Pianoteq v4 . . .

maxpiano69 18-04-13 11.08
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Edited 18 Apr. 2013 9:41
maxpiano69 18-04-13 11.10
Visto il basso carico sulla CPU, se ne facessero una versione per iOS anche solo con 32 note di polifonia... emo

Tornando sulla terra, quoto doremi58 riguardo la sensazione di controllo e l'espressivitá che si riesce a dare suonando un Piano a modelli fisici é un altra cosa rispetto agli ottimi VSTi campionati, che peró hanno (ancora, per adesso) qualcosa di piú come qualitá timbrica complessiva (ovviamente).
Edited 18 Apr. 2013 9:42
anonimo 18-04-13 11.33
doremi58 ha scritto:
parlando del timbro dell'acustico, è vero che il galaxy è splendido, con una legnosità superba soprattutto sul preset vintage che adoro, ma la "suonabilità" del pianoteq attuale (i primi erano un po' finti) non ha pari, secondo me. Nessun piano campionato, oggi, può competere con la "suonabilità" di un piano virtuale come pianoteq o v-piano. Inoltre anche come timbro si avvicina moltissimo, lo trovo molto convincente e divertente da suonare.



Lele75 ha scritto:
Provato stasera per una ventina di minuti. Effettivamente assrbe pochissime risrse di sistema e la latenza é bassissima sui 5-6 ms . La dinamica di alcuni Grand Piano D4 jazz é buona e la qualità é interessante. Certo che per 99 euro contro i 120 del Galaxy , la scelta é a vantaggio di Galaxy nel caso in cui si abbia un sistema abbastanza prestante.



concordo con entrambi, la differenza si assottiglia e un domani i modelli fisici saranno padroni del campo.
Lele75 18-04-13 13.53
Però mi chiedo, se già abbiamo librerie di alto livello sia di prezzo che qualità e la tecnologia renderà disponibili CPU e SSD sempre più prestanti, con conseguente riduzione di latenza e suonabilità, cosa servirà produrre Virtual Piano a modelli fisici ? Non capisco qual è lo scopo di investire su questa ricerca...emonon mi torna qualcosa..emo
Edited 18 Apr. 2013 11:53
anonimo 18-04-13 14.06
@ Lele75
Però mi chiedo, se già abbiamo librerie di alto livello sia di prezzo che qualità e la tecnologia renderà disponibili CPU e SSD sempre più prestanti, con conseguente riduzione di latenza e suonabilità, cosa servirà produrre Virtual Piano a modelli fisici ? Non capisco qual è lo scopo di investire su questa ricerca...emonon mi torna qualcosa..emo
Edited 18 Apr. 2013 11:53
penso sia più semplice ed economico cacciare un pianoteq dentro uno stage piano che un vintage d, per non parlare di altre librerie tipo ivory.

pensa solo ad un expander con dentro pianoteq aggiornabile.
Edited 18 Apr. 2013 12:07
maxpiano69 18-04-13 17.10
@ anonimo
penso sia più semplice ed economico cacciare un pianoteq dentro uno stage piano che un vintage d, per non parlare di altre librerie tipo ivory.

pensa solo ad un expander con dentro pianoteq aggiornabile.
Edited 18 Apr. 2013 12:07
Aggiungo, la possibilitá di un engine a modelli fisici di modificare il carattere del suono in molti piú modi e dettagli rispetto al sample-based ed in maniera piú semplice: ad esempio voglio emulare un Fazioli (che su Pianoteq adess non c'é)? Se ne analizzano i parametri caratteristici rispetto al modello fisico e si genera la nuova patch, senza dover fare ore di campionamenti.

