ziokiller ha scritto:
C'è un particolare: la nuova Crumar non ha nulla a che fare con la vecchia Crumar... altre persone, altro posto, altre menti... solo il marchio è rimasto lo stesso e non è detto che duri a lungo.
Crumar ha un suo appeal che se sfruttato bene ha tutto il diritto di durare a lungo. Il cambio generazionale/gestionale non lo vedo come limite, ma come propulsore di crescita. Dipende tutto dall'idee e dalla volontà di rischiare. Non serve essere geniali ad ogni costo, ma a volte basta semplicemente avere il termometro delle istanze dei clienti e capire cosa c'è e cosa accade intorno.
ziokiller ha scritto:
Ti sbagli anche su altri particolari, per esempio la Fatar NON è una piccola azienda
Non sarà piccola, ma non è nemmeno una grande azienda, visto che ha soli 100 impiegati.
ziokiller ha scritto:
il VB3 non è uno delle tante "migliaia" di software, semmai è il primo e il più venduto nel suo genere, e nel settore degli organi portatili gli svedesi e i giapponesi non vendono più degli italiani.
Non ho i dati di vendita in mano, ma di software emulativi B3 integrati o meno in hardware è pieno il mondo. Cercando su google "vsti B3" il VB3 non appare manco in prima pagina, risulta invece Master Hammond B3.
Lo dico, senza voler mettere in dubbio le qualità del tuo software, anche per il semplice motivo che non l'ho mai provato.
Sul fatto che gli italiani vendano più organi portatili, pur ribadendo di non aver dati alla mano certo, però mi sembra un'affermazione che poteva andar bene tra i '70 e gli '80 ai tempi di elka, farfisa etc... oggi, imho, la situazione è molto differente.
Però se hai dati certi a supporto di ciò che dici, sarò lieto di smentirmi.