Terremoto e hard disk...

mima85 26-06-12 21.38
chatullo ha scritto:
dato che non è il primo che sento perdere tutti i preziosi file.....qual'è il metodo migliore per conservarli?
forse una bella collezione di DVD?emo


Basta anche un hard disk esterno (USB o NAS) su cui si tiene una copia periodica dei propri dati. Se proprio vuoi fare il pignolo usa 2 dischi, ed aggiorna i backup alternativamente prima sul primo disco, poi sul secondo, poi di nuovo sul primo, e via dicendo. Spendi qualcosina in più ma puoi dormire sonni tranquilli.

Se vuoi automatizzare la cosa ci sono anche dei programmi che, una volta preimpostati, fanno automaticamente la sincronizzazione delle cartelle che gli dici di copiare. Io per fare i backup notturni del mio server uso SyncBack, con cui mi trovo molto bene. E c'è anche in versione freeware.

Per backuppare il mio server mi sono organizzato con 2 NAS, su cui nel primo faccio una sincronizzazione dei miei dati tutte le notti, mentre nel secondo, finché c'è spazio abbastanza, tengo copie complete separate per i giorni 7, 14, 21 e 28 di ogni mese, in modo da poter recuperare eventuali vecchie versioni dei miei file in caso di emergenza.

Il sistema è in funzione da parecchi mesi e devo dire che è molto comodo e piuttosto affidabile.
maxtub 26-06-12 22.17
@ mima85
chatullo ha scritto:
dato che non è il primo che sento perdere tutti i preziosi file.....qual'è il metodo migliore per conservarli?
forse una bella collezione di DVD?emo


Basta anche un hard disk esterno (USB o NAS) su cui si tiene una copia periodica dei propri dati. Se proprio vuoi fare il pignolo usa 2 dischi, ed aggiorna i backup alternativamente prima sul primo disco, poi sul secondo, poi di nuovo sul primo, e via dicendo. Spendi qualcosina in più ma puoi dormire sonni tranquilli.

Se vuoi automatizzare la cosa ci sono anche dei programmi che, una volta preimpostati, fanno automaticamente la sincronizzazione delle cartelle che gli dici di copiare. Io per fare i backup notturni del mio server uso SyncBack, con cui mi trovo molto bene. E c'è anche in versione freeware.

Per backuppare il mio server mi sono organizzato con 2 NAS, su cui nel primo faccio una sincronizzazione dei miei dati tutte le notti, mentre nel secondo, finché c'è spazio abbastanza, tengo copie complete separate per i giorni 7, 14, 21 e 28 di ogni mese, in modo da poter recuperare eventuali vecchie versioni dei miei file in caso di emergenza.

Il sistema è in funzione da parecchi mesi e devo dire che è molto comodo e piuttosto affidabile.
Ottimo sistema emo

personalmente mi sono attrezzato con un HD esterno USB3 da 1T portatile (alimentato solo con USB), con il quale sincronizzo ogni giorno (o ogni 2) i dati del PC per mezzo dell'ottimo "Allway Sync" (free, ma l'ho acquistato per non avere limitazioni nel numero di utilizzi).
Ho poi comprato un HD esterno con alimentatore da 3T (USB3), nel quale periodicamente (ogni 20-30gg) faccio un backup completo senza eliminare il backup precedente (fino a riempire il disco completamente).
Edited 26 Giu. 2012 20:17
mima85 26-06-12 22.58
maxtub ha scritto:
Ho poi comprato un HD esterno con alimentatore da 3T (USB3), nel quale periodicamente (ogni 20-30gg) faccio un backup completo senza eliminare il backup precedente (fino a riempire il disco completamente)


Questo era proprio il sistema che usavo anch'io prima di automatizzare il tutto.
maxtub 27-06-12 01.33
Ho deciso di non automatizzare tutto perchè il disco da 3T con alimentatore, lo tengo staccato dalla corrente ed in un locale separato dal PC (non si sa mai).... lo collego solo quando faccio il backup
textars 27-06-12 02.44
mima85 ha scritto:
Il fatto che dicano che il contenuto è irrecuperabile potrebbe essere perché sanno già che un privato qualsiasi una cifra del genere non la spenderebbe mai.

Avrei pagato in caso di recupero circa 300 Eur, promo per privati... Ovvio che non credo con quello che costa una camera bianca insistano piu' di tanto... occorre anche dire che se non riescono a recuperare non fanno bella figura... Per cui... Anche in questo caso non conviene per la struttura commerciale fallire.
emo
non avendo recuperato nulla non spendero' nulla.
emo
Edited 27 Giu. 2012 0:44
mima85 27-06-12 11.51
textars ha scritto:
occorre anche dire che se non riescono a recuperare non fanno bella figura...


Mah appunto in genere riescono, la Kroll Ontrack è riuscita a recuperare i dati da un disco andato semi-distrutto nell'esplosione dello shuttle Columbia, quindi penso che un hard disk che ha subito un disk crash come il tuo caso sia normale amministrazione per loro.

Però probabilmente nel tuo caso il lavoro per recuperare i dati eccedeva i 300 euro dell'offerta promo per privati, quindi semplicemente ti hanno detto che il disco è irrecuperabile.
textars 27-06-12 13.02
Giusto, anche se:
1) non credo che siano stati montati sullo shuttle dischi come un Mybook della WD....
2) probabilmente il servizio offerto alla NASA per ovvie ragioni di disponibilità è superiore a quello che un tutto sommato modesto informatico puo' offrire ad un piccolo privato.

