Yamaha dx7 e roland d50

mima85 15-04-11 00.13
@ danix_fortesque
scusa ma per programmazione cosa intendi? non'è una tastiera che una volta accesa puoi farla funzionare come tutte le altre? o per programmazione intendi impostare opzioni sofisticate dei tempi? scusa in anticipo della mia ignoranzaaa ma quando loro erano in vita io non ero ancora nato emo
Per programmazione si intende la creazione dei tuoi suoni. Le tastiere arrivano già presettate di fabbrica (od eventualmente dal precedente proprietario, se lo strumento è di seconda mano) con dei suoni, ed alcuni ovviamente possono anche non piacere. In tal caso ti crei te i suoni che ti piacciono, impostando appunto i parametri dello strumento per "istruirlo" a suonare in un determinato modo. Lo programmi, appunto.

Questo non significa che quando accendi la tastiera devi programmarla. La accendi, scegli il suono che vuoi, e suoni. Se poi vuoi modificare un suono preesistente per adattarlo ai tuoi gusti oppure crearne uno nuovo da zero, ecco che entra in gioco la programmazione.

Ovviamente se sei a completo digiuno di sintetizzatori questo può risultare abbastanza difficile, specialmente appunto con strumenti come il D-50 od il DX-7. Questo comunque non significa che non li puoi suonare. Significa semplicemente che se ti capiterà di voler modificare o creare un suono, dovrai sapere come funziona la tua macchina per poterla programmare.

Oppure, alternativamente a questo, caricare via MIDI sullo strumento un altro banco di suoni già pronto, scelto tra i tanti che si possono scaricare da Internet. Ma questo non significa comunque programmare il synth.
Edited 14 Apr. 2011 22:16
danix_fortesque 15-04-11 00.19
in sostanza fai un mix di suoni sempre della tastiera stesso o te la fà creare da zero con un regolatore? su youtube guardando dei video tipo questo qui sono molto simi hai brani anni 80 quelli che piacciono a me. e per questo motivo m'informo di questa tastiera per ottenere quei suoni che un giorno potrò suonarli. tanto a quanto capito il dx7 e il d50 sono intramontabili
Edited 14 Apr. 2011 22:20
mima85 15-04-11 00.47
@ danix_fortesque
in sostanza fai un mix di suoni sempre della tastiera stesso o te la fà creare da zero con un regolatore? su youtube guardando dei video tipo questo qui sono molto simi hai brani anni 80 quelli che piacciono a me. e per questo motivo m'informo di questa tastiera per ottenere quei suoni che un giorno potrò suonarli. tanto a quanto capito il dx7 e il d50 sono intramontabili
Edited 14 Apr. 2011 22:20
Allora, puoi agire in 2 modi:

1) Scegli un suono (meglio dire, in gergo tecnico, una PATCH) già esistente tra quelli salvati in memoria, e lo modifichi.

2) Parti con una patch vuota (che non suona quindi, o che suona un tono molto semplice quando premi un tasto), ed inizi a lavorare sui suoi parametri per creare il tuo suono.

Al termine di entrambe le procedure, salvi la tua patch in memoria, al posto di una già esistente che avrai deciso di "sacrificare" in quanto il suo suono non è di tuo interesse, in modo che questa non venga persa quando spegni il synth.

Tutto questo lo fai usando i controlli (bottoni, slider, potenziometri, ecc...) che la tastiera ti mette a disposizione sul pannello. Non serve altro. Gli apparecchi di cui ti parlavo prima (i "programmer") sono semplicemente dei dispositivi come questo, concepiti appositamente per evitare di dover programmare lo strumento usando solo i bottoni per navigare tra i menù del piccolo display, quando questo è sprovvisto di slider o manopole che semplificano il lavoro di programmazione (come lo sono appunto il D-50 ed il DX-7).

Sono apparecchi opzionali, e come puoi vedere, non tutti i synth hanno anche un programmer esterno, in quanto il loro pannello è già ricco di potenziometri e slider, rendendo inutile l'accessorio.

Ci sono anche synth che non hanno pomelli e slider da "spippolare" sul pannello e per i quali non è stato nemmeno costruito un programmer esterno. Il DX-7 è uno di questi, mentre il D-50 ha il PG-1000, che è quello che vedi nella prima immagine che ti ho linkato (ma, come detto, viene venduto a prezzi talvolta più alti del D-50 stesso emo).

