Zimbalam??? O altri distributori digitali

Dallaluna69 15-12-17 16.49
@ gabrieleagosta
I miei brani sono depositati in SIAE, ma come ha detto Gianni questo non ha a che fare con la distribuzione.
Tra quelli citati, Believe ha un sito dove non si capisce molto, CDBaby già mi sembra ben fatto (e si occupa anche della distribuzione del CD fisico, cosa da non sottovalutare).
Tunecore non sembra malaccio, ma il fatto che si paghi una quota annuale PER ALBUM mi fa storcere il naso...cioè se io da qui a un anno decido di fare 10 album mi dovrei pagare 10 quote...e sono soldi...
Quindi i 29.99 per album sono da intendersi come annuali? Mica poco.
Bisognerebbe capire se c'è una differenza di visibilità con Tunecore o CDBaby.
gabrieleagosta 15-12-17 16.55
@ giannirsc
Informati con believe..fidati.. tutti gli altri distributori passano attraverso lui.. tanto vale affidarsi direttamente alla fonte, mandargli una mail non costa nulla è una volta creato l'account puoi monitorare giornalmente tutti i tuoi brani
Certo, una mail gliela mando di sicuro
gabrieleagosta 15-12-17 16.56
Dallaluna69 ha scritto:
Quindi i 29.99 per album sono da intendersi come annuali? Mica poco.


29.99 per il primo anno, poi sono 49.99. Stiamo parlando di Tunecore.
gabrieleagosta 15-12-17 17.03
Scopro adesso che Believe ha addirittura un centro operativo a Siracusa...misteri insondabili di un capoluogo tra i meno "famosi" in Italia emo sta a vedere che conosco pure chi ci lavora...emo
giannirsc 16-12-17 00.07
@ gabrieleagosta
Scopro adesso che Believe ha addirittura un centro operativo a Siracusa...misteri insondabili di un capoluogo tra i meno "famosi" in Italia emo sta a vedere che conosco pure chi ci lavora...emo
..confermo..
ahivela 17-12-17 03.40
Dallaluna69 ha scritto:
Boh. Sul modulo iscrizione Autore c'è scritto 150. Se è meno, io non mi lamento di certo!


Paghi 150 euro annuali come autore associato, 60 euro annuali (90 solo il primo anno) come autore mandante.
Quello che cambia e' che che come associato hai diritto di voto, nell'altro caso no.
Per il resto e' quasi identico, in termini di tutela e proventi, e in entrambi i casi puoi depositare tutti i brani che vuoi, tutte le volte che vuoi, sempre gratis.
Dallaluna69 17-12-17 09.40
Allora la situazione è di gran lunga migliore rispetto a quello che pensavo.
Thanks inviati a Gianni, Gabriele e Ahivela.
gabrieleagosta 17-12-17 16.17
Proprio questa settimana ho inviato la richiesta per modificale la mia posizione da Associato a Mandante, molto più conveniente. emo
SimonKeyb 17-12-17 21.31
per tutelare legalmente i tuoi diritti d'autore basta una prova qualunque che attesti che il materiale è di tua proprietà, anche caricarlo su youtube o qualsivoglia formato che riporti una datazione precisa dovrebbe essere legalmente rilevante.

fermo restando che dipende da chi ti plagia, se ti copia uno sconosciuto non lo verrai a sapere, se te lo copia uno famoso non spulcerai un soldo.

La Siae serve solo per quei mafiosissimi bollettini da apporre alla copia fisica del CD per la vendita e per spillarvi soldi, per medie esigenze va benissimo Creative Commons IMHO
ahivela 17-12-17 22.47
SimonKeyb ha scritto:
La Siae serve solo per quei mafiosissimi bollettini da apporre alla copia fisica del CD per la vendita e per spillarvi soldi


Beh, insomma.... e' un po' riduttivo...emo
gabrieleagosta 18-12-17 00.43
SimonKeyb ha scritto:
La Siae serve solo per quei mafiosissimi bollettini da apporre alla copia fisica del CD per la vendita e per spillarvi soldi, per medie esigenze va benissimo Creative Commons IMHO


Beh insomma, io qualche piccolo soldino-ino-ino dalla SIAE lo ricevo...non è che sia proprio tutto contro di noi...e parlo io che sono un perfetto signor nessuno, figurati chi riesce a piazzare bene più di qualche brano...
E c'è anche da dire che SIAE, forse sentendo ormai il fiato sul collo dai vari Soundreef ecc (dei quali amici che sono dentro mi riferiscono che sono tutt'altro che esenti da magagne e difficoltà) si sta negli ultimi tempi aggiornando e "sveltendo".

Comunque siamo un pochino OT
SimonKeyb 18-12-17 19.01
ok vabbè non è questa la sede, però credo che la SIAE debba essere boicottata e che sia una delle cause per cui la musica dal vivo stia morendo in Italia, un istituzione fallimentare che forse si sta anche svegliando ma è talmente deficitaria... chiuso OT.

