Yamaha MODX M

greg 26-10-25 22.38
@ Ko_tatsu
Fai la diretta live su youtube dell'unboxing emo
Ne fossi capaceemo
greg 26-10-25 22.39
E' un bello strumento, nulla a che vedere con lo chassis poco elegante della Modx 1° tipo.
Compatta e leggera, sensazione di solidità superiore alla sua sorella.
Tocco la tastiera e..............mi piace, fluida e resiste di pìù rispetto alla precedente, non tocchi subito il fondo.
E' in assoluto la migliore keybed utilizzata da Yamaha su una scaded.
Accendo e una sensazione a primo impatto di uno strumento ben equilibrato con tanta logica del pannello .
Ritengo sia assolutamente pieno di comandi e che sia gestibile dal vivo.
E' una tastiera live
greg 26-10-25 22.53
Passo rapidamente al toutchscreen,
Avevo sentito che è stato utilizzato il medesimo del predecessore,
Ebbene, possedendolo ancora, so di cosa parlo, molto preciso e più sensibile dell'odioso toutch della vecchia(si fa per dire) Modx.
Vado alle prerformances, mentre noto che la scheda audio si pilota con il secondo degli otto cursori con tanto di serigrafia sottostante.....era prevedibile.
Sono rimasti come controlli a potenziometro il gain degli ingressi audio e il time per l'arpeggiatore.
Pulsante che inserisce e disinserisce l'utilizzo del glide, non ho ancora verificato se col potenziomentro time o con qualche cursore si regola il detto comando.
passo rapidamente ai suoni verificando immediatamente (prova rigorosamente con le mie splendide cuffie AKG, vista l'ora) il notevole incremento di pianoforti diversificati come adesso accade ovunque, a partire dai VST e plugin dedicati.
Si trovano, tra gli altri, un Felt, U1, CFX2, e tanti altri.
Li trovo migliorati, più naturali, buona dinamica e suonabilità con questa semipesata, che, ribadisco, ha un suo perchè e con la 76 tasti troverà molte persone che potranno sacrificare una master pesata o il modello ad 88 tasti.
Belle, molto, alcune performances di Brass strimpellate,
Archi in molte salse, oltre che credibili, anche e soprattutto densi, piacevoli da suonare.
gli organi.......................ragazzi, qui ci hanno lavorato parecchio.
Io non sono un hammondista, ma, a causa di repertori specifici, utilizzo molto 'l'Hammond' attraverso i suoi cloni.
Questi suoni si avvicinano tantissimo ai va rii CK e, forse, sfiorano la qualità audio di un YC.
Molto bello l'innesto del rotary dei cloni Yamaha, vedrete che saranno in tanti ad esserne soddisfatti
Ko_tatsu 26-10-25 23.10
@ greg
Passo rapidamente al toutchscreen,
Avevo sentito che è stato utilizzato il medesimo del predecessore,
Ebbene, possedendolo ancora, so di cosa parlo, molto preciso e più sensibile dell'odioso toutch della vecchia(si fa per dire) Modx.
Vado alle prerformances, mentre noto che la scheda audio si pilota con il secondo degli otto cursori con tanto di serigrafia sottostante.....era prevedibile.
Sono rimasti come controlli a potenziometro il gain degli ingressi audio e il time per l'arpeggiatore.
Pulsante che inserisce e disinserisce l'utilizzo del glide, non ho ancora verificato se col potenziomentro time o con qualche cursore si regola il detto comando.
passo rapidamente ai suoni verificando immediatamente (prova rigorosamente con le mie splendide cuffie AKG, vista l'ora) il notevole incremento di pianoforti diversificati come adesso accade ovunque, a partire dai VST e plugin dedicati.
Si trovano, tra gli altri, un Felt, U1, CFX2, e tanti altri.
Li trovo migliorati, più naturali, buona dinamica e suonabilità con questa semipesata, che, ribadisco, ha un suo perchè e con la 76 tasti troverà molte persone che potranno sacrificare una master pesata o il modello ad 88 tasti.
Belle, molto, alcune performances di Brass strimpellate,
Archi in molte salse, oltre che credibili, anche e soprattutto densi, piacevoli da suonare.
gli organi.......................ragazzi, qui ci hanno lavorato parecchio.
Io non sono un hammondista, ma, a causa di repertori specifici, utilizzo molto 'l'Hammond' attraverso i suoi cloni.
