Setup: Cosa ci vendono i nostri negozianti ?

anonimo 01-07-14 19.28
Ho letto da qualche parte che negli USA (mi pare) i negozi di musica si facciano pagare se devono aprire una confezione per farti provare il prodotto
masterpiano999 01-07-14 19.28
@ steve
punti di vista jacus... io se avessi un negozio anzitutto studierei a menadito il manuale dello strumento cosicchè quando si presenta il potenziale acquirente sarei sufficientemente preparato per dargli le informazioni che chiede... poi gli farei pagare piuttosto un tot all'ora per la prova... da scontare in caso di acquisto...

saremmo tutti soddisfatti...
Per fortuna che i vecchi comprano ancora nei negozi!!!! poi sono cosi gentili che ci fanno pure la recensione e noi li compriamo da thomann :))
Edited 1 Lug. 2014 17:29
vin_roma 01-07-14 19.32
Jacus, non ci piove, risparmiare è un diritto ma se si vuole acquistare su internet, e lo faccio spesso anch' io, è giusto non ingannare un negoziante (in assoluto, ovviamente non mi rivolgo a te) provando, chiedendo, facendosi un' idea del prodotto e poi prenderlo altrove.

Un negozio lo rispetto e se mi da qualche vantaggio logistico è giusto pagarlo altrimenti si decida che sono inutili e costosi così si mettono l' anima in pace, chiudono e possono pensare ad altro.

A questo punto sarebbe ancora più giusto poter ordinare gli strumenti direttamente alla casa madre visto che i negozianti e anche i grossisti su internet non sono altro che la versione moderna dell' ambulante che con una sua percentuale di ricavo prendeva la roba dalle aziende e si incaricava di portarla dove non sarebbe mai arrivata o conosciuta. Oggi con la vetrina internet ci si può permettere di bypassare anche Thomann, teoricamente inutile e costoso...

Ma per me il negozio fisico, quello che ti permette paragoni, suggerisce idee, che ti diventa amico se hai un problema è insostituibile e se costa (il giusto) non me ne importa niente, certo non 20 € per un cavo midi.
radjuice 01-07-14 20.00
i problemi sono tanti e si riducono alla fine su un minimo comune divisore: la serietà!!!
io ci ho lavorato in negozio fino all'anno scorso ed ho esperienze sia estere che italiane e permettetemi di dire che c'è un abisso già nella forma mentis dell'acquirente. ragazzi chi lavora in un negozio ne vede di tutti i colori!
non poche volte mi è capitato di sentirmi dire: "se lo devo pagare a te 100 lo prendo in internet sempre per 100", quasi a volerti piegare alla loro volontà... la differenza? in internet compri ma non hai tutto il servizio del negozio fisico, da noi venivano anche più volte, provavano, trattavano e alla fine pretendevano che gli facessi un prezzo nettamente al di sotto del prezzo internet... faccio un esempio quando un determinato prodotto in media su internet costava 500 euro, riuscivo già a venderlo anche di meno, ma l'acquirente, mai contento lo voleva per 400, prezzo che non trovavi nemmeno in internet, ci rendiamo conto? poi magari andavano a prenderlo in un paese vicino pagandolo di più per non darti la soddisfazione... ovviamente non parlo di professionisti, ma di cafoni da quattro soldi che abbondano... se però gli facevi vedere i prezzi di listino torcevano il muso! per non parlare delle permute, facevano dei discorsi tutti stupidi, quasi a voler avere il nuovo per il vecchio senza spese aggiuntive!
noi oltre alla garanzia di 3 anni e vendita, offrivamo service e supporto in sede, assistenza tecnica e in certi casi (cosa che fanno ben pochi) davamo uno strumento in sostituzione... cosa si esige di più? che si lavori gratis? 7 giorni di tempo per riportare indietro la merce se presentasse problemi e qualcuno arrivava dopo mesi con le stesse pretese, bah... oltre alle dimostrazioni, ogni strumento veniva alla vendita sballato col cliente e provato in sede, almeno eravamo sicuri che uscissero fuzionanti e illesi. in germania ad esempio c'è più serietà da ambo le parti, infatti io essendo abituato a dire ciò che è, se mi chiedevano un prodotto che a mio avviso non era valido, lo dicevo anche se spesso mi davano dell'incompetente... mi animava il fatto che quando entrava qualche professionista, il discorso si basava su un'altro livello e di prezzo si parlava soltanto alla fine... potrei scrivere un libro, ma penso di aver reso l'idea che spesso la gente pensa che il negozio serva solo da vetrina... se in italia ci sono tanti negozianti "furbi", io dico che è ciò che gli acquirenti medi meritano. questo è un semplice pensiero buttato li senza troppi giri di parole e detto questo, non torno sul tema, anzi sono felice di esserne fuori del tutto.
Edited 1 Lug. 2014 18:05
anonimo 01-07-14 20.02
@ masterpiano999
Per fortuna che i vecchi comprano ancora nei negozi!!!! poi sono cosi gentili che ci fanno pure la recensione e noi li compriamo da thomann :))
Edited 1 Lug. 2014 17:29
emoemo vecio a rapporto!

