...per noi tastierai, tastieristi e pianisti

SimonKeyb 10-02-19 13.32
orange1978 ha scritto:
simon non mettermi in bocca cose che non ho mai detto, nessuno ha fatto paragoni, io parlavo di rick wakeman e del fatto che anche lui colpa della tecnologia secondo me negli anni si é perso completamente, vedi i dischi new age che faceva con il figlio, comprati solo perche erano fatti interamente con il Kurzweil K2000.

Ma a me sta bene il discorso che hai fatto su Wakeman che ti condivido al 100%, però i pezzi dei Jamiro che hai messo li parevano un pò messi a casaccio perchè di un genere del tutto differente, sono sicuro che con "plin plin" Markelly si riferisse a ben altri "esempi", solo lì volevo fare sta precisazione.
Perchè spesso il prog viene spesso citato per le cose in cui faceva schifo e raramente per le sue peculiarità, e a me il prog al 90% di quello che trovo in giro non piace se devo essere sincero. Però ci sono delle eccellenze da salvare quello si, e giustamente si è parlato del periodo d'oro (60/70) e dei primi Dream Theater, però mettere in mezzo i Jamiro no dai.

Comunque gira e rigira mi pare di riscrivere sempre le stesse cose emo non so quante volte ne avremo parlato in tutti questi anni
markelly2 10-02-19 13.38
vin_roma ha scritto:
Un corrispettivo nostrano potrebbe essere il Banco che seguo poiché è nel giro delle mie amicizie... Vittorio Nocenzi oramai fa praticamente tutto con con una tastiera master e non esce un suono sincero, raddoppia tutto, non senti mai l'eloquenza di un pianoforte o di un Hammond, senti solo un gran fisarmonicone indistinto.

Sono d'accordo sull'importanza del suono, ma secondo me conta di più il valore dell'artista.
Cosa toglie all'arte di Nocenzi il suonare con un Hammond vero piuttosto che con un clone?
Nulla.
Oltretutto suona musica sua, che ha ampiamente dimostrato di saper riarrangiare bene anche dopo anni (vedi il meraviglioso aggiornamento di suoni e 'colori' nell'album "Da qui messere si domina la valle" del 91).
Diverso se decidesse di coverizzare musica funky senza l'uso del vintage: lì ovvio che si presterebbe facilmente alle critiche.
orange1978 10-02-19 13.40
@ Edmond
hai scritto un messale per cosa ??? bah…

non hai capito nulla non tutti si possono permettere i vintage veri e se tutti lo facessero poi non ci sarebbero unita disponibili, inoltre, si vede che di live ne hai mangiato poco…. per fare cio che dici oltre alla strumentazione devi pagare un tecnico vero che ti mette a punto tutti gli strumenti , devi avere un mezzo per trasportarli e dei facchini che te lo preparano sul palco sennò arrivi al concerto che ti ha preso un infarto… ! questo se non lavoro in un tour mondiale ma quanto sono quelli che lo fanno ??




non é vero, stupidaggini.

primo il vintage é vintage perche non lo rifanno, basterebbe continuare a costruire gli stessi strumenti come un tempo, parlo di fender rhodes, clavinet, wurlitzer, etc....scusa perche la fender telecaster che é un prodotto anni 50 la fanno tutt ora e in mille versioni mentre il clavinet no? ...e se usassero la tecnologia forse potrebbero pure alleggerirle notevolmente.

secondo, tutte balle tecnico etc....lascia stare i tour mondiali...ma negli anni 50/60/70 sai quanti gruppi esistevano, e che facevano serate etc? non parlo dei pink floyd dopo dark side of the moon o degli yes....ma tutt i gruppi prima di diventare famosi dovevano fare la gavetta, e suonare in giro....dato che non potevano permettersi una rig come dici tu, nessuno avrebbe dovuto suonare invece non era cosi.

come si faceva quindi all'epoca? ....semplice, si portavano insieme gli strumenti, si portava l'organo dalla sala prova al locale in quattro/cinque....fare una band era una cosa seria e la musica automaticamente diventava seria.

