Quale setup per pino daniele tribute

SimonKeyb 23-05-16 16.12
il nostro amico ha detto che suona in una band che fa pezzi di pino daniele, non mi sembra detto di suonare in una tribute. e comunque a prescindere trovo assurda l'attenzione che alcuni tastieristi danno alla replica esatta dei suoni, persino crucciandosi di non poterli restituire al meglio, mentre tutti gli altri della band spesso se ne fregano.
In primis la batteria in molte produzioni viene triggerata oppure fortemente processata, magari associata a drum machine, mentre in live quasi sempre (per fortuna) si propende per un suono della batteria microfonata; il chitarrista suona con la chitarra che ha, indipendentemente che si tratti del suono del single coil o dell' humbucker, dell'ampli x piuttosto di quello y.

Eppure qualcuno ancora spende migliaia di euro per adeguarsi alla band dove suona, se va bene per 50 euro a serata, quando capita quelle due-tre volte al mese.

Sarò un genio io che con una tastiera vecchia come il cucco, il motif es, sono sempre riuscito a cavarmela nelle situazioni in cui mi sono trovato, e non mi è mai mancato niente. Non sono un purista, ma sono per il playing e l'adeguatezza del suono al contesto. Io so solo che da fuori non si è mai lamentato nessuno, nè tra il pubblico nè tra gli "addetti ai lavori".
CLEMENTE1 23-05-16 16.33
E' questo che vorrei evitare... :) - Ci sarà il modo per riprodurre con gli strumenti digitali di oggi i preset analogici di ieri.
Le workstation di oggi hanno spesso all'interno song come CP70 etc... ma quando li vai ad eseguire fanno... senza profondità ; delle semplici emulazioni e niente altro. Su una parte della tastiera ricordano l'originale ma appena ti sposti sugli alti...
harp69us 23-05-16 16.56
CLEMENTE1 ha scritto:
Ascolta il rhodes di nero a metà' e dimmi come lo fai a riprodurre con mox... Inoltre i tappeti di scio' live
Edited 22 Mag. 2016 19:20



https://www.pianoteq.com/electric

Per me queste emulazioni di pianoforti elettrici sono assolutamente realistiche e con tutti gli effetti che servono già nei preset, inoltre anche editabili a differenza dei suoni campionati già con l'effetto.

Poi è necessario carpire dai brani anche la tecnica adatta da utilizzare con lo strumento "Rhodes" che è piuttosto differente da un pianoforte acustico, non va suonato tanto con la dinamica e accordi pieni quanto con passaggi e riff veloci e "jazzistici"......mio parere personale !

emo
carmol 23-05-16 17.18
CLEMENTE1 ha scritto:
Le workstation di oggi hanno spesso all'interno song come CP70 etc... ma quando li vai ad eseguire fanno... senza profondità


Infatti... se li usi così come sono presettati.

Io ho una Kronos e non uso UN suono così come è
uscito di fabbrica.
Il lavoro principale da fare è sugli effetti, TOGLI dove affogano troppo il suono,
per il resto modifica di brutto per adattare alle tue esigenze,
per dare spinta e vita ai sample smorti, corpo ai suoni deboli, etc.

Il piano CP è un punto debole di molte workstation blasonate,
io su Kronos ho caricato dei sample trovati in rete,
poi giù di chorus, eq, compressione, enhancer e quant'altro per un sample
che è carente già di suo in origine.

vin_roma 23-05-16 17.41
@ CLEMENTE1
E' questo che vorrei evitare... :) - Ci sarà il modo per riprodurre con gli strumenti digitali di oggi i preset analogici di ieri.
Le workstation di oggi hanno spesso all'interno song come CP70 etc... ma quando li vai ad eseguire fanno... senza profondità ; delle semplici emulazioni e niente altro. Su una parte della tastiera ricordano l'originale ma appena ti sposti sugli alti...
Hai mai suonato un Rhodes vero? Che suoni come si desidera ne trovi uno su cinque, o sono attufati, o hanno note che sparano e altre che singhiozzano, c' è quello tarato più morbido, quello con le tines a palla ed in generale, anche i migliori, hanno una meccanica penosa che spacca le mani... però... sono loro e fanno quello che devono fare e messi a puntino offrono tutto il suono e le sfumature che un digitale medio (Moxf) non darà mai a meno che non si sfrutti un certosino campionamento.
SimonKeyb 23-05-16 18.31
@ vin_roma
Hai mai suonato un Rhodes vero? Che suoni come si desidera ne trovi uno su cinque, o sono attufati, o hanno note che sparano e altre che singhiozzano, c' è quello tarato più morbido, quello con le tines a palla ed in generale, anche i migliori, hanno una meccanica penosa che spacca le mani... però... sono loro e fanno quello che devono fare e messi a puntino offrono tutto il suono e le sfumature che un digitale medio (Moxf) non darà mai a meno che non si sfrutti un certosino campionamento.
si potrebbe dire la stessa cosa del CP70. la "scarsa presenza" dei suoni del MOx sembrerà poca cosa quando non potrai fare un tricordo senza sentire gli sbattimenti di armoniche dovuti "all'attitudine all'out of tune" di questi strumenti. emo

