Casio px5s: reddere rationem

orange1978 28-09-18 19.20
@ kurz4ever
orange1978 ha scritto:
...ma la casio non hai mai pensato di poter competere in senso assoluto con nord stage o kronos! penso sia ovvio.

il fatto é peró che casio px5s quando uscí sul mercato a 800 euro alla fine valeva quasi ogni euro speso, perche la quantitá di features unita a quelle dimensioni e portabilitá ne facevano un prodotto estremamente competitivo e senza concorrenti.

E' uscita a più di 900 ed è rimasta lì un bel pò, e con fascia superiore (FA08/MOXF8/Artis/MP7 tanto per fare qualche nome ) secondo me non può competere.
non compete in senso assoluto questo si, ma compete per il fatto che se ad esempio sei come un mio amico un musicista da strada che suona in giro per l'europa nelle piazze e nelle stazioni metro etc...sará un po dura che potrai salire sulla metro con una motif xf8, e poi arrivato a piedi alla destinazione con cosa pensi di alimentarla? mentre carellino con casio, roland cube street sulle spalle, entrambe alimentate a batteria....e ci suoni ovunque anche x la strada e alla fine te lo porti anche in autobus o metro.

la stessa cosa non puoi farla ne con artis ne tantomento con mp7 o motif xf8...la fa08 é simile ma comunque pesa di piu, é piu ingombrante e non si alimenta certo a batterie.
orange1978 28-09-18 20.02
@ benjomy
orange1978 ha scritto:
e tutti qui a lamentarsi di un pianoforte portatile che sull usato va dai 400 ai 550 euro

no. io mi lamento quando sento dire che ha un suono "profesionale"
a casa mia (ma non solo) , l'espressione professionale vuol significare " attrezzatura che viene usata da professionisti"
ecco il pianoforte PX5 non mi pare si possa definire professionale.
lo stesso dicasi quando sento che non si percepisce la differenza fra un VSt (vintage D) e il pianoforte del PX5
Il px5 è un prodotto che si inserisce in unacerta fascia di prezzo ( bassa) e quello offre. Niente di più.
anzi , a mio parere, offre di meno.
non condivido assolutamente.

in parte é vero quello che dici ma solo in parte...la realtá é ben piu complessa:

1) suono professionale oggi é molto relativo come concetto, dipende dal contesto...ci sono artisti che professionalmente fanno musica house e guadagnano 100 volte piu di te in un mese, voglio dire....non sono "hobbisti" ma artisti di calibro internazionale....e fanno i pezzi con il pianoforte della korg m1 o della roland jv1080....perche? potrebbero permettersi le migliori librerie e vst o addirittura un pianoforte vero, eppure scelgono la korg m1?
....perche in quel contesto rende meglio nel mix! ed é un contesto professionale dato che i loro brani sono hit con due milioni di visualizzazioni, non certo brani per la sagra della polpetta.

e ricordiamoci che strumenti come korg t1, ma anche senza andare lontano korg triton hanno calcato palchi di serie A pur avendo un suono di pianoforte molto inferiore al casio, e lo stesso dicasi per la korg sg pro.. pur essendoci gia di meglio, nel 1992 esistevano gia i campionatori con svariati mega di ram e suoni di piano su cd rom di qualitá alta, ma molti andavano sul palco con la korg t1...e negli anni 80 whitney houston in tour aveva la tastierista che suonava con il pianoforte della korg m1, era il meglio a disposizione? niente affatto....c erano il synclavier o l'audioframe che erano pure meglio, ma alla fine sono andati in tour con la m1.

2) essere un "professionista" oggi é un termine molto molto relativo....professionista é uno che esercita professionalmente la musica, gli attrezzi con cui tu eserciti la professione sono affari tuoi, cio che conta é il risultato, se tu fai il muratore e vieni a casa mia con la cassetta attrezzi della fisher price x i bimbi ma il lavoro che mi consegni é ineccepibile, non mi interesserá molto che tu lo abbia realizzato con dei tools giocattolo piuttosto che con attrezzi veri.

ora se tu di lavoro fai il pianista da cocktails, jazz lounge, o che sia....o semplicemente pianobar...e con il casio riesci ad arrivare a suonare ovunque e a farci le tue serate ben pagate e viverci....ma chi ti ammazza? chi ti puo dire qualcosa?

certo se per professionista intendi antonio farao oppure maurizio pollini é chiaro che in quel contesto il casio non va bene ma non andrebbe bene nemmeno un rd2000.