....oggi con la storia del tutto facile, vado dal vivo con iPad e tastierina fare un livd é semplice come bere un bicchiere d'acqua con il risultato che tutti suonano ma la musica é una merda, essendl superficiale figlia di un contesto superficiale, nessuno paga piu e il risultato é che siamo alla saturazione totale.

tornassimo negli anni 60 almeno tre quarti dei musicisti odierni andrebbe a fare il salumiere o cmq altre cose e i pochi che avrebbero le palle per fare veramente musica e investire sarebbero quelli che meritano forse perche ci crederebbero davvero.

guarda che non erano tutti ricchi sono scemenze queste, un tempo c era gente che firmava pacchi di cambiali assurdi per comprarsi un organo o un moog, ma se avevi il coraggio di farlo sicuro era perche ci credevi ed eri motivato mentre oggi arriva la ragazzina nerd patetica su you tube a far musica di merda con la loopstation e una chitarra e fa la figa come una star, pur sapendo alla fine fare ben poca roba, perche alla fine il suo setup quanto costa....1000 euro?

vedi che se per fare lo stesso avrebbe dovuto comprarsi gia solo un ADAT da 3500 euro sarebbe andata a raccogliere l'uva come é giusto che sia e non a stressarci le orecchie con le cover di adele e l'ennesima versione di madworld.
orange1978 10-02-19 13.42
@ markelly2
vin_roma ha scritto:
Un corrispettivo nostrano potrebbe essere il Banco che seguo poiché è nel giro delle mie amicizie... Vittorio Nocenzi oramai fa praticamente tutto con con una tastiera master e non esce un suono sincero, raddoppia tutto, non senti mai l'eloquenza di un pianoforte o di un Hammond, senti solo un gran fisarmonicone indistinto.

Sono d'accordo sull'importanza del suono, ma secondo me conta di più il valore dell'artista.
Cosa toglie all'arte di Nocenzi il suonare con un Hammond vero piuttosto che con un clone?
Nulla.
Oltretutto suona musica sua, che ha ampiamente dimostrato di saper riarrangiare bene anche dopo anni (vedi il meraviglioso aggiornamento di suoni e 'colori' nell'album "Da qui messere si domina la valle" del 91).
Diverso se decidesse di coverizzare musica funky senza l'uso del vintage: lì ovvio che si presterebbe facilmente alle critiche.
ok....ma tu sinceramente tra un suo disco fatto con Akai S1000, atari e master keyboard,
oppure uno dove suona hammond vero, minimoog e pianoforte acustico e magari ci son pure gli archi veri....sinceramente....quale compreresti per primo? dai non dirmi il primo perche non ci credo.
orange1978 10-02-19 13.50
@ SimonKeyb
orange1978 ha scritto:
simon non mettermi in bocca cose che non ho mai detto, nessuno ha fatto paragoni, io parlavo di rick wakeman e del fatto che anche lui colpa della tecnologia secondo me negli anni si é perso completamente, vedi i dischi new age che faceva con il figlio, comprati solo perche erano fatti interamente con il Kurzweil K2000.

Ma a me sta bene il discorso che hai fatto su Wakeman che ti condivido al 100%, però i pezzi dei Jamiro che hai messo li parevano un pò messi a casaccio perchè di un genere del tutto differente, sono sicuro che con "plin plin" Markelly si riferisse a ben altri "esempi", solo lì volevo fare sta precisazione.
Perchè spesso il prog viene spesso citato per le cose in cui faceva schifo e raramente per le sue peculiarità, e a me il prog al 90% di quello che trovo in giro non piace se devo essere sincero. Però ci sono delle eccellenze da salvare quello si, e giustamente si è parlato del periodo d'oro (60/70) e dei primi Dream Theater, però mettere in mezzo i Jamiro no dai.

Comunque gira e rigira mi pare di riscrivere sempre le stesse cose emo non so quante volte ne avremo parlato in tutti questi anni
.....quali pezzi di jamiroquai?

ho messo un pezzo dei mother earth che sicuro nemmeno conosci, band acid jazz con influenze psichedeliche anni 60 il cui tastierista suona solo Hammond C3...e ogni tanto un po di wurlitzer.

poi ho messo un pezzo dei rocket science che sono una band australiana il cui tastierista nel disco usa solo il farfisa praticamente....in tutte le canzoni.

poi un pezzo dei kula shaker che era piuttosto famoso, anche li tutto Hammond vero essendo una cover dei deep purple.

....dove hai visto jamiroquai? hai le allucinazioni mi sa....fossi in te mi preoccuperei.

