Come promesso... ecco la recensione su Korg microArranger
La Korg microArranger è uno strumento complesso e ricco di funzioni che prevede le seguenti modalità operative:
- STYLE PLAY: la tipica funzione di arranger
- SONG PLAY: per la riproduzione di files .MID e .KAR
- B.SEQ: per registrare in formato .MID l'esecuzione in tempo reale effettuata attraverso gli styles
- SONG: per registrare, riprodurre o modificare una Song
- PROGRAM: per suonare timbri singoli sulla tastiera o modificarli
Il pannello frontale della Korg microArranger è piuttosto affollato di tastini, da tre slider: per il controllo del volume generale, del volume dell'accompagnamento ed uno assegnabile, una rotella tipo dial per l'input veloce dei dati e regolazione tempo metronomico. C'è un ulteriore slider per il bilanciamento dei volumi oltre ai pulsanti di trasporto dei due sequencer.
Superato lo smarrimento iniziale dovuto a tutta questa quantità di comandi e funzioni, si capisce che il pannello operativo di microArranger è organizzato grosso modo in 4 sezioni:
Nella parte Sinistra
- i controlli a slider e le modalità operative; al di sotto dei quali ci sono le modalità di gestione del basso;
- i pulsanti relativi al richiamo degli Styles in ROM ed USER, al di sotto dei quali c'è la sezione di richiamo delle varie sezioni degli Styles (Variation, Fill in, Ending, Intro ecc. ecc.);
Nella parte Centrale
- Il display abbastanza proporzionato ed i pulsantini A - H per regolare il volume o il mute delle varie tracce dell'accompagnamento;
- i tasti F1 - F4 single touch setting, per richiamare varie impostazioni rapidamente
- il tasto Shift, la cui funzione cambia a seconda del contesto
- I trasporti dei due sequencer e lo slider balance
- il tasto Start/Stop dell'arranger, con alla sua destra quello di synchro start/stop
Nella parte Destra
- il controllo Dial con i pulsantini + e -
- la sezione Chord Scanning, per definire il modo con il quale l'arranger riconosce gli accordi
- la sezione Keyboard Mode, per definire come le 4 tracce in tempo reale vengono posizionate sulla tastiera
- il pulsante Style Change, per fare in modo che lo Style cambi con la Performance o meno
- il tasto Performance, per richiamare una Performance, cioè una combinazione di vari timbri
- il tasto Program, per scegliere un Program ed associarlo alla traccia desiderata.
- la sezione Program/Performance per richiamare l'uno o l'altra, a seconda del contesto operativo
- i pulsanti Pad assegnabili
- i pulsanti Transpose e Octave
Fatta questa sommaria descrizione, ritengo che l'aspetto più importante da analizzare sia la suonabilità della micro tastiera che la qualità sonora globale degli Styles e dei Program.
Personalmente sto facendo parecchia difficoltà ad abituarmi al passo "mini". Non è infatti infrequente che esegua accordi di decima o undicesima, convinto di aver suonato un'ottava... Ad ogni modo, se proprio non dovessi riuscirci, posso sempre contare sulle mie altre tastiere a passo standard.
Per ora trovo abbastanza difficile dosare in modo preciso la dinamica, nonostante ci sia margine per imparare anche questo sistema esecutivo...
[CONTINUA]
Edited 5 Lug. 2012 16:29