@ giosanta
stesgarbi ha scritto:
Secondo me hai colto il punto.
Non voglio affatto negare che le salette a pagamento abbiano anch'esse la loro utilità, ma se un gruppo vuole davvero "fare musica insieme", nel senso di "crearla", costruirla in ogni suo dettaglio, sfumatura, dall'idea di base (melodia e accompagnamento) fino all'ultimo particolare dell'arrangiamento e del sound, allora la stanza disponibile h.24, dove tenere la propria strumentazione è davvero necessaria...
Concordo integralmente, nel senso che è un tipo di approccio dal quale, personalmente, non riuscirei a prescindere.
Dalle nostre parti e' un hobby,trovi anche persone brava ma finisce tutto:matrimonio,partenza per il militare(di cui ho scoperto da poco che la visita di leva non era obbligatoria) oppure devono andare in bagno,
io avevo predisposto anche il mio salone per il gruppo e comprata tutta l'attrezzatura:tutti spariti e nemmeno un grazie.
Avere un gruppo e' bellissimo perche' crei melodie impensabili rispetto a quando non sei nel gruppo..provai a far firmare un contratto ad altri musicisti..ma a parte qualcuno onesto che diceva "e' solo un hobby" la maggior parte non capiva il senso del contratto,con la scusa che siamo amici..purtroppo ci vorrebbe un associazione di categoria,come giornalisti,avvocati.
si crea un albo in cui,chi vuole,puo iscriversi ed avra' diversi vantaggi come sconti su strumenti o concerti.
Se sgarri vieni messo nella lista nera che a livello effettivo non comporta nulla,ma crea diffidenza e quindi manco per hobby potra' piu' suonare.Quelli che fanno musica per lavoro devono tutelarsi a costo anche di mettere qualche regola alla creativita' dei musicisti.