Lougretti: della politica e della cultura.

Raptus 08-03-21 20.22
@ orange1978
Raptus ha scritto:
la politica non è dispensatrice di cultura


purtroppo anche se io sono apolitico e non me ne frega nulla di berlusconi, fini, stalin, di maio, paperino etc.....devo ammettere che la cultura dipende fortemente dalla politica, infatti in una società come il nazismo o il fascimo erano vietate certe cose, certi libri, certi dischi e musiche, etc etc....

e tutt'ora se vai in corea del nord non ti puoi mettere a fare black metal e nemmeno credo trap, le canzoni devono parlare solo di tre cose.....del leader che è adorato come dio, del suo popolo guerriero che ha sconfitto l'invasore, e della grandezza e bellezza della nazione.
mi sembra piu che ovvio che in un contesto simile la cultura difficilmente puo diffondersi, pero dipende cosa si intenda per cultura, nel senso che in corea del nord tutti vanno a scuola e l'analfabetismo è pressoche inesistente, però conoscono solo quello che allo stato fa comodo conoscere, mentre qui in italia puoi trovare un ragazzino che sa tutto di videogiochi ma non sa chi è giuseppe garibaldi per esempio.

sulla musica in europa nessuno ti impedisce di non guardare sanremo, puoi mettere su rock tv o qualsiasi canale tematico oppure cercare un canale streaming su you tube mentre se ci fosse il fascismo TUTTI dovrebbero ammirare la grandezza della musica italiana quelle sere.
ovviamente non avremmo sul palco certe cose, nel senso che se ci fosse un regime la musica sarebbe ferma come evoluzione molto probabilmente agli anni 50, non ci sarebbe una cantante che ti entra in prima serata con le poppe nude sotto la maglia mezza trasparente però non ci sarebbero nemmeno i rolling stones, quindi alla fine forse è meglio che le cose stiano cosi.
Intendevo proprio questo, la politica non dovrebbe avere nulla a che fare con la cultura, negli esempi che hai fatto infatti la sua influenza è sempre negativa.
A me sta veramente sulle scatole che la cultura debba essere per forza politicizzata.
Mi sembra una cosa Italiana, in Irlanda a Dublino ad esempio la musica fa parte della normalità della gente, in Germania dubito che i club di Berlino siano tutti di sinistra, perché da noi un posto che vuole promuovere l’arte deve per forza di cose essere di una certa fazione politica?
Ma è una cosa proprio generale, mi sono scontrato spesso da giovane con questo problema, dover scegliere la propria fazione...uno dei motivi per cui il gruppo che avevo in gioventù non ha sfondato è stato proprio questo. Ci avevano chiesto se volevamo appartenere a qualche circolo e abbiamo sempre rifiutato... un po’ come accade nel mondo del lavoro se stai fuori dai sindacati o dalle lobby...
Mah...
paolo_b3 08-03-21 20.27
orange1978 ha scritto:
e tutt'ora se vai in corea del nord non ti puoi mettere a fare black metal e nemmeno credo trap,

Viva Kim Jong-un!!!
emo
markelly2 08-03-21 20.54
@ Raptus
Intendevo proprio questo, la politica non dovrebbe avere nulla a che fare con la cultura, negli esempi che hai fatto infatti la sua influenza è sempre negativa.
A me sta veramente sulle scatole che la cultura debba essere per forza politicizzata.
Mi sembra una cosa Italiana, in Irlanda a Dublino ad esempio la musica fa parte della normalità della gente, in Germania dubito che i club di Berlino siano tutti di sinistra, perché da noi un posto che vuole promuovere l’arte deve per forza di cose essere di una certa fazione politica?
Ma è una cosa proprio generale, mi sono scontrato spesso da giovane con questo problema, dover scegliere la propria fazione...uno dei motivi per cui il gruppo che avevo in gioventù non ha sfondato è stato proprio questo. Ci avevano chiesto se volevamo appartenere a qualche circolo e abbiamo sempre rifiutato... un po’ come accade nel mondo del lavoro se stai fuori dai sindacati o dalle lobby...
Mah...
Boh
Non so dalle tue parti, ma dalle mie c'era un centro sociale e alcune altre realtà di orientamento a sinistra, in cui venivano proposte molte situazioni di rilevanza culturale, ma mai è stato chiesto a nessuno tessere di partito o adesioni di alcun tipo, anzi io vedevo parecchia inclusione.
Raptus 08-03-21 22.05
@ markelly2
Boh
Non so dalle tue parti, ma dalle mie c'era un centro sociale e alcune altre realtà di orientamento a sinistra, in cui venivano proposte molte situazioni di rilevanza culturale, ma mai è stato chiesto a nessuno tessere di partito o adesioni di alcun tipo, anzi io vedevo parecchia inclusione.
Da me c'era un circolo hip hop di sinistra, se entravi nel circolo in pratica avevi "a gratis":
- fans della "crew"
- giro di locali e date
- corpo di ballo (che nel genere faceva scena)
- una serie di ascoltatori quasi forzati che ti avrebbero conosciuto
- strada spianata per concorsi, produttori etc.