Boh, io sono giovane, ma mi rendo conto di quanto fortunato sono a potermi portare via tanti suoni di qualità con uno sforzo che è minimo, se confrontato a quello che doveva fare chi faceva musica negli anni 60 o 70, quando il concetto di portabilità era alquanto relativo. E poi non mi sembra si lamentasse nessuno della qualità del suono, si suonava quel che c'era, spesso attrezzatura noleggiata mi raccontavano. Adesso invece tutti pronti a spendere migliaia di euro per nord stage e kronos per poi magari lamentarsi pure emo
lucabbrasi 23-05-16 18.37
la penso esattamente come Simon. Certi purismi e talebanismi alla fine costano assai, rendono pochi €€ e sono soprattutto mooolto discutibili come resa sonora.
Ricordo tempo addietro un thread relativo al concertone del 1 maggio, dove molti si stupirono della qualità in live di un X50 (non ricordo il tizio con chi suonava...)

Se nomino un basso Ibanez al mio bassista (iperpurista...), utilizzato a valanga durante gli anni 80 (anche da Sting, credo), lui vomita...eppure, se si sentono i giri di basso di John Taylor dei Duran (lo so, niente di trascendentale ma funzionali) alla radio...ebbene, con quel basso sono fra i pochi che si riescono a seguire e distinguere bene...alla radio, appunto. E io aggiungo..."e te pare poco!".....
maxpiano69 23-05-16 20.05
@ lucabbrasi
la penso esattamente come Simon. Certi purismi e talebanismi alla fine costano assai, rendono pochi €€ e sono soprattutto mooolto discutibili come resa sonora.
Ricordo tempo addietro un thread relativo al concertone del 1 maggio, dove molti si stupirono della qualità in live di un X50 (non ricordo il tizio con chi suonava...)

Se nomino un basso Ibanez al mio bassista (iperpurista...), utilizzato a valanga durante gli anni 80 (anche da Sting, credo), lui vomita...eppure, se si sentono i giri di basso di John Taylor dei Duran (lo so, niente di trascendentale ma funzionali) alla radio...ebbene, con quel basso sono fra i pochi che si riescono a seguire e distinguere bene...alla radio, appunto. E io aggiungo..."e te pare poco!".....
OT : Ibanez Musician per caso ?emo
Edited 23 Mag. 2016 18:11
benjomy 23-05-16 20.39
senza contare che la maniacale riocerca del suono identico a quello "originale" spesso si scontra con acustiche/impianti/mixer/fonici etc che distruggono in un secondo il lavoro (inutile) di mesi) malla ricerca del suono perfetto..
a me piacciono le cover ma preferisco il concetto di simile (nel rispetto dell'originlae) ma con un mio taglio personale, alla pedissequa replica di qualcosa di già sentito
Markelly 23-05-16 21.54
Ascoltate Chick Corea suonare i preset di Rhodes della sy77 e non vi farà rimpiangere il Rhodes vero
emo
CLEMENTE1 23-05-16 22.25
Sono d accordo con chi ha detto che chi ascolta il tributo si aspetta quelle sonorita'. Altra cosa è riarrangiare i pezzi a proprio piacimento.Ci sono tastiere low cost come la x50 che però vengono utilizzate in ambito professionale. Vitolo ad esempio la usa con Napoli Centrale per brass archi ed altro
SimonKeyb 23-05-16 23.14
CLEMENTE1 ha scritto:
Vitolo ad esempio la usa con Napoli Centrale per brass archi ed altro

ottimo esempio emo
vin_roma 24-05-16 00.17
lucabbrasi ha scritto:
Certi purismi e talebanismi alla fine costano assai, rendono pochi €€ e sono soprattutto mooolto discutibili come resa sonora.

