@ anumj
Il T1 era una cosa eccessiva già allora, peso, prezzo... Ci si sbavava dietro, ma alla fine era un M1 ex con un po di ram.
Il realismo ha fatto passi da gigante secondo me, non il timbro in senso lato.
Se prendo un piano di allora come il Korg Sg1d o un RD300 (non l'RD300 dell'era moderna, ma proprio il fratello piccolo dell'RD500) e lo confronti con un CP5 ti viene da ridere.
Erano meno realistici, molto meno, ma avevano un pressione dinamica e timbrica che spaccava il culo ai passeri.
Se si tralascia il realismo e ci si sposta verso il suono sintetico puro, beh... parlerei di involuzione esponenziale più che di progresso.
O no?
Poveri passeri
Ti do ragione: dal lato sintetico è molto tempo che non si vede nulla di nuovo, anche se potenzialmente le case costruttrici potrebbero fare uno sforzo in più, invece di propinarci sempre le solite minestre riscaldate.
Basterebbe implementare i modelli fisici in modo più robusto di quanto non fosse stato fatto per VL1 e si aprirebbe un altro interessante capitolo.
Dal lato emulativo, invece, mi ritengo soddisfatto del compromesso raggiunto fino ad ora, almeno nella parte della ricreazione del timbro pianistico.
Per quanto invece riguarda gli archi solisti, in sezione ed orchestrali, nonostante anche qui rispetto ad anni fa ci sia la leccarsi i baffi, siamo parecchio lontani. Basta pensare alla quantità di articolazioni che sono necessarie per riprodurre con una certa verosimiglianza dei fraseggi, come se dovessimo fare un collage di minuscole fotografie. Il campionamento non è infatti una fotografia di un evento sonoro?