Spartito o orecchio?

grassoalfio 29-08-13 17.35
Ripeto anche io che un buon musicista deve possedere abilità di lettura da spartito e di orecchio musicale. Quale scegliere? Entrambi!! Ne vuoi scegliere solo uno? Quello più adatto alle tue esigenze. Se suoni la chitarra elettrica solista in un gruppo, puoi suonare benissimo a orecchio e a memoria. Se sei un violinista (come me) e suoni da solista (magari con accompagnamento musicale dal vivo o registrato) puoi suonare a orecchio, utilizzando anche la memoria (senza partitura). Se sei violinista in una orchestra devi obbligatoriamente leggere dallo spartito (note, tempo, dinamiche, arcate) altrimenti è come se non fai arte dell'orchestra, fai altro rispetto alla tua sezione di strumenti e il direttore ti richiama.
In conclusione, se vuoi essere un musicista professionista devi saper leggere e studiare la musica. Se invece ti piace essere un amatoriale, suona come ti diverti di più. emo
ruggero 28-10-13 10.23
lo spartito e più semplicemente gli accordi vanno impararti da un foglio. Una volta assorbiti dal cervello e dal cuore vanno messi da parte perché entra in gioco il feeling con gli altri musicisti e con il proprio strumento.
zaphod 30-10-13 18.30
@ vin_roma
"INUTILE" la musica scritta... sì, ma solo nel caso di accompagnatore dotato di grande esperienza e che conosce i brani, nel caso di band "amichevole dopolavorista" che prova due mesi per fare una data, nel caso di certo jazz in piccola formazione...

Insomma, se la musica la si considera solo pianobar, cover band o canzoni proprie può non essere importante saperla leggere ma questi ambiti sono abbastanza ristretti e poco rappresentativi dell' intero mondo musicale.

La musica può essere fatta a "orecchio" anche in ambito popolare ma ti garantisco che la NCCP leggendo almeno le strutture ha ristretto di molto i tempi di prova usando più tempo per suonare che per scervellarsi dicendo: ah, 2 giri? poi rientro io? 8 di bridge? e amenità varie...

Poi, anche in ambito swing/Jazz glielo vai a dire tu a 4 trombe, 4 tromboni e 5 sax che si suona a orecchio? E quando ti chiamano per un concerto e devi suonare 15 brani (totalmente con obbligati) in due turni di prove il giorno prima dell' esibizione che cervello devi avere per ascoltare tutto e imparare a memoria?

Saper leggere è importante perché ti facilita e ti fa perdere molto meno tempo nelle prove e soprattutto non ti fa fare errori e puoi dedicare il tempo a suonare e non a cercare di discernere le note da un cd. Poi ti può sempre capitare il fatto di dover andare sul palco aprendo la musica (non auspicabile) per la prima volta...

E' imprescindibile la lettura quando vuoi fare il professionista musicista ...il musicista solo è un' altra cosa, lì son cavoli di chi deve seguire la sua arte.
Edited 3 Lug. 2013 17:35
emo

Per un musicista che ha poco tempo per provare i brani, il foglio di carta è tanta manna.

Specularmente all'ultima frase di Vin, cosa distingue una situazione professionale da una pseudo-tale (quando non totalmente disorganizzata) è la consegna delle parti ai musicisti al posto del cd da "tirarsi giù"... emo
steve 26-12-13 13.12
come hanno fatto stevie wonder o ray charles a fare musica a livello professionistico senza poter leggere spartiti (essendo ambedue non vedenti...) ?
Michele76 26-12-13 13.35
Ho lavorato pur se pochi mesi per la Biblioteca di Monza e il Braille non è proprio cosa di ieri emo ma questo ovviamente nel caso un non vedente voglia mettersi nella libreria degli appunti scritti per un domani. Gente che ha lavorato o lavora a quei livelli, dubito che faccia riferimento tutta la vita solo alla memoria. Certo, "son canzonette" in un certo senso ma nemmeno poi tanto. Avranno in alternativa tutto registrato, magari tracce separate, visto che l'orecchio sopperirà alla grande in quei casi. Insomma ognuno ha i propri metodi ma questa "demonizzazione" dello spartito non mi sembra necessaria.
Pochi giorni fa, a Pietrasanta ho ascoltato Bob James (con iPad sul leggio) con David Sanborn "accompagnati" al contrabbasso e batteria da Scott Colley e Steve Gadd e i leggi/spartiti non mancavano affatto. Son tutta gente che non ha certo da "giustificarsi" se hanno letto. Molti si vantano di leggere o qualcuno pensa di essere ganzo perché non sa proprio leggere ma c'è molta gente in giro che si registrasse e riascoltasse, forse un corso di solfeggio se lo pagherebbe emo

Succede che manca anche il tempo per memorizzare un lavoro e la sicurezza di avere qualcosa di scritto non è certo da pivelli o da menomati. Un conto poi è dire: "Conoscere il repertorio è fondamentale: VERISSIMO" per lo meno sei sicuro di essere in grado di suonare una gran quantità di pezzi "standard" magari in tutte le tonalità. Un conto è invece sostenere che il leggio sul palco è qualcosa quasi di cui vergognarsi o che si voglia trasmettere l'idea (a tutti i costi talvolta) che chi ha il leggio, senza foglio "non sa suonare", tirando in ballo sempre i soliti luoghi comuni del "diplomato" o di questo o di quell'altro... ognuno faccia come gli torna meglio, l'importante è che il risultato, la musica eseguita sia piacevole, altrimenti ci si sposta altrove.

Quando ti chiamano una settimana prima di un'esibizione di qualcosa di leggermente elaborato, il problema è semmai al contrario: se non sai leggere devi subito declinare per una forma di incapacità (nemmeno tanto secondaria per un musicista). Certo ci sono buoni musicisti e ci sono buoni esecutori. Si sta parlando di due figure ben diverse. Il musicista talvolta fa un lavoro musicale importante che richiede tempo, scrive, legge, elabora. L'esecutore abile con ottimo orecchio e ottime capacità di immagazzinare certi pezzi, ha altre qualità che non necessariamente devono risiedere nel (o interessare al) musicista
Edited 26 Dic. 2013 12:44
serpaven 26-12-13 15.02
la tecnologia aiuta
SavateVoeanti 26-12-13 15.41
E Quì un esempio di Ray Charles che legge la musica!emo
E poi arriva elmo che gli fa domande a riguardo...


comunque credo che i vary Ray Charles e Stevie Wonder prima abbiano imparato o in chiesa suonando gospel(dove qualcuno gli insegnava le note ecc..), e poi la "musica di alto livello" se la sono inventata loro mescolando quel abbastanza che hanno imparato e la loro fantasia!
Soltanto noi usiamo tutta la vita per imaprare tutto di ogni cosa che hanno inventato gli altri e non lasciamo spazio alla nostra fantasia.. e così non saremo mai nessuno (perchè saremo è saremo...emo scusate non ho resistito)
Edited 26 Dic. 2013 16:57