Infatti in parte dicevo questo quando parlavo che di Rhodes veri se ne salva uno su cinque e comunque il peso resta anche quando suonano male...emo

Il discorso è un altro:: il chitarrista suona una chitarra vera, il batterista suona una batteria vera, il sassofonista suona un sax vero ...il tastierista? uno strumento che imita e c' è differenza tra imitazione e imitazione, non diciamo cavolate!

I preset del MoxF non offrono "quel" suono. Per ottenere quella fluidità, quella cattiveria e al contempo quella dolcezza tocca lavorare molto in editing e qualcosa si arriva ad ottenere, anche di molto musicale, ma sarà sempre un' imitazione, un surrogato di qualcosa che è nato in un altro modo. Certamente, nel compromesso efficacia/peso, vince la tastiera ma ti devi ingegnare molto magari sfruttando la capacità di leggere campioni di terze parti.
SimonKeyb 24-05-16 00.21
vin_roma ha scritto:
I preset del MoxF non offrono "quel" suono. Per ottenere quella fluidità, quella cattiveria e al contempo quella dolcezza tocca lavorare molto in editing e qualcosa si arriva ad ottenere, anche di molto musicale, ma sarà sempre un' imitazione, un surrogato di qualcosa che è nato in un altro modo. Certamente, nel compromesso efficacia/peso, vince la tastiera ma ti devi ingegnare molto magari sfruttando la capacità di leggere campioni di terze parti.

se uno ha bisogno del SUONO per incidere a un certo livello sono perfettamente d'accordo, ma per quanto riguarda palchi medi (ma anche grandi) certe sfumature vengono più colte dall'esecutore che non dal pubblico, e poi dai, nei piani elettrici yamaha la conosco e si difende molto bene. Non è il caso di guardare il pelo nell'uovo emo
vin_roma 24-05-16 00.36
Certo, ma suonare con un suono che risponde è un' altra cosa.
I soldi son pochi ma almeno il piacere...emo
SimonKeyb 24-05-16 01.17
@ vin_roma
Certo, ma suonare con un suono che risponde è un' altra cosa.
I soldi son pochi ma almeno il piacere...emo
ma perchè proprio non ti piacciono i Yamaha?
vin_roma 24-05-16 01.36
Come no? Sono 12 anni che non riesco a trovare, per l' ottimo rapporto suono/portabilità/suonabilità/affidabilità, un degno sostituto del P120 nei live!emo

Non scherzo! Per esempio, proprio il P120 ha un El. Piano non filologicamente perfetto ma che col Phaser sugli accenti ritmici alla "Pino Daniele" da' delle sensazioni molto coinvolgenti e ti porta a spingere musicalmente proprio perché risponde così come ti aspetti che faccia, con un suono sempre sincero e corposo.

Luiman 24-05-16 09.33
Certo il suono deve essere convincente però diciamola tutta, il problema per chi vuole suonare le canzoni di Pino sono le voicing degli accordi. Beccare quelle giuste è già tanto, oserei dire, più dei suoni. Bye
lucabbrasi 24-05-16 09.38
OT: si, assolutamente il celeberrimo Ibanez Musician!
arvensis 26-05-16 01.31
Ciao a tutti.
Volevo solo dire che circa 10 anni fa ho messo su una tribute band del Grandissimo Pino Daniele e suonavo con il Motif ES 6 e con addirittura un'arranger come la Roland G 600 (che anni prima usavo per fare piano bar) e il Motif era superlativo per piani, rhodes, mentre per tappeti e organo usavo la G 600 e anche se quest'ultima aveva dei suoni pessimi erano perfetti per riprodurre le sonorità degli album di Pino Daniele del repertorio che facevamo noi, cioè quello dal 1977 al 1989 (cioè dall'Album Terra mia a Mascalzone Latino).
Giusto per risponderti per quale piano usare in A testa in giù, io usavo quello che si chiama "Sweetness" anche se lo modificai appena appena, però puoi usarlo così com'è perchè va già bene così.
E poi per gli altri pezzi come per esempio "Io vivo come te", usavo il piano "Early 70's" mentre per Quanno chiove il piano "suitecase" e le sonorità uscivano perfettamente.
Se vuoi, ti posso girare alcuni pezzi di cui facemmo la demo e puoi ascoltare tu stesso.
Edited 25 Mag. 2016 23:32