Unico prezzo: appartenere al circolo, quindi essere dichiaratamente di sinistra, fumare erba, essere un classico frichettone.
Noi come ideologia avevamo proprio quella dell'apolitica, non nel senso di anarchici ma proprio nel senso di "non ce ne fregava na mazza"... come genere facevamo rap elettronico, il genere che praticamente oggi in Italia viene spacciato come "pop"... eravamo avanti 15 anni senza saperlo emo, non dico che avremmo sfondato le classifiche ma sicuramente fossimo entrati nel giro avremmo fatto molto più successo.
Il punto è: perché avremmo dovuto per forza entrare nel giro?
orange1978 09-03-21 03.32
@ paolo_b3
orange1978 ha scritto:
e tutt'ora se vai in corea del nord non ti puoi mettere a fare black metal e nemmeno credo trap,

Viva Kim Jong-un!!!
emo
eh però per quanto riusciresti a liberarti della tua odiata trap in compenso non potresti piu scrivere su un forum liberamente, nemmeno per esprimere pacatamente un tuo pensiero.
paolo_b3 09-03-21 07.48
@ orange1978
eh però per quanto riusciresti a liberarti della tua odiata trap in compenso non potresti piu scrivere su un forum liberamente, nemmeno per esprimere pacatamente un tuo pensiero.
Si era una battuta sarcastica certificata dall'omino che sparisce.
Mai creduto che la limitazione delle libertà sia una soluzione, nemmeno quando potrebbe rappresentare un vantaggio per me.
soicaM 09-03-21 09.51
emo
giosanta 09-03-21 10.20
paolo_b3 ha scritto:
Mai creduto che la limitazione delle libertà sia una soluzione, nemmeno quando potrebbe rappresentare un vantaggio per me.

Hai assolutamente ragione, ma spesso la tentazione è forte.
È talvolta duro dover ammettere che se abbamo fatto la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione d'Ottobre e il Sessantotto per sostituire il Principe Illuminato con un "Arricchito in stile Verdone" non abbiamo fatto un grande affare.
Sul rapporto cultura destra sinistra ecc. mi limito a dire che non esiste una "cultura" di destra ed una "cultura" di sinistra.
Esiste la cultura, con cui la sinistra ha storicamente intessuto un rapporto complesso, spesso ambiguo, interessato e/o contraddittorio (l'esempio Pasolini - 68 è tragico ed eclatante al contempo), mentre la destra (non certo quella liberale naturalmente) l'ha sempre tenuta a distanza.
Parere tanto personale quanto non negoziabile.
paolo_b3 09-03-21 10.46
@ giosanta
paolo_b3 ha scritto:
Mai creduto che la limitazione delle libertà sia una soluzione, nemmeno quando potrebbe rappresentare un vantaggio per me.