(oppure molto probabilmente, manco hai aperto i link ma hai dato aria alla bocca, e se li aprirai ora poi mi dirai che in realta tu conosci cose migliori di quelle, film gia visto.)

i pezzi non sono li a casaccio, forse lo é la tua testolina a casaccio, sai perche li ho messi? ....per rispondere all affermazione che non é vero che i gruppi che portano strumenti vintage nella maggior parte dei casi non sanno nemmeno suonare, quei tre tastieristi mi pare suonino alla grande e con gusto, puliti e ordinati, niente barocchismi ma il sound giusto nel contesto giusto.

(poi se uno per suonare intende che devi sfornare scale e arpeggi come rudess o wakeman ogni due secondi, allora beh possono suonare solo loro, essere tastierista vuol dire essere come jordan rudess almeno).
markelly2 10-02-19 13.56
@ orange1978
ok....ma tu sinceramente tra un suo disco fatto con Akai S1000, atari e master keyboard,
oppure uno dove suona hammond vero, minimoog e pianoforte acustico e magari ci son pure gli archi veri....sinceramente....quale compreresti per primo? dai non dirmi il primo perche non ci credo.
Ma qui stiamo parlando di musicisti che PRIMA hanno suonato con pianoforti, Hammond e moog, e hanno definito i confini tecnici e espressivi di tali strumenti nel rock, e che POI sono passati alla nuova tecnologia, sicuramente senza sapere che il futuro avrebbe deciso che su alcuni strumenti è ancora meglio l'originale.
OGGI è loro scelta seguire l'una o l'altra strada.
Questi artisti non devono dimostrare niente, scegliere a tutti i costi il vintage sarebbe un inutile snobismo tecnico.
Loro sono già snob nel giudicare la musica mainstream, ma su quello lo sono sempre stati, anche nei mitici anni 70 (vedi certe interviste al Banco, o a Greg Lake dell'epoca). emo
orange1978 10-02-19 14.04
@ markelly2
Ma qui stiamo parlando di musicisti che PRIMA hanno suonato con pianoforti, Hammond e moog, e hanno definito i confini tecnici e espressivi di tali strumenti nel rock, e che POI sono passati alla nuova tecnologia, sicuramente senza sapere che il futuro avrebbe deciso che su alcuni strumenti è ancora meglio l'originale.
OGGI è loro scelta seguire l'una o l'altra strada.
Questi artisti non devono dimostrare niente, scegliere a tutti i costi il vintage sarebbe un inutile snobismo tecnico.
Loro sono già snob nel giudicare la musica mainstream, ma su quello lo sono sempre stati, anche nei mitici anni 70 (vedi certe interviste al Banco, o a Greg Lake dell'epoca). emo
ma perche dici "scegliere il vintage"?

ragioniamo un attimo sulla cosa...seguimi.

allora l'organo elettromeccanico é nato cosi, il piano elettrico é nato cosi, la chitarra elettrica é un pezzo di legno con corde e pickups,....un piano elettrico non puo essere una cosa senza le lamelle e i pickup e con un display luminoso, cosi come non puo esistere una chitarra elettrica priva di corde e pickup, non sarebbe una chitarra.

seguire la tecnologia va benissimo ma allora dovresti usarla per le sue possibilita che offre....cosa voglio dire? semplice.

usare un sintetizzatore digitale per creare suoni nuovi che nessuno strumento acustico, elettroacustico o analogico potrebbe fare, mi sta benissimo, come ad esempio usare il campionamento per realizzare effetti impossibili da ottenere con nastri o altre cose.

usare pero la stessa tecnologia digitale per simulare qualcosa che sarebbe piu valido far fare allo strumento vero (violino, pianoforte, rhodes, arpa etc....) per me non ha senso artisticamente, tranne in casi rari come per esempio imitare una sezione brass con la fm ottenendo un suono astratto che ricorda l'espressivita di una sezione di fiati come un cartone animato ricorda la realta in maniera zuccherosa.

secondo me quindi la scelta non é da intendersi come "vintage" o "moderno" ma direi piu tra "autentico" e "simulato"....e io sinceramente apprezzo piu un musicista che se non ha budget per un orchestra vera la sostituisca con qualcosa che ne riempia lo spazio sonoro ma che abbia un identita piuttosto che con una libreria campionata, finta, ....noiosa.
markelly2 10-02-19 14.25
orange1978 ha scritto:
ragioniamo un attimo sulla cosa...seguimi.