Comprato il FA 08 in negozio a Basel sui 1700 chf che fa circa 1400 euri... Meglio di thomann emo
Edited 1 Lug. 2014 18:02
Adelo69 02-07-14 00.24
Esperienza personale: mi sono sempre servito in un noto negozio di Roma. Decido di comprare una master pesata 88 tasti. Parto convinto per la Acuna 88. Il negoziante mi comincia a presentare e far provare il Casio PX3 : "ma vuoi mettere ? Questo è una bomba ! Mille volte meglio !! ...". Io rimango però sulla mia decisione e compro la Acuna. Dopo un anno ho venduto la Acuna e mi sono innamorato del Casio (sempre il PX3) di un amico.
Vado subito in quel negozio per comprarlo e.... "Nooo lascia perdere il PX3, è un mezzo giocattolo..." (!!!!). Un anno prima era FANTASTICO, un anno dopo, un GIOCATTOLO !!!
Diciamo che non ci sono rimasto tanto contento.... Ho cambiato negozio ed ho comprato il PX3 !!!
Quindi.... Occhio ai negozianti "di fiducia" emo
emo
jacus78 02-07-14 05.24
@ vin....
certamente...
il mio ragionamento era vago, basato soprattutto sul mio negoziante "di fiducia", un negoziante di un paesino di 5mila anime che in vetrina non ha praticamente niente. tante volte ho comprato da lui cavi, alimentazioni, pedali sustain torce a led per tastiera, un allen&heat, insomma da lui ho comprato "tutto il resto"...

quando però dovevo comprare il moxf 8, da premettere che lui non lo aveva e quindi bisognava ordinarlo, mi ha fatto un preventivo di 1750 e allora non mi stava più bene. compro comunque a scatola chiusa e non solo, tu lo fai a 1750 euro e io a modena alla fine l'ho preso sempre nuovo a 1449, ci sono la bellezza di 300 euro di differenza mica noccioline. se si fosse trattato di 50, toh 100 euro, non mi sarei posto il problema di prenderlo da lui, evitavo spedizioni, avrei avuto meno grane in caso di guasti malfunzionamenti ecc ecc, almeno conoscevo il tipo che me l'ha venduto e nel caso di magagne glielo avrei riportato e avrebbe fatto tutto lui...ma 300 euro sono un pò troppi. è in questi casi che mi servo sul web. stessa cosa dicasi per lo spider-pro....lui 349 euro, da thomann 220. io capisco che tu ci devi guadagnare, che hai spese, ma alla fine io devo guardare anche il mio.

vin, in un negozio ci vai mezzo preparato su quello che hai in mente di comprare e quando chiedi qualcosa, le risposte che ti danno le sai già, più o meno, poi ovviamente chiedi un preventivo, ma questo non significa ingannare un negoziante.
e poi, diciamocela tutta.... questa grande preparazione da parte dei negozianti io non la vedo (spesso mi trovo a parlare con i commessi che non sanno neanche se domani fa giorno), a volte ne so più io che loro, e non parlo del mio negoziante di fiducia, ma anche quando esistevano le tastiere a palermo non è che erano dei geni...
insomma ad ora l'unica nota positiva di un negozio fisico rimane il fatto della garanzia, hai un punto di riferimento fisso, cosa che sul web tra lontananza, spedizioni e rispedizioni è ancora un mezzo casino.