Ti rendo attento al fatto che D-50 e DX-7 sono macchine un po' difficili da programmare perché trovarsi davanti ad uno strumento e non riuscire a cavarne i suoni che si desidera può essere abbastanza frustrante. Sappi quindi che se acquisterai uno od entrambi questi strumenti, dovresti spendere un po' di tempo per capire come programmarli, se vorrai creare i tuoi suoni. Altrimenti dovrai accontentarti delle patch presettate o di quelle che potrai caricare al posto di queste via MIDI.

Per quanto riguarda l'intramontabilità, è una mera questione di gusti. Qui sul forum c'è gente che solo a sentire un DX-7 od un D-50 gli viene la nausea, per via di quanto sono stati usati nella musica dei 2 decenni scorsi. Altre persone invece ogni volta che li suonano godono come dei ricci emo.

Io li apprezzo, ed infatti sono ben contento di averli nel mio piccolo studio.
Edited 14 Apr. 2011 22:53
danix_fortesque 15-04-11 01.19
intanto ti sei meritato un bel thanks per l'utilità e la tua disposizione. sei stato chiarissimo in tutto. domani sentirò i suoni del dx7 che possiede il mio istruttore. e credo che nel giro di un paio di mesi li acquisterò entrambi anche se potresti pensare che me ne farei. ma le voglio usare come seconda e terza tastiera. naturalmente credo di non comprare le periferiche opzionali anche perchè non avrei tutto questo tempo per accanirmi a queste macchine. semplicemente credo che i suoni che hanno parlando di style di 2 decenni fà sono meglio di una tastiera moderna come ad esempio la mia yamaha psr s710 che gli dò tanto di cappello visto che mi piace un sacco e possiede anche lei la qualunkue. un'ultima cosa riguardo il dx. acquisto la prima o la seconda versione?emo
mima85 15-04-11 11.04
danix_fortesque ha scritto:
intanto ti sei meritato un bel thanks per l'utilità e la tua disposizione. sei stato chiarissimo in tutto.


emo

danix_fortesque ha scritto:
anche se potresti pensare che me ne farei


E perché mai? Se ti piacciono prendile emo. Per quel poco che costano sono uno sfizio che ci si può concedere senza troppi patemi d'animo.

danix_fortesque ha scritto:
semplicemente credo che i suoni che hanno parlando di style di 2 decenni fà sono meglio di una tastiera moderna come ad esempio la mia yamaha psr s710


Attento che il D-50 ed il DX-7 non hanno styles. Non hanno nessun genere di accompagnamento automatico ne tantomeno arpeggiatore, sono due macchine dedicate esclusivamente alla generazione di suoni, come può esserlo uno strumento come il pianoforte. Sono due synth nudi e crudi senza nessuna funzione accessoria, a parte gli effetti integrati di cui dispone il D-50.

Ovviamente li puoi comandare via MIDI attraverso un sequencer (sia hardware oppure software che gira sul PC).

A meno che per "style" tu in realtà intendevi solo un suono che il synth genera. In questo caso, come accennato, si parla di "patch" (cominciamo con un po' di terminologia emo)

Per quanto riguarda i suoni, non si possono mettere a paragone a quelli delle tastiere moderne, a parte le eventuali emulazioni degli originali D-50 e DX-7 di cui queste dispongono (in questo caso sono da preferire gli originali). Questi due sintetizzatori hanno una "nicchia sonora" tutta a se, che non si può paragonare a nient'altro. È un po' come paragonare un pianoforte ad un clavicembalo: quale dei due è meglio? Nessuno, perché sono strumenti differenti, fatti per generare due suoni differenti.

DX-7 e D-50 sono due strumenti con un carattere timbrico ben preciso, che non sono pensati per emulare altri strumenti, come la maggior parte delle tastiere odierne fanno (vedi i vari pianoforti, archi, fiati, ecc... che puoi trovare su uno strumento come la tua PSR). Sono fatti per fare la loro tipologia di suoni, che sono comunque tanti, e nient'altro.

danix_fortesque ha scritto:
un'ultima cosa riguardo il dx. acquisto la prima o la seconda versione?


Tra i DX-7, il DX-7IId è il più completo.

