@ Dallaluna69
zaphod ha scritto:
Non oso pensare al numero di ore che c'è dietro un vst fatto bene, soprattutto uno a modellazione fisica...
Normalmente è più costoso realizzare un VST sample based. Trasportare un gran coda in un ambiente adatto, microfonarlo con più microfoni posizionati correttamente, etc. È un lavoro che richiede molte ore, persone titolate e spese. Infatti si trovano ottimi synth free, ma tra i sample based gratuiti praticamente gli unici validi sono i Labs.
Ad ogni modo, se avete voglia di vedere un po' di VST di effetti gratuiti (compressori, equalizzatori...) davvero di buon livello, date un'occhiata agli Analog Obsession
Diciamo che sono lavori profondamente diversi, però credo che l'approccio sample based a livello puramente concettuale sia molto più semplice. Non sto però dicendo che ottenere un risultato di qualità sia semplice, anzi.
Se non altro l'approccio è chiaro e l'hanno mostrato varie fonti, serve una stanza acusticamente adeguata per lo scopo, un pianoforte in ottimo stato che va noleggiato e spostato, microfoni buoni, scheda buona, robot per automatizzare e uniformare il processo che andrà tarato rispetto alla risposta del singolo pianoforte, poi il post processing e i test...e comunque di sicuro per ottenere risultati validi serve tanta esperienza, attenzione a tanti dettagli e forse anche un po' di sana fortuna. E certo, serve anche un buon engine per il playback e la sintesi dei samples, magari saper gestire le risonanze simpatetiche tramite la modellazione, e via dicendo, non è proprio uno scherzo.
Però la modellazione fisica richiede che tu quello strumento ce l'hai sempre a disposizione, lo apri, lo studi, sai come funziona in ogni minimo dettaglio, poi devi modellare matematicamente ogni componente, adattare il tutto alla potenza di calcolo a disposizione, e implementare gli algoritmi giusti tarandoli bene con tutti i parametri a posto (vedasi i video sul V-Piano, quando provano a modificare un po' certi parametri si entra nella fantascienza), e il software risultante deve essere ultra performante e perfettamente stabile, non può mai fallire per nessun motivo...e poi soprattutto il risultato deve essere quanto più fedele e musicale possibile, confrontandolo continuamente con lo strumento vero, che tra l'altro dovrà sempre essere totalmente messo a posto, perché altrimenti offrirebbe un termine di paragone sballato.
La parte della modellazione matematica è altamente complessa, tempo fa feci un giro sul web e si trova un bel po' di ricerca già pronta, ma innanzitutto va compresa a fondo, e poi chissà quanti dettagli bisogna aggiungere o sistemare. Sospetto che si tratti di un lavoro molto difficile, anche perché poi con i synth bisogna simulare "solo" la parte elettrica, ma con gli elettromeccanici entra in gioco appunto anche la componente meccanica e poi anche acustica, bisogna tenere conto di tutto (e infatti alla fine modellare esattamente la realtà è impossibile, si lotta per raggiungere la migliore approssimazione)...è un bel casino, la faccenda è tosta e infatti basta vedere la storia di VB3-II nel post riportato da max per capire quanto lavoro c'è dietro a questo genere di cose.