Non vorrei inciampare... emo

orange1978 ha scritto:
usare pero la stessa tecnologia digitale per simulare qualcosa che sarebbe piu valido far fare allo strumento vero (violino, pianoforte, rhodes, arpa etc....)

Relativo.
I campioni di piano, rhodes, Hammond ecc oggi sono molto fedeli, e anche se non lo sono, io sinceramente in un concerto rock non mi lamento se non vedo lo Steinway a coda o l'hammond originale.

Diverso se una band mi fa un assolo di violino con la tastiera, li non ha senso, ma un tappeto di strings va più che bene. Anche perché forse non hai presente tutte le problematiche del portarsi dietro anche solo un quartetto d'archi. Oltre al costo, ci sono problemi logistici, di microfonazione, e non ultimo far entrare in testa a un musicista classico certi modi di agire del rockettaro.
orange1978 10-02-19 14.30
@ markelly2
orange1978 ha scritto:
ragioniamo un attimo sulla cosa...seguimi.

Non vorrei inciampare... emo

orange1978 ha scritto:
usare pero la stessa tecnologia digitale per simulare qualcosa che sarebbe piu valido far fare allo strumento vero (violino, pianoforte, rhodes, arpa etc....)

Relativo.
I campioni di piano, rhodes, Hammond ecc oggi sono molto fedeli, e anche se non lo sono, io sinceramente in un concerto rock non mi lamento se non vedo lo Steinway a coda o l'hammond originale.

Diverso se una band mi fa un assolo di violino con la tastiera, li non ha senso, ma un tappeto di strings va più che bene. Anche perché forse non hai presente tutte le problematiche del portarsi dietro anche solo un quartetto d'archi. Oltre al costo, ci sono problemi logistici, di microfonazione, e non ultimo far entrare in testa a un musicista classico certi modi di agire del rockettaro.
io parlo in studio....dal vivo piuttosto la riarrangi, oppure mandi le tracce preregistrate dall orchestra in sync con i musicisti.

il problema del classico/rock non sussiste, scusa ma tutti i dischi anni 70 discomusic e ce ne sono una valanga, migliaia di canzoni, come facevano? tipo disco inferno...more than a woman....daddy cool....guarda che non esistevano i violinisti disco music,erano tutti musicisti classici che facevano i turni, basta scrivergli le parti e le arcate/accenti giusti e te li eseguono senza problemi, vanno solo diretti un attimo, che cazzo vuoi che ci metta uno abituato a suonare wagner, mahler o anche i concerti di vivaldi a suonare gli archi per un pezzo rock?

anche il problema microfonazione non sussiste, lo hanno sempre fatto!! anche in epoca che non esistevano tecnologie come oggi, come facevano allora?

cioe a volte si parla di cose impossibili che erano la normalitá in un epoca piu arretrata, boh...non capisco.

per dire perche glenn miller negli anni 40 suonava con un orchestra di 30 elementi con fiati e legni veri, contrabbasso, piano a coda....e non c erano certo i mixer digitali a 24 canali ne i microfoni stereo, come facevano all epoca? eppure suonavano dal vivo...
markelly2 10-02-19 14.40
@ orange1978
io parlo in studio....dal vivo piuttosto la riarrangi, oppure mandi le tracce preregistrate dall orchestra in sync con i musicisti.

il problema del classico/rock non sussiste, scusa ma tutti i dischi anni 70 discomusic e ce ne sono una valanga, migliaia di canzoni, come facevano? tipo disco inferno...more than a woman....daddy cool....guarda che non esistevano i violinisti disco music,erano tutti musicisti classici che facevano i turni, basta scrivergli le parti e le arcate/accenti giusti e te li eseguono senza problemi, vanno solo diretti un attimo, che cazzo vuoi che ci metta uno abituato a suonare wagner, mahler o anche i concerti di vivaldi a suonare gli archi per un pezzo rock?

anche il problema microfonazione non sussiste, lo hanno sempre fatto!! anche in epoca che non esistevano tecnologie come oggi, come facevano allora?

cioe a volte si parla di cose impossibili che erano la normalitá in un epoca piu arretrata, boh...non capisco.

per dire perche glenn miller negli anni 40 suonava con un orchestra di 30 elementi con fiati e legni veri, contrabbasso, piano a coda....e non c erano certo i mixer digitali a 24 canali ne i microfoni stereo, come facevano all epoca? eppure suonavano dal vivo...
Io parlavo del contesto live. In studio sono d'accordo.
E l'hai detto, all'epoca, quando tutto ciò era la prassi, i problemi non sussistevano, nel senso che i problemi uno se li sobbarcava perché non c'erano alternative.