Altrimenti, se vuoi una macchina ancora più completa, che erediti il motore di sintesi del DX-7IId, lo espanda, e ci aggiunga altre possibilità di sintesi più effettistica interna, ci sono l'SY-77 e l'SY-99, di cui ti ho già accennato. Costano un po' di più, ma fanno tutto quello che fa un DX-7IId e tante altre cose (tra le altre cose hanno anche un sequencer).
Edited 15 Apr. 2011 9:11
danix_fortesque 15-04-11 12.42
si. pensavo benissimo che non possiedono accompagnamenti. infatti non mi interessa questo. per me contano innanzi tutto i suoni predefiniti che possiedono e se mi decidessi a mettere le mani per creare nuovi suoni non sarebbe male. già mi sono messo in contatto con una persona e sto contrattando il d'50 per 270 euro..... e il mese prossimo via con il dx7 sperando di trovare la seconda versione emo
luigifersini 15-04-11 13.04
Il d50 e' la scelta migliore molto più suonabile del dx7!emo

Io sono passato dal dx7 al d50 tutto un altro mondo, non li ho mai programmati però emoper mancanza di tempo, anche per questo trovo il d50 più immediato, anche nei program più utilizzabili mentre col dx7 se non ci lavori sopra non esce niente di buono tolti i famigerati rhodes fm!


se posso vorrei chiedere a mima se i programmatori come il PG1000 possono essere usati direttamente come controlli in tempo reale sul d50! grazie
Edited 15 Apr. 2011 11:16
mima85 15-04-11 13.19
@ danix_fortesque
si. pensavo benissimo che non possiedono accompagnamenti. infatti non mi interessa questo. per me contano innanzi tutto i suoni predefiniti che possiedono e se mi decidessi a mettere le mani per creare nuovi suoni non sarebbe male. già mi sono messo in contatto con una persona e sto contrattando il d'50 per 270 euro..... e il mese prossimo via con il dx7 sperando di trovare la seconda versione emo
270 euro per la D-50 sono un buon prezzo. Ovviamente controlla che sia in ordine prima di dargli i soldi.

La DX-7IId è abbastanza facile da trovare. Tieni d'occhio questo sito: www.mercatinomusicale.com.

Già adesso cercando DX7II si trovano diversi strumenti in vendita, anche se nessuno in Sicilia.
mima85 15-04-11 13.24
luigifersini ha scritto:
se posso vorrei chiedere a mima se i programmatori come il PG1000 possono essere usati direttamente come controlli in tempo reale sul d50! grazie


Sinceramente non so risponderti con certezza in quanto non ho mai avuto un PG-1000. Penso che quanto chiedi sia comunque fattibile, anche perché quando modifichi in "tempo reale" un suono (ovvero mentre stai suonando) stai di fatto riprogrammando il synth. L'unica differenza è che oltre a riprogrammare il suono stai anche suonando, ma questo lo si fa anche quando si programma il synth tranquillamente in studio, per sentire il risultato di quanto si sta facendo. Il synth di certo non distingue tra i 2 casi.
Edited 15 Apr. 2011 11:28
danix_fortesque 15-04-11 13.29
mi ha detto che è in ottime condizioni estetico funzionali. adesso atteno un video fatto da lui per dimostrarne le condizioni. molto presto acquisterò anche il dx7 2d che addirittura è piu economico del roland. grazie mille di tutto se dovessi avere in futuro qualke dubbio su questi strumenti aprirò qualke discussione emo a presto mima sei stato molto gentile emo
mima85 15-04-11 13.39
Figurati emo