Questi suoni si avvicinano tantissimo ai va rii CK e, forse, sfiorano la qualità audio di un YC.
Molto bello l'innesto del rotary dei cloni Yamaha, vedrete che saranno in tanti ad esserne soddisfatti
Grazie mille per la recensione in primissima battuta greg, sembra tutto davvero molto interessante emo
greg 26-10-25 23.13
Passo rapidamente alle chitarre che mi stanno facendo provare l'emozione della prima volta con la Tyros.
Suoni organici, puliti, fluidi, come Yamaha ( e ne ho posseduti di grandi strumenti della casa) non aveva mai ottenuto.
Bassi imperiosi
L'utilizzo del portamento, glide, come preferite chiamarlo, è molto presente in tante performances della casa, si tratti di synth virtual analog (decenti), si tratti di brass ibridi, si tratti di suoni FM.
A proposito suonano benissimo le nuove performances con continuo richiamo al DX1, probabili patches doppie proprio per emulare il glorioso mostro FM bitimbrico.
Tutto ciò che ho sentito, rapidamente, non mi è parso affatto messo lì a caso , praticamente sono performances che ognuno di noi, a modo suo, potrebbe subito sfruttare senza lavorarci troppo alla ricerca della estrema personalizzazione.
Ribadisco che l'uso del toutchscreen è piacevole e non irritante come il precedente, niente affatto preciso e con scarsa sensibilità.
I colori di pulsanti, potenziometri, del capezzolone, mi danno l'impressione che aiutino il flusso di lavoro e riesci più rapidamente a intervenire sulle variazioni da apportare sia live che in studio.
La grafica è molto piacevole, sembra davvero una plancia estremamente ergonomica.
A primo acchito ritengo che Yamaha per la prima volta si sia superata decisamente sul discorso qualità prezzo.
Io non so se questa workstation-synth sarà apprezzata da tutti, so di certo di aver fatto la scelta migliore proprio riguardo il valore aggiunto che darà al mio setup e alle mie reali esigenze tastieristiche.
Il Montage M è lo strumento professionale
Ma questo gli va dietro di poco e la distanza di prezzo riguarda effettivamente solo l'hardware e la qualità dei convertitori, come è giusto che sia.
Farò analisi più approfondite man mano che ne prenderò confidenza nell'utilizzo
In larga parte la sensazione è che ci lavorerò pressappoco come con il vecchio Modx, ma i cursori raddoppiati mi aiuteranno tantissimo anche col software che utilizzo come arranger, visto che sui comandi live ero costretto a premere il pulsante che variava da 1-4 a 5-8 e viceversa. ora non ne avrò bisogno potendo intervenire senza dover variare e poter impostare e personalizzare i fill, gli intro. gli ending, variazioni e stacchi di batteria su determinati tasti
greg 26-10-25 23.32
@ Ko_tatsu
Grazie mille per la recensione in primissima battuta greg, sembra tutto davvero molto interessante emo
Francamente mi sta piacendo. Come avrai notato non mi azzardo a confrontarlo qualitativamente ad altre case concorrenti: ognuno ha la libertà di decidere per sè cosa sia meglio, più conveniente, più adatto al proprio modo di suonare, ai repertori da andare a sciorinare.
E' uno strumento Yamaha, punto.
E' fluido, non necessiterà di particolari interventi sui suoni e credo, ognuno avrà tempo per dare i ritocchi necessari.
Utilizzo masters con aftertoutch de la MPC 61 Akai provvista ach'essa, comunque provenendo da Modx 6+ (e prima da Modx8+) non sento la necessità di averlo a tutti i costi, ribadendo che il forte di qursto strumento, credetemi, sarà il software che è il MEDESIMO in tutto e per tutto del quale è provvista la Montage M, quindi piena compatibilità tra hardware e software.
Quando si renderà disponibile (nella confezione già posseggo i codici per i download) lo scarico dal sito Yamaha sono straconvinto che la potenzialità sarà bestiale.
Ribadisco che poi con l'uso di un software tipo il 'mio' Cantabile, se non Camelot o altri davvero il resto intorno potrebbe apparire superfluo.
La qualità raggiungerà i livelli ottimali utilizzando una scheda audio adatta. Ma verificherò la differeza tra le schede audio delle due mie Modx, quella del Jupiter, la classica Scarrlett, Akai e la SLMk 2.
Vedremo.
