am0 ha scritto:
I watt rappresentano la potenza che può generare un amplificatore oppure la potenza che possono sopportare le casse.
Il rendimento può essere, sull'ampli, il rapporto tra potenza erogata e potenza assorbita.
Per le casse è il rapporto tra emissione sonora, il volume, e la potenza immessa. Anche se sarebbe più corretto parlare di rapporto tra energia misurata in uscita e immessa.
E qui entra in gioco l'impedenza, che però varia con la frequenza......
Mannaggia mi stuzzichi sempre....
Alla fine non vorrei diventassimo noiosi, am0 ha detto quello che è il cuore del problema cioè il rendimento.
In natura qualunque principio è basato su quel concetto, in elettronica, meccanica, idraulica, ma anche nella finanza, pure sulla voglia di lavorare (meno ti pagano meno ti dai da fare).
Fondamentalmente tutto si traduce nel rapporto di quanta energia fornisci ad un dispositivo, e quanta questo ha la capacità di trasformare in lavoro.
Naturalmente l' energia non scompare, quella che non diventa lavoro si trasforma in calore o che so in campo magnetico.
Un amplificatore ad esempio ha un rendimento secondo la classe, un classe A ha un rendimento infimo (ma suona benissimo), un classe AB ha un rendimento medio del 50-60%, un classe D arriva anche al 95%.
Ma anche su questo discorso bisogna fare dei distinguo, Un classe D ha un rendimento alto se si sfrutta la sua potenza, se lo si usa a basse potenze il rendimento cala (anche drasticamente).
In un classe AB il rendimento dipende dal rapporto tra tensione di alimentazione e tensione di uscita ed è al minimo quando la tensione di uscita corrisponde alla tensione di alimentazione diviso pi greco, per chi volesse vedere la dimostrazione
questo documento.
Sugli altoparlanti poi vale tutto, non sono resistenze ma impedenze, dipende fortemente dalla cassa di risonanza.
E poi c' è l' ambiente nel quale il sistema funziona, perchè se ci si trova in un ambiente in cui le onde riflesse tornano indietro in controfase, si ha la percezione di sentire meno di quello che ci si aspettava, però magari solo qualche frequenza non tutte, mi diceva uno che ha fatto consulenze alla Montarbo "se tanto non sei alla distanza giusta e non sfrutti al pieno la lunghezza d' onda non serve a nulla", sarà vero in parte si) cioè come dire ma come si fa ad avere delle certezze?.
Insomma occorre non fidarsi di Watt esoterici, ascoltare e decidere sul proprio gusto, sperare di avere un po' di fortuna, non fidarsi del parere degli elettronici, ma soprattutto non chiedere consigli agli audiofili che a sbagliare ci si riesce benissimo da soli.