Chiaramente questa flessibilitá o sofisticazione potrebbe non interessare tutti i tipi di utenti, per quello ci sará probabilmente ancora spazio per entrambe le soluzioni (incluse soluzioni ibride )
Edited 18 Apr. 2013 15:11
donnye 18-04-13 23.28
La suonabilita' su pianoteq 4 c'e' tutta,le ottave alte dal do centrale in poi non mi convincono molto,le trovo troppo sottili e poco incisive.
Continuo a preferire,almeno per il momento i vst a campioni soprattutto per il dettaglio e la fedelta'.
Ultimamente ho apprezzato molto i verticali della imperfect sample(di cui ne sono diventato possessore)che a mio avviso sono stupendi e il white baby grand(bellissimo anche lui)sempre della medesima casa.emoIMHO.
Edited 18 Apr. 2013 21:31
michelet 19-04-13 01.00
@ donnye
La suonabilita' su pianoteq 4 c'e' tutta,le ottave alte dal do centrale in poi non mi convincono molto,le trovo troppo sottili e poco incisive.
Continuo a preferire,almeno per il momento i vst a campioni soprattutto per il dettaglio e la fedelta'.
Ultimamente ho apprezzato molto i verticali della imperfect sample(di cui ne sono diventato possessore)che a mio avviso sono stupendi e il white baby grand(bellissimo anche lui)sempre della medesima casa.emoIMHO.
Edited 18 Apr. 2013 21:31
Anch'io su suggerimento di un amico ero partito a razzo per acquistare Pianoteq4.
Poi quando ho ascoltato le demo, mi sono ricreduto. emo Se da un lato è vero che i pianoforti virtuali basati su campioni non fanno altro che passare senza soluzione di continuità da un sample all'altro, secondo la dinamica inviata dal controller, dall'altro il physical modeling di Pianoteq non ha questo limite, perché calcola matematicamente TUTTE le fasi transitorie da una dinamica all'altra, dal pianissimo al fortissimo.
I pianoforte virtuale a campioni è comunque un compromesso perché suonando, ad esempio, una dinamica di 83, verrà riprodotto o un campione a 90 leggermente più piano oppure uno da 80 leggermente più forte emo dal momento che non esiste il campione a dinamica 83.
Invece Pianoteq calcola con il suo algoritmo un suono che abbia la dinamica esattamente corrispondente a quanto inviato dalla tastiera di controllo.
Tuttavia le demo che ho ascoltato non mi hanno convinto, pur essendo partito con tutte le buone intenzioni.
Per ora preferisco Synthogy Ivory II nella versione Boesendorfer 290.
michelet 19-04-13 01.02
@ maxpiano69
Aggiungo, la possibilitá di un engine a modelli fisici di modificare il carattere del suono in molti piú modi e dettagli rispetto al sample-based ed in maniera piú semplice: ad esempio voglio emulare un Fazioli (che su Pianoteq adess non c'é)? Se ne analizzano i parametri caratteristici rispetto al modello fisico e si genera la nuova patch, senza dover fare ore di campionamenti.

Chiaramente questa flessibilitá o sofisticazione potrebbe non interessare tutti i tipi di utenti, per quello ci sará probabilmente ancora spazio per entrambe le soluzioni (incluse soluzioni ibride )
Edited 18 Apr. 2013 15:11
Tieni conto comunque che Pianoteq4 PRO costa parecchio e ti voglio vedere a modificare 26 parametri diversi per tutte le 88 note... emo
maxpiano69 19-04-13 01.51
@ michelet
Tieni conto comunque che Pianoteq4 PRO costa parecchio e ti voglio vedere a modificare 26 parametri diversi per tutte le 88 note... emo
Infatti...ma anche campionarti da solo un pianoforte a 9 layers (per tacer di overtones e altri artefatti) e metterlo su Kontakt non é che sia una passeggiata. Per quello dicevo, retoricamente, che pochi (pochissimissimi, meglio?) utenti la sfrutterebbero davvero.
Mi riferivo piuttosto alla flessibilitá del tipo di sintesi, in generale.
Edited 18 Apr. 2013 23:54
Vinarm 19-04-13 01.52
Premesso che chi scrive è un entusiasta della primissima ora di Pianoteq, quando rivaleggiava alla grande VST "antichi" come la prima versione di The Grand della Steinberg, devo dire che il risultato per quanto superbo, non mi convince del tutto.

