Generalmusic: video straziante su youtube...

Comunque il tipo del video e' un mix tra un gesuita e Totti

Va bè,allora il costo del lavoro esoso in Italia è una bufala??? Ma allora com'è che gran parte della produzione si sta' spostando in estremo oriente? Com'è che nessuna impresa straniera vuol venire ad investire in Italia? Perchè siamo brutti?? E non mi parlate della Germania,alla quale-almeno sino a ieri-questa crisi conviene eccome.Basta leggere un po' di giornali che si occupano di finanza-su "Strumenti Musicali" non scrivono un cacchio di questo -e ci si rende conto. Ma va bhè:parliamo di Musica,che ci conviene

sicuramente la genesys è stata una caporetto per la GEM...un progetto tecnicamente validissimo e all'avanguardia, che non è stato recepito dal mercato come avrebbe meritato, complici alcuni errori, non ultimo l'improponibile chassis da 550kg!!!
resta il fatto, che avrebbe potuto tranquillamente superare quell'impasse, se la gestione aziendale fosse stata sana.
so che avevano una nuova tastiera già pronta da immettere sul mercato, si dice con un gran bel progetto alle spalle, non so se siano leggende metropolitane, ma le fonti sono attendibili...magari avrebbe ripreso ossigeno...
da utente gem posso dire che sono sempre state delle gran belle tastiere...

Caro Tsuki, gli operai tedeschi sono, come sacrosanto, i più pagati del mondo, e sono protetti da un sindacato (AGM) granitico. I loro prodotti non sono a buon mercato, tuttavia vendono lo stesso.
Non è sul basso costo che possiamo competere, ne in Italia, ne in Europa, ne in Giappone ne negli USA.
Il nostro problema specifico è nel management, nel suo rapporto con la politica, con la burocrazia.
Comunque l'elettronica di massa a basso costo è ormai fuori dalla portata di qualsiasi produzione (produzione NON produttore) occidentale.
Ferrari & Fazioli ovvero eccellenza assoluta senza i vincoli dei costi, solo qui non ci batte nessuno.

Generalmusic aveva progettato il successore di genesys: K2, la prima tastiera con 12 tracce dedicate all'arranger. Avevo visto delle foto nei depliant che la Gem inviò ad alcuni negozianti......

sono cose che non vorrei mai vedere e sentire
ma e meglio che incominciamo a farci l'abitudine purtroppo

la colpa del declino del paese ( e quindi di tante realtà industriali ) è dovuto ad un management politico ed industriale INCAPACE e spesso colluso col malaffare.

Unico scopo di questa banda di cialtroni è riempire le loro tasche, punto

Costo del lavoro, boicottaggio da parte di altri paesi ed altre scuse sono palle, stop.

Si, il nocciolo del problema è questo. Il resto è importante ma comunque marginale, perché i differenziali costo lavoro e pressione fiscale rispetto all'Europa non sono grandissimi. L'unica vera differenza rispetto a quest'ultima sono i costi energetici ma qui siamo tutti responsabili e comunque riguarda più l'industria pesante.

che peccato...non capisco come mai questo progetto non sia andato avanti lo stesso, magari proponendolo ad un altro produttore...

Toyota produce i modelli di segmento medio per l'Europa negli stabilimenti di Francia ed Inghilterra, dove il costo del lavoro e' piu' alto che qua.

Non produce in Italia, perche' gli e' stato negato l'acquisto di Termini Imerese, che il proprietario ha preferito tener vuoto ed a spese dello stato (complice) che paga la cassa integrazione.

Come vedi non e' il costo del lavoro il problema, ma imprenditori senza scrupoli, ed uno stato assente che non fa gli interessi del paese.

I nostri imprenditori (grande impresa) son cosi' piagnucoloni che si son permessi di dire a Volkswagen che dovrebbe tagliare i suoi volumi di produzione (mettere in cassa integrazione i tedeschi) perche' producendo molto fa troppa concorrenza. (sergio melchiorre).

Inutile dire che i tedeschi di VW hanno risposto con una meritatissima risata in faccia.

Come vedi non e' un problema di costo del lavoro.

Perche' gli altri vanno all'estero?.

Perche' mentre in Germania ed altri paesi i governi prendono fermi provvedimenti per chi smantella le produzioni senza motivo, in Italia invece vengono addirittura dati contributi e cassa integrazione a chi va a produrre nei paesi della schiavitu'.

La storia del costo del lavoro e' una favola che ci raccontano in tivvu', e alla quale credono gran parte degli italiani.

Andate a vedere quant'e' il costo del lavoro in Giappone e poi mi dite.