insomma dire "musicista professionista" oggi é relativo, non significa semplicemente "colui che suona con madonna o michael jackson" quelli sono una piccolissima parte, il professionista opera in vari contesti molto eterogenei, in alcuni di questi il casio andrebbe alla grande, in altri benino, in altri assolutamente no....fine della storia.
benjomy 28-09-18 20.16
@ orange1978
non condivido assolutamente.

in parte é vero quello che dici ma solo in parte...la realtá é ben piu complessa:

1) suono professionale oggi é molto relativo come concetto, dipende dal contesto...ci sono artisti che professionalmente fanno musica house e guadagnano 100 volte piu di te in un mese, voglio dire....non sono "hobbisti" ma artisti di calibro internazionale....e fanno i pezzi con il pianoforte della korg m1 o della roland jv1080....perche? potrebbero permettersi le migliori librerie e vst o addirittura un pianoforte vero, eppure scelgono la korg m1?
....perche in quel contesto rende meglio nel mix! ed é un contesto professionale dato che i loro brani sono hit con due milioni di visualizzazioni, non certo brani per la sagra della polpetta.

e ricordiamoci che strumenti come korg t1, ma anche senza andare lontano korg triton hanno calcato palchi di serie A pur avendo un suono di pianoforte molto inferiore al casio, e lo stesso dicasi per la korg sg pro.. pur essendoci gia di meglio, nel 1992 esistevano gia i campionatori con svariati mega di ram e suoni di piano su cd rom di qualitá alta, ma molti andavano sul palco con la korg t1...e negli anni 80 whitney houston in tour aveva la tastierista che suonava con il pianoforte della korg m1, era il meglio a disposizione? niente affatto....c erano il synclavier o l'audioframe che erano pure meglio, ma alla fine sono andati in tour con la m1.

2) essere un "professionista" oggi é un termine molto molto relativo....professionista é uno che esercita professionalmente la musica, gli attrezzi con cui tu eserciti la professione sono affari tuoi, cio che conta é il risultato, se tu fai il muratore e vieni a casa mia con la cassetta attrezzi della fisher price x i bimbi ma il lavoro che mi consegni é ineccepibile, non mi interesserá molto che tu lo abbia realizzato con dei tools giocattolo piuttosto che con attrezzi veri.

ora se tu di lavoro fai il pianista da cocktails, jazz lounge, o che sia....o semplicemente pianobar...e con il casio riesci ad arrivare a suonare ovunque e a farci le tue serate ben pagate e viverci....ma chi ti ammazza? chi ti puo dire qualcosa?

certo se per professionista intendi antonio farao oppure maurizio pollini é chiaro che in quel contesto il casio non va bene ma non andrebbe bene nemmeno un rd2000.

insomma dire "musicista professionista" oggi é relativo, non significa semplicemente "colui che suona con madonna o michael jackson" quelli sono una piccolissima parte, il professionista opera in vari contesti molto eterogenei, in alcuni di questi il casio andrebbe alla grande, in altri benino, in altri assolutamente no....fine della storia.
Dici delle ovvietà imbarazzanti ... banalizzi tutto... sciorinando il solito elenco sterile di nomi di tastiere. Guarda che non impressioni nessunoemo qui stiamo parlando di uno strumento Che principalmente dovrebbe emulare il suono di un vero pianoforte e che in questo intento è decisamente deficitario al punto che per un uso sostitutivo del pianoforte professionalmente è molto difficile che venga utilizzato . Poi è chiaro che in certi contesti può andare benissimo ma non era questo il senso del concetto.
orange1978 28-09-18 20.36
le mie banalità di cui parli saranno il tuo rosicare per il fatto che tu nemmeno quelle puoi dire, perche non le sai.

benjomy ha scritto:
qui stiamo parlando di uno strumento Che principalmente dovrebbe emulare il suono di un vero pianoforte

ecco, gia questo è un concetto sbagliato in partenza, il casio non nasce nemmeno dagli intenti della casio stessa come "emulatore" di eccellenza per il pianoforte acustico ma come una tastiera pesata a 88 tasti in grado di essere portata sul palco dal tastierista tipico che necessità di svariati suoni, tra i quali ANCHE il pianoforte acustico, infatti ha un sintetizzatore molto potente al suo interno, funzioni di controller midi, patterns e arpeggiatore, etc etc....il pianoforte insomma è solo una piccola parte di quello che si prefigge di fare la macchina

gli strumenti di cui parli tu, sono strumenti nati con l'intento di riprodurre quasi solo piano acustico e derivati con estremo realismo ed eccellenza, non solo nel suono ma anche nel feeling tattile e visivo, mi vengono in mente roland vpiano o yamaha cp1, che all'epoca erano pensati solo per quello.
la casio px5s non è assolutamente concepita in quell'ottica, lo si evince gia dal suo look moderno, è perciò inutile secondo me star qui a disquisire pagine e pagine riguardo un auto che nasce come utilitaria, se essa nei test in curva a 190 km/h ti esce di strada, non è pensata per correre in pista ma per muoversi tutti i giorni in città, portare i figli a scuola, andare a fare la spesa, non a correre a indianapolis.