Divertiti con i tuoi futuri "nuovi giocattoloni" emo

Giusto un consiglio: se riesci visiona personalmente lo strumento prima di acquistarlo. Non fidarti troppo di quanto ti dicono i venditori emo
Edited 15 Apr. 2011 11:40
Deckard 17-06-17 00.57
Sfrutto questo vecchio post per chiedervi un consiglio, o una consulenza se volete. Ho intenzione di acquistare un Roland D50; da molti anni ho la versione a rack (a tastiera mai avuto) con una libreria di suoni sterminata ed e un po' che sto sperimentando suoni composti dal Roland stesso ed il Blofeld ottenendo risultati incredibili, suoni che mi piacerebbe utilizzare dal vivo a complemento del Jupiter 80...in pratica JP80 sotto e D50+Blofeld desktop sopra.
Detto questo: ci sono motivi squisitamente tecnici/funzionali/logistici per i quali farei meglio a lasciar perdere? Tralasciando la qualità sonora o quella che a prima vista può sembrare un'accoppiata ridondante, su questi argomenti non ho bisogno di convincimenti.
Chiedo questo soprattutto considerata la veneranda età dello strumento...grazie in anticipo a chi risponderà emo
michelet 17-06-17 11.03
@ Deckard
Sfrutto questo vecchio post per chiedervi un consiglio, o una consulenza se volete. Ho intenzione di acquistare un Roland D50; da molti anni ho la versione a rack (a tastiera mai avuto) con una libreria di suoni sterminata ed e un po' che sto sperimentando suoni composti dal Roland stesso ed il Blofeld ottenendo risultati incredibili, suoni che mi piacerebbe utilizzare dal vivo a complemento del Jupiter 80...in pratica JP80 sotto e D50+Blofeld desktop sopra.
Detto questo: ci sono motivi squisitamente tecnici/funzionali/logistici per i quali farei meglio a lasciar perdere? Tralasciando la qualità sonora o quella che a prima vista può sembrare un'accoppiata ridondante, su questi argomenti non ho bisogno di convincimenti.
Chiedo questo soprattutto considerata la veneranda età dello strumento...grazie in anticipo a chi risponderà emo
Da esperienza avuta, posso dire che l'unica controindicazione che ha la versione a tastiera di D-50... è proprio la tastiera che potrebbe avere tutta la contattiera esausta e, come accadde a me, l'aftertouch completamente inutilizzabile. Se veniva pilotata alla stregua di expander, i suoni venivano fuori uno splendore, se si usava la sua tastiera, i suoni avevano una dinamica ben più moscia. Dopo aver passato 6-8 mesi a caricare banchi da 64 patches e non riuscendo a trovare una collezione di timbri che mi soddisfacesse ( le patch che mi piacevano un giorno, quello successivo mi sembravano banali ed inutili) ho rivenduto D-50 ad un collezionista di Parma che lo usa come expander.
Deckard 17-06-17 12.52
@ michelet
Da esperienza avuta, posso dire che l'unica controindicazione che ha la versione a tastiera di D-50... è proprio la tastiera che potrebbe avere tutta la contattiera esausta e, come accadde a me, l'aftertouch completamente inutilizzabile. Se veniva pilotata alla stregua di expander, i suoni venivano fuori uno splendore, se si usava la sua tastiera, i suoni avevano una dinamica ben più moscia. Dopo aver passato 6-8 mesi a caricare banchi da 64 patches e non riuscendo a trovare una collezione di timbri che mi soddisfacesse ( le patch che mi piacevano un giorno, quello successivo mi sembravano banali ed inutili) ho rivenduto D-50 ad un collezionista di Parma che lo usa come expander.
Grazie michelet per la risposta...quindi la tastiera è il vero tallone di Achille...l'unica quindi è di cercarne in zona per avere la possibilità di provarla abbastanza a fondo, sperando di non ripetere l'esperienza del JP8000 (alla fine c'ho rinunciato).
Se non dovessi trovarne una in buone condizioni abbandonerei l'idea, la prospettiva di portarmi dietro 2 expander e 2 tastiere non mi alletta.
michelet 17-06-17 17.05
@ Deckard
Grazie michelet per la risposta...quindi la tastiera è il vero tallone di Achille...l'unica quindi è di cercarne in zona per avere la possibilità di provarla abbastanza a fondo, sperando di non ripetere l'esperienza del JP8000 (alla fine c'ho rinunciato).
Se non dovessi trovarne una in buone condizioni abbandonerei l'idea, la prospettiva di portarmi dietro 2 expander e 2 tastiere non mi alletta.
Con questo non voglio dire che sia impossibile trovare una D-50 con la tastiera ben funzionante e dinamica, però vista l'età dello strumento potrebbe essere un terno al lotto.
Deckard 17-06-17 18.18
@ michelet
Con questo non voglio dire che sia impossibile trovare una D-50 con la tastiera ben funzionante e dinamica, però vista l'età dello strumento potrebbe essere un terno al lotto.
Ce n'è una sul sito lead sounds che da quanto ne so è affidabile.
antonellina 17-06-17 20.29
@ mima85
Beh pagati 250 euro l'uno (e si trovano abbastanza facilmente) penso che siano due bei ferri da avere in studio. Sono due macchine storiche e fanno sempre la loro porca figura. Per quel poco che costano, spazio permettendo, penso ne valga la pena, anche solo per il gusto di possedere 2 pietre miliari dei synth digitali.

