Korg dw8000... cosa ne pensate?

anumj 01-02-13 09.52
Synth di quel periodo a cavallo tra analogico e digitale vanno presi solo se si sa di cosa si tratta, se si ama quel timbro particolare o quella macchina specifica. Prendere un ibrido anni 80 a occhi chiusi si rischia di restare delusi e di rivenderlo dopo 2 settimane.

Detto questo, cosa aggiungere al preciso intervento di Orange?
Il DW8000 fu in qualche modo l'antesignano del Roland D-50 che usci 2 anni dopo. E' un synth con 2 oscillatori in wavetable (16 piccoli loop di campioni di forme d'onda), quindi niente regolazioni sulla forma d'onda (shape) e niente ampiezza di impulso modulabile con lfo o altre matrici. Niente sync tra gli oscillatori . Tradotto significa: suono fondamentalmente statico, dritto, rispetto a quello di un coetaneo Matrix6 per esempio, ma per certi versi 'avanguardistico' perchè tra i 16 campioni non c'è solo saw, pulse... ma anche pezzetti di pianoforte, organo, sax etc... che passati nel filtro analogico e combinando i 2 osc davano vita a suoni impossibili da realizzare con i synth di allora.
Per compensare la staticità timbrica del DW bastava ricorrere ai semplici trucchi di programmazione, che poi furono applicati anche su M1, 01w e su tutti gli strumenti di epoche successive basati su PCM. Uno dei più noti è quello di creare battimenti tra i due osc, scordandoli di qualche cent tra loro, piuttosto che attribuendo all'LFO indirizzi come filtro e intonazione.
mao 01-02-13 13.04
Secondo me il DW8000 è una strana bestia... io mi smentisco un po' rispetto a quanto ho scritto tempo fa... o meglio... tra DW8000 e Microwave 1 sicuramente prenderei il Microwave... però posso dirti che io mi sono appena ricomprato un EX8000 che ti assicuro mi è mancato da quando l'ho venduto qualche anno fa.

IL DW8000 ha un filtro scuro e molto caldo... per paddoni e sweeppate secondo me è abbastanza utile, se ti piace il carattere che ha va preso e basta. Da editare è semplice... mentre il Microwave editarlo a mano... io sinceramente non avendo più 20 anni... mi viene la nausea... :D

Comunque ripeto, se ti piacciono gli ibridi tra Microwave e DW8000/EX8000 vai sul sicuro con Microwave (ovviamente intendo MK1 non il 2 che è digitale)... ma se trovi una buona occasione per il DW secondo me male non fa... specialmente in unison è micidiale, e il delay con modulazione fa il suo sporco lavoro per rendere questo synth abbastanza unico... qui trovi una mia breve demo di tre patch.... demo EX8000/DW8000
LolloTanica 01-02-13 13.17
guarda, io l'ho preso per collezionismo (ed ho anch'io il virus TI emo ) ed a me piace tantissimo.

calcola che è poco editabile rispetto ad un vero e proprio synth, però secondo me suona in modo particolare.

se lo trovi sui 200 euro ti consiglio vivamente di prenderlo.

ti do la ragione finale che ti convincerà a comprarlo: Kevin Moore usava i Preset, quindi ci trovi già dentro QUEL SUONO per gli assoli (leggi take the time). Il "gusto" purtroppo non è incluso e ce lo metteva kevin moore, a differenza di un tipo pelato che ora suona al suo posto...emoemo

dal punto di vista tecnico ti dico che i tasti sono morbidoni e non è facile suonari soprattutto se abituati ad un synth action duro come quello del virus, l'alimentatore è particolare e quindi se perdi il cavo son mazzi a ritrovarlo, il trasformatore interno scalda non poco, quindi dopo ore di utilizzo è caldino!

mao 01-02-13 13.23
per il cavo di alimentazione non è un problema... lo si apre e si sostituisce connettore con uno classico... due saldature e via. Il prenderei la controparte rack l'EX8000... perdi l'arpeggiatore ma almeno occupa poco spazio e la suoni di qualsiasi altra tastiera.
salvafunk 01-02-13 15.08
@ anumj
Synth di quel periodo a cavallo tra analogico e digitale vanno presi solo se si sa di cosa si tratta, se si ama quel timbro particolare o quella macchina specifica. Prendere un ibrido anni 80 a occhi chiusi si rischia di restare delusi e di rivenderlo dopo 2 settimane.