benjomy ha scritto:
al punto che per un uso sostitutivo del pianoforte professionalmente è molto difficile che venga utilizzato


se si intende in un contesto di band pop/rock nella maggior parte dei casi lo puoi anche utilizzare dato che se non sei in tour con madonna o con rhianna il suono che uscirà da quelle schifezze di impianti attivi fbt o behringer o peavey, sarà talmente scarso complice anche l'assenza di console con pre altamente performanti, da rendere la differenza pratica tra una nord stage e il casio all'interno di un mix con batteria basso e due chitarre, ben piu ridotta di quello che si possa pensare.
certo...se sei in studio di registrazione e hai a disposizione un casio e una nord stage 3, penso che sia ovvio che la prima scelta sarà la nord come qualità sonora, ma dire che il casio su un palco non possa essere preso in considerazione professionalmente è una sciocchezza immane.
losfogos 28-09-18 20.37
Come mai questo post e' uscito fuori come un vulcano dormiente dopo 5 anni? Fiumi di parole e migliaia di risposte per una tastiera mediocre, dal suono brutto che piu' brutto non si puo'.
anonimo 28-09-18 20.38
benjomy ha scritto:
Poi è chiaro che in certi contesti può andare benissimo ma non era questo il senso del concetto.

Sto seguendo la diatriba. Penso invece che la confusione sia in ciò che ho quotato da benjomy.
Il contesto del Px5 è quello che ha spiegato Orange. Mentre il senso del concetto è quello di benjomy stesso: il Px5 non appartiene alla categoria stage piano pro tipo Roland Rd2000, Cp4, e altri best attuali.
Per 400€ si può fare, per 800€ no.
Per suonare “in strada” si può fare, per i palchi “seri” no.
Per giocarci e usarlo come master key, si può fare.
Per pilotarci il piano Vst di Hans Zimmer, scelte personali.
Per esercitarsi, dipende. Se studi classico no, se vuoi allenarti sugli accordi per il concerto di domani sera, si.
È tutto soggettivo, come la distinzione del prosumer e del consumer. Cioè io posso campare e spopolare con mezzi tecnici di categoria inferiore al top a disposizione, come posso fare la fame o passare tutta la vita all’ombra con i migliori strumenti musicali.

orange1978 28-09-18 20.44
@ losfogos
Come mai questo post e' uscito fuori come un vulcano dormiente dopo 5 anni? Fiumi di parole e migliaia di risposte per una tastiera mediocre, dal suono brutto che piu' brutto non si puo'.
grazie al fatto che io ne ho comprato uno! io alla fine sposto sempre gli equilibri delle cose nel bene e nel male....

che poi alla fine stavo pensando, se a qualcuno desse fastidio il fatto che casio a pochi centinaia di euro ha creato uno strumento piu pratico e non troppo diverso dalla loro superworkstation 88 tasti acquistata a peso d'oro e responsabile di una doppia ernia, magari solo per il gusto di dire "anche io ce l'ho non solo il tastierista che suona con beyonce", facendo cosi ha ottenuto il risultato contrario dato che casio con questo prodotto "mediocre" da ragazzino sfigato (stando a certi commenti) ha fatto parlare in un forum talmente tanto da superare il record assoluto.

insomma, quando la gente parla continuamente di te dicendo che fai schifo alla fine però sei diventato famoso! magari piu di uno bravissimo del quale però non ne parla mai nessuno alla fine.
benjomy 28-09-18 20.46
@ losfogos
Come mai questo post e' uscito fuori come un vulcano dormiente dopo 5 anni? Fiumi di parole e migliaia di risposte per una tastiera mediocre, dal suono brutto che piu' brutto non si puo'.
emoemoemo
losfogos 28-09-18 21.19
orange1978 ha scritto:
.......che poi alla fine stavo pensando, se a qualcuno desse fastidio il fatto che casio a pochi centinaia di euro ha creato uno strumento piu pratico e non troppo diverso dalla loro superworkstation 88 tasti acquistata a peso d'oro e responsabile di una doppia ernia, magari solo per il gusto di dire "anche io ce l'ho non solo il tastierista che suona con beyonce"........