Già in cuffia la sensazione è che questa Modx sia più HOT, liquida, la possibilità del controllo da pannello con pulsante e potenziometro del portamento, il nastro simulato da display lo renderà un synth live per eccellenza. Nonostante già le due versioni precedenti abbiano avuto larga diffusione mondiale, ritengo che Yamaha stia facendo centro un'altra volta.
Avrete notato che poco mi abbiano interessato, mai citandole, tutte le miriadi di demo che sono sul tubo.
I giudizi più o meno di parte o anche disinteressati li ho completamente bypassati
Le mie prime valutazioni ed affermazioni riguardano esclusivamente l'impatto che sto avendo col nuovo strumento
Vi invito anche a suggerirmi cosa provare, che parte dello strumento vi può interessare, attrarre.
così finiamo di scoprirlo insieme in tutto e per tutto
morgan74 27-10-25 07.16
@ greg
Francamente mi sta piacendo. Come avrai notato non mi azzardo a confrontarlo qualitativamente ad altre case concorrenti: ognuno ha la libertà di decidere per sè cosa sia meglio, più conveniente, più adatto al proprio modo di suonare, ai repertori da andare a sciorinare.
E' uno strumento Yamaha, punto.
E' fluido, non necessiterà di particolari interventi sui suoni e credo, ognuno avrà tempo per dare i ritocchi necessari.
Utilizzo masters con aftertoutch de la MPC 61 Akai provvista ach'essa, comunque provenendo da Modx 6+ (e prima da Modx8+) non sento la necessità di averlo a tutti i costi, ribadendo che il forte di qursto strumento, credetemi, sarà il software che è il MEDESIMO in tutto e per tutto del quale è provvista la Montage M, quindi piena compatibilità tra hardware e software.
Quando si renderà disponibile (nella confezione già posseggo i codici per i download) lo scarico dal sito Yamaha sono straconvinto che la potenzialità sarà bestiale.
Ribadisco che poi con l'uso di un software tipo il 'mio' Cantabile, se non Camelot o altri davvero il resto intorno potrebbe apparire superfluo.
La qualità raggiungerà i livelli ottimali utilizzando una scheda audio adatta. Ma verificherò la differeza tra le schede audio delle due mie Modx, quella del Jupiter, la classica Scarrlett, Akai e la SLMk 2.
Vedremo.
Già in cuffia la sensazione è che questa Modx sia più HOT, liquida, la possibilità del controllo da pannello con pulsante e potenziometro del portamento, il nastro simulato da display lo renderà un synth live per eccellenza. Nonostante già le due versioni precedenti abbiano avuto larga diffusione mondiale, ritengo che Yamaha stia facendo centro un'altra volta.
Avrete notato che poco mi abbiano interessato, mai citandole, tutte le miriadi di demo che sono sul tubo.
I giudizi più o meno di parte o anche disinteressati li ho completamente bypassati
Le mie prime valutazioni ed affermazioni riguardano esclusivamente l'impatto che sto avendo col nuovo strumento
Vi invito anche a suggerirmi cosa provare, che parte dello strumento vi può interessare, attrarre.
così finiamo di scoprirlo insieme in tutto e per tutto
Canali midi delle varie parti di un performance modificabili?

Hai la possibilità di suonare il CFX o altro suono di piano acustico, attraverso una master a 88 tasti collegata via midi, e vedere come rende?
wildcat80 27-10-25 08.11
Faccio una domanda un po' banale: ma il non poter cambiare canale alle parti è davvero un problema? Io col Fantom non ho mai sentito la necessità di cambiare canale alle parti, e ci controllo 6 parti external senza problemi da anni.
Mi interessa capire dove sta l'inghippo.
giulio12 27-10-25 08.12
Complimenti per l'acquisto. Potresti darci un parere sul nuovo anx per il suono analogico?
greg 27-10-25 08.32
@ giulio12
Complimenti per l'acquisto. Potresti darci un parere sul nuovo anx per il suono analogico?
Posseggo diversi VST virtual, per adesso ti dico, da xalvo, non mi ha spettinato.
Chiaro che i presets possono non essere indicativi.
Comunque io dico che averlo inserito nella tastiera è un Bene..
Ad esempio il mio Hipe su MPC è un synth sicuramente presente e che in un mix lo faccio uscire anche tra basso e chitarre.

