Continuiamo... poi ci sono i pianoforti, che come detto all'infinito o piace il piano Roland, o... Peraltro è curioso il fatto che fra i pianoforti presenti ci sia un RD 1000 che non rende assolutamente giustizia all'originale, che gli somigli di più un pianoforte del JD800.
Ritornando nell'argomento più ampio: suona molto docile, è un problema? Sì e no, e comunque ci sono possibili via di fuga abbastanza efficaci.
Dico sì se si pensa di impiegarlo in un contesto in cui deve convivere con strumenti ingombranti.
Dico no se si pensa di lavorarci come strumento stand alone o assieme a strumenti moderni.
Come si può uscire dall'empasse?
- per i suoni creati direttamente con Zencore bisogna ricordare che la struttura a 4 partial, oltre a consentire un certo spessore anche spaziale, mette a disposizione un equalizzatore multibanda livello partial: ognuno ha la sua equalizzazione, già lì si può agire con precisione, si può pepare discretamente il suono già lì, prima di tutto il resto (che descrivo a seguire);
- per tutti i suoni (SN, VR, toni Zencore realizzati con i Model Expansion) bisogna invece ricordare che pur in mancanza dell'accesso diretto al aprtial EQ, ogni zona ha un equalizzatore multibanda dedicato, e che la catena effetti, apparentemente semplice (1 MFX per zona, 2 insert FX, chorus e riverbero, sezione master, total FX) consente di studiarsi bene gli interventi a livello MFX/IFX1/2 a livello master e a livello TFX. Sugli analogici e sulle emulazioni digitali storiche ho trovato interessante l'utilizzo di un paio di effetti, che sarebbero il Ton Fattener e il LoFi compressor. Il primo è un warm saturator con regolazione della presenza delle armoniche pari e dispari, mentre il secondo è un compressore digitale che settato opportunamente avvicina molto alle vecchie conversioni D/A senza comprimere: mai usati assieme, ne basta uno, anche perché poi resta comunque la sezione master per gli ultimi aggiustamenti, in compressione ed equalizzazione.
In conclusione: trovo che oggi, con il prezzo leggermente più basso rispetto al 2022, il Fantom 07 sia una tastiera assolutamente da non sottovalutare, anzi, il rapporto qualità/prezzo/prestazioni non è paragonabile a nessuna delle midrange in commercio perché offre comunque una marea di funzioni e una tonnellata di suoni, rendendola appetibile a diverse tipolgie di utenti finali: può essere una workstation, un synth, una groovebox, un campionatore, un controller avanzato per DAW, il cuore di un setup DAWless complesso... è come se avessero compresso in unico prodotto la serie MCX0X, il VerseLab, i pianoforti RD, il clone VR, gli analogici... tante cose, ma anche tanti compromessi (come è logico aspettarsi su una midrange)..
La qualità costruttiva peraltro è ottima: se 3 anni fa potevo storcere il naso di fronte a leggerezza e materiali apparentemente più poveri rispetto al Big Fantom, oggi posso dire che è un carrarmato: sembra nuovo il mio Fantom 07, il display è preciso come un orologio e il touch non perde colpi, le connessioni posteriori che ho sollecitato alla grande sono solide come il cemento, la meccanica è molto valida per la sua tipologia (synth action).
Penso inoltre che il 76 tasti sia il modello più sensato per via dell'estensione (non comprerei un 88 perché i pianoforti non sono il suo forte), anche se non ha più la bella semipesata di FA07.
Insomma, compratevelo ora che il prezzo è sceso se volete una bella tuttofare