Direi che e' l'ultimo dei miei problemi quello se "mi infastidisce" la Casio e le sue tastiere, rimorsi non ne abbiamo. Per quanto mi riguarda neanche problemi di ernie per "sacrifici-emulativi" nei confronti di personaggi mitolologici dei palchi. Cio' che ho fatto in 32 anni che suono 'a ggiro non mi fa rimpiangere troppo, e se devo comprare uno strumento e' perche' mi deve far lavorare, non altro emo


paolo_b3 28-09-18 21.23
losfogos ha scritto:
Cio' che ho fatto in 32 anni che suono 'a ggiro


Ah sei giovane!!! Beato te...

Scusa LosFogos!!!!

anonimo 28-09-18 21.25
Uno che fa il buskers con una tastiera pesata a 88 tasti ama farsi camminare sopra i testicoli con i tacchi a spillo emo
losfogos 28-09-18 23.03
@ paolo_b3
losfogos ha scritto:
Cio' che ho fatto in 32 anni che suono 'a ggiro


Ah sei giovane!!! Beato te...

Scusa LosFogos!!!!

Non credo, ho detto che suono in giro da 32 anni, ma ho cominciato molto prima, e sono del '67
Roberto_Forest 28-09-18 23.44
Io ho preso inizialmente Casio px5 per usarlo come master, usando vintage d o Kawai ex pro come vst. In contesto jazz. Visto che era difficile e scomodo avere un monitoring stereo, e ascoltando da una sola cassa il vintage d faceva schifo, a un certo punto ho iniziato a usare il suono interno del Casio, il campione mono, e mi sono trovato meglio.
Il problema è che in live pochissimi anche tra il pubblico sentiranno bene il panorama stereo, e i campioni dei vst spesso fanno veramente fatica a essere decenti se ascoltati da una cassa sola, troppo aperti. Il cp4 ad esempio è meno aperto e in live funziona. Invece anche nord è troppo aperto, il campione royal d ancora si salva, ma tutti gli altri no. Mercoledì ho suonato in contesti jazz, usando prevalentemente il royal d, ogni tanto ho provato a cambiare nel silver, o italian, o Imperial ed erano veramente insuonabili, sembravano un sitar da quanti mediosi erano. E le casse erano due sr club 150, quindi non male.

P.s. Comunque è normale usare il px5 anche con expander o pc/tablet, proprio per le sue doti da master che invitano a usarlo
anonimo 28-09-18 23.54
insuonabile il nord con l'italian? emo
anumj 29-09-18 06.20
@ losfogos
Come mai questo post e' uscito fuori come un vulcano dormiente dopo 5 anni? Fiumi di parole e migliaia di risposte per una tastiera mediocre, dal suono brutto che piu' brutto non si puo'.
perché l'ho fatto io
anumj 29-09-18 06.51
Andrea quoto tutto il tuo post, ma in particolare:

orange1978 ha scritto:
insomma dire "musicista professionista" oggi é relativo, non significa semplicemente "colui che suona con madonna o michael jackson" quelli sono una piccolissima parte, il professionista opera in vari contesti molto eterogenei, in alcuni di questi il casio andrebbe alla grande, in altri benino, in altri assolutamente no....fine della storia.


Fermo restando, che quando leggo "il PX5s non va bene su palchi seri... " o simili, penso di poter affermare con una certa sicurezza che è una grandissima minchiata, peraltro senza il supporto di alcun riscontro oggettivo (logico o scientifico).
Minchiatona, anche perché, partiamo dalla definizione di quali sono i palchi dove andrebbe bene questa o quella tastiera?

I palchi seri... Dove cazzo suono e vengo pagato, a me basta per definirlo serio... serissimo!

Zawinul ha suonato un obsoletissimo M1 fino a 3 mesi prima della morte sui palchi di tutto il mondo, cristo iddio.

E qui ancora a leggere le minchiate, i palchi e i non palchi... delle tastiere da usare per decreto ministeriale o per imposizione della Santa Sede.

Larry Dunn degli Earth Wind and Fire

La verità è che il "suono" in quanto percezione sensoriale è un fatto soggettivo. Tutto il resto sono discorsi tipici del succube del brand e delle mode, tastierai da salotto e pseudo artisti con la sindrome della tastiera-mutanda.