Se li acquisti bada ovviamente che siano in buone condizioni, specialmente alcuni D-50, oltre ad altre tastiere Roland come il JD-800 o il D-70, hanno il cosiddetto "problema colla rossa" dei tasti (la colla, di colore rosso, che tiene incollati i pesetti metallici sotto i tasti, con gli anni si disgrega e cola sulle contattiere). Verifica anche che la batteria interna che tiene in memoria i suoni sia in buono stato, anche se cambiarla non è nulla di complicato (magari potrebbe essere un po' difficoltoso in caso questa sia saldata sulla mainboard, in questo caso se non sei pratico di saldatore ti conviene farti aiutare da qualcuno che lo è).

Per quanto riguarda gli accessori inizialmente prenderei in considerazione almeno una sezione effetti esterna per il DX-7 (almeno chorus+reverb+delay), perché non dispone di effetti integrati, ed inoltre i modelli della prima serie hanno l'uscita monofonica, quindi non sarebbe male avere qualcosa per "stereofonizzare" il suono. Il D-50 per contro ha già i suoi effetti interni ed è già stereo, quindi non è per forza indispensabile.

Sappi che sono due macchine abbastanza ostiche da programmare, specialmente il DX-7, comunque su Internet si trovano tonnellate di suoni già fatti, che si possono caricare via MIDI. Per il D-50 esiste un'interfaccia di programmazione a slider (il PG-1000), che semplifica di parecchio la creazione di suoni su questa macchina, tuttavia spesso da sola viene venduta a prezzi più alti del synth stesso. Comunque si trovano anche degli editor software per programmare lo strumento via MIDI e non tramite il piccolo display del suo pannello.

Inoltre tieni conto che sono due synth molto particolari con il loro carattere (che fanno "i bei suoni di una volta" per riprendere le tue parole). Quindi non aspettarti assolutamente pianoforti, chitarre, archi e fiati realistici da questi strumenti.

Per quanto riguarda il DX-7 sappi che esiste anche la SY-77, che eredita praticamente al 100% ed addirittura espande l'architettura di sintesi FM del DX-7 originario, aggiungendoci anche la sintesi a campioni, e la possibilità di queste 2 di interagire (vale a dire che i campioni possono essere usati come fonte di modulazione per gli operatori della sintesi FM). Anche se più raramente, è possibile trovare pure la SY-77 a prezzi intorno ai 250 euro, in media la si trova intorno ai 350-400 euro.

Io le mie le ho pagate 250 euro ciascuna e ne sono un felice possessore.

Ovviamente come ti è già stato detto necessitano di amplificazione esterna, rispettivamente cuffie, per essere sentite. Con preferenza per l'amplificazione esterna, e possibilmente se già non ne disponi, di un mixer (anche piccolo da 4 canali) a cui collegarle.
Edited 14 Apr. 2011 11:56
Scusami , ma non credo che il d50 abbia il problema della colla rossa , sembra abbiano usato un collante di colore beige,
anonimo 18-06-17 07.58
@ antonellina
Scusami , ma non credo che il d50 abbia il problema della colla rossa , sembra abbiano usato un collante di colore beige,
Infatti. Colla rossa solo per d 70 , jv, xp 80. Il D 50 non mi sembrava abbia la red glue. Qui un tutorial per ripararla
https://youtu.be/-czedYcY1mA
mima85 18-06-17 22.18
Deckard ha scritto:
Detto questo: ci sono motivi squisitamente tecnici/funzionali/logistici per i quali farei meglio a lasciar perdere? Tralasciando la qualità sonora o quella che a prima vista può sembrare un'accoppiata ridondante, su questi argomenti non ho bisogno di convincimenti.
Chiedo questo soprattutto considerata la veneranda età dello strumento...