Hai assolutamente ragione, ma spesso la tentazione è forte.
È talvolta duro dover ammettere che se abbamo fatto la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione d'Ottobre e il Sessantotto per sostituire il Principe Illuminato con un "Arricchito in stile Verdone" non abbiamo fatto un grande affare.
Sul rapporto cultura destra sinistra ecc. mi limito a dire che non esiste una "cultura" di destra ed una "cultura" di sinistra.
Esiste la cultura, con cui la sinistra ha storicamente intessuto un rapporto complesso, spesso ambiguo, interessato e/o contraddittorio (l'esempio Pasolini - 68 è tragico ed eclatante al contempo), mentre la destra (non certo quella liberale naturalmente) l'ha sempre tenuta a distanza.
Parere tanto personale quanto non negoziabile.
Verissimo quanto affermi. Diciamo che partendo dalla cultura che è un concetto univoco, ciascuna parte politica ne ha attinto la parte che gli interessava costruendosi il proprio "sottoinsieme culturale".
Quindi in definitiva uno può attingere a questo o quel modello affiliandosi o meno alle fazioni proponenti, oppure può scegliere di percorrere la propria strada da solo.
Fino a che tutto viene svolto nel rispetto delle leggi non trovo nulla su cui recriminare.
markelly2 09-03-21 11.15
L'amico Lougretti non ha gradito la piega del discorso... Leggete il "nuovo" titolo... emo
giosanta 09-03-21 11.17
I discorsi sono come i figli, diventati maggiorenni fanno quello che gli pare.
paolo_b3 09-03-21 11.28
@ giosanta
I discorsi sono come i figli, diventati maggiorenni fanno quello che gli pare.
Si però io a Claudio una scusa mi sento di dovergliela.
giosanta 09-03-21 12.45
L’amico Claudio non deve volercene.
I frequentatori storici di questo Forum sanno che è fisiologico: s’innesca una scintilla ed il fuoco della passione si spande dove meno te lo aspetti.
In generale.
Seicento brani sono troppi, impossibile chiederne un giudizio complessivo. O li preselezioni, classifichi, tu oppure difficilmente qualcuno riuscirà ad ascoltarli tutti.
Ciò detto.
In generale, e per quello che puo valere la mia opinione, la voce è la tua e deve restare quella. NON cercare nessun cantante!
Limitatamente a quelle ascoltate.
Poesie, L’ansia della sera, Alla nostra età (ho riconosciuto parte del mio vissuto), Credere, Nero di più, Solenovo, Rullo di tamburi, Mai, Siamo fatti cosi, Voci: arrangiamento elegante, immagini di gran classe, suoni moto belli, voce poco nitida (in rapporto al missaggio complessivo ed ovviamente a parte “Rullo di Tamburi), in altri termini è una tipologia di brani in cui ritengo sia vitale una limpida intelleggibilità delle parole.
Fiume di notte, Anche i grandi, Una nave sulla nuvola, In solitudine, Siamo cosi, Cammino, Senti, Sarò il tuo specchio: le reputo un gradino sotto le prime citate.
Perdonami ma non avuto tempo di andare oltre, appena possibile lo farò.
claudio101 09-03-21 15.57
@ giosanta
L’amico Claudio non deve volercene.
I frequentatori storici di questo Forum sanno che è fisiologico: s’innesca una scintilla ed il fuoco della passione si spande dove meno te lo aspetti.
In generale.
Seicento brani sono troppi, impossibile chiederne un giudizio complessivo. O li preselezioni, classifichi, tu oppure difficilmente qualcuno riuscirà ad ascoltarli tutti.
Ciò detto.
In generale, e per quello che puo valere la mia opinione, la voce è la tua e deve restare quella. NON cercare nessun cantante!
Limitatamente a quelle ascoltate.
Poesie, L’ansia della sera, Alla nostra età (ho riconosciuto parte del mio vissuto), Credere, Nero di più, Solenovo, Rullo di tamburi, Mai, Siamo fatti cosi, Voci: arrangiamento elegante, immagini di gran classe, suoni moto belli, voce poco nitida (in rapporto al missaggio complessivo ed ovviamente a parte “Rullo di Tamburi), in altri termini è una tipologia di brani in cui ritengo sia vitale una limpida intelleggibilità delle parole.
Fiume di notte, Anche i grandi, Una nave sulla nuvola, In solitudine, Siamo cosi, Cammino, Senti, Sarò il tuo specchio: le reputo un gradino sotto le prime citate.
Perdonami ma non avuto tempo di andare oltre, appena possibile lo farò.
Ciao di nuovo.
Non avete nulla di cui scusarvi, quindi chiudiamo qui la cosa, ci mancherebbe. In effetti in questo forum non ci capito così spesso, quindi ai possibili cambi d'argomento repentini non sono abituato.
Archiviato ciò, ringrazio chi ha voluto darmi il proprio parere, grazie per i complimenti e chiaramente soprattutto per le critiche: farò tesoro di tutte le vostre argomentazioni, indicazioni e suggerimenti, era esattamente ciò che di cui avevo bisogno e che ho puntualmente ottenuto.
Sin dai prossimi pezzi tenterò di applicare i vostri consigli al meglio.
Giosanta:
sei stato preciso e meticoloso nei tuoi commenti, non sentirti in dovere di ascoltare altri pezzi, se non per tua curiosità...sono tutti figli della stessa mano, quindi le mancanze tecniche già riscontrate da te e dagli altri gentili forumers hanno evidenziato esaustivamente i problemi di produzione sui quali lavorare ed indicate le strade corrette per migliorare. Ora sta a me cercare di risolvere i punti deboli.
Se poi passaste ogni tanto sul mio canale, mi farà solo piacere. emo

