@ cecchino
Devo dire che ultimamente, con l’età che avanza e qualche acciacco anche pesante che mi ha impedito l’attività musicale per mesi, ogni tanto l’idea di smettere mi è venuta. In effetti, con la band “professionale”, quella con la quale abbiamo negli ultimi anni girato per locali, piazze etc., siamo in “in pausa”.
Ma mi sono tenuto, anche con fatica, anche cercando strumenti più leggeri per alleviare il peso delle prove e di qualche serata senza troppe pretese, la mia vecchia storica band. Con due di loro siamo in attività da 44 anni, qualcuno è arrivato poco dopo, qualcuno recentemente per sostituire amici che purtroppo non ci sono più.
A fare musica nostra, dopo i primi anni, abbiamo rinunciato. Ma siamo amici di una vita, riusciamo sempre ad inventarci qualcosa per mettere su una scaletta adeguata e andare a proporla, e pure le prove sono in realtà un’occasione per cazzeggiare insieme oltre a suonare e preparare i brani. Quindi ridimensionare se necessario sì, smettere no.
Concordo.
Riadattarsi è la cosa più importante.
Tornando in topic anche io sono in pausa, ho smesso da quasi due anni ormai, da quando è iniziata per me l'esperienza della paternità. A volte mi risulta pesante, a volte invece lo vedo come un sollievo.
La musica aveva iniziato a diventare un dovere e non un piacere, avendo deciso di iscrivermi al Conservatorio nonostante il lavoro, non la vedevo più con gli stessi occhi con i quali l'ho sempre vista, cioè un mezzo per potermi esprimere, per sfogarmi, per divertirmi.
Era diventata uno stress, alla fine un modo per dimostrare che non ero abbastanza e per demoralizzarmi.
Per fortuna è arrivata questa pausa, come un dono dal cielo.
Forse quest'anno riprendo anche io, lo spero tanto, ma se riprendessi di certo lo farei con i progetti che avevo prima di quella scelta avventata, cioè con la musica vera, quella che suonavo, con la quale mi esprimevo davvero ed ero felice.