ritornando IT, si, mi è capitato di comprare qualcosa su consiglio dei negozianti che il giorno prima non avevo neanche pensato di comprare, e si è rivelato una ciofeca (non parlo di tastiere, ma in generale tipo fotocamere, pc, macchinette del caffè, ecc), quindi da qualche tempo a questa parte, mi faccio una ricerca sul web che può durare anche diversi giorni, poi vado in negozio (a questo punto uno qualsiasi), e chiedo direttamente un preventivo, se mi conviene compro nel negozio fisico, altrimenti c'è internet.
come dicono dalle nostre parti "li cunsigli pigliali tutti, ma di li toi serviti" (prendi tutti i consigli ma serviti dei tuoi).emoemo
Edited 2 Lug. 2014 3:46
lifetime 02-07-14 10.28
ok jacus tutto bene ma allora perchè il negoziante dovrebbe farti provare lo strumento? Non pensi che anche quel servizio in qualche modo si debba pagare?
Edited 2 Lug. 2014 8:28
radjuice 02-07-14 11.38
lifetime ha scritto:
ok jacus tutto bene ma allora perchè il negoziante dovrebbe farti provare lo strumento? Non pensi che anche quel servizio in qualche modo si debba pagare?
Edited 2 Lug. 2014 8:28

ti faccio un esempio diverso: quando compri un vestito te lo fanno provare? è giusto provarlo? o lo prendi e poi magari se non ti sta te lo tieni in armadio o in esposizione? i negozi seri non si pongono questo problema perchè sanno il fatto loro... poi ripeto, in italia ci penalizza il sistema che ci impone di avere sempre tante persone fra l'utente e il produttore!!! emo
checosa 02-07-14 15.18
Dato che si parla di tastiere...ma avete idea di quali siano i ricarichi su questi prodotti ?...alcune aziende applicano un tipo di scontistica per cui l'unico modo per marginare è il premio di fine anno che si ottiene solo arrivando ad un determinato fatturato altrimenti hai solo movimentato materiale senza marginare un euro,altre aziende invece come politica commerciale utilizzano la movimentazione dell'intera gamma ,quindi se il commerciante deve acquistare il modello più richiesto del momento,deve per forza acquistare in bundle anche modelli meno commerciali che finiscono per incrementare il reparto "cadaveri"dell'azienda...e l'obsolescenza dove la mettiamo ?.....una chitarra rimane una chitarra,una tastiera elettronica ,appena esce il modello nuovo diventa una rimanenza di magazzino su cui il cliente pretende il sottocosto del sottocosto.

Senza contare ,dulcis in fundo,la "garanzia europea"....il distributore vende al negoziante la tastiera con fattura e i suoi obblighi di garanzia sono di 12 mesi, il negoziante vende all'utente finale con scontrino,quindi è tenuto ad offrire 2 anni di garanzia....quindi dopo aver guadagnato si e no 100 euro su una tastiera di 1500 (iva inclusa, quindi la percentuale di ricarico và calcolata su 1230 ),se si rompe tra il primo e il secondo anno ,il negoziante si ritrova il cliente incazzato e il distributore e il produttore spesso se ne lavano le mani......con tutta sincerità,a conti fatti ...ma voi lo aprireste un negozio che vende questi prodotti ?????emo
giupa 02-07-14 15.54
Torno alla domanda iniziale: Cosa ci vendono i "nostri" negozianti?
Ci vendono quello che gli chiediamo. Se gli chiediamo uno strumento di lavoro (che sia mestiere o hobby), ci danno uno strumento di lavoro. Se gli chiediamo un sogno ci danno un sogno. Unico inconveniente in quest'ultimo caso è il risveglio.