Detto questo, cosa aggiungere al preciso intervento di Orange?
Il DW8000 fu in qualche modo l'antesignano del Roland D-50 che usci 2 anni dopo. E' un synth con 2 oscillatori in wavetable (16 piccoli loop di campioni di forme d'onda), quindi niente regolazioni sulla forma d'onda (shape) e niente ampiezza di impulso modulabile con lfo o altre matrici. Niente sync tra gli oscillatori . Tradotto significa: suono fondamentalmente statico, dritto, rispetto a quello di un coetaneo Matrix6 per esempio, ma per certi versi 'avanguardistico' perchè tra i 16 campioni non c'è solo saw, pulse... ma anche pezzetti di pianoforte, organo, sax etc... che passati nel filtro analogico e combinando i 2 osc davano vita a suoni impossibili da realizzare con i synth di allora.
Per compensare la staticità timbrica del DW bastava ricorrere ai semplici trucchi di programmazione, che poi furono applicati anche su M1, 01w e su tutti gli strumenti di epoche successive basati su PCM. Uno dei più noti è quello di creare battimenti tra i due osc, scordandoli di qualche cent tra loro, piuttosto che attribuendo all'LFO indirizzi come filtro e intonazione.
A proposito di trucchetti, il piu' bello e simpatico è quello di "cambiare" ottava al campione, cioe' modificare l'intonazione di un campione riassegnandolo ad un'ottava diversa da quella originaria.
Bastava lavorare sull'inviluppo del pitch, abbassandolo di un'ottava e contemporaneamente cambiare ottava /(da 16 ad 8 per es.)
Cosi' si "inganna" l'assegnazione della varie zone dei samples.
Sulla 01/w mi sono divertito a modificare queste assegnazioni. Alcuni risultati erano curiosi, altri invece erano pure splendidi! un esempio era cambiare l'assegnazione al piano acustico, ottenendo un synthpiano spettacolare e molto dinamico.....

Comunque tornando in tema, come ibrido a me piace molto un'altro synth di quel periodo: Ensoniq ESQ1....
ivanzajic 01-02-13 16.19
Quindi nessuno ha mai sentito parlare di questa differenza di qualità tra il dw6000 e dw8000?
Un po come accade con il kawai k4, dove la versione a tastiera risulta essere meglio suonante del rack...
Edited 1 Feb. 2013 15:33
Bahnof 01-02-13 17.36
anumj ha scritto:
Synth di quel periodo a cavallo tra analogico e digitale vanno presi solo se si sa di cosa si tratta, se si ama quel timbro particolare o quella macchina specifica. Prendere un ibrido anni 80 a occhi chiusi si rischia di restare delusi e di rivenderlo dopo 2 settimane.


Se ti può servire come coNiglio (emo) io ho fatto proprio come dice anumj, quando ho preso il mio D50. Era una macchina che volevo da sempre e che non avevo preso all'epoca (1989) poichè aveva già 1 anno e mezzo e avevo preferito l'M1 che era piu nuovo e multitimbrico mentre il D50 no, però mi era rimasto un chiodo fisso che era iniziato nel 1986 con il JX10, che mi sono dissuaso dall'acquistare, quando dovevo scegliere fra questo e il D50, perchè il JX10 ha il midi molto problematico. Adesso che ce l'ho ne sono contentissimo, ma se avessi voluto un vintage solo perchè vintage mi sarei affidato ai consigli degli amici del forum.

ciaoooo
ivanzajic 01-02-13 18.15
Bahnof ha scritto:
Se ti può servire come coNiglio (emo)

Vedo che ti intendi di idiomi esteri emoemo. ti ringrazio, ma prendo poca carne (possibilmente umana di sesso femminile emo ). Comunque conosco questo synth, non ho aperto io l'argomento, chiedevo solo della differenza di qualità fra i due modelli. emo
tonybanks 01-02-13 18.26
salvafunk ha scritto:
proposito di trucchetti, il piu' bello e simpatico è quello di "cambiare" ottava al campione, cioe' modificare l'intonazione di un campione riassegnandolo ad un'ottava diversa da quella originaria.
Bastava lavorare sull'inviluppo del pitch, abbassandolo di un'ottava e contemporaneamente cambiare ottava /(da 16 ad 8 per es.)
Cosi' si "inganna" l'assegnazione della varie zone dei samples.


