Registrazione su nastro

paolo_b3 08-01-23 19.24
@ paolovaleri
Il Solton/Ketron Programmer 24, primo arranger PCM, memorizzava gli styles digitalmente su nastro magnetico, con un registratore a cassette. Procedura lenta e macchinosa, ma quello c'era e ci si accontentava. Era il 1985, trentotto anni fa. Eppure, per chi, come me, veniva dai 15 Watt a valvole Meazzi con eco a nastro dei primi anni 60, quello era il futuro.
Io facevo i back up dei Kawai SX210 con la cassetta. Un treno di bit, che ad ascoltarlo era inquietante emoemoemo, per salvare i 32 suoni della memoria interna. Bei tempi... emoemoemo
Nick99 08-01-23 19.42
@ mima85
Nick99 ha scritto:
Dunque, molto banalmente si potrebbe dire che i registratori a nastro digitali erano una sorta di computer.


No, sono dei supporti di memoria. Parti dal presupposto che qualsiasi informazione digitale, che sia un suono, un'immagine, un video, un documento Word, un programma, eccetera, sono rappresentati appunto da lunghe stringhe di 0 e 1 (i bit), che i computer elaborano. Queste sequenze se le si vogliono conservare vanno memorizzate su qualcosa, su un supporto di memoria appunto, che oggi tipicamente può essere un hard disk, un SSD, una chiavetta USB o una scheda di memoria come le SD card.

Ora, immaginati il classico floppy disk, che anche se hai "solo" 23 anni sicuramente conosci. È un disco di plastica ricoperto di uno speciale strato in grado di trattenere i campi magnetici, su cui il computer immagazzina(va) in modo magnetico, per mezzo di un gruppo di testine di lettura/scrittura, le suddette sequenze di 0 e 1 (in realtà non vengono registrate direttamente le sequenze, ma non mi addentro nei vari tipi di codifica se no non se ne esce più e comunque non è funzionale alla tua domanda). Un registratore a nastro digitale funziona secondo lo stesso principio, solo che il supporto pur essendo fatto di materiali molto simili invece di essere un disco è un lungo nastro. L'hard disk è un diretto parente del floppy disk, anche qui abbiamo dischi che girano e testine che leggono e scrivono, sebbene un disco fisso sia costruito in modo estremamente più complesso ed abbia capacità e prestazioni infinitamente più alte di un dischetto.

Oggi i supporti magnetici sono stati quasi completamente soppiantati dai supporti a stato solido come appunto SSD, le chiavette USB e le schede di memoria. In questi supporti le sequenze di 0 ed 1 sono memorizzate elettronicamente nelle celle di memoria contenute nei chip che compongono questi dispositivi, senza bisogno di ausili elettromeccanici come nastri, dischi, testine e motori che muovono il tutto.

Gli hard disk sono ancora usati ma ormai principalmente all'interno di server ed unità di memorizzazione di rete (i NAS), dai PC sono quasi spariti eccezion fatta per i dischi esterni USB. I nastri sono usati quasi esclusivamente nei grossi centri di elaborazione dati, come supporto di archiviazione secondario a lungo termine.

Il fatto che un DAT possa registrare e riprodurre in digitale un suono sul nastro non fa di lui un computer, in quanto non fa null'altro al di fuori di queste funzioni, per quanto le svolga autonomamente senza bisogno di aiuti esterni. Un computer per come comunemente viene inteso, è una macchina in grado di far girare programmi per svolgere compiti molto diversificati. PC, tablet, smartphone e via dicendo sono dei computer.
Garzie mille della spiegazione.
Molto precisa 👌

Nick99 08-01-23 19.50
@ paolo_b3
Io facevo i back up dei Kawai SX210 con la cassetta. Un treno di bit, che ad ascoltarlo era inquietante emoemoemo, per salvare i 32 suoni della memoria interna. Bei tempi... emoemoemo
Immagino quel classico suono stridente giusto? 😂
mima85 08-01-23 20.15
@ Nick99
Garzie mille della spiegazione.
Molto precisa 👌

emo
Nick99 08-01-23 21.06
@ mima85
emo
Ed invece quando si parla di mastering digitale già negli anni 80'?

