La situazione generale è quella che conosciamo tutti ma non credo che si possa dare tutta la colpa all'uno o all'altro.
Dalle mie parti (vedi Napoli e provincia) locali per musica live, soprattutto in città, non ci sono praticamente più.
In provincia c'è ancora qualcosa ma vanno molto le "Tribute Band" perché portano gente.
Quando ti proponi in un locale a Napoli o in zone limitrofe la prima domanda che ti fa il (sedicente) direttore artistico è "quanta gente porti".........l'ultima volta la mia garbata risposta fu "dipende da quanto vuoi pagare, se spendi ti porto anche l'orchestra".
Quando poi ti trovi un tizio (che magari si spaccia anche per musicista perché suona con gli amici in qualche tribute band) che ti fa l'esame, ti chiede le demo, vuole sapere il repertorio, che seguito hai e poi, se gli stai bene ti propone 150€ indipendentemente dal numero di persone, allora (almeno per me) il discorso locali può considerarsi chiuso.
Considerate anche che a Napoli suonare in un locale vuol dire portarsi dietro anche tutta la strumentazione e l'impianto perché nessuno è attrezzato.
Diciamo che secondo me ci sono diversi fattori in gioco:
1. pochi soldi in giro.
2. poca cultura in giro.
3. pochi musicisti in giro.
4. pochi locali in giro (almeno nelle mie zone).
5. troppi "direttori artistici" in giro.
6. troppi "hobbisti-dopolavoristi" in giro.
7. troppe tasse.
8. troppe Jam Session, spesso improvvisate, perché i locali hanno scoperto così che pagando 3 persone si trovano 10 gruppi (gratis) e 200 persone (paganti) nel locale ogni volta.
A Napoli se fai i matrimoni e sei in un buon giro (fuori dalle Agenzie che pagano poco e ti chiamano quando a loro fa comodo) allora qualcosa riesci a fare altrimenti arrotondi le spese se sei fortunato di avere nel gruppo qualcuno che ha amicizie nel giro dei direttori artistici.
p.s. certo che fare il direttore artistico in un pub di merda selezionando tribute band di ragazzini del liceo deve essere una bella soddisfazione.......(si vede che ce l'ho un po' con la categoria?!)