@ gig69
Prima dici : "Che senso ha inventare una scatola e riempirla di vst solo per avere un prodotto che costa un botto. Si prende un bel pc/mac una scheda audio ed una master e ci si crea un sistema ritagliato su misura"
e poi citi la Neko come unica alternativa alla Oasys, c'è qualcosa che stona,non credi?
Non è forse la Neko stessa una scatola riempita di Vsti che costa un botto ?
Mi trovi daccordo quando affermi : "penso invece che yamaha con cp1, roland con vpiano e korg con oasys abbiano in qualche modo anticipato almeno concettualmente cosa prevedano come sviluppi, hw dedicati ed affidabili con applicazioni proprie,poi da quelle nasceranno gli strumenti di grande diffusione" ma poi....non capisco, o bocci del tutto tentativi ibridi di abbinare hardware a Vsti come Neko,Muse e liontracs o devi motivare il perchè tra questi secondo te è solo la Neko degna di essere l'unica alternativa ad Oasys.
A mio modesto avviso c'è molto poco approfondimento in materia,in realtà spesso non ci si è nemmeno preoccupati di capire quello che offrono in più soluzioni come neko,liontracs,Muse ecc rispetto alla trittica Pc+scheda audio+ controller, nè ,soprattutto, ci si è mai documentati sulle differenze e sulle diverse soluzioni adottate tra Neko,Liontracs e Muse.
Edited 9 Apr. 2010 1:52
Se anche le grandi aziende intendono prendere in futuro la strada del pc-based, mi sa che parleremo sempre meno di "pasta sonora" perchè ad oggi queste macchine riproducono dei vst "standard" ed il mercato dei vst è già pieno di prodotti pronti all'uso che coprono qualsiasi esigenza.
In ogni caso la scelta di un sistema che "vada meglio" rispetto ad un altro potrebbe non essere più un fatto di gusto personale come oggi, imho.
Inoltre, con queste "nuove" proposte oggi ci si potrebbe trovare davanti ad un bivio per il futuro: solita minestra riscaldata delle 3 grandi oppure ristorante nuovo dove non so come si mangia? Ovvero, sono disposto ad accettare una generalizzazione della pasta sonora in favore di una maggiore flessibilità, multifunzionalità ed aggiornabilità pressochè continua?
Secondo me le 3 grandi se lo sono già chieste da un pezzo ma non possono fare il grande salto per il semplice motivo che non possono smettere di investire sulla continuità dei loro prodotti (le minestre riscaldate) che nella logica del marketing corrispondono a quote di mercato, blablabla, etc....., ma allo stesso tempo devono cominciare a studiare un qualcosa che non sia già obsoleto quando viene messo in commercio.
Forse la strada dei modelli fisici o modelli fisici+campioni potrebbe essere un'alternativa ai vst classici applicati ad un hardware dedicato, però le tempistiche tecniche di "passaggio" da un sistema all'altro sono lunghe e si rischia di uscire con prodotti ancor più obsoleti rispetto all'evoluzione dei sistemi pc-based.
E poi non è tutta sta novità: la tecnologia del pianoforte a modelli fisici+campioni non l'hano "inventata" e messa sul mercato Yamaha o Roland, ma un'azienda italiana purtroppo fallita, la GEM: il
promega 3 il quale insieme a dei pianoforti spettacolari e 320 note di polifonia aveva anche i fader motorizzati........eravamo all'inizio degli anni '90.
In più, se proprio volessi il piano a modelli fisici sul neko o sul receptor, per fare un esempio, potrei già acquistare pianoteq ed installarlo oggi stesso, oppure se volessi usare i vst sul mio synth potrei comprare la V-machine ed il gioco sarebbe fatto, non ci sarebbe nemmeno bisogno del pc, ( ovviamente in teoria...non ho conoscenze sufficienti ad affermalo con certezza).
Personalmente ritengo che lionstracs come concetto (workstation vst+arranger) possa abbracciare un ventaglio di eventuali utenze più ampio rispetto a neko e receptor, macchine pensate prevalentemente per produzioni "da studio".
Io penso che al di là dei problemi di crash di sistema, di complessità nell'utilizzo, e dell'approccio completamente diverso rispetto alle workstation di oggi, questi tre esempi di workstation pc-based soffrano principalmente di "politica commerciale", cioè a differenza delle 3 grandi che possono permettersi pubblicità ed una rete di distribuzione/assistenza capillare, questi "altri" sistemi si è praticamente obbligati a comprarli a scatola chiusa non avendo un'idea precisa e "tangibile" delle potenzialità e funzionalità musicali che hanno, ed anche perchè non si trovano in tutti i negozi (anzi, in quasi nessuno...), a fronte di un costo elevato.
Max