NAMM 2016 - CRUMAR MOJO single manual

anonimo 21-10-16 23.04
@ serpaven
l'organizer aveva 4 pulsanti autosgancianti, il primo ti dava l'accesso alle drawbar, il secondo era il classico primi 3, il terzo non ricordo ed il 4° era il full drawbar. emo
Edited 21 Ott. 2016 18:27
Che ricordi...il T1 fu il mio primo strumento da "rocchettaro"emo
lele49 21-10-16 23.35
@ anonimo
NE5 ha i preset emo
Edited 21 Ott. 2016 21:15
E che simulazione leslie...molto bella(personalmente).come pure i suoni...devo riconoscere che è un bel clone multiuso...emoemoemo
taglia74 21-10-16 23.51
@ marcoballa
d'altra parte è un singolo manuale, ha già due preset e sono anche troppi.
emoemo

personalmente con nessun clone hammond avuto negli ultimi 15 anni ho mai utilizzato preset, tantomeno con il vero hammond. prendere un clone hammond dedicato (con drawbars in carne e ossa) e poi usare preset è a mio parere un controsenso.

si può avere un preset fisso col full drawbars, questo lo posso capire.
poi tutto il resto si fa al volo lì per lì. come sul vero hammond.
parere mio eh emoemoemo

a quel punto prendi l'expamder GEMINI, che ha lo stesso suono, e lì sì che ti fai la sequenza di presets e lo usi con una master qualsiasi (anche non dotata di drawbars)
emo


Edited 21 Ott. 2016 18:19
Hai sicuramente ragione. Ma nel mio caso lo userei in un contesto blues rock.....in cui servono impostazioni diverse richiamabili dalla master principale (montage 8) a seconds del pezzo da eseguire. Io non sono certo un hammondista e quindi settare x ogni pezzo al volo lo strumento sarebbe dura....almeno un punto di partenza mi fa comodo. Mojo 61 è uno strumento notevole ma in un contesto simile non avere i preset è un bel limite che mi fa più propendere x un ne5. Oppure potrei prendermi un bel burn x il montage....ma alla fine cercavo anche una meccanica hammondistica (il che fa scartare pure il gemini). e poi come sarà il burn sul montage?
Edited 21 Ott. 2016 21:53
ziberto 22-10-16 01.23
marcoballa ha scritto:
personalmente con nessun clone hammond avuto negli ultimi 15 anni ho mai utilizzato preset, tantomeno con il vero hammond. prendere un clone hammond dedicato (con drawbars in carne e ossa) e poi usare preset è a mio parere un controsenso.

Senza nulla togliere alle tue esperienze (preziose, anche perché spessissimo condivise con il forum), un clone hammond si può prendere anche "solo" per il timbro (o le timbriche) dello strumento.
Inoltre l'uso dei preset, intesi come salvataggi facilmente richiamabili di combinazioni di drawbars, chorus/vibrato, percussione (e magari riverbero e saturazione del leslie), non è una pratica così strana in contesti di gruppo con repertorio più o meno vario e necessità di cambiare velocemente sonorità.
Salvare dei preset, dopo aver "manovrato" direttamente i drawbars per cercare la sonorità più idonea, non mi pare operazione disdicevole o mortificante per l'uso di un clone.
Poi nessuno vuole negare che ci sia gran gusto nel giocare con i drawbars anche durante un live... ma se anche il "re" ha due ottave a colori invertiti, è segno evidente che "a qualcosa" possono servire... anche ai puristi.
marcoballa 22-10-16 01.41
ziberto ha scritto:
Senza nulla togliere alle tue esperienze (preziose, anche perché spessissimo condivise con il forum), un clone hammond si può prendere anche "solo" per il timbro (o le timbriche) dello strumento.
Inoltre l'uso dei preset, intesi come salvataggi facilmente richiamabili di combinazioni di drawbars, chorus/vibrato, percussione (e magari riverbero e saturazione del leslie), non è una pratica così strana in contesti di gruppo con repertorio più o meno vario e necessità di cambiare velocemente sonorità.
Salvare dei preset, dopo aver "manovrato" direttamente i drawbars per cercare la sonorità più idonea, non mi pare operazione disdicevole o mortificante per l'uso di un clone.

certamente, tutto si può fare
emo
ovvio che trattandosi di contesto rock blues quanti suoni vorrai usare....
ecco perchè a maggior ragione non vedevo la necessità di un richiamo di preset.

l'idea di richiamare un preset da un'altra macchina via midi mi inquieta emoemoemoemo
cosa che ovviamente con un hammond vero non si può fare emoemoemo
anche perchè veramente con lo strumento "fisico" sotto mano ci si mette di meno a farlo che a dirlo.



