@ mima85
Pianolaio ha scritto:
Ma alle loro orecchie, e io aggiungo, anche alle orecchie di quelli che vengono a sentirmi e a TUTTI i fonici, le Nord hanno un ottimo impatto sonoro. Superiore generalmente alle altre tastiere.
Qui però devo fare un po' "l'avvocato del diavolo", mi spiego: probabilmente la cosa non è dovuta unicamente alla qualità degli strumenti Nord, ma anche al fatto che spesso e volentieri chi usa "le altre tastiere" si limita ai preset senza nemmeno toccarli. E sappiamo tutti quanto di fabbrica siano annegati negli effetti i preset delle tastiere Yamaha, Roland, eccetera, mentre i suoni delle tastiere Clavia arrivano dal produttore già di loro con gli effetti molto meno prominenti.
Quanti tastieristi si preoccupano di ridurre o addirittura eliminare gli effetti quando suonano in un gruppo? Sappiamo benissimo che un pianoforte annegato nel riverbero (come arriva normalmente di fabbrica) in cuffia o nell'impianto a casa è straordinario, ma nel contesto di un gruppo con altri strumenti annega nel marasma sonoro. Quanti si preoccupano di ridurre o disattivare quel riverbero sulle loro Motif, Kronos, eccetera? E quanti si preoccupano di giocare con l'equalizzatore in modo da rinforzare quelle bande (tipicamente i medio-alti) che permettono di "tagliare" il mix ed uscire dal casino di bassi, chitarre e batterie?
Secondo me ben pochi, perlomeno in ambito amatoriale. E sempre secondo me questa è una di quelle cose che favorisce l'idea che le Nord suonino meglio.
quoto.
E aggiungo, a rincarare la dose

, che le Nord suonano mediamente bene
perchè sono tra le tastiere che ti fanno fare meno danni in fase di programmazione dei suoni.
Non è politicamente corretto, ma ritengo sia la verità. Tutti ci sentiamo sound designer, ma la dura realtà è che
pochi sono veramente in grado di programmare un suono che hanno nella testa e, contemporaneamente, di farlo uscire dignitosamente in live. Quindi il peccato originale del presettaro è solo una parte del problema.
Le workstation in particolare ti danno tantissimi parametri su cui intervenire, e ogni parametro si traduce a volte in un passo che ci posta lontano dall'avere un suono vivido e reale. Moltissimi suoni, che costano minuti (anche ore) di programmazione, ci sembrano suonare benissimo in cuffia, ma in live si rivelano tragici e inconsistenti. E qui mi ricollego all'esperienza di Pianolaio: quando suoni con qualcuno che non è l'amico di quartiere, ma con qualcuno che magari ha suonato con piani acustici o hammond veri sul palco, è possibile (oltre che sacrosanto) che vogliano
quel suono, e vedendo una Nord sanno che quel suono lo possono risentire. Certo non ci sono solo le Nord che fanno il miracolo...