In che modo avveniva il processo?
O meglio in qualche momento il suono passava da analogico a digitale?
maxpiano69 09-01-23 08.29
@ Nick99
Ed invece quando si parla di mastering digitale già negli anni 80'?

In che modo avveniva il processo?
O meglio in qualche momento il suono passava da analogico a digitale?
Leggi questo articolo DAL MASTERING ANALOGICO AL MASTERING ONLINE
paolo_b3 09-01-23 09.41
@ Nick99
Immagino quel classico suono stridente giusto? 😂
Esatto emo
mike71 09-01-23 15.07
@ Nick99
Si esatto Paolo.
Probabilmente mi sono espresso male.

Ho compreso che tali macchine non erano dei Pc.
Però erano in grado di tradurre una sequenza di 0 e di 1 in suono, cone fanno i moderni Pc.

Dunque il mio dubbio/curiosità è:
Il suono che ne esce fuori è un suono analogico o digitale?
Mi vien da dire digitale a questo punto


Technics SV-P100 era un registratore digitale PCM che usava un meccanismo VHS per registrare in digitale l'audio .
Quindi il segnale analogico viene campionato con un ADC ed ai dati puri vengono aggiunti sincronismi e bit di correzione errori per poi andare a creare un segnale simile a quello di un segnale video analogico. Al contrario, in riproduzione il segnale letto dal nastro, viene letto, elaborato per togliere i sincronismi e rigenereare dal segnale analogico un segnale digitasle, che poi viene mandato in un DAC per essere riprodotto.

Sul nastro se lo si guarda cin modo analogico si vede un segnale video particolare che codifica il video. Poi questo sistema usa un canale audio VHS per registrare i timecode ed un altro per registrare l'audio analogico. In sistemi a nastro meno accrocchiati tutto quello che sta sul nastro sarebbe digitale.

Per vedere un accrocchio fatto al contrario sui floppy disc volendo si possono registrare segnali analogici audio https://youtu.be/ziVXF_tM4Gw con risultati abbastanza scarsi, dato che il movimento a scatti della testina si sente sull'audio. Esistevano dei floppy disk analogici che avevano un movimento della testina a spirale e che venivano usati come dittafoni.

ziokiller 09-01-23 17.50
E a proposito della registrazione di dati digitali su nastro analogico, mi meraviglia come mai nessuno abbia citato le musicassette che si usavano con gli home computer come il C64 o il VIC20, che se inserite nella piastra dello stereo suonavano come i sibili dei modem.
maxpiano69 09-01-23 17.53
@ ziokiller
E a proposito della registrazione di dati digitali su nastro analogico, mi meraviglia come mai nessuno abbia citato le musicassette che si usavano con gli home computer come il C64 o il VIC20, che se inserite nella piastra dello stereo suonavano come i sibili dei modem.
Giusto e lo ZX Spectrum usava addirittura un normale registratore a cassette, neanche un modello dedicato (e l'audio si sentiva in background quando caricavi e salvavi). Ma credo che non siano stati nominati per cercare di restare il più possibile in ambito audio (a parte la digressione sui VHS) emo
paolo_b3 09-01-23 18.23
@ ziokiller
E a proposito della registrazione di dati digitali su nastro analogico, mi meraviglia come mai nessuno abbia citato le musicassette che si usavano con gli home computer come il C64 o il VIC20, che se inserite nella piastra dello stereo suonavano come i sibili dei modem.
Come no! Il salvataggio dati del Kawai che ho citato era fatto con la stessa "tecnologia"... giusto?

Edit: emo (Che non si dica che manco di rispetto... emoemoemo)
maxpiano69 09-01-23 18.30
@ paolo_b3
Come no! Il salvataggio dati del Kawai che ho citato era fatto con la stessa "tecnologia"... giusto?

Edit: emo (Che non si dica che manco di rispetto... emoemoemo)
emo

Edit: emo emo
filigroove 09-01-23 19.13
@ ziokiller
E a proposito della registrazione di dati digitali su nastro analogico, mi meraviglia come mai nessuno abbia citato le musicassette che si usavano con gli home computer come il C64 o il VIC20, che se inserite nella piastra dello stereo suonavano come i sibili dei modem.
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