Di sicuro offre delle potenzialità che TruePiano non si sogna nemmeno, però a livello puramente sonoro, timbrico, ci sono delle frequenze che latitano un bel po'... ma comunque immagino che con un appropriato lavoro di post-editing si potrebbe beccare il suono giusto da inserire in un contesto pop

Diciamo che per la classica c'è da lavorare un bel po' ancora... e mi domando come mai abbiano messo delle demo così specifiche... probabilmente il solito walzer di Chopin avrebbe messo in risalto con maggiore evidenza alcune caratterisitiche...
robtrz 19-04-13 13.53
A giudicare dalle demo il suono, specie nel piano-pianissimo, lo trovo 'gommoso', come palline di gomma che rimbalzano su un tavolo.
E' chiaramente un suono 'sintetico', il che non è necessariamente un male, anzi è sicuramente interessante.
Ma gli manca 'nerbo', ossia 'tavola armonica', con le sue venature.
Si ascolti per esmpio Ivory American D, che trovo stupefacente, o meglio bisognerebbe dire che è lo steinway sottostante a essere strabiliante...
Edited 19 Apr. 2013 11:54
donnye 19-04-13 15.53
Provate il quantum leap piano,poi mi dite...
ad es. il suo bosendorfer lo trovo molto piu' realistico e presente rispetto a quello dell'ivory 2,per non parlare dello steinway d(american) che trovo splendido e reale,il tutto coadiuvato da molte articolation.
parere soggettivo s'intende.

Ps. Provate i piani della imperfect sample,hanno un effetto presenza inaudito.
cobra22 19-04-13 19.19
Ho provato i piani dell'imperfect sample che possiedo....io li trovo insuonabili.
vi segnalo invece lo steinway della rhodes premier qui
donnye 20-04-13 12.21
Ottima segnalazione!emo
Vinarm 23-04-13 20.18
Ho (ri) riprovato proprio ieri sera la demo (intelligentemente) messa a disposizione dalla Moddart... premesso che ritengo Pianoteq il primo passo verso la lunghissima strada per soppiantare i pianoforti campionati emo condivido qualche impressione:

1) la dinamica da un punto di vista meramente timbrico latita un po'... per recuperare un po' di grinta c'è da intervenire (oltre che sulla curva della dinamica) sui settaggi di equalizzazione

2) le harpsichords sono favolose e devo ammettere che anche i wurli sono niente male

3) sarà che le ho provate su delle "monitors" da ottanta euro emo , però sento poco il ruggito nel fortissimo della parte bassa del registro, mentre gli acuti mi sembrano brillanti al punto giusto

Sommando il tutto, direi che è un prodotto che rasenta l'eccezionalità emo
anonimo 06-05-14 20.07
ho perso un po' di tempo l'altro giorno sull'ultima versione demo di pianoteq standard, devo dire che le regolazioni sono talmente tante che se si ha pazienza (e io non ne ho emo ) si trova il proprio suono, dovrebbe uscire a breve la versione 5
macofil 06-05-14 20.20
donnye ha scritto:
quanto riguarda il primo campione

magari il primo algoritmo, o la prima serie d'algoritmiemo
radjuice 07-05-14 02.12
finalmente è arrivato... scaricato, o meglio aggiornata la versione demo che già avevo scaricato qualche tempo fa sotto segnalazione su questo forum emo
prima impressione? non credo alle mie orecchie emo la domanda fondamentale secondo me è: accontentarsi della versione base a 99 euro o investire sulla versione completa, al fine di poter gestire il sound in tutti i suoi aspetti e quindi impegnarsi nella ricerca del proprio suono??? emo
Edited 7 Mag. 2014 0:13
michelet 07-05-14 09.29
@ radjuice
finalmente è arrivato... scaricato, o meglio aggiornata la versione demo che già avevo scaricato qualche tempo fa sotto segnalazione su questo forum emo
prima impressione? non credo alle mie orecchie emo la domanda fondamentale secondo me è: accontentarsi della versione base a 99 euro o investire sulla versione completa, al fine di poter gestire il sound in tutti i suoi aspetti e quindi impegnarsi nella ricerca del proprio suono??? emo
Edited 7 Mag. 2014 0:13
Ti è stato dato il manuale in italiano? Se no, chiedilo a Niclas Fogwall che te ne invia una copia in formato PDF per email. emo

Da utente della versione Standard, quella intermedia, posso dire che le possibilità di editing e stravolgimento del suono sono talmente tante da perdercisi... Ma è così bello addentrarsi per quei meandri...emo
Edited 7 Mag. 2014 7:31