Il musicista moderno

nicolo 29-08-14 12.42
Discorso che mi coinvolge.
Io, valutati tutti gli aspetto del tastierista moderno, e facevo fusion, ho risolto SMETTENDO.
Cambiando genere.
Ora sono in gruppi acustici o semi acustici, suono il piano e un po' di El. Piano, e basta.

La mia ammirazione per chi continua a scarrozzarsi due o tre tastiere, scontrarsi con la programmazione di tanti suoni, combi, vst, è un'ammirazione enorme.
Ma non fa per me.

Ho compiuto questa scelta diversi anni fa, e mi ci trovo, nessun rimpianto.
emidio 29-08-14 12.58
bellissimo thread! emo
Allora, io personalmente fino a una certa età ero una specie di "nerd" delle tastiere: mi piaceva da morire programmare, così come mi piaceva ricreare le sonorità che sentivo nei dischi. Poi, a un certo punto, mi sono fermato e sono tornato indietro. La mia forma mentis è cambiata, ora cerco l'"anima" e l'"essenza" nei suoni che utilizzo... Sostanzialmente Piano, Piano Elettrico, Hammond e Synth analogico. Se ci pensate con questi quattro strumenti si può fare TUTTO (ovviamente con i dovuti riarrangiamenti)... Non sono quindi un musicista "moderno"? Non lo so, forse no; ma non mi interessa esserlo. Mi interessa suonare, emozionarmi e trasmettere le mie emozioni al pubblico che ha piacere di ascoltarmi...
Per quanto riguarda gli strumenti, tali opposte "filosofie" credo siano al massimo espresse da Case come Korg da una parte, e Clavia dall'altra: editing VS immediatezza; puoi ottenere anche lo stesso risultato, ma è l'approccio (la forma mentis, appunto) che è diametralmente opposto.
zaphod 29-08-14 13.20
sì, è un discorso interessantissimo, che è causato, in effetti, dallo sviluppo sia degli strumenti sia dell'informatica musicale, ragion per cui vengono delegati al tastierista compiti che una volta nemmeno si sognava (e magari nemmeno desiderava).
Ci sono tante variabili in gioco: quello che il tastierista vorrebbe suonare, quello che ci si aspetta che invece lui suoni (e non sempre coincide); poi, il fatto che una moderna tastiera contenga molteplici campioni, non solo di strumenti a tastiera, diluisce un po' l'importanza che hanno i suoni "storici". Voglio dire: se ho un campione di Rhodes e uno di chitarra acustica di pari qualità, magari posso essere tentato di usare la chitarra.
Non lo so, è solo un'impressione che ho partorito ora e può non essere giusta.
A volte mi pare che una ws possa far perdere la "memoria storica" degli strumenti, soprattutto alle giovani generazioni.

Io ho fatto la stessa scelta di Nicolo: pochi suoni, ma buoni. Piano, Hammond. Qualche synth, a volte. Stop.
Bisogna essere capaci, oltre a farsi i suoni, ad usarli: io non saprei fare una parte di brass come se fossero veri; nè mi interessa farlo, quindi per me il tempo che dedicherei alla creazione del suono e alla sua applicazione, è tempo che dedico allo studio.

Tempo! Ecco, se uno fa la professione di tastierista, ha l'obbligo (morale o imposto, è la stessa) di impegnarsi ad avere suoni decenti, anzi, di più: belli. E' un secondo lavoro, e non è scandaloso affidarsi a dei sound designer per questo. Perchè ruba tempo, e se uno non è capace/nonconosce la sintesi/non vuole imparare approfonditamente uno strumento, è meglio, secondo me, dare priorità sempre alla tecnica.
Perchè, a differenza di alcuni, ritengo che la priorità sia la mano e la testa. Non il suono. Il bel suono aiuta, aiuta l'ispirazione e la buona riuscita del pezzo. Ma non è niente se non viene espresso.