... e suonate cazzo.
paolo_b3 29-09-18 07.06
@ losfogos
Non credo, ho detto che suono in giro da 32 anni, ma ho cominciato molto prima, e sono del '67
Era una battuta, ma posso confermarti che sei giovane, almeno rispetto a me emo
anumj 29-09-18 07.32
zaphod ha scritto:
Tanto per portare acqua al mulino del Px5, quando lo avevo mi sono accorto che non sempre il piano suona male... voglio dire, dipende in che cosa lo si fa uscire. Ricordo un live, sul px5 avevo fatto il miglior suono di piano possibile, ma lo tenevo a volume zero perché stavo pilotando il portatile con Vintage D. Uscivo dal Pocket Two che usavo allora, impianto bello ma non dettagliatissimo. Bene, mi si inceppa il portatile, tiro su il volume del px5 per non interrompere la performance, e... sorpresa! Non c’era tutta questa differenza. A casa, nei monitor, c’era un abisso. Ma in quel contesto il gap tra i due suoni non era così marcato. Chiaramente, era più dovuto al fatto che il Vintage D nel a Pocket Two non si esprimeva al 100%. Questo avvenimento mi ha fatto riflettere. Poi per carità, sono tornato al CP1 perché il piano non è solo suono ma anche tasto.


E ti porto anche la mia di testimonianza...

Ho passato giornate a cambiare i giganteschi suoni di piano acustico del NS2 per trovare di volta in volta quello ideale per ogni situazione. Il risultato era che mi dovevo comunque accontentare o nei peggiori casi addirittura l'insoddisfazione mi portava, dove possibile, a switchare ai piani elettrici del NS, per una maggiore amalgama del mix di insieme.

Probabilmente, lo dico in tutta onestà, c'entra anche un aspetto psicologico: io da uno strumento di 3000 euro e passa pretendo il massimo in ogni situazione, e scusate cazzo! Mentre di fronte ad uno strumento con minori possibilità magari tendo ad assumere un atteggiamento più positivo o addirittura di sfida, dove metto in gioco più me stesso che lo strumento.

Uno strumento più semplice ti spinge a compensare i suoi limiti, portandoti a superare i tuoi.

markelly2 29-09-18 07.41
@ anumj
zaphod ha scritto:
Tanto per portare acqua al mulino del Px5, quando lo avevo mi sono accorto che non sempre il piano suona male... voglio dire, dipende in che cosa lo si fa uscire. Ricordo un live, sul px5 avevo fatto il miglior suono di piano possibile, ma lo tenevo a volume zero perché stavo pilotando il portatile con Vintage D. Uscivo dal Pocket Two che usavo allora, impianto bello ma non dettagliatissimo. Bene, mi si inceppa il portatile, tiro su il volume del px5 per non interrompere la performance, e... sorpresa! Non c’era tutta questa differenza. A casa, nei monitor, c’era un abisso. Ma in quel contesto il gap tra i due suoni non era così marcato. Chiaramente, era più dovuto al fatto che il Vintage D nel a Pocket Two non si esprimeva al 100%. Questo avvenimento mi ha fatto riflettere. Poi per carità, sono tornato al CP1 perché il piano non è solo suono ma anche tasto.


E ti porto anche la mia di testimonianza...

Ho passato giornate a cambiare i giganteschi suoni di piano acustico del NS2 per trovare di volta in volta quello ideale per ogni situazione. Il risultato era che mi dovevo comunque accontentare o nei peggiori casi addirittura l'insoddisfazione mi portava, dove possibile, a switchare ai piani elettrici del NS, per una maggiore amalgama del mix di insieme.

Probabilmente, lo dico in tutta onestà, c'entra anche un aspetto psicologico: io da uno strumento di 3000 euro e passa pretendo il massimo in ogni situazione, e scusate cazzo! Mentre di fronte ad uno strumento con minori possibilità magari tendo ad assumere un atteggiamento più positivo o addirittura di sfida, dove metto in gioco più me stesso che lo strumento.

Uno strumento più semplice ti spinge a compensare i suoi limiti, portandoti a superare i tuoi.

Mi viene in mente che i più grandi musicisti che han fatto la storia, suonavano con strumenti tenuti insieme col fil di ferro, e lasciati e ripresi più volte al banco dei pegni.
zerinovic 29-09-18 07.41
anumj ha scritto:
Uno strumento più semplice ti spinge a compensare i suoi limiti, portandoti a superare i tuoi.

emo