Oggi l'alternativa è suonare un campione da una workstation o da un pc, senza sbattimenti e senza ulteriori spese.
Meno impatto scenico, ma la scelta è comprensibile.
markelly2 10-02-19 14.52
orange1978 ha scritto:
per dire perche glenn miller negli anni 40 suonava con un orchestra di 30 elementi con fiati e legni veri, contrabbasso, piano a coda....e non c erano certo i mixer digitali a 24 canali ne i microfoni stereo, come facevano all epoca?

In generale suonavano senza amplificazione,con una disposizione adeguata e un numero di strumenti calcolato anche per farsi sentire col giusto volume.
E non c'erano strumenti elettrici a coprire il tutto.

Il contrabbasso delle band jazz si faticava talvolta a sentire. In assolo serviva il silenzio assoluto della band e del pubblico.
Osuna1 10-02-19 17.02
@ FranzBraile
Probabilmente ai puristi del piano non piacerà, ma a me piccolo insignificante tastieraio.... piace
https://www.youtube.com/watch?v=AsJApGdm97c
emo
SimonKeyb 10-02-19 19.35
orange1978 ha scritto:
....dove hai visto jamiroquai? hai le allucinazioni mi sa....fossi in te mi preoccuperei.

no scusa emoemo è che poco prima avevi citato Toby Smith e poi hai messo tre link ad esempio che non ho potuto aprire (poca batteria su smartphone) that's all.... rimango dell'idea che Markelly da amante del prog sosteneva un certo modo di suonare che ha ben poco a che spartire con altre correnti. Sarebbe stato più cronologicamente adeguato un parallelismo con Herbie Hancock che a te fa cagare perchè è jazz emo per evidenziare la differenza stilistica.

Ho scritto "a casaccio" perchè hai un pò il vizietto di sciovinare riferimenti vari ed eventuali per supportare i tuoi interventi, però porta pazienza, uno che legge non può perdere un quarto d'ora per capire cosa vuoi dire

markelly2 ha scritto:
Il contrabbasso delle band jazz si faticava talvolta a sentire. In assolo serviva il silenzio assoluto della band e del pubblico.

prima dell'amplificazione esisteva una cosa chiamata "acustica", che era in grado di amplificare naturalmente il suono degli strumenti ;-)

vin_roma ha scritto:
Un corrispettivo nostrano potrebbe essere il Banco: Vittorio Nocenzi oramai fa praticamente tutto con con una tastiera master e non esce un suono sincero, raddoppia tutto, non senti mai l'eloquenza di un pianoforte o di un Hammond, senti solo un gran fisarmonicone indistinto.

si ma lì però è anche un problema di gusto del musicista però eh? so io che negli anni 70 eri "costretto" a usare suoni di un certo tipo (fighi) mentre oggi è facile uscire con l'effetto fisarmonicone. Se qualcuno conosce il buon Vittorio via l'omertà e glielo faccia presente emo
markelly2 10-02-19 20.02
SimonKeyb ha scritto:
prima dell'amplificazione esisteva una cosa chiamata "acustica", che era in grado di amplificare naturalmente il suono degli strumenti

Certo. Ma oggi la realtà dei locali è ben altra.
E comunque quello che ho scritto è vero anche nelle registrazioni, di oggi e soprattutto di allora.
Infatti tutti i musicisti jazz, pur mantenendo strumenti acustici, sono passati all'amplificazione elettrica.
markelly2 10-02-19 20.08
SimonKeyb ha scritto:
l'effetto fisarmonicone.

Mi postate un esempio di effetto fisarmonicone? emo
orange1978 10-02-19 20.52
@ markelly2
SimonKeyb ha scritto:
l'effetto fisarmonicone.