Roberto_Forest 27-10-25 08.55
@ wildcat80
Faccio una domanda un po' banale: ma il non poter cambiare canale alle parti è davvero un problema? Io col Fantom non ho mai sentito la necessità di cambiare canale alle parti, e ci controllo 6 parti external senza problemi da anni.
Mi interessa capire dove sta l'inghippo.
È semplice, se voglio usare una master esterna per pilotare i suoni della Modx, vorrei essere libero di assegnare qualsiasi combinazione di suono alla master, programmandolo dalla Modx, senza dover delegare alla master split o layer su diversi canali.

Esempio: voglio suonare i strings con Modx, e con la master voglio fare uno split basso e piano. Con la Modx vecchia avevi il basso e piano assegnato a un canale midi non modificabile, quindi dovevi programmare la master che facesse uno split e che mandasse a sx il canale midi del basso e a destra il canale midi del piano. E poi la patch successiva un setup diverso, e quindi oltre alla patch su Modx dove i modificare il preset sulla Master.
Invece cambiando i canali midi della Modx regoli il piano e il basso, già splittati, dalla Modx. La master deve sempre solo inviare su un unico canale midi (e quindi può anche essere non una master dedicata, magari basta anche un pino digitale qualsiasi).
Quindi in pratica se i canali midi non sono modificabili è molto difficile usare una master insieme alla Modx, se non in setup semplici dovevi mandi alla master un unico suono alla volta.
wildcat80 27-10-25 09.16
@ Roberto_Forest
È semplice, se voglio usare una master esterna per pilotare i suoni della Modx, vorrei essere libero di assegnare qualsiasi combinazione di suono alla master, programmandolo dalla Modx, senza dover delegare alla master split o layer su diversi canali.

Esempio: voglio suonare i strings con Modx, e con la master voglio fare uno split basso e piano. Con la Modx vecchia avevi il basso e piano assegnato a un canale midi non modificabile, quindi dovevi programmare la master che facesse uno split e che mandasse a sx il canale midi del basso e a destra il canale midi del piano. E poi la patch successiva un setup diverso, e quindi oltre alla patch su Modx dove i modificare il preset sulla Master.
Invece cambiando i canali midi della Modx regoli il piano e il basso, già splittati, dalla Modx. La master deve sempre solo inviare su un unico canale midi (e quindi può anche essere non una master dedicata, magari basta anche un pino digitale qualsiasi).
Quindi in pratica se i canali midi non sono modificabili è molto difficile usare una master insieme alla Modx, se non in setup semplici dovevi mandi alla master un unico suono alla volta.
Ok ho capito, è un problema estremamente diffuso, a me risulta che solo Korg in campo workstation, quantomeno di fascia media, consenta questo tipo di flessibilità.
Anche Fantom ha questo problema, ma a metà, nel senso che in ricezione le parti sono fisse ma modificabili in trasmissione per le parti external. In parte si può ovviare con la modalità external keyboard che di fatto replica sulla master le impostazioni locali, oppure si possono fare giochetti in local off con un MIDI loop.
Comunque il problema per così direi è diffusissimo, se non esistesse non sarebbe nato tutto il mercato dei router MIDI avanzati.
zerinovic 27-10-25 09.17
@ wildcat80
Faccio una domanda un po' banale: ma il non poter cambiare canale alle parti è davvero un problema? Io col Fantom non ho mai sentito la necessità di cambiare canale alle parti, e ci controllo 6 parti external senza problemi da anni.
Mi interessa capire dove sta l'inghippo.
non è tanto se la usi come master, ma se la usi come slave. ad esempio con le korg in generale, puoi prenderti una semplice master che trasmette su un solo canale. e prepararti i suoni su quella master come quelli sulla key di bordo. risultato è che se cambi la performance o combination, hai tutto pronto sia sulla key di bordo che sulla master. puoi tranquillamente suddividerti le 16 parti 8 sul global channel settato di default a 1. e altre 8 sul canale che sò 9 (cosi per simmetria, potresti anche usare il 2 o il 5...) ovviamente tutte le parti sono attivabili disattivabili a piacere e assegnabili a layer e split a piacere.
Adelo69 27-10-25 09.49
@ wildcat80
Ok ho capito, è un problema estremamente diffuso, a me risulta che solo Korg in campo workstation, quantomeno di fascia media, consenta questo tipo di flessibilità.