Come ti ha già anticipato michelet, verifica più che altro il buono stato della tastiera, in particolare dell'aftertouch che tipicamente su questi synth oggi sovente lo si trova non funzionante (il problema è comunque risolvibile abbastanza facilmente). Basandomi sulla mia esperienza personale, aggiungo altre 2 cose:

1) Alcuni pulsanti del pannello probabilmente saranno problematici ed andranno sostituiti. Un pulsante di ricambio costa pochi centesimi (ad una fiera dell'elettronica mi sono preso una scatoletta con dentro 50 di questi bottoni e l'ho pagata 5 o 10 euro). Il più è relativo al lavoro da fare, dato che il synth va completamente smantellato, e ci vuole il saldatore per dissaldare i pulsanti difettosi e saldare al loro posto quelli nuovi.

2) Alcuni D-50 esibiscono un difetto per cui non sempre quando li si accendono riescono ad inizializzarsi e partire, fino a volte ad arrivare a sembrare essere completamente morti. Il problema ha origine nell'alimentatore, ed è dovuto all'apertura di alcune saldature su un integrato che genera l'impulso di reset all'accensione dello strumento, che da lo "start" alla parte a logica digitale per avviarsi. Questo accade perché quel chip oltre ad essere saldato è anche avvitato ad una barra metallica che fa da dissipatore, lo stesso vale pure per i regolatori di tensione e la scheda stessa dell'alimentatore è avvitata a quella lamina, che è fatta ad "L" (sulla gamba verticale sono avvitati questi componenti, e sulla parte orizzontale è fissata la scheda dell'alimentatore). Questo tipo di montaggio fa si che tutto sia vincolato meccanicamente, e con gli anni per via della dilatazione termica dovuta ad innumerevoli cicli di utilizzo del synth, i componenti sforzano sulle saldature, fino a creparle. Per risolvere il problema basta smontare l'alimentatore e ripassare le saldature con del nuovo stagno. Di 2 D-50 che mi sono passati tra le mani 2 hanno esibito questo problema, e la prima volta per trovarne l'origine sono impazzito per 2-3 mesi (avevo descritto tutto in un thread, tra l'altro il mio thread d'esordio qui su Supporti, ma purtroppo al momento quella pagina è irraggiungibile).

Alcune persone hanno segnalato anche problemi col display, nel senso che la retroilluminazione dopo anni di utilizzo è consumata e non illumina più a dovere. Questo problema è risolvibile cambiando la strip luminescente della retroilluminazione, ma da quanto ho visto non si presenta molto spesso.

Altri problemi che potresti incontrare, ma questi non sono relativi solo al D-50 ma a qualsiasi strumento che abbia qualche anno sulle spalle, sono relativi all'uscita audio. Potrebbero spaziare dalla manopola/slider del volume che non funziona bene al jack delle uscite audio che non fa bene contatto, passando per la componentistica dello stadio d'usicta audio che è mezza morta. Ma anche questi in generale sono problemi di abbastanza facile risoluzione, e la maggior parte delle volte riguardano la manopola del volume ed i jack delle uscite.

Questo è quanto, se prenderai il D-50 controlla queste cose (tasti ed aftertouch, bottoni a pannello, che si accenda sempre correttamente, che l'uscita audio e la regolazione del volume funzionino). Per il resto questo synth, come la maggior parte delle macchine digitali di quell'epoca, è piuttosto robusto ed affidabile e non è prono a dar problemi. Se lo userai nei live abbine comunque un po' di cura, anche se si tratta di un synth robusto è comunque una macchina con 30 anni sulle spalle, quindi niente urti, infiltrazioni di umidità, sbalzi di temperatura eccessivi e quant'altro.
mima85 18-06-17 22.18
antonellina ha scritto:
Scusami , ma non credo che il d50 abbia il problema della colla rossa


Ai tempi avevo letto, non ricordo dove, che alcuni D-50 fossero anche loro affetti dal problema. Ed in effetti in questo thread di musiker-board.de (malamente tradotto dal tedesco all'inglese con Google Translate) un utente pare avere un D-50 affetto dal problema (la pagina originale non tradotta è qui, per chi sa il tedesco)

Sarebbe interessante sapere il numero di serie di quel D-50. Roland ha iniziato ad usare la maledetta colla rossa nei primissimi anni '90, appunto quando sono usciti D-70 e JD-800, quindi probabilmente quel D-50 appartiene ad una delle ultime serie prodotte. Quelle prodotte dal 1987 al 1990, quindi la maggior parte dei D-50 in circolazione, non dovrebbero essere affette dal problema.