@ gunt
sinceramente il Micron non lo vedò così ostico. Limitato si...
Perchè è vero che ha solo 3 potenziometri, ma come sintesi sonora, le sue sezioni (i moduli) e relativi parametri sono abbastanza completi. Unico neo le sezioni non hanno dei potenziometri dedicati, ma sono dopotutto facilmente raggiungibili ognuna con il tasto relativo. Quindi se voglio cambiare l'inviluppo, premo il tasto corrispondente ed accedo ai suoi paramentri, semplice...
insomma, la struttura del synth, sullo ion la vedi, ma sul micron la percepisci senza problemi...è un pò più lento e meno intuitivo, ma ti obbliga a capire quello che devi modificare e non fare a cavolo...
in live è indubbiamente più problematico, ma anche qui, bisogna lavorare a casa e programmare i potenziometri....
insomma, per quello che costa, si parla di 240€, penso che non ci sia di meglio... forse un yamaha an1x, ma non so come sia a programmazione....
Mamma mia, devo essere parecchio tardo, perchè ho la Micron da anni e mi risulta ancora ostica. Torno a dire che non si può consigliare a uno che deve imparare la sintesi sottrattiva. Ci vuole uno strumento che sia chiaro nelle sezioni, intendo visivamente, e che abbia una manopola per ogni funzione. Se avessi cominciato con Micron suonerei ancora solo il pianoforte.
In quanto ai compromessi del VA rispetto al RA: leggerezza, polifonia (ma 8 note sono già tante), stabilità, affidabilità. Gli effetti interni, per me, non sono importanti, anzi "distraggono", vanno bene per chi già sa ottenere il sono che vuole da inviluppi e LFO.ciao
ciao