giosanta 09-03-21 19.11
claudio101 ha scritto:
Giosanta:
... non sentirti in dovere di ascoltare altri pezzi, se non per tua curiosità...

Nessun dovere e nessuna curiosità.
Se il primo non mi avesse intrigato mi sarei fermato li ed avrei taciuto.
Invece proseguirò.
Grazie e te di fare musica.
E non sparire dal Forum.
Dallaluna69 11-03-21 01.38
@ claudio101
Ciao di nuovo.
Non avete nulla di cui scusarvi, quindi chiudiamo qui la cosa, ci mancherebbe. In effetti in questo forum non ci capito così spesso, quindi ai possibili cambi d'argomento repentini non sono abituato.
Archiviato ciò, ringrazio chi ha voluto darmi il proprio parere, grazie per i complimenti e chiaramente soprattutto per le critiche: farò tesoro di tutte le vostre argomentazioni, indicazioni e suggerimenti, era esattamente ciò che di cui avevo bisogno e che ho puntualmente ottenuto.
Sin dai prossimi pezzi tenterò di applicare i vostri consigli al meglio.
Giosanta:
sei stato preciso e meticoloso nei tuoi commenti, non sentirti in dovere di ascoltare altri pezzi, se non per tua curiosità...sono tutti figli della stessa mano, quindi le mancanze tecniche già riscontrate da te e dagli altri gentili forumers hanno evidenziato esaustivamente i problemi di produzione sui quali lavorare ed indicate le strade corrette per migliorare. Ora sta a me cercare di risolvere i punti deboli.
Se poi passaste ogni tanto sul mio canale, mi farà solo piacere. emo