ziberto ha scritto:
ma se anche il "re" ha due ottave a colori invertiti, è segno evidente che "a qualcosa" possono servire... anche ai puristi.

beh, per fare i preset sull'hammond occorre aprire lo strumento e mettersi a lavorare di cacciavite emoemo
a parte forse un paio di casi in tutta la mia vita, non ho mai visto nessuno cimentarsi nel modificare i preset così come arrivati dal precedente possessore di un hammond (che probabilmente aveva mantenuto quelli "di fabbrica").

ma tant'è, anche io in uno dei gruppi in cui suono non ho necessità di quel timbro come strumento principale e utilizzo i preset delle SRX con FA-08 senza troppe storie emo
Edited 21 Ott. 2016 23:43
taglia74 22-10-16 01.55
....facile....no preset...no mojo. Si ne5. Svezia batte Italia nel campo di casa mia emo
marcoballa 22-10-16 02.02
taglia74 ha scritto:
....facile....no preset...no mojo. Si ne5. Svezia batte Italia nel campo di casa mia emo

direi che caschi bene comunque emo
se il timbro di hammond non è quello fondamentale per il gruppo, il NE5 è un gran bell'andare
emo
taglia74 22-10-16 02.07
Ma si infatti...in un contesto così la poca differenza non si avverte...ed ho pure ottimi piani in più.
Però mi spiace non poter sostenere un interessante progetto italiano.
ziberto 22-10-16 02.11
marcoballa ha scritto:
ovvio che trattandosi di contesto rock blues quanti suoni vorrai usare....
ecco perchè a maggior ragione non vedevo la necessità di un richiamo di preset.

Sai bene che sono "infinite" le sfumature ottenibili con le combinazioni dei tiranti, la percussione, ecc... e magari uno ha piacere di sfruttarle per diversificare il suono nei vari brani... certo più sensato in contesti particolari e apparentemente meno utile in contesti rock blues (nei quali si riesce bene anche agendo live); ma anche se si volesse salvare quei 5-6 preset per poterli richiamare alternativamente senza patemi durante un live... boh, io non vedo nulla di strano.

marcoballa ha scritto:
l'idea di richiamare un preset da un'altra macchina via midi mi inquieta emoemoemoemo

Sempre fatto... non capisco cosa ti inquieti nell'inviare un semplice program change a tutte le "macchine" e poter suonare tranquillamente i timbri "prescelti" (in tutti i sensi).
marcoballa ha scritto:
cosa che ovviamente con un hammond vero non si può fare emoemoemo
anche perchè veramente con lo strumento "fisico" sotto mano ci si mette di meno a farlo che a dirlo.

Continui a ragionare da purista... e secondo me così non si va lontano nella discussione. emo

marcoballa ha scritto:
beh, per fare i preset sull'hammond occorre aprire lo strumento e mettersi a lavorare di cacciavite emoemo
a parte forse un paio di casi in tutta la mia vita, non ho mai visto nessuno cimentarsi nel modificare i preset così come arrivati dal precedente possessore di un hammond (che probabilmente aveva mantenuto quelli "di fabbrica").

A prescindere dalla difficoltà di modificarli (già lo sapevo), il fatto che esistano è un'indicazione... sempre secondo me: altrimenti si poteva risparmiare spazio e, magari, far pagare meno lo strumento... magariemo.

marcoballa ha scritto:
ma tant'è, anche io in uno dei gruppi in cui suono non ho necessità di quel timbro come strumento principale e utilizzo i preset delle SRX con FA-08 senza troppe storie emo

Ecco, questo è male.emo
taglia74 22-10-16 02.22
Ne5-mojo =1-0emo
marcoballa 22-10-16 02.25
ziberto ha scritto:
Sai bene che sono "infinite" le sfumature ottenibili con le combinazioni dei tiranti, la percussione, ecc... e magari uno ha piacere di sfruttarle per diversificare il suono nei vari brani... certo più sensato in contesti particolari e apparentemente meno utile in contesti rock blues (nei quali si riesce bene anche agendo live); ma anche se si volesse salvare quei 5-6 preset per poterli richiamare alternativamente senza patemi durante un live... boh, io non vedo nulla di strano.

no no, per carità, nulla di strano.
sono io ad essere "particolare", in questo caso.
tutte quelle sfumature mi piace cercarle proprio DURANTE l'esecuzione, toccando, cambiando, smanopolando emoemo
questo è già uno dei motivi di godimento per il sottoscritto durante un concerto (ma anche solo in sala prove).