Per quanto riguarda la distribuzione non conoscendo nessuna delle piattaforme da voi citate, è una mia opinione che si debba privilegiare i canali più visibili (soundcloud, youtube), anche se questo può comportare una ridotta remunerazione ma una decisamente maggiore visibilità del prodotto, nel caso in cui l'artista non sia particolarmente noto.

Invece i siti di cui parlavate credo possano funzionare se avete già un certo pubblico che potrebbe banalmente venire indirizzato ai siti in questione tramite apposito link nelle vostre fanpage social, se era questo l'intento di Gabrieleagosta credo che la soluzione più economica e funzionale di quelle citate vada bene.
gabrieleagosta 18-12-17 19.25
SimonKeyb ha scritto:
ok vabbè non è questa la sede, però credo che la SIAE debba essere boicottata e che sia una delle cause per cui la musica dal vivo stia morendo in Italia, un istituzione fallimentare che forse si sta anche svegliando ma è talmente deficitaria... chiuso OT.


Io credo che la SIAE andava boicottata prima, quando le era permesso di fare assolutamente il bello e il cattivo tempo, trattando i "big" con i guanti di velluto e laute ricompense a spese degli sconosciuti...adesso la solfa PARE stia cambiando, si sono resi conto che non sono più in una posizione inattaccabile, la concorrenza è alle porte ed è parecchio agguerrita perchè nasce con i criteri di oggi, e non quelli ottocenteschi propri della SIAE. Quindi secondo me adesso va vista semplicemente come un'alternativa possibile tra diverse opzioni.
Poi sul discorso musica dal vivo ci sarebbero da scrivere libri, di certo i costi della SIAE sono una delle cause della crisi ma non l'unica...

SimonKeyb ha scritto:
Per quanto riguarda la distribuzione non conoscendo nessuna delle piattaforme da voi citate, è una mia opinione che si debba privilegiare i canali più visibili (soundcloud, youtube), anche se questo può comportare una ridotta remunerazione ma una decisamente maggiore visibilità del prodotto, nel caso in cui l'artista non sia particolarmente noto.

Invece i siti di cui parlavate credo possano funzionare se avete già un certo pubblico che potrebbe banalmente venire indirizzato ai siti in questione tramite apposito link nelle vostre fanpage social, se era questo l'intento di Gabrieleagosta credo che la soluzione più economica e funzionale di quelle citate vada bene.


Le piattaforme menzionate sono degli "intermediari" che si occupano di diffondere il tuo prodotto attraverso la maggior parte dei canali possibili, da iTunes a Spotify (per citare i più famosi) fino a quelli sconosciuti o raggiungibili sono in alcune aree del mondo. Va da sè che il pubblico va creato anche attraverso questi canali...anche perchè è vero che qui da noi si sentono sempre più o meno le solite cose, ma altrove la situazione è ben diversa, ci sono potenzialità che non ci appartengono e che vale la pena esplorare, e il modo più semplice per farlo è attraverso queste aziende.
SimonKeyb 18-12-17 22.43
gabrieleagosta ha scritto:
Quindi secondo me adesso va vista semplicemente come un'alternativa possibile tra diverse opzioni.
Poi sul discorso musica dal vivo ci sarebbero da scrivere libri, di certo i costi della SIAE sono una delle cause della crisi ma non l'unica...

chiaro, ho fatto una semplificazione estrema nel mio intervento, non voleva essere una boutade. Io voglio sperare che cambi qualcosa perchè sei anni fa mi ero interessato per associarmi ma mi è stato sconsigliato per vari motivi da persone che considero nell'ambiente; se dici che oggi le cose sono diverse lo spero bene, perchè francamente al momento tra borderò (fin troppo salati per i poveracci che vogliono organizzare una serata non mi stancherò mai di dirlo) e altre burocrazie di carattere economico, mi pare sia molto più pratico essere artisti SIAE, chiudo OT ;-)
gabrieleagosta ha scritto:
Le piattaforme menzionate sono degli "intermediari" che si occupano di diffondere il tuo prodotto attraverso la maggior parte dei canali possibili, da iTunes a Spotify (per citare i più famosi) fino a quelli sconosciuti o raggiungibili sono in alcune aree del mondo. Va da sè che il pubblico va creato anche attraverso questi canali...anche perchè è vero che qui da noi si sentono sempre più o meno le solite cose, ma altrove la situazione è ben diversa, ci sono potenzialità che non ci appartengono e che vale la pena esplorare, e il modo più semplice per farlo è attraverso queste aziende.

ho capito, quindi il tuo/vostro repertorio è rivolto a un pubblico internazionale? scusa forse mi è saltato questo passaggio, allora in questo caso vanno bene piattaforme di diffusione che avete citato; se la scala fosse stata più "locale" ce la si poteva cavare con i social e il merch ai concerti, era questo che intendevo
gabrieleagosta 19-12-17 00.47
SimonKeyb ha scritto:
se dici che oggi le cose sono diverse lo spero bene, perchè francamente al momento tra borderò (fin troppo salati per i poveracci che vogliono organizzare una serata non mi stancherò mai di dirlo) e altre burocrazie di carattere economico, mi pare sia molto più pratico essere artisti SIAE, chiudo OT ;-)


Oddio, dire che le cose sono cambiate in meglio è ancora un po' esagerato...emo diciamo che si stanno facendo lentamente dei passi per migliorare la situazione dei tutelati, ma di strada ancora ce n'è.