Ciao.
Finalmente sono riuscito ad ascoltare un po' di pezzi.
Ti ho anche trovato su YouTube e mi sono iscritto e ho lasciato un paio di like e commenti.
Per quanto riguarda le canzoni:
- secondo me dovresti continuare a cantare tu; hai la voce giusta per quei pezzi
- sempre secondo me, dovresti fare un corsetto di missaggio; se ne trovano. O se hai la fortuna di conoscere qualcuno che fa il fonico o che ha uno studiolo di registrazione, spendi due lire e ti fai insegnare.
Per quanto riguarda il fatto che siano oltre 600 brani, devo dire che sono molto colpito da quanto tu sia prolifico. Non c'è niente di male nel produrre tanto. La creatività si può anche allenare così. Ci sono musicisti con dieci brani in testa o nel cassetto per tutta la vita. Tu non sarai tra quelli emo
In altri ambiti musicali la figura dell'overproducer è una cosa normale.
Ti riporto due regole che mi sono imposto. Valgono per me, non ti dico di farle tue.
1. Le cose si fanno per bene o non si fanno. Se il pezzo ancora non suona come voglio io, o mi sembra che ci sia qualcosa che stoni o qualche parte che non emerge come dovrebbe, etc. ci rimetto le mani. Finché non lo sento finito resta nel PC.
2. Voglio migliorare costantemente la qualità di quello che faccio. Ogni brano deve essere un passettino in avanti nel mio percorso. Mi considero in autoformazione permanente. Il mio obiettivo, senza farsene una malattia, è che il nuovo brano deve avere qualcosa in più dal punto di vista qualitativo rispetto al precedente. Sul mio canale YouTube ho della vecchia roba di cui mi vergogno. Me la tengo come ricordo e come monito emo Però l'ultimo pezzo caricato è davvero il mio preferito.
Chiudo dicendoti bravo! Le canzoni sono belle.
claudio101 11-03-21 05.47
@ Dallaluna69
Ciao.
Finalmente sono riuscito ad ascoltare un po' di pezzi.
Ti ho anche trovato su YouTube e mi sono iscritto e ho lasciato un paio di like e commenti.
Per quanto riguarda le canzoni:
- secondo me dovresti continuare a cantare tu; hai la voce giusta per quei pezzi
- sempre secondo me, dovresti fare un corsetto di missaggio; se ne trovano. O se hai la fortuna di conoscere qualcuno che fa il fonico o che ha uno studiolo di registrazione, spendi due lire e ti fai insegnare.
Per quanto riguarda il fatto che siano oltre 600 brani, devo dire che sono molto colpito da quanto tu sia prolifico. Non c'è niente di male nel produrre tanto. La creatività si può anche allenare così. Ci sono musicisti con dieci brani in testa o nel cassetto per tutta la vita. Tu non sarai tra quelli emo
In altri ambiti musicali la figura dell'overproducer è una cosa normale.
Ti riporto due regole che mi sono imposto. Valgono per me, non ti dico di farle tue.
1. Le cose si fanno per bene o non si fanno. Se il pezzo ancora non suona come voglio io, o mi sembra che ci sia qualcosa che stoni o qualche parte che non emerge come dovrebbe, etc. ci rimetto le mani. Finché non lo sento finito resta nel PC.
2. Voglio migliorare costantemente la qualità di quello che faccio. Ogni brano deve essere un passettino in avanti nel mio percorso. Mi considero in autoformazione permanente. Il mio obiettivo, senza farsene una malattia, è che il nuovo brano deve avere qualcosa in più dal punto di vista qualitativo rispetto al precedente. Sul mio canale YouTube ho della vecchia roba di cui mi vergogno. Me la tengo come ricordo e come monito emo Però l'ultimo pezzo caricato è davvero il mio preferito.
Chiudo dicendoti bravo! Le canzoni sono belle.
Grazie Dallaluna,
anche da te preziose indicazioni per migliorare.
Anche io ho dei pezzi che dovrei deletare per pudore ma che lascio dove si trovano perché rappresentano un momento del mio vissuto.
Voglio senz'altro fare mio il tuo approccio: cercare di pubblicare ogni brano solo quando lo sento a posto e tecnicamente meno carente del precedente. È l'unica strada per progredire.
Debbo vincere la voglia di passare al nuovo pezzo se prima non sono certo che sull'ultimo non ho ancora da lavorarci sopra.
Tante volte partire con un nuovo lavoro è una strana spinta automatica: mi siedo davanti alla tastiera, faccio un paio di accordi, la voce parte, sento la melodia... e ... ciao, mi faccio prendere! Quando sono in vena sono capace di fare un pezzo nuovo dietro l'altro, è come una necessità...a scapito, come mi avete ben sottolineato, della parte tecnica.
Non conosco nessun fonico, ma vedo di vagliare la possibilità di un corso, è necessario.
Grazie per esserti iscritto al mio canale, andrò a trovarti sul tuo, mi servirà anche come termine di paragone.
Ciao emo
Dallaluna69 11-03-21 08.04
claudio101 ha scritto:

Tante volte partire con un nuovo lavoro è una strana spinta automatica: mi siedo davanti alla tastiera, faccio un paio di accordi, la voce parte, sento la melodia... e ... ciao, mi faccio prendere! Quando sono in vena sono capace di fare un pezzo nuovo dietro l'altro, è come una necessità

Sei fortunato. In questo forum non se ne parla mai, ma in un altro forum internazionale che bazzico, non sai quante persone riportano problemi di "blocco dello scrittore".
L'urgenza di creare la sento forte anche io.
Sono sicuro che la sentono anche lo scultore, il pittore, etc. emo
Usarmi come metro di paragone può anche avere un senso, visto che faccio autoproduzione come te. Purtroppo non ho molti brani cantati, faccio prevalentemente musica elettronica strumentale.
Puoi ascoltare "Sicario di provincia", "All that glitter" e "Alone in love" per dare un'orecchiata a come ho sistemato la voce. Ovviamente, quello è il risultato delle mie poche competenze, dei miei mezzi e di quello che avevo in mente: se ci metti un cantante, si deve sentire bene. In giro trovi parecchio di meglio di me, senza neanche girare troppo emo
wildcat80 11-03-21 08.20
Complimenti per il lavoro, non ho ascoltato molto ma ho sentito alcuni pezzi e devo dire che merita un approfondimento. Potrebbe esserti utile fare una sorta di best of da promuovere, che dici? Magari con una decina delle tracce che ti rappresentano meglio.
Per quanto riguarda il blocco... Credo sia comune a molti. Io ad esempio ho giorni in cui proprio mi viene l'orticaria a suonare, allora faccio altro, tipo lavorare alle finiture di altri pezzi, oppure proprio non far nulla.
Di solito si momenti di siccità segue un organo creativo in cui magari vengono fuori i presupposti per più pezzi.
Poi finalizzare è un altro paio di maniche, ma credo che il miglior modo di sfruttare i momenti di blocco sia proprio quello di dedicarsi al completamento di lavoro non finiti.
claudio101 11-03-21 14.07
@ wildcat80
Complimenti per il lavoro, non ho ascoltato molto ma ho sentito alcuni pezzi e devo dire che merita un approfondimento. Potrebbe esserti utile fare una sorta di best of da promuovere, che dici? Magari con una decina delle tracce che ti rappresentano meglio.
Per quanto riguarda il blocco... Credo sia comune a molti. Io ad esempio ho giorni in cui proprio mi viene l'orticaria a suonare, allora faccio altro, tipo lavorare alle finiture di altri pezzi, oppure proprio non far nulla.
Di solito si momenti di siccità segue un organo creativo in cui magari vengono fuori i presupposti per più pezzi.
Poi finalizzare è un altro paio di maniche, ma credo che il miglior modo di sfruttare i momenti di blocco sia proprio quello di dedicarsi al completamento di lavoro non finiti.
Ciao Wildcat,
l'idea del best of è validissima, la metto in scaletta.
Anche a me chiaramente capitano quei momenti in cui potrei stare ore davanti ai tasti ma non "esce" niente: a quel punto pianto tutto e passo a leggere un libro. Magari il giorno dopo è il contrario, mi accorgo subito se è il momento buono, biascico la melodia in un linguaggio inesistente, lavoro sulla variazione degli accordi, cambio tonalità... il brano prende forma.
Passo a registrare le tracce, di solito prima il piano, la base ritmica, il basso, la linea orchestrale, gli inserti strumentali, poi aggiungo, sottraggo, lavoro sui filtri, l' inviluppo, gli effetti, il mixer...per ultimo il testo (per me è la parte più ostica). So già che la mia capacità di concentrazione e creativa è a tempo, dopo tre ore sono ko! emo
Anche per questo non amo riprendere i pezzi già fatti, ed è proprio qui il mio errore: ecco perché debbo seguire le vostre indicazioni, quindi fare un lavoro di finitura, ricerca ed ottimizzazione dell'insieme per cercare di ottenere quei risultati che ad oggi riconosco carenti.
Un grazie di nuovo a tutti per il supporto ed i consigli che mi avete dato.emo