Mi postate un esempio di effetto fisarmonicone? emo
guarda conosco un mio amico tastierista che era un esperto in quel genere di suoni.....ti svelo anche la ricetta per ottenerlo.

come ben sai la fisarmonica é una sorta di armonium portatile, e l'armonium ha i registri piu o meno come l'organo, ecco...tu combini piu registri che puoi a caso e suonali...solo che mentre l'organo ha una coerenza nei registri, se fai la stessa cosa via midi con suoni a caso ottieni piu o meno l'effetto "fisarmonicone".

il mio amico di cui ti parlavo per esempio, lui suonava un pianoforte roland, che pilotava via midi una yamaha dx7 II che come sai ha un architettura dual layer....quindi comincia a mettere via midi un pianoforte con due organi in fm, poi aggiungeva i brass del jx8p e gli archi della roland jv880....

ecco questo é un esempio di "mapazzone" sonoro, oggi facilmente ottenibile da qualsiasi strumento, per dire un montage ha due motori con in totale 256 voci di polifonia, e otto parti sovrapponibili, hai voglia a creare mapazzoni....un tempo almeno se lo facevi con la korg m1 gia avevi otto voci di polifonia se usavi una patch dual osc, in combi gia due parti eri a 4...non potevi esagerare troppo!

ecco, queste cacofonate per dire negli anni 60/70 non succedevano, ce gente che appena presentano un piano digitale cominciano a chiedere "ma é possibile mettere mettere in layer degli strings? " ma percheeeeeeeee...quando mai un pianoforte fa le stesse parti di un orchestra d'archi????
MarianoM 10-02-19 22.39
orange1978 ha scritto:
Commenta post di : orange1978
Messaggio originale. Il messaggio originale verrà incluso automaticamente (salvo utilizzo del "Quote" )
mah....wakeman si é perso gia dopo il 1978....

ha sempre suonato ad alti livelli ma come tutti si é fatto rovinare dalla troppa tecnologia.

le tastiere digitali sono la rovina, sono come il cancro per le cellule, sarebbero da buttare via tutte, o tenerle solo in studio x produrre musica sperimentale, ma dal vivo si deve andare con piano mezza coda, hammond L100/C3, mellotron, uno due synth analogici, piani elettrici (wurlitzer o fender), etc.....strumenti VERI non emulazioni, sopratutto ad alti livelli.

un pianista con un mezza coda e sopra un prophet 6 fa un effetto assurdo rispetto a quelli che si circondano di ciarpame come wakeman con due kronos88, montage, fantom x8, triton extreme 88 ma che merda é?

ma vuoi mettere l'eleganza di un coda acustico, hammond c3, minimoog e mellotron?
queste sono cose vere, il resto ad eccezione di poche....eccezioni, tipo la yamaha dx7 o la d50, é tutto da buttare x me, almeno per certi generi, poi vabbe se suonavi con mia martini ti concedo rd2000 sotto e korg m1 sopra, e montage....pero si tratta di musica italiana.

ma il rock, DEVE essere suonato con strumenti vintage e non parlo del prog di cacca, parlo del rock in generale.

cazzo cé una band alternative stupenda, australiana....si chiamano rocket science....il tastierista suona solo con l'organo farfisa e con il wurli mi sembra....bellissimo! si fa cosi, serve personalita non tutti quesi preset di merda.

pensa tony banks per dire negli anni 70 usava anche lui i preset nel senso che arp soloist era a preset, il mellotron aveva gli stessi suoni nel senso che i nastri li sceglievi tu ma erano pochi, l'hammond L122 gira rigira fa sempre quei suoni....per per dire lui faceva passare tutte le tastiere nel phaser mi pare e nel rotary speaker dell'organo e questo gli conferiva un suono strano etereo evanescente anche se usava le stesse cose degli altri, vedi le parti di organo di "dancing with the moonlight knight" quasi arrivano dal cielo....anche lui appena ha avuto i soldi ha iniziato con synclavier, jd800, wavestation....che palle!!!!!! sempre quei preset noiosi.
Quota il testo selezionato Emoticons. Preview.


Condivido pienamente sulla necessità di strumenti autentici soprattutto nel rock.


