è ed è buono, magari tra poco sarà ottimo, pur se non rappresenta, come logico, il target dello strumento, lunga vita e benvenuto al Seven. Palesemente concepito da appassionati per appassionati.
Il che naturalmente non vuol dire che tutte le altre soluzioni siano improvvisamente diventate spazzatura comprata da imbecilli.