E il discorso si chiude: ho preferito dotarmi di strumenti che "suonassero già bene" (salvo piccoli ritocchi) e non di strumenti che ti dànno il bel suono solo se rivoltati e sviscerati. Ho sostituito un Kronos con un CP1 per questo motivo. Più per mia incapacità, pigrizia, o come volete: Il Cp1 ha il suono lì, bello pronto; pochi parametri, da modificare in 20". Il resto lo impieghi suonando.
Edited 29 Ago. 2014 11:21
nicolo 29-08-14 14.39
Il cp1è l'essenza dell'ottimo ragionamento che hai fatto.
Io fui un po' più radicale, smettendo di fare il tastierista ed andando a dirigere un coro di musica del 500emo

Oggi mi hanno chiesto di partecipare una tantum alle tastiere con un amico che fa cantautorato, piuttosto bravo.
Ho chiarito subito che tastiere per me significa piano p. elettrico, ho un fp50 che mi risolve anche il problema delle casse alle prove, poche, che facciamo, e spprattutto il peso dalla sua.

Così o niente.

Ot
Ma il cp1, che spettacolari elettrici ha?
Un mito...
Edited 29 Ago. 2014 12:41
dario65 29-08-14 15.31
Il mio pensiero personale è questo, io suono per diletto e non per professione (anche se talvolta mi ritrovo a prendere un compenso per la serata x o y), ho iniziato la mia "carriera" nel 71 con un Logan Kingston doppia tastiera e leslie incorporato, sentirlo adesso mi scappa da ridere ma al tempo mi emozionava!
Poi sono passato a Roland E96 abbinata ad una Korg 01W/fd ed ho effettuato una marea di serate con la semplicità e l' emozione che, all' applauso, credo di aver trasmesso ai più.
Poi è arrivato un dono dal cielo, una Tyros 3 nuova fiammante, che dire, ho venduto tutto il resto e tenuto solo quella semplicemente perchè le sonorità e le possibilità che mi offre vanno molto al di sopra delle mie aspettative... non devo portarmi dietro due macchine, mixer etc etc, ma non mi avventurerò mai a creare uno style o un suono, non ne sono capace e quando ho tentato di farlo mi sono scoraggiato dopo dieci minuti, quindi demando a chi lo fa di mestiere acquistando i miei style dal music soft, a 5/7/10 euro cadauno, li "modifico" (nel senso che posso sostituire un registro rispetto ad un altro o modificare la velocità di esecuzione) e li archivio cercando di tirarci fuori qualcosa che mi dia soddisfazione personale.
Se questa verrà apprezzata dal pubblico, ben venga, altrimenti mi calo nelle cuffie e chi s' è visto s' è visto, me la godo da solo e quando mi alzo dal seggiolino sono appagato e rilassato... cosa c'è di meglio... a parte il lucano e la pa.ta.ta??emoemo
bitto69 29-08-14 20.19
emidio scrive:
bellissimo thread! emo
Allora, io personalmente fino a una certa età ero una specie di "nerd" delle tastiere: mi piaceva da morire programmare, così come mi piaceva ricreare le sonorità che sentivo nei dischi. Poi, a un certo punto, mi sono fermato e sono tornato indietro. La mia forma mentis è cambiata, ora cerco l'"anima" e l'"essenza" nei suoni che utilizzo... Sostanzialmente Piano, Piano Elettrico, Hammond e Synth analogico. Se ci pensate con questi quattro strumenti si può fare TUTTO (ovviamente con i dovuti riarrangiamenti)... Non sono quindi un musicista "moderno"? Non lo so, forse no; ma non mi interessa esserlo. Mi interessa suonare, emozionarmi e trasmettere le mie emozioni al pubblico che ha piacere di ascoltarmi...
Per quanto riguarda gli strumenti, tali opposte "filosofie" credo siano al massimo espresse da Case come Korg da una parte, e Clavia dall'altra: editing VS immediatezza; puoi ottenere anche lo stesso risultato, ma è l'approccio (la forma mentis, appunto) che è diametralmente opposto.


quoto assolutamente le tue parole santeemo
Edited 29 Ago. 2014 18:22
bitto69 29-08-14 20.20
scusate ma il quote sembra non funzionare
emoemo
Edited 29 Ago. 2014 18:22