ripeto che per avere quei mille suoni è necessario un movimento di due dita e di pochi secondi emo
(tanto io la mano sinistra non la uso emo )


richiamare i preset tra macchine diverse collegate via midi non mi disturba, lo faccio anche io.
ma non con un clone hammond. per i motivi di cui sopra.
nei preset cosa vuoi memorizzare:
- settaggio drawbars? (un secondo per farlo al volo)
- percussione? (un millisecondo per inserirla al volo)
- chorus? (come sopra)
- leslie? (su questo non saprei dire, io mi porto sempre il leslie vero, quello gira e mi fa aria e ciò mi basta emo )



ziberto ha scritto:
Continui a ragionare da purista

vero, hai anche ragione emo

peraltro io mi porto in giro hamichord, sul quale basterebbe una mossa rapida per memorizzare i preset sulla apposita ottava dai colori invertiti, ma non ne ho mai avuto la necessità


mi rendo conto che se fai brani in click e devi rispettare rigorosamente un mix "preconfezionato" i preset ci stanno eccome.
ma per fare rock o blues.... non credo di aver mai fatto lo stesso pezzo con lo stesso suono e con la stessa intenzione emoemo
(dipende da come gira la serata, dal locale, dall'impianto, dal tasso alcoolico, ecc. )

emo
Edited 22 Ott. 2016 0:32
taglia74 22-10-16 09.47
Non sono d'accordo che per fare blues rock il suo o sia uno o poco vario. Tutto dipende dal repertorio che si esegue. Si possono eseguire pezzi in cui servono organi da attacco x un solo, oppure fini per star sotto una voce, o ancora belli corposi x tenerli sotto un assolo di chitarra.
A seconda del pezzo x quel che mi riguarda il suono cambia eccome. Non dico che ne servano tanti, ma almeno una decina credo proprio di sì....e richiamarlo via midi serve xche magari li devo alternare a piani o altri arrangiamenti.
In più facendo x 10 ore al giorno un altro lavoro ed avendo una pupetta di 2,5 anni un bel preset da cui partire è quello che ci vuole perché purtroppo non ho modo di ricordarmi x ogni pezzo come avevo settato ogni singolo parametro.
X un professionista che tutto il giorno suona immagino che sia tutta un altra storia.....ma il mojo coi preset io me lo sarei comperato, senza no. Poi spippolare dal vivo piace anche a me....ma almeno devo avere un punto ben suonate da cui partire.
Edited 22 Ott. 2016 7:51
marcoballa 22-10-16 14.22
Forse allora c'è qualcosa che mi sfugge emo

Un preset su una workstation lo capisco: layer multipli di 4 o 5 (o più) timbri, con differenti punti di split lungo l'estensione della tastiera da 88 tasti, ecc.

Con un hammond lo stesso tempo che impieghi a schiacciare il tasto che cambierebbe il preset "a catena" da un'altra macchina lo usi per un settaggio di massima per questo o quel pezzo.

Però come detto, sono io che ragiono "fuori dal coro" (il fatto stesso che mi porti il Tornado anche in sala prove - due piani di scale - la dice lunga sul mio livello di disagio mentale)
emo
maxpiano69 22-10-16 14.35
@ marcoballa
Forse allora c'è qualcosa che mi sfugge emo

Un preset su una workstation lo capisco: layer multipli di 4 o 5 (o più) timbri, con differenti punti di split lungo l'estensione della tastiera da 88 tasti, ecc.

Con un hammond lo stesso tempo che impieghi a schiacciare il tasto che cambierebbe il preset "a catena" da un'altra macchina lo usi per un settaggio di massima per questo o quel pezzo.

Però come detto, sono io che ragiono "fuori dal coro" (il fatto stesso che mi porti il Tornado anche in sala prove - due piani di scale - la dice lunga sul mio livello di disagio mentale)
emo
Il problema non é tanto il tempo che ci metti ad impostarlo, che comunque sarebbe istantaneo rispetto al farlo a mano, ma ricordarti che nel brano X avevi le impostazioni Y.

Consideriamo poi che il Mojo61 non emula solo l'Hammond, ci sono anche gli altri strumenti e gli effetti per cui ad esempio anche per il Rhodes avere dei preset non sarebbe male.