Riassunto:
Nessuno rifila niente senza la complicità dell'acquirente: emo
anonimo 02-07-14 16.05
Beh poi ogni negoziante ha le sue preferenze... uno mi consigliava una prs s950, un altro la korg pa900, un altro ancora la krome...solo quello di basel (che aveva in stock tutto e di piú, krome, fa, kross, kronos, moxf, motif, dsi, ed altro ancora) si é limitato a portarmi il fa dal magazzino, aprire la confezione e montarmelo

Alla richiesta di un suo parere, ha detto: dipende da cosa le piace e da cosa le serve
Edited 2 Lug. 2014 14:06
jacus78 02-07-14 18.23
lifetime ha scritto:
ok jacus tutto bene ma allora perchè il negoziante dovrebbe farti provare lo strumento?

perchè deve essere nel suo interesse vendermelo, come pensi me lo possa vendere se non me l'ha prima fatto provare?
lifetime ha scritto:
Non pensi che anche quel servizio in qualche modo si debba pagare?

ma neanche per sogno.
Edited 2 Lug. 2014 16:24
vin_roma 02-07-14 19.22
Se ci fossero solo negozi fisici si, prove strumenti ad libitum, tanto una volta da uno, una volta dall' altro, il giro è quello ma visto che oggi l' uso è "provo e compro su internet..." trovare un negoziante restio o prevenuto lo trovo plausibile.

All' inizio della "mia... carriera emo" negli anni '80 insegnavo privatamente pianoforte e non essendo stato mai avvezzo al commercio e alle bugie consigliavo ai miei allievi un modello di pianoforte Yamaha che non ricordo più, ma era non molto ingombrante, tastiera bella e suono molto equilibrato e rotondo... ne feci vendere molti ad un grosso negozio di Roma, forse una decina ma un giorno il responsabile del reparto, ottimo pianista e padre di una famosa flautista romana (quindi uno con la musica nelle vene) mi chiamò per chiarirmi le idee:

premetto che mai avevo vantato diritti o favori personali riguardo al numero di vendite offerte ma mi venne chiesto, riconoscendo comunque l' eccellente qualità dello Yamaha, di dirottare i miei consigli su strumenti di marca diversa perché... dicevano, la Yamaha gli imponeva uno stralcio del 30% sul listino e su questo, per stare a galla con la concorrenza, ne facevano un' altro di un 5/6%... morale, su uno strumento che costava sui 2.800.000/3.000.000 di lire guadagnavano pulite si e no 200.000 lire a cui aggiungevano uno sgabello, il trasporto e l' accordatura a casa.
In pratica per loro con Yamaha ci rimettevano...

Guardando a oggi come stanno le cose non vorrei essere nei panni di un commerciante che punta in massima parte sugli strumenti elettronici, è un inferno, essere aggiornati, competitivi, con il peso fiscale, con i clienti che dicono: eh, ma su internet... è ovvio che non c' è paragone con internet, che pretese sono... se è meglio internet compra a scatola chiusa, io chiudo il negozio e pace per tutti.

Nella condizione attuale pretendere che un negozio si comporti nello stesso modo di qualche anno fa sapendo che poi non ci compri niente perché vai da Thomann lo trovo privo di onestà nei confronti del rispetto e dell' impegno altrui, anche se prima ci marciavano... che son affari loro difronte alla propria coscienza.
hydeoger 02-07-14 19.58
E' vero, il mercato di Internet ha cambiato le regole, pensate anche ai negozi di telefonia, o adesso addirittura anche di scarpe, la rete ha invaso un po tutto.
Sotto quel punto di vista un negozio è ammanettato e i margini di guadagno sono ristretti.

Per quanto riguarda il mio parere, spenderei anche 100 euro in più sullo strumento dal mio negoziante di fiducia, ma il probelma è che oramai nei negozi dei piccoli / medi paesi non si trova più nulla da poter provare e poi acquistare.

Ho sempre pensato che le aziende come Yamaha, Korg, dovrebbero incentivare le vendite dei negozi classici fornendo dei prodotti demo a costo zero, andrebbe nei loro interessi credo, anche se capisco che la richiesta sarebbe un po esosa.
Lele75 03-07-14 00.56
Basta fare dei Demo Tour anche nelle citta' marginali e non solo nei grossi centri dove trovi facilmente la nuova uscita e poi un endorser che spieghi le funzini innovative... Cosi non carichi sul negoziante