Anche Fantom ha questo problema, ma a metà, nel senso che in ricezione le parti sono fisse ma modificabili in trasmissione per le parti external. In parte si può ovviare con la modalità external keyboard che di fatto replica sulla master le impostazioni locali, oppure si possono fare giochetti in local off con un MIDI loop.
Comunque il problema per così direi è diffusissimo, se non esistesse non sarebbe nato tutto il mercato dei router MIDI avanzati.
No. In realtà tutte le Yamaha precedenti avevano i canali midi liberamente assegnabili (Mo, Mox, Moxf, tutti i Motif ecc...) emo
Dal Montage (e quindi MoDX) in poi, li hanno bloccati emo
emo
Adelo69 27-10-25 09.51
Greg, facci sapere la (per me fondamentale) questione dei canali midi emoemoemo
emo
wildcat80 27-10-25 09.56
Comunque ragazzi basta un iPad (che magari avete già) per risolvere il problema, tenuto conto che di prodotti attuali con queste caratteristiche non ce ne sono (ad eccezione di Korg) non ne farei una questione insormontabile
FoxCT_only_for_sales 27-10-25 09.57
@ Adelo69
No. In realtà tutte le Yamaha precedenti avevano i canali midi liberamente assegnabili (Mo, Mox, Moxf, tutti i Motif ecc...) emo
Dal Montage (e quindi MoDX) in poi, li hanno bloccati emo
emo
Lungi da contraddirvi e sicuramente sto per dire una sciocchezza infinita.
Ma tanto tanto tempo fa, mi ricordo che su Montage (primo modello, che possiedo), attivando la modalità "Master" e attivandola su ogni zona, è possibile cambiare il canale di invio/ricezione per ogni singola parte della performance.
Ripeto non me ne vogliate se sto sbagliando.
Qui mi pare che lo dice pure... Yamaha Synth Master Mode
lo dice anche Gemini ma lui è facile che si sbagli GEMINI
djfilippo 27-10-25 10.29
@ FoxCT_only_for_sales
Lungi da contraddirvi e sicuramente sto per dire una sciocchezza infinita.
Ma tanto tanto tempo fa, mi ricordo che su Montage (primo modello, che possiedo), attivando la modalità "Master" e attivandola su ogni zona, è possibile cambiare il canale di invio/ricezione per ogni singola parte della performance.
Ripeto non me ne vogliate se sto sbagliando.
Qui mi pare che lo dice pure... Yamaha Synth Master Mode
lo dice anche Gemini ma lui è facile che si sbagli GEMINI
Ha la stessa gestione software del Montage M, quindi è sicuramente possibile! Aspettiamo che ci diano conferma..
greg 27-10-25 10.34
Buondì, riprendo, per quel posso oggi per il poco tempo che ho causa prove duplici per due bands separate,
Intanto, per far posto agli sliders e pulsanti aggiuntivi i comandi sequencer sono slittati alla destra del display, non di poco conto poichè istintivamente, che si tratti di sequenze o di patterns capita di far partire al volo dal vivo o anche registrando di non focalizzare immediatamente i comandi.
Allora, ribadisco e lo faccio a chiare lettere,
Il problema dei canali midi francamente non lo vedo proprio.
Tenete presente che anch'io ho i grattacapi col bellissimo Jupiter che da solo spaccherebbe il mondo dei brani 'vintage', ma non ha flessibilità midi sulle scene. Io ho il problema soprattutto delle ottave, quando cerco di creare un layer con un piano su master aggiungendo i fantastici tappeti (pakistaniemo) di cui è capace questo mostro.
Ma, e dico , ma, una volta entrati in possesso del software si potrà ricreare un mondo con una semplice DAW e fare split e layers come meglio si crede.
Il problema non lo vivo, quando ho bisogno di suonare con Modx utilizzo semplicemente Groovybandlive che mi permette grandi layers e splits e modificare i suoni da software e memorizzarli direttamente, senza neanche guardare il pannello di Modx.
Comunque a breve accendo lo strumento e vi terrò aggiornati se questa modalità di assegnazione libera dei canali midi è attivabile
greg 27-10-25 10.43
Confermo, ad uso dei sintetisti, che il pulsante portamento è direttamente connesso al potenziometro Time con cui aumentarne e diminuirne il tempo.
A primo acchito ho l'impressione riguardo all'assegnazione canali midi in performances o scenes la modalità sia simile a Montage-Modx.
Compatibilità ancora possibile a partire da Motif xf fino ovviamente a Montage-Modx.