@ paolo_b3
Grazie mille!!! Speravo di avere suscitato emozioni
Permettimi di replicare ai tuoi punti:
1) "L'uomo è animale razionale" mi darebbe spunto per farti esempi contraddittori (tipo tifosi allo stadio) molto scorretti, ma non credo tu li meriti

. Per irrazionale intendo dire che quando sei sullo strumento e componi, come davanti alla tela bianca e dipingi, secondo me non devi avere ne un protocollo da seguire ne un equazione da risolvere, devi dare sfogo ai tuoi sentimenti, mi riferivo a quella irrazionalità, forse tu la definisci in altro modo.
2) mi faresti un esempio di elementi rigorosamente scientifici che utilizzi quando componi?
3) per me l'opera d'arte è un veicolo con cui l'artista palesa la sua "interiorità" come sentimenti, emozioni e così via. Altrimenti è un artista anche il liutaio che ti fa una chitarra che suona bene.
4) sono d'accordo sul fatto che le conoscenze ti aiutino ad esprimerti meglio, così come se hai un lessico abbondante ti è più facile esporre concetti ed essere capiti.
5) potrebbe essere vero, io non sono in grado ne di confermare ne di smentire, e comunque non intendo certo sostenere il contrario.
6) non volevo esortare nessuno a non studiare. Anzi consiglio di studiare più che me, che pur potendo ho studiato poco (Somaro). Ma non l'ho fatto perchè lo ritenevo inutile o dannoso. Tuttavia ritengo ci sia una rigidità nei metodi di insegnamento che non sono così sicuro giovi, esempio far studiare solfeggio ad un bimbo di 5-10 anni che intende imparare a suonare uno strumento.
7) In conclusione credo che la tua riflessione acuta, dalla quale capisco che il tuo spessore è tutt'altro che irrisorio, non fa sufficiente analisi tra le differenze del "comporre" e dell'"eseguire" la musica composta da altri.
P.S. ammetto che chi usa gli emoticons non è un artista
Ottima risposta piena di spunti interessanti che meritano qualche chiarimento
1) per "razionale", come tu mi sembra abbia intuito, non si intende "gelido vulcaniano mosso solo dalla logica"

ma piuttosto essere composito, con emozioni, sentimenti, ragionamenti sia consci che inconsci, che può esprimere un ampio spettro di "outputs" che però non sono mai competamente irrazionali (ovvero per il bene o per il male rispondono a una loro logica interna, per quanto magari "distorta")
2) elementi scientifici della composizione: la piramide degli armonici naturali che definisce la struttura accordale per terze, i concetti di consonanza e dissonanza basati sulla natura della frazione matematica dell'intervallo, la tonalità come conseguenza dell'esistenza di sensibile e controsensibile, i principi psicomusicali di ripetizione, variazione e cambiamento, i principi matematici del contrappunto etcetera etcetera...e credo che anche chi non conosce in maniera dettagliata questi principi tenda ad usarli inconsciamente...
3) siamo d'accordo, l'artista veicola certamente la sua interiorità, ma l'interiorità al cospetto di cosa? io credo, con Heidegger, che l'artista sia "veicolo" dell'opera, insomma in una certa qual maniera sia un "medium" che permette all'opera di palesare qualcosa...e quel qualcosa é piuttosto oggettivo, sia esso bello, comico, tragico, orrido o sublime...
4) siamo d'accordo anche qui
5) beh, siamo comunque a livello di ipotesi...
6) sulla rigidità dei metodi sfondi una porta aperta. Anzi, dirò di più, certi approcci non solo fan perdere la voglia ma fanno addirittura "disimparare"
7) per interpretare bene un brano bisogna capire un minimo le regole armoniche e compositive che ci stanno dietro...forse pochi conoscono gli studi di armonia e composizione cui si sottoposero per esempio bud powell e charlie parker...