Vado fuori tema ora.
Su questa linea si basava il mio commento su un post relativo alla necessità di ottenere su iPad tutto il setup per eseguire brani in una cover band dei Pink Floyd. Si trattava sicuramente di un caso molto diverso, ma chi va a vedere una cover band dei Pink, forse si aspetterebbe anche un setup da ammirare rispetto ad una ottima tastiera da piano bar con tanto di ipad.
Io la penso cosi
orange1978 10-02-19 22.51
@ MarianoM
orange1978 ha scritto:
Commenta post di : orange1978
Messaggio originale. Il messaggio originale verrà incluso automaticamente (salvo utilizzo del "Quote" )
mah....wakeman si é perso gia dopo il 1978....

ha sempre suonato ad alti livelli ma come tutti si é fatto rovinare dalla troppa tecnologia.

le tastiere digitali sono la rovina, sono come il cancro per le cellule, sarebbero da buttare via tutte, o tenerle solo in studio x produrre musica sperimentale, ma dal vivo si deve andare con piano mezza coda, hammond L100/C3, mellotron, uno due synth analogici, piani elettrici (wurlitzer o fender), etc.....strumenti VERI non emulazioni, sopratutto ad alti livelli.

un pianista con un mezza coda e sopra un prophet 6 fa un effetto assurdo rispetto a quelli che si circondano di ciarpame come wakeman con due kronos88, montage, fantom x8, triton extreme 88 ma che merda é?

ma vuoi mettere l'eleganza di un coda acustico, hammond c3, minimoog e mellotron?
queste sono cose vere, il resto ad eccezione di poche....eccezioni, tipo la yamaha dx7 o la d50, é tutto da buttare x me, almeno per certi generi, poi vabbe se suonavi con mia martini ti concedo rd2000 sotto e korg m1 sopra, e montage....pero si tratta di musica italiana.

ma il rock, DEVE essere suonato con strumenti vintage e non parlo del prog di cacca, parlo del rock in generale.

cazzo cé una band alternative stupenda, australiana....si chiamano rocket science....il tastierista suona solo con l'organo farfisa e con il wurli mi sembra....bellissimo! si fa cosi, serve personalita non tutti quesi preset di merda.

pensa tony banks per dire negli anni 70 usava anche lui i preset nel senso che arp soloist era a preset, il mellotron aveva gli stessi suoni nel senso che i nastri li sceglievi tu ma erano pochi, l'hammond L122 gira rigira fa sempre quei suoni....per per dire lui faceva passare tutte le tastiere nel phaser mi pare e nel rotary speaker dell'organo e questo gli conferiva un suono strano etereo evanescente anche se usava le stesse cose degli altri, vedi le parti di organo di "dancing with the moonlight knight" quasi arrivano dal cielo....anche lui appena ha avuto i soldi ha iniziato con synclavier, jd800, wavestation....che palle!!!!!! sempre quei preset noiosi.
Quota il testo selezionato Emoticons. Preview.


Condivido pienamente sulla necessità di strumenti autentici soprattutto nel rock.


Vado fuori tema ora.
Su questa linea si basava il mio commento su un post relativo alla necessità di ottenere su iPad tutto il setup per eseguire brani in una cover band dei Pink Floyd. Si trattava sicuramente di un caso molto diverso, ma chi va a vedere una cover band dei Pink, forse si aspetterebbe anche un setup da ammirare rispetto ad una ottima tastiera da piano bar con tanto di ipad.
Io la penso cosi
ma certo infatti!

pensiamo se ad esempio in un orchestra anziche archi legni ottoni etc....suonassero tutti con degli iPhone o iPad usando il touch screen!
facciamo anche che il suono sia realistico, e che dieci dodici musicisti riescano a fare tutte le parti, si sarebbe una cosa divertente una due volte, ma poi basta!

se non vedo piu gli archi di legno, il contrabbasso venire sfregato davanti a me dall arco, gli ottoni di quel bel giallo che splende etc....se tutto diventa virtualizzato in un telefonino o in un tablet alla fine non ha piu senso ammirare l'eleganza di un ensamble cosi, sto a casa mia e anziche pagare il biglietto e fare mille sbattimenti a trovare parcheggio, andare in auditorium etc...mi metto su il cd del brano e me lo godo in poltrona comodamente a casa mia....tanto l'impatto visivo é sparito, freddo per freddo me ne sto a casa.

perche devo andare a vedere un organista famoso suonare con una master keyboard e il computer che fa girare un software che emula il b3?
l'organo é un coso di legno grosso e pesante, é uno strumento musicale vero, non é una porcheria cinese con scritto kontrol e tante lucine, anche se suonasse bene non sarebbe la stessa cosa che vedere un organista suonare un vero organo.

markelly2 10-02-19 22.56
No dai, veramente.
Non riuscirete a farmi credere che a far calare l'ispirazione dei grandi artisti degli anni 70 sono state le workstation.
Assurdo.

