michelet ha scritto:
Sono due scuole di pensiero diverse. Pianoteq dal punto di vista prettamente sonoro è più personalizzabile anche se, forse, potrebbe sembrare sia meno realistico di un VST basato su campioni.
In ogni caso la versione 5 di Pianoteq dovrebbe essere di prossimo rilascio, magari allora si potranno fare i conti con l'oste. Ritengo in conclusione che i modelli fisici siano il futuro, mentre il campionamento, per quanto sofisticato possa essere ha già segnato il passo.
Di per sè, i VSTi a modelli fisici sono degli "
strumenti veri" nel senso che reagiscono in un certo senso alla stessa stregua di uno strumento fisico... ovviamente il risultato non è (e temo non sarà mai) paragonabile a quell di uno Steinway da 40.000 euro, ma senza alcun dubbio ci troviamo su una qualità globale (sia
intrinsecamente sonora che a livello di
customizzazione) che ancora non si trova su tastiere under 2.000 euro
Pianoteq, in particolare, necessita di masterkeyboard un po' più sensibili della media, ma offre una timbrica praticamente infinita, e anche i rhodes non sono male (certo non arrivano a quello di
Scarbee...)
Mi piacerebbe tanto che vi sia una prossima evoluzione dei VSTi a modelli fisici, però temo che l'aumento della disponibilità di RAM e di capacitò di Hard Disks giochi contro questo fattore... se fino a 6 anni fa megalibrerie come quelle della
Prominy necessitavano di un PC di fascia media, oggi le si può agevolmente caricare su un computer di fascia
infima... forse l'unico tentativo ben riuscito è quello della grandiosa
AAS, però c'è da lavorare, e tanto....
Quindi il mercato prossimo venturo (ahinoi

) sarò prevedibilmente orientato verso il campionamento (anche perchè è più facilmente realizzabile)