@ SimonKeyb
è un dibattito sterile, perchè le nord hanno una filosofia tutta particolare, molto diversa da qualsiasi workstation che sulla carta può essere anche superiore (fatta eccezione per il clone hammond, che su clavia è l'unico che può competere con quelli nazionali che sappiamo), ma che per altri parametri che esulano anche i suoni in sè, alla fine le Rosse si fanno preferire.
Leggere, compatte, ben suonanti, adatte al live, e costose. le definirei così.
Sull'adatte al live ci va una considerazione aggiuntiva:
kronos e pc3 hanno una soluzione molto comoda per il live, le set list con il cambio suoni senza stacco (e jupiter 80 può fare qualcosa di simile), le nord no. Quindi dipende da come suoni live...
Per quanto riguarda la sintesi pura diciamo che un kurz o un kronos ha possibilità superiori, a costo di una maggiore complicazione nella programmazione (ovviamente non parlo di strumenti fuori produzione come il wave o il modular).
I piani nord sono stupendi, ma kronos e motif caricano librerie di terze parti eccellenti mentre jupiter ha dei piani molto belli di suo (al solito tutto va a gusto personale).
Secondo me si tratta di strumenti che con le ws hanno poco a che fare (e che non solo sulla carta sono superiori... dipende da quello che ti serve che facciano), facili da programmare, specifici per uso (synth puri, hammond puri, stage piano puri) o come il nord stage l'insieme di un synth, di un hammond ,di un piano e di un player di campioni (mono layer). Diciamo che puoi non leggere il manuale per usarli.
Io le definirei leggere, compatte, ben suonanti, semplici e molto costose.