Non pensate piuttosto che forse nessuno, può mantenere per tutta la vita uno standard compositivo/esecutivo di alto livello? O che comunque possa avere alti e bassi?

Siete fuori strada, con questo discorso,secondo me.
orange1978 11-02-19 00.01
@ markelly2
No dai, veramente.
Non riuscirete a farmi credere che a far calare l'ispirazione dei grandi artisti degli anni 70 sono state le workstation.
Assurdo.

Non pensate piuttosto che forse nessuno, può mantenere per tutta la vita uno standard compositivo/esecutivo di alto livello? O che comunque possa avere alti e bassi?

Siete fuori strada, con questo discorso,secondo me.
chiaramente é un insieme di fattori, pero sicuramente la "tecnologia" intesa come workstations, plug ins, etc...ha contribuito a snaturare il ruolo di certi performers.

un tempo esisteva una netta distinzione tra i ruoli, e il pianista suonava il pianoforte, l'organista suonava l'organo, magari suonava entrambe le cose uno solo pero si trattava di strumenti diversi con forme diverse, tastiere simili ma diverse, dinamiche diverse....con preparazione tecnica diversa!

oggi invece cosa suona rick wakeman? un montage....un fantom...due kronos...un rd700...un triton....ma cosa sono queste cose?

ognuna di loro puo imitare gli stessi suoni che imita l'altra tanto che se non sei addetto ai lavori passando da una all altra non se ne accorgerebbe quasi nessuno, un tempo vedere rick wakeman fare con una mano gli accordi su un mellotron (che era una cosa) e con l'altra fraseggiare al minimoog (che era un altra) aveva un impatto ben diverso sull'ascoltatore.

e da musicista io dico che anche sul compositore/performer ha ben altro effetto, mettere le mani su un rhodes piuttosto che su un mellotron o su un moog da tre sensazioni completamente differenti, anche sopratutto a livello ispirativo, mentre mettere le mani su un fantom o un kronos per quanto tu possa avere i campioni del mellotron e del rhodes, alla fine ti da le stesse emozioni, é come baciare una bambolina gonfiabile che é sempre uguale come altezza peso profumo posizione etc....pero gli puoi attaccare le skin di varie donne, non é la stessa cosa che baciarti con tre donne diverse che hanno un altezza peso movenza profumo etc differente.

sicuro questa cosa ha inciso sull'ispirazione del compositore ma ci saranno ovviamente anche altri fattori come il fatto che crescendo si cambiano anche i gusti, magari ci stanca, si vogliono intraprendere nuove strade etc etc...ma questa disponibilitá del "tutto pronto subito" come i vst che offrono 5000 patches gia pronte ha sicuro spinto il musicista a impigrirsi e a smettere di cercare un proprio suono, una propria identita, viziato dal tutto gia bello pronto, un tempo invece eri costretto a inventare e se c'era un po di talento qualcosa di buono usciva prima o dopo.

e sopratutto....ha tolto alla musica rock quella "magia" che un tempo possedeva anche grazie a questi strumenti nuovi e inarrivabili, cioe un tempo immagino un ragazzino di paese che al massimo aveva visto suonare la banda alle sagre o il pianoforte alla recita scolastica, trovarsi davanti un muro di ampliticatori orange che esplodono tutti quei watt, o una bestia di legno con tutti i cavi attaccati davanti e un pazzo capellone che ci tira fuori ululati assurdi....ma uno pensava "ma da dove cazzo vengono questi da marte?", aveva un impatto emotivo pazzesco.

ma oggi cosa vedi....un computer che hai anche tu....una master merdosa che se vai al negozio la puoi comprare con 400/500 euro, poi scopri che il software volendo lo puoi pure scaricare gratis....e dove sta la magia? le cose costano meno e sono alla portata di tutti, pero hanno anche un valore emotivo proporzionato al fatto che appunto te li puoi prendere anche domani mattina.

un tempo c'erano ragazzini che vedevano l'hammond in rai durante una trasmissione e il giorno dopo "ok ho deciso cosa fare nella mia vita....faró l'organista" e la strada era tortuosa, anche solo al potersi permettere uno strumento del genere era un sacrificio e se non eri ultra motivato lasciavi perdere, oggi grazie alla tecnologia made in china tutti possono fare ma alla fine....nessuno fa piu niente.