robykaiman ha scritto:
E qui sta lo sbaglio !...
Cosa facevano i sintetizzatori analogici? Cercavano di clonare (all'epoca si diceva emulare) gli strumenti acustici.
Ai primi moog, arp ecc si chiedeva insistentemente di fare i violini, i brass, i sax... i bassi... e e la maggioranza degli utilizzatori (all'epoca pochi perche' non erano strumenti di massa) si lamentava perche'non erano fedeli.
Pero' erano tempi della sperimentazione del suono, e mentre la massa si accaniva a cercare di riprodurre le trombette, qualcuno capi' che quegli strumenti producevano un suono nuovo perche' ERANO STRUMENTI NUOVI.
Chi ha saputo far questo ha cambiato il modo di far musica con le tastiere : chi non lo ha capito, ha buttato via i moog arp ecc, in cambio del campionatore che fa bene le trombette, per poi rimpiangerli 20/30 anni dopo...
Oggi sta succedendo la stessa cosa con i synth VA : mentre la massa e' li a cercare di fargli fare il moog, l'arp, l'oberheim ecc... poche persone con grande intuito hanno capito che anche questi sono stumenti nuovi e li usano come tali.


Non so quante volte l'ho detto,
quando uscì il dx7 non pareva vero,
ricordo una recensione di una autorevole rivista del settore
che vantava il realismo degli strings, in cui si poteva anche
quasi distinguere l'archetto..
c'era gran voglia di realismo,
appena si è potuto, in tanti ci si è liberati in fretta
dei vari analogici, dei pesantissimi e problematici rhodes...
all'epoca comprai una logan string machine a 4 soldi,
che a sua volta finì velocemente in discarica,
permutata con l'unico synth che potevo permettermi,
italiano,
purtroppo analogico polifonico a 6 voci (chi indovina ?)
Gli attuali VA andrebbero considerati quale EVOLUZIONE degli analogici,
non un tentativo di clonare gli stessi, sebbene possano in qualche modo,
usandoli al minimo, emularne le sonorità.
Se li si considera in tal senso, essi aprono infiniti orizzonti
sonori... ma purtroppo viviamo nell'epoca del massimo profitto col minimo sforzo
Edited 4 Mag. 2015 20:30