E' un trucco che serviva agli smaliziati programmatori per evitare campionamenti ulteriori nel realizzare nuovi suoni. A suo tempo ricordo che me ne parlarono circa i sample della (sempre a suo tempo) famosa libreria E-mu. Non ho mai approfondito l'argomento per verificare di cosa si trattasse in effetti, ma il procedimento era quello.

Bello il DW8000, l'ho avuto per un bel pò. Concordo sulla caratteristica ombrosità del suono. Da quel che mi ricordo.
hpuffone 01-02-13 19.45
NOTA TECNICA:

di sicuro un synth interamente analogico, è più di facile riparazione...
soprattutto se è interamente a componenti discreti.
Fosse anche pieno di IC, starei abbastanza tranquillo (eccetto per alcuni modelli di più difficile reperibilità, con conseguente speculazione)...
ecco che allora valuterei bene l'acquisto di un Korg Mono/Poly, preferendogli un Polysix (gli SSM non sono gli stessi, nonostante il carattere simile)...

ad ogni modo, non mi sento di essere così dastrico con macchine ibride o digitali...
i pezzi di ricambio si trovano, attraverso i canali giusti...

io vedo interi chip & Co. per il D50, cpu del DW8000 ecc ecc ecc....

son tutte macchine dove è tranquillamente repereribile il service manual...
si guarda cosa c'è dentro e si cerca in rete la reperibilità dei componenti...
se si propende all'acquisto, meglio non essere troppo tirchi, e quindi magari si acquista qualche componente "delicato", in modo da avere già un pò di scorte...
in alcuni casi poi, è quasi consigliabile prendere un synth copia e usarlo come pezzi di ricambioemo



per quanto riguarda la scelta del DW....io non posso che appoggiarla.
Non l'ho mai avuto, ma mi è sempre piaciuto il suo timbro particolare ed il suo bellissimo filtro!!!
In effetti la Korg di un tempo, sbocciava alla grandissima su questo aspetto.....filtri bellissimi, morbidi, densi, oppure belli taglienti come quelli della serie MS.

Il microwave mkI?
altra macchina stupenda...completamente diversa!
secondo me, non paragonabile con il DW, ma non per un discorso di qualità....ma proprio per differenza timbrica...
bello grezzo con il filtro musicalissimo e veramente completo....un gran gran synth!
Come dice Mao, l'editabilità è un punto a sfavore e se non si ha un bel controller dedicato, ti passa davvero la voglia di sperimentare questa incredibile opera della Waldorf...
Edited 1 Feb. 2013 18:48
dxmat 02-02-13 16.42
Lascia perdere il DW8000, all'epoca, forse, aveva senso ma ora no. Io non l'ho trovato così eccezionale o forse non sono entrato in sintonia con questa macchina. Troppo limitato oggi. Anche un Juno 106 magari può essere considerato limitato ma ha delle sue peculiarità timbriche che posso essere un must. Il DW8000 non appartiene a questa categoria, nel senso che non ha quel non so che che. Vuoi un ibrido: microwaveI o un VS se lo trovi, queste sono macchine che emozionano. IMHO.

M
korguser 05-12-16 17.02
Senza dubbio un synth molto "muscolo". Nel senso che il suo aspetto intimidisce molto!
Ma senza infamia e senza lode...Rapportato al mio MS 2000 quest'ultimo mi concede dei "voli" decisamente più ampi del DW 8000. Sicuramente se accompagnato da altre sonorità può essere un buon "compagno" di suonata.
Trovo scomodi i tasti ma quelle sono preferenze oggettive.
Io l'ho preso ad un prezzo abbastanza contenuto ma ho dovuto apportare alcune riparazioni. Sono synth datati che, come dice bene un altro utente del forum, hanno del componenti di non sempre facile reperibilità.
In definitiva se puoi, orientati verso qualcosa di più costoso ma sicuramente dai suoni meno "scontati" (non me ne vogliano gli estimatori).
Ciao!emo
Edited 5 Dic. 2016 16:04