Poi e' ovvio che in questi paesi una parte della produzione vada comunque in paesi dov'e' conveniente, ma UNA PARTE non TUTTA come avviene qui in Italia.

L'ex presidente di confindustria (marcia e gaglia), piangeva miseria sul costo del lavoro, ma ha scudato ben 17 conti in nero di denaro presumibilmente sottratto ai bilanci aziendali, agli azionisti, al fisco e ai lavoratori.

Se ha accumulato cosi' tanto denaro in nero, vuol dire che il lavoro non gli costava proprio nulla.

LORO sono la causa della crisi, ed invece recitano la parte delle vittime e chiedono altri aiuti allo stato.

Tutto verissimo Roby, come del resto ho già sottolineato, però facciamo attenzione a non generalizzare perché anche l'elettronica made in Germany o made in France non esiste più da un pezzo.
Alle raffinatissime Leica tedesche l'elettronica la fornisce Panasonic che a sua volta non la produce certo in Giappone.
Oramai l'elettronica civile, perlomeno quella dei grandi numeri, da occidente e Giappone se n'è andata, su questo è bene non farsi illusioni.

Oddio... uno "schiavo" moderno che lavora anche per 1500 euro al mese in una catena di montaggio, sinceramente, non mi sembra una paga esosa (sempre che a 1500 ci arrivino poi in tanti)...

Non ce l'ho fatta a vederlo finire.......che peccato.
Con le giuste scelte aziendali poteva tornare ad essere competitiva. Peccato

il problema non sono i 1500€ che guadagna l'operaio, ma i 3500€ che deve pagare l'azienda, per mantenere i 30000 forestali della sicilia, i milioni di baby pensionati, i miliardi di euro per gli incentivi inutili per i pannelli solari e tutto il bluf delle energie rinnovabili, le auto blu, ...

poi il discorso sul consumo critico è interessante, ma bisogna arrendersi all'evidenza che si tratta solo di utopia

la spinta economica del prezzo è l'unica cosa che conta sui grandi numeri, e a quella dobbiamo guardare

perché, ad esempio, nonostante tutte le risorse spese negli anni per la promozione delle eccellenze alimentari made in italy, campangne martellanti in tv, servizi quotidiani al telegiornale, alla fine l'unico settore commerciale in crescita nell'ultimo anno è stato quello dei discount alimentari...

Quando la crisi tocca il mangiare, vuol dire che tutti gli altri settori sono in calo da tempo.... E' un allarme forte...

se....mediocrii nella tua testa.

PS finchè l'italia è popolata da teste tipo quella che ha realizzato il video, speriamo falliscano, ma tutti....sono stufo di sentire gente che parla e dice cazzate in una lingua che non è nemmeno l'italiano nazionale, all'estero non succedono queste cose ve lo posso giurare.

capisco i buoni propositi ma quando si fanno certi video bisogna essere seri, per lo meno parlare la mia lingua, vergogna veramente, mi viene il vomito.

E aggiungiamoci pure una buona dose di paraculismo nel pagare le tasse da parte dell'italiano in generale... e il quadretto è completo. Laddove la classe politica da il buon esempio, non c'è mica da stupirsi se il risultato finale è il fallimento globale di un paese.

Perchè fallire siamo falliti, fazioli, ferrari sono là perchè c'è chi ancora ci crede, cattedrali nel deserto.

Diciamo che di base l'italiano è un coglione che pensa di essere furbo. 20 anni ripeto... non un paio... ma 20 e passa anni di Silvio Berlusconi & co.

Eccoci qua a rosicare sui paesi seri che contrastano la crisi tenendo alti i livelli produttivi e tutelando i posti di lavoro, mentre noi con la merda fino al naso e l'IVA che cresce, i costi del carburante più alti in europa, i giovani senza speranza di un futuro decente e una costosissima classe politica di cialtroni che si attorciglia su se stessa a discutere ancora sui problemi giudiziari di berlusconi.

si vero, però non sono stati in grado di realizzarle al meglio, alla fine i giapponesi le cose le fanno, come dicevi tu sembrano le vacche che prima riempiono il secchio di latte e poi con un calcio le rovesciano, vedi progetto S2 o equinox, belle idee realizzate in maniera pessima.



se per questo al centro commerciale ho visto dei dvd player akai, quelli cinesi tipo autovox, innohit, non so se hai presente, marchiati akai e venduti a 20 euro.

se penso che solo 15 nni fa facevano prodotti tipo S5000....incredibile.

Assolutamente daccordo, e' vergognoso.

Ma solo a me viene voglia di prendere a calci sulle gengive il personaggio ignorante del video?