Detto ció, la filosofia "vintage/hands on" con cui Guido ha progettato ed inteso il Mojo é chiara, peró magari (come leggi) va bene ad alcuni e ad altri meno. Ci sta emo
Edited 22 Ott. 2016 12:38
ziberto 22-10-16 16.24
@marcoballa

Beh, se continui allora insisto...emo

Vuoi paragonare un program change con un tasto solo su tutte le tastiere su cui stai suonando con un cambio di drawbars, percussione, chorus/vibrato, riverbero, saturazione e velocità leslie di un clone?
Cioè tu nel tempo di pressione di un tasto che agisce su, ricordo, più tastiere, mi vuoi dire che riesci a cambiare tutte quelle caratteristiche nel clone? Anche se tu ci riuscissi (e non è vero), dovresti poi premere il tasto programm change per le altre tastiere... anche fosse solo un'altra.
Hai voglia a parlare di millisecondi... Non fare finta di non capire...emo

Se non esci dal ragionamento purista non se viene a capo, come già detto... per un purista non andrebbe bene neanche recarsi con un qualunque piano digitale su un palco, no? Eppure ormai lo si accetta, come compromesso... beh, Balla, accetta pure quelli sui cloni!emo
Edited 22 Ott. 2016 14:25
SimonKeyb 22-10-16 16.31
il clone hammond è SOLO per i puristi. Per tutti gli altri ci stanno le workstation e le Clavia. emo

E' una provocazione chiaramente, però un clone hammond VERO ha degli aspetti filologici da cui non si transige, gli unici preset ammissibili sono quelli dell'ottava invertita. Niente pulsantini o altro a mio avviso.

Comunque con la pratica ci si muove veramente velocemente, ed è tutto sotto mano, come una console a bottoni. Ad un certo punto si apprendono degli automatismi, che ho sempre considerato (ad esempio) più difficili da acquisire nei sintetizzatori piuttosto, perchè non ci sono comandi a scatto, ma potenziometri da girare che richiedono una certa sensibilità.
anonimo 22-10-16 16.31
Dico sommessamente la mia: in un'ottica di musica pop/rock contemporanea, sopratutto coveristica/tribute, eseguita con diverse tastiere, splits, lakers etc, senza presets e "scene" non se ne esce

Se faccio blues, gospel, jazz, un certo tipo di rock "primigenio", i preset non servono proprio....
taglia74 22-10-16 17.52
Sbaglio io o ci sono cloni come l'hammond suzuki che i preset li hanno? Non sono diretti concorrenti del mojo? Secondo me i preset sarebbero un arma in più x vendere (vedi il mio caso in cui la discriminante la fanno i preset). Non credo di essere l'unico con questa esigenza. Certo mi piacerebbe trovarmi un hammond italiano con una cinquantina di preset (magari 20 di fabbrica che son più bravi di me di sicuro a farli) ed un suono da vero hammond.....diciamo che al mojo basterebbe un piccolo sforzo in più....emo
Nel mio caso poi suonando in due contesti differenti (uno pop rock e l'altro blues) il preset è d'obbligo xche vorrei un unico clone x entrambi i contesti
Edited 22 Ott. 2016 15:54
ziberto 22-10-16 19.09
@ anonimo
Dico sommessamente la mia: in un'ottica di musica pop/rock contemporanea, sopratutto coveristica/tribute, eseguita con diverse tastiere, splits, lakers etc, senza presets e "scene" non se ne esce

Se faccio blues, gospel, jazz, un certo tipo di rock "primigenio", i preset non servono proprio....
La tua ragionevolezza ormai non sorprende più...emo
ziberto 22-10-16 19.20
@ taglia74
Sbaglio io o ci sono cloni come l'hammond suzuki che i preset li hanno? Non sono diretti concorrenti del mojo? Secondo me i preset sarebbero un arma in più x vendere (vedi il mio caso in cui la discriminante la fanno i preset). Non credo di essere l'unico con questa esigenza. Certo mi piacerebbe trovarmi un hammond italiano con una cinquantina di preset (magari 20 di fabbrica che son più bravi di me di sicuro a farli) ed un suono da vero hammond.....diciamo che al mojo basterebbe un piccolo sforzo in più....emo
Nel mio caso poi suonando in due contesti differenti (uno pop rock e l'altro blues) il preset è d'obbligo xche vorrei un unico clone x entrambi i contesti
Edited 22 Ott. 2016 15:54
Mah, guarda... io non critico nessuna scelta: Crumar ne ha fatta una per Mojo, così come Clavia ne ha fatte altre per le versioni degli Electro, degli Stage, ecc...
Inutile "starla a menare" su cosa si sarebbe potuto fare... altrimenti si finisce sempre con le solite storie ("come è possibile che una tastiera nel 2016 non abbia la possibilità di fare split, layer, ecc...")... e qui sul forum ci sono campioni di queste storie (specie contro gli strumenti Nord).
Tu hai fatto una domanda (più che legittima), in base alle tue esigenze; hai trovato una risposta nel mercato... compra quello strumento e vivi felice.emo