@ chatullo
dielle63 ha scritto:
Posso immaginare che rientri in quella categoria che racchiude pratiche tipo la cromoterapia o lo psicodramma
La cromoterapia si fa dall'estetista...non ha nessun fondamento scientifico e non è mai stata in grado di superare studi clinici controllati, cioè quegli studi che attraverso dei protocolli appositamente preordinati evidenziano dei miglioramenti oggettivi in determinate patologie. Diverso è lo psicodramma che rientra nell'ambito della psicologia per cui non c'è bisogno di dimostrarne la consistenza in ambito curativo.
Le artiterapie tra cui la musicoterapia è ormai del tutto acclarato che hanno la capacità di apportare grandi benefici, a volte anche in termini risolutivi, alle patologie psicologiche e psichiatriche. Di sicuro non possiamo curarci il diabete, o la bronchite...ma questo è un altro discorso.
Vi dico però che il Master in Artiterapie che sto frequentando non è organizzato dall'associazione "pizza e fichi" ma dalla Facoltà di Medicina e Farmacia dell'Università La Sapienza di Roma. Quindi esiste un riconoscimento ufficiale da parte della medicina.
Non voglio esprimere giudizi pubblici su quello che le nostre università vendono come master.
Anche per la cromoterapia (del resto usata da numerosi medici in varie branche come la dermatologia e la traumatologia) ci sono corsi autorizzati dal MIUR ed aperti anche a personale sanitario. E' considerata pseudoscienza dalla medicina ufficiale ma inclusa da alcuni nelle medicine alternative e nella medicina olistica.
Lo psicodramma in effetti l'ho studiato nell'ambito della psichiatria. Forse non dovevo associarlo, ma dal mio punto di vista rientra in qualche modo in quel tipo di terapie che utilizzano tecniche adatte ad influire sull'umore e sul rapporto del corpo con il suo ambiante circostante.
Non voglio negare o deridere nulla e non ho attribuito cose non dette a chi ha iniziato il topic: ho detto che nel titolo la parola medicina non è corretta.
Per quello che posso sapere io, gli effetti benefici della musicoterapia sono tutti da ricondurre alla capacità della musica di ridurre ansia e stress (il che favorisce di certo anche una maggior velocità nel recupero funzionale ottenuto con terapie mediche).
Nel mio piccolo, in studio non lavoro mai senza musica: rilassa i pazienti (e devo dire anche l'operatore)