Se non fosse stato un prodotto come quello che avevo probabilmente avrei cercato di meglio. La diagnosi comunque parla di danni fisici. Ovvio che x +- 1000 eur il servizio probabilmente sarebbe stato superiore. Ma non posso permettermelo. Punto.
emo
mima85 27-06-12 13.43
textars ha scritto:
non credo che siano stati montati sullo shuttle dischi come un Mybook della WD....


Erano dei banalissimi Seagate da 2,5 pollici da 400 MB di capacità. Niente di speciale, erano molto comuni negli anni '90 nei portatili 486 e Pentium, ne ho anche un paio in collezione di quel modello preciso emo

Comunque chiaro, la Kroll Ontrack ha a disposizione altri mezzi rispetto alla ditta che hai contattato (non ricordo chi, ma se non vado errato era appunto una piccola società), e i costi sono su tutt'altro livello, che solo le aziende possono permettersi.
textars 27-06-12 20.30
Potrebbe anche essere, so che c'erano dischi e dischi (seagate, maxtor etc...) che non erano propriamente la stessa cosa anche a parità di capacità... non ricordo se in quel periodo cominciassero a comparire i primi dischi con buffer per evitare che le testine "scuoiassero" le facciate dei dischi in caduta improvvisa di tensione, spesso i materiali per la NASA erano custom, lo sono ancora.. In america comparivano i primi sitemi RAID, etc.etc.etc. se ricordo bene erano in molteplice copia i dati immgazzinati, e le scatole nere proprio per la loro destinazione a resistere agli incidenti di solito sono composte di materiale di prim'ordine.
Per carità il tale non è uscito facendo una gran figura, probabile che per i privati lo facciano a tempo perso o magari come sovrappiu' nel mentre aprono una camera bianca... Ci sta.. è come dire che un posto trovato a low cost è piu' a rischio di uno pagato intero, non sempre è cosi', di sicuro la qualità dell'intervento ne puo' risentire sensibilmente.
emo
Edited 27 Giu. 2012 18:31
maxpiano69 27-06-12 20.53
@ mima85
textars ha scritto:
non credo che siano stati montati sullo shuttle dischi come un Mybook della WD....


Erano dei banalissimi Seagate da 2,5 pollici da 400 MB di capacità. Niente di speciale, erano molto comuni negli anni '90 nei portatili 486 e Pentium, ne ho anche un paio in collezione di quel modello preciso emo

Comunque chiaro, la Kroll Ontrack ha a disposizione altri mezzi rispetto alla ditta che hai contattato (non ricordo chi, ma se non vado errato era appunto una piccola società), e i costi sono su tutt'altro livello, che solo le aziende possono permettersi.
E teniamo conto anche che essendo da 400MB la densità dei dati rispetto alla superficie era diversa, molto minore, anche questo potrebbe essere un fattore.

My 2 cents.
mima85 27-06-12 21.17
textars ha scritto:
Potrebbe anche essere, so che c'erano dischi e dischi (seagate, maxtor etc...) che non erano propriamente la stessa cosa anche a parità di capacità... non ricordo se in quel periodo cominciassero a comparire i primi dischi con buffer per evitare che le testine "scuoiassero" le facciate dei dischi in caduta improvvisa di tensione, spesso i materiali per la NASA erano custom, lo sono ancora..


Il disco è questo qui. Quando ho visto l'articolo l'ho riconosciuto all'istante, ce l'ho anche in collezione, 2 esemplari mi pare di cui uno se non vado errato ancora funzionante.

Qui uno slideshow del disco del Columbia, alla quarta fotografia puoi vedere chiaramente l'etichetta col numero di modello mentre nella seconda si può constatare come non ci sia nessun meccanismo di ritenzione delle testine lontano dai piatti, quando il disco viene spento (se ne fosse dotato ci sarebbe una rampetta di plastica bianca sulla destra, vicino al bordo dei piatti, su cui le testine si infilano per sfilarsi da questi).

È un banale disco da 4 soldi per portatili, niente di particolarmente performante, speciale o custom emo

Inoltre ai tempi praticamente nessuno disco aveva il "secure park", che ha iniziato a fare la sua comparsa agli inizi del 2000. I primi dischi ad implementarlo se non vado errato erano fabbricati da IBM. Prima banalmente all'atto dello spegnimento ritiravano per inerzia la testina sulla zona più interna del disco, vicino al perno di rotazione, che si chiama "landing zone" (letteralmente "zona d'atterraggio"). È una zona in cui la superficie è più resistente e progettata appositamente per accogliere la testina quando questa si appoggia ai piatti, per mancanza del cuscinetto d'aria che la tiene sospesa quando questi girano.

Cosa che tra l'altro aveva un effetto collaterale abbastanza insidioso: in caso di prolungata inattività del disco, ed eventualmente stoccaggio di questo in una zona umida e fredda, la testina letteralmente si incollava ai piatti, rendendo vano qualsiasi successivo tentativo di avviamento del dispositivo perché il motorino non riusciva a fare abbastanza forza per "scardinare" i piatti dalle testine incollate. Ne ho resuscitati diversi di dischi in questo stato, fortuna vuole che l'aria nella cantina di casa mia fosse sufficientemente pulita per poter aprire il disco e poter fare lavori del genere senza conseguenze. Inoltre all'epoca gli hard disk al confronto di quelli odierni erano molto più grezzi, quindi tolleravano meglio trattamenti del genere. Nulla di professionale, ma funzionava emo
textars 28-06-12 03.37
Beh, io sul Columbia non c'ero, non ho lavorato al progetto, so solo che se ne discusse e quello che ho scritto è il succo delle considerazioni del tempo... Nel 96/97 assemblavo PC e facevo assistenza, e le mie informazioni dicevano cio' che ho scritto... Magari ero male informato...
emo