@ divicos
L’ultima volta che ho commentato in un thread simile ho finito per far offendere un forumer, quindi stavolta faccio il bravo, e dico solo una piccola banalità ..
Il vero problema del mm (e di altri siti di compravendita tra privati simili) è la convinzione degli utenti di riuscire a fare “l’affare”. Che per il venditore significa vendere perdendo meno possibile, o addirittura al prezzo del nuovo perché tanto “è praticamente nuovo”, e per il compratore accaparrarsi quello che si cerca a meno della metà di quanto si creda sia il prezzo “giusto”.
Ecco, una volta accettato che “l’affare” su questi siti NON ESISTE, o comunque è estremamente raro, tutto il resto (trattative, ribassi, proposte di scambi, permute, conguagli..) fa parte del gioco e serve a trovare un compromesso. Che se poi non si trova, amen, sconosciuti come prima e si passa al prossimo.
Ad esempio, le mie ultime trattative concluse:
- ho comprato il Plugkey da un tizio di Lucca. Voleva 55€ più la spedizione, e io ho chiesto quanto potesse farmi con la spedizione inclusa. Ha risposto 55€ spedito e non meno, e l’ho preso.
- ho venduto rd300s a un ragazzo del Frosinate, una 80 km da casa mia. Volevo 250 (che per dire ne ho visto uno in vendita a 600€
una follia..) e non avrei MAI incluso la spedizione, visto che con tutto il case era un pacco enorme da 40 kg con i costi spropositati che potete immaginare. Lui invece è venuto a prenderlo da me, e quindi glielo ho ceduto a 220 senza problemi.
Ciao,
hai scritto, in modo dubitativo, che "Il vero problema del mm (...) è la convinzione degli utenti di riuscire a fare “l’affare"; a mio personale parere è certo sbagliato partite dalla convinzione di fare comunque l'affare ma sarebbe sbagliato anche escluderlo... perché no? spesso è proprio nei mercatini che puoi trovare occasioni ben sotto ai valori medi di mercato.
Ho letto, fra i diversi commenti, che anche chiedere sconti in negozio non sarebbe indicato, tuttava, per quanto mi concerne, lo faccio eccome: ogni 4/5 anni, in funzione di una serie di cose, "debbo"
cambiare il sintetizzatore: apro quindi la stagione di caccia e vado a chiedere offerte (acquisto del nuovo con rientro del mio usato), ai 4/5 negozi dai quali mi servo da oltre vent'anni: vi garantisco che, in un paio di occasioni, ho rilevato differenze peggiorative di valutazione, quindi di differenza a pagare, che non esito a definire notevoli: i perché ci possono anche stare, se un negozio ha già in casa, magari anche usato, un altro strumento come il mio, i tempi di realizzo si allungano, se nota che una determinata categoria di macchine mostra un calo importante nelle vendite nella sua area, anche qui valuterà il rientro meno favorevolmente. In ogni caso, avute le diverse offerte, se reputassi di voler acquistare da A piuttosto che C anche a quotazione meno buona, non esito a metterlo in concorrenza, così - a volte - riesco ad allineare gli sconti.
Faccio male? Non credo: questo sistema l'ho adottato da sempre, quindi anche prima del covid, e se il venditore accetta, di certo non ci rimette, viceversa respinge la mia richiesta ed amici come prima (già successo, ovviamente).
In altri termini: da che mondo è mondo il venditore fa il suo mestiere e il cliente fa il cliente, bisogna avere il senso delle cose, non avanzare richieste ridicole (chiedere lo sconto per una muta di corde da 8 euro, anche no!), ma a fronte di cifre dal migliaio in su ci sta tutto, si chiama anche trattativa, la stessa a cui fanno ricorso i negozianti (le aziende in generale) con i loro fornitori.
Ciao a tutti.