Credo sia la strada giusta da percorrere, il "calore" ed il feeling di uno strumento analogico con le "comodità" del digitale (Editor su computer ma soprattutto poter salvare i propri preset).
Lo hanno capito anche Roland (TR8/JD-XA) Dave Smith (Prophet 6) e AKAI (MPC renaissance), tranne Korg che si è bruciata secondo me la carta dell MS-20 prima e dell'ARP dopo riproponendoli con gli stessi limiti degli originali e pure "castrati" da una keybed non all'altezza..
Dopo che uno ha smanettato ore per crearsi il proprio suono è impensabile che nel 2016 debba segnarsi i valori di ogni parametro per riaverlo

. Se avessero inserito un tasto salva o a limite una modalità sysex per ricaricare i preset, credo che ne avrebbero venduti molto di più (IMHO).