SimonKeyb ha scritto:
ho capito, quindi il tuo/vostro repertorio è rivolto a un pubblico internazionale? scusa forse mi è saltato questo passaggio, allora in questo caso vanno bene piattaforme di diffusione che avete citato; se la scala fosse stata più "locale" ce la si poteva cavare con i social e il merch ai concerti, era questo che intendevo


Non hai torto, in effetti non ho mai specificato cosa faccio emo io vengo dall'ambito jazzistico, le mie composizioni sono strumentali (il che di fatto le internazionalizza) e strizzano l'occhio sia agli standard classici che alle sonorità meno tradizionali (Rhodes e tastiere varie, polimetri, il Funk, qualche accenno latino ecc...).
Ecco perchè prima parlavo di mercati diversi da quello italiano emo
ruggero 10-09-18 15.36
@ gabrieleagosta
SimonKeyb ha scritto:
se dici che oggi le cose sono diverse lo spero bene, perchè francamente al momento tra borderò (fin troppo salati per i poveracci che vogliono organizzare una serata non mi stancherò mai di dirlo) e altre burocrazie di carattere economico, mi pare sia molto più pratico essere artisti SIAE, chiudo OT ;-)


Oddio, dire che le cose sono cambiate in meglio è ancora un po' esagerato...emo diciamo che si stanno facendo lentamente dei passi per migliorare la situazione dei tutelati, ma di strada ancora ce n'è.

SimonKeyb ha scritto:
ho capito, quindi il tuo/vostro repertorio è rivolto a un pubblico internazionale? scusa forse mi è saltato questo passaggio, allora in questo caso vanno bene piattaforme di diffusione che avete citato; se la scala fosse stata più "locale" ce la si poteva cavare con i social e il merch ai concerti, era questo che intendevo


Non hai torto, in effetti non ho mai specificato cosa faccio emo io vengo dall'ambito jazzistico, le mie composizioni sono strumentali (il che di fatto le internazionalizza) e strizzano l'occhio sia agli standard classici che alle sonorità meno tradizionali (Rhodes e tastiere varie, polimetri, il Funk, qualche accenno latino ecc...).
Ecco perchè prima parlavo di mercati diversi da quello italiano emo
ciao riuppo la questione.
Siccome siamo prossimi alla pubblicazione del nuovo CD con il mio gruppo e colgo l'occasione per dare in pasto a Spotify anche il primo CD del 2010, ho pensato che la soluzione più comoda per noi è iMusician che con 39 euro ti fa pubblicare l'album. Non ci interessano i diritti ma che il CD rimanga on line senza spese annuali. Qualcuno l'ha già usato?
Avevo pensato a CDBaby ma almeno iMusician "parla" italiano.
gabrieleagosta 11-09-18 09.22
@ ruggero
ciao riuppo la questione.
Siccome siamo prossimi alla pubblicazione del nuovo CD con il mio gruppo e colgo l'occasione per dare in pasto a Spotify anche il primo CD del 2010, ho pensato che la soluzione più comoda per noi è iMusician che con 39 euro ti fa pubblicare l'album. Non ci interessano i diritti ma che il CD rimanga on line senza spese annuali. Qualcuno l'ha già usato?
Avevo pensato a CDBaby ma almeno iMusician "parla" italiano.
Io per le mie esigenze ho usato iMusician e mi sto trovando bene, anche l'assistenza è precisa nelle risposte.
ruggero 11-09-18 11.30
@ gabrieleagosta
Io per le mie esigenze ho usato iMusician e mi sto trovando bene, anche l'assistenza è precisa nelle risposte.
ottimo! Anche io procedo...
sterky 11-09-18 23.51
@ ruggero
Imusician è com Zymbalam ovvero paghi una volta e poi basta?
Imusician ha delle tariffe (che si possono trovare nel sito).
Per fare un esempio con 39 euro si carica un cd intero, con 1 euro in più gestiscono loro la monetizzazione di youtube. Se si fa un video con la canzone registrata, basta mandare loro il link di youtube. Si può caricarein altarisoluzione (48hz 24bit).
Distribuisce su innumerevoli piattaforme, tra le quali tutte le major (itunes, amazon, spotify etcetc).

Per registrare i brani consiglio spotify,in circa mezz’ora si registra un brano senza pagare nulla.
Se si ha siae nada.
ruggero 12-09-18 10.42
@ sterky
Imusician ha delle tariffe (che si possono trovare nel sito).
Per fare un esempio con 39 euro si carica un cd intero, con 1 euro in più gestiscono loro la monetizzazione di youtube. Se si fa un video con la canzone registrata, basta mandare loro il link di youtube. Si può caricarein altarisoluzione (48hz 24bit).
Distribuisce su innumerevoli piattaforme, tra le quali tutte le major (itunes, amazon, spotify etcetc).

Per registrare i brani consiglio spotify,in circa mezz’ora si registra un brano senza pagare nulla.
Se si ha siae nada